VIDEO TEST - Wilier Triestina URTA SLR: la semplicità che stupisce

Daniele Concordia
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VIDEO TEST - Wilier Triestina URTA SLR: la semplicità che stupisce

Daniele Concordia
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La Wilier Triestina URTA SLR è stata presentata da poco, ma è già sulla bocca di tutti gli appassionati di Xc e Marathon.
Il grande interesse nasce dal fatto che per l'azienda veneta, questa è la prima vera Mtb full nata con un progetto ben specifico, che vi abbiamo spiegato QUI.

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Ora, però, è arrivato il momento di dirvi come va: la stiamo provando da novembre, prima in versione “Innovation Lab” (prototipo), poi in quella definitiva, quindi abbiamo ben chiaro il comportamento della Wilier Triestina URTA SLR.
Iniziamo a parlarne con un video:



Qui sotto approfondiamo il discorso su dettagli tecnici e sensazioni...

1 - DETTAGLI TECNICI TELAIO
- Geometria
Sterzo da 69 gradi abbinato ad una forcella da 100 mm, piantone da 74 gradi, reach di 42,6 cm in taglia M con top tube di 58,2 cm, carro di 43,2 cm.
Delle quote che sulla carta potrebbero sembrare un po' “old style”, infatti a primo impatto hanno ingannato anche noi, ma che sul campo offrono un grande feeling in tutte le situazioni, di questo ne parliamo meglio più avanti.

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Ecco la tabella con le geometrie complete:

geometrie wilier urta slr

- Assetto in sella
L'assetto in sella è un tema molto caro a Wilier e, uscendo di serie con un cockpit integrato, ha ben pensato di riproporre il sistema “Accu-Fit” nato sulle bici da strada, per aiutare i bikers nella scelta della taglia, dell'attacco manubrio (60, 75 o 90 mm, tutti -17°) e del numero di spessori da utilizzare sotto l'attacco.

Ecco le combinazioni di reach e stack in base al setup:

accu fit combinazioni Wilier URTA SLR

Tutte le misure di reach e stack (all'interno delle parentesi) in base alle varie scelte di taglia, attacco e spessori.

Nel mio caso (statura 172 cm, con altezza sella di circa 72 cm) ho usato una taglia M con attacco manubrio di 75 mm, zero spessori e piega tagliata a 73 cm.
Quando sono salito la prima volta sulla Wilier Triestina URTA SLR non conoscevo nessun dato sulla geometria, quindi il mio giudizio iniziale è stato imparziale e dettato dalle sensazioni. Ho notato subito un buon feeling, soprattutto sulla bici definitiva con reggisella dritto (zero offset) che trovate di serie sui modelli in commercio.

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La URTA SLR in versione Innovation Lab, la prima che abbiamo provato e con montaggio non del tutto definitivo. Peso 9,8 kg senza pedali.

La bici prototipo, invece, aveva un telescopico leggermente arretrato, che con un angolo da 74 gradi non è proprio l'ideale.
Sebbene top tube e reach siano abbastanza compatti, se paragonati a quelli di alcune full della concorrenza, la bici non è troppo raccolta.
Le braccia sono rilassate ma allo stesso tempo si ha spazio per arretrare fuorisella in discesa.

- Cura costruttiva
Wilier Triestina forse si è mossa più tardi, rispetto alle aziende concorrenti, ma lo ha fatto come si deve.
La costruzione è di tipo monoscocca in carbonio HUS-MOD, con l'aggiunta di “Liquid Crystal Polymer”, un materiale che migliora la resistenza agli impatti ed aiuta ad assorbire meglio le vibrazioni.

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Lo schema sospensivo si affida ad un "4 bar linkage" con swing arm, ossia con ammortizzatore posto orizzontalmente, abbinato ad un carro pivotless.
Il tutto è orchestrato da un link in alluminio composto da due pezzi, fissato sul top tube ed irrigidito da un ponticello di rinforzo che collega i due foderi superiori.
Questo sistema garantisce un funzionamento ideale della sospensione, un peso contenuto e una grande reattività in pedalata.

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Il design è super pulito, con grande attenzione all'integrazione, ma anche alla praticità.
Il passaggio dei cavi è integrato, ma nella zona sopra al movimento centrale questi escono dai tubi prima di inserirsi di nuovo nei foderi bassi del carro. Un dettaglio “controtendenza” nell'era dell'integrazione a tutti i costi, ma che semplifica parecchio le operazioni di manutenzione (non c'è bisogno di smontare il movimento centrale).

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La pinza freno posteriore è Flat Mount, il forcellino è di tipo UDH e il movimento centrale è Press-Fit.
Da non sottovalutare il guidacatena regolabile, la protezione in carbonio removibile posizionata nella zona bassa del telaio e il batticatena in gomma adesiva.

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Chiudiamo con il reggisella da 27.2 mm: una misura non troppo utilizzata attualmente, che ha permesso di ridurre il peso ed evitare attriti in pedalata nella zona dell'interno coscia, ma che allo stesso tempo limita la scelta a chi volesse montare un reggisella telescopico (in commercio ce ne sono pochi).

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- Tuning ammortizzatore
La URTA SLR è studiata per lavorare con ammortizzatori Fox Float DPS e RockShox SIDLuxe Ultimate da 190x45 mm, con travel alla ruota di 100 mm e due posizioni della compressione (aperta/chiusa).
Ho avuto modo di provarla in entrambe le configurazioni e ovviamente il setup va adattato, ma ho trovato un buon assetto in tutti e due i casi.
Di base, l'ammortizzatore Fox permette di utilizzare pressioni più basse (140-150 psi per un rider di 64 kg con sag di 5-7 mm) ed ha un comportamento più progressivo, mentre il RockShox necessita di pressioni più alte (180-190 psi) ed è più lineare.

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RockShox SIDLuxe Ultimate

Come sempre, la scelta è molto personale, ma la “doppia opzione” che offre Wilier Triestina sulle sospensioni è da apprezzare.
A prescindere del tipo di ammortizzatore, lo schema punta ad offrire una buona sensibilità iniziale, un bel sostegno a metà corsa e progressività nel finale.
La piattaforma è abbastanza sostenuta, quindi per avere sempre il massimo controllo vi consiglio di impostare un rebound intermedio (a metà click) o leggermente più frenato.

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Sia Fox che RockShox utilizzano un comando remoto a due posizioni, molto simile esteticamente e comodissimo da azionare.

- Posizionamento ammortizzatore
L'ammortizzatore è posizionato orizzontalmente, sotto al top tube.
Questo design permette di trovare lo spazio per il secondo portaborraccia all'interno del triangolo principale, dettaglio da non sottovalutare per chi si dedica alle lunghe distanze.
Sulle taglie piccole, la borraccia anteriore sfiora l'ammortizzatore, quindi il consiglio è di utilizzare un portaborraccia ad estrazