Wilier Triestina Urta Hybrid, ovvero una e-Mtb leggera da utilizzare sui percorsi da Xc.
Ha senso questo tipo di mezzo?
Come va?
Cosa cambia rispetto ad una e-Mtb da trail/enduro?
A chi la consigliamo?
Iniziamo a parlarne nel video qui sotto (che andrà in Premiere alle 20:30), poi approfondiamo il discorso sui dettagli tecnici e sulle sensazioni:
DETTAGLI TECNICI
- Telaio
Il telaio della Wilier Triestina Urta Hybrid è interamente in carbonio monoscocca HUS-MOD, la stessa tecnica costruttiva utilizzata sulla Urta SLR tradizionale, da cui la versione motorizzata prende ispirazione.
Il link dell'ammortizzatore è in alluminio, realizzato in due pezzi che avvolgono la zona del tubo piantone per ottimizzare la rigidezza e la precisione.
Il passaggio dei cavi è integrato nel telaio (anche quello del reggisella telescopico da 27,2 mm), con l'entrata nella zona anteriore del tubo di sterzo che semplifica le operazioni di manutenzione.
Il carro posteriore è Boost (12x148 mm) con passaggio ruota che consente l'utilizzo di gomme di sezione fino ai 29x2.4”.
Lo spazio abbondante nel triangolo principale consente il montaggio di due portaborraccia.
- Geometria
Lo sterzo ha un angolo di 66,7 gradi (66 sulla taglia S) e il piantone è inclinato a 74 gradi.
Il reach in taglia M (quella utilizzata nel test) misura 432 mm e lo stack è di 597 mm.
Il carro posteriore è lungo 448 mm in tutte le taglie, che sono quattro.
Nel complesso, le geometrie sono bilanciate e ideali per ottenere un mezzo maneggevole ma che offra un assetto simile a quello delle bici da Xc racing.
Qui sotto la scheda completa:
- Motore e batteria
La Wilier Triestina Urta Hybrid ha un motore Fazua Ride 60 che garantisce una coppia massima di 60 Nm e un picco di potenza di 450 watt.
La batteria, integrata nel tubo obliquo del telaio, ha una capacità di 430 Wh.
Il motore Fazua Ride 60 pesa 1,96 kg e la batteria da 430 Wh pesa 2,30 kg: nel complesso, quindi, i pesi della parte elettrica sono molto buoni.
Fazua permette di impostare il motore su tre modalità di assistenza: Breeze (che equivale alla modalità Eco di altre unità motrici), River (modalità intermedia e quella che si utilizza con più frequenza) e Rocket (che equivale al Turbo).
La modalità di assistenza si cambia tramite il comodissimo e minimale “Ring Control”, un comando remoto posizionato accanto alla manopola sinistra, che si aziona con il pollice.
Questo comando serve anche per accendere e spegnere il sistema, oltre che per accendere le luci (se la bici ne è munita) e attivare la modalità walk assist.
Il livello della batteria e la modalità corrente si possono controllare dal “Led Hub”, un piccolo display integrato sopra al tubo orizzontale del telaio: il numero di led accesi indica il consumo, mentre dalla colorazione si capisce su quale step di potenza è impostato il motore (verde, blu o rosso) o se è in modalità stand by (bianco).
Gli aggiornamenti e le modifiche sulle configurazioni del motore si possono effettuare sia con il software Fazua Toolbox, collegando la bici con un cavetto USB-C al computer, sia via Bluetooth o Ant+ tramite l'App Fazua, scaricabile su tutti i dispositivi Android o iOs.
In entrambi i casi, le operazioni sono semplici da effettuare, ne parliamo meglio più avanti.
Super veloce e intuitiva la connessione al Garmin, sul quale si può visualizzare la potenza erogata, il livello di batteria, la modalità di assistenza e tutti gli altri dati utili.
Scaricando l'attività su Garmin Connect, inoltre, si ha una panoramica precisa di come è stata utilizzata la e-Mtb e sulla carica di batteria residua.
- Sospensioni
Il travel su entrambe le sospensioni è di 120 mm.
Lo schema sospensivo è lo stesso utilizzato sulla Urta SLR, un quadrilatero con “Active Swing Arm”, ovvero senza snodi sul carro posteriore ma con foderi alti flessibili.
Il link “doppio” dell'ammortizzatore lavora su 8 cuscinetti della stessa dimensione, ciò facilita la gestione della manutenzione.
Le sospensioni montate sulla bici test sono marchiate RockShox, nello specifico la forcella è una SID Ultimate, con steli da 35 mm e comando remoto, mentre l'ammortizzatore è un Deluxe Ultimate con comando manuale. La bici da catalogo dovrebbe avere il remoto anche al posteriore.
- Componentistica utilizzata
Wilier Triestina ci ha spedito la Urta Hybrid nella versione più pregiata (codice E357BH4M), che monta un cambio Sram XX1 Eagle AXS con pacco pignoni Rainbow 10-52.
La guarnitura è una Miche XHF6 specifica per e-Mtb, con corona da 32 mm.
I freni sono Shimano Deore XT a due pistoncini, con dischi da 160 e 180 mm.
Le ruote sono Miche K4 con cerchi in carbonio, sulle quali sono montate delle gomme Pirelli Scorpion XC M da 29x2.4”.
Il reggisella telescopico montato sulla bici test è un KS Lev Si con travel di 100 mm, ma sul catalogo Wilier è indicato il modello Rage-iS di KS. Stesso discorso per la sella, che è una Prologo Dimension, mentre quella di serie dovrebbe essere una San Marco Shortfit.
Chiude il settore componenti il cockpit integrato Urta Bar (acquistabile anche come componente aftermarket), che dona alla e-Mtb un look decisamente più gradevole e moderno, oltre a contenere il peso.
- Peso
La bici test, in taglia M, pesa 16,26 kg senza pedali.
Con questo peso, la Wilier Triestina Urta Hybrid entra di diritto nella classifica delle e-Mtb più leggere sul mercato.
- Prezzo
Il peso leggero, i componenti top di gamma e le prestazioni costano...
Il modello più pregiato della Wilier Triestina Urta Hybrid ha un prezzo di listino di 12500€.
Esistono però altri tre modelli meno impegnativi a livello economico, che costano 8200€, 7900€ e 7000€.
Il modello da 8200€ (del quale non abbiamo immagini da mostrarvi) è quello con il rapporto qualità-prezzo migliore, monta sempre un cambio elettronico (Sram GX Eagle AXS), un cockpit integrato e altri componenti meno raffinati che abbassano il prezzo senza penalizzare troppo sul fronte delle prestazioni.
Le colorazioni sono due, verde acqua marina e nero/grigio.
- Garanzia
Wilier Triestina offre una garanzia legale di 2 anni, con possibilità di estenderla fino a 5 anni registrandosi sul sito ufficiale.
ASSETTO IN SELLA
Sono alto 172 cm, pedalo a 72,5 cm di altezza sella ed ho scelto una taglia M, con la quale mi sono trovato subito bene.
L'assetto è molto vicino a quello che si ha con la Urta tradizionale, quindi raccolto al punto giusto e con un buon dislivello sella manubrio, anche senza togliere tutti gli spessori sotto all'attacco.
Insomma, quando si sale in sella non sembra di essere su una e-Mtb: chi utilizza prevalentemente la bici da Xc, apprezzerà particolarmente questo dettaglio.
COMPORTAMENTO IN PEDALATA
Quello che ho apprezzato prima di tutto il resto è proprio la pedalabilità della Wilier Triestina Urta Hybrid.
Intendo dire che, anche a motore spento o oltre il limite dei 25 km/h, questa e-Mtb si pedala molto bene. Okay, non è questo l'utilizzo principale di un mezzo del genere, ma a mio avviso è fondamentale per chi, come me, vive a circa 10 km dalla prima salita sterrata.
Il peso leggero e il freno motore poco avvertibile ampliano il raggio di utilizzo.
Il setup di base del motore Fazua Ride 60 è già molto buono, con una modalità Breeze che punta ad offrire la massima autonomia possibile (120 watt), una River leggermente più potente (280 watt) ed una Rocket impostata ai massimi livelli (350 watt).
Io ho voluto fare qualche modifica utilizzando l'App Fazua, aumentando un po' la potenza delle prime due modalità (130 e 286 watt), in modo da utilizzare la Rocket solo in caso di estrema necessità. E ho aumentato anche la sensibilità di riposta del motore, parametro modificabile sempre tramite App.
La nuova App di Fazua è davvero molto completa e permette anche di trovare il profilo di potenza più adatto alle proprie necessità compilando un semplice questionario. Il software capisce “che tipo di rider sei” e ti aiuta ad impostare l'erogazione della potenza nei vari step.
Ma quanto dura la batteria da 430 Wh?
Ovviamente dipende da diversi fattori: peso e livello di allenamento del rider, regolazione dei livelli di assistenza, dislivello e tanti altri ancora...
Nel mio caso (peso 63 kg), utilizzando una mappa di potenza più improntata sulla performance che sull'economia, ho chiuso dei giri di 50 km e 1150 metri di dislivello con il 23% di batteria residua. Ciò significa che avrei potuto affrontare altri 10-15 km senza problemi, forse anche di più utilizzando la modalità Breeze.
A mio avviso, quindi, l'autonomia è molto buona, ma ai rider più pesanti o meno allenati consiglio di impostare una mappatura più economica, oppure di optare per giri non troppo lunghi.
COMPORTAMENTO NEL GUIDATO
L'altra cosa che ho apprezzato della Wilier Triestina Urta Hybrid è la similitudine in discesa con le Mtb da Xc tradizionali.
È leggera e facile da manovrare, non è lei che guida, ma sei tu: cosa non scontata quando si parla di elettriche...
Il freno motore non troppo invasivo aiuta anche in questo caso, infatti la scorrevolezza è ottima anche quando non si pedala.
Lo schema sospensivo è il fiore all'occhiello di tutta la famiglia Urta e anche sulla Hybrid dà il meglio di sé, offrendo supporto, sensibilità e precisione.
Insomma, la Wilier Triestina Urta Hybrid, in discesa è divertente e dona tanta sicurezza, quella sicurezza che permette di mollare i freni e staccare i PR su Strava.
A me è successo senza nemmeno accorgermene...
IN CONCLUSIONE...
La Wilier Triestina Urta Hybrid è il mezzo perfetto per chi cerca una e-Mtb leggera e divertente, ma non vuole perdere l'assetto tipico delle bici da Xc/Marathon.
È meno potente (parlando di coppia e watt), rispetto ad una e-Mtb “full power”, ma si pedala meglio in pianura, offre comunque una buona autonomia ed è molto più pratica per chi vive in città o non troppo vicino ai sentieri.
A proposito di praticità, anche caricarla in macchina o portarla a casa se si abita in un palazzo senza ascensore risulta molto più facile: 16 kg non sono pochissimi, ma è comunque più agevole caricare a spalla un mezzo del genere, rispetto ad una e-Mtb tradizionale.
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Per altre informazioni Wilier.com
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Sull'autore
Daniele Concordia
Mi piacciono il cross country e le marathon, specialità per le quali ho un'esperienza decennale. Ho avuto un passato agonistico sin da giovanissimo, ho una laurea in scienze motorie e altri trascorsi professionali nell’ambito editoriale della bici.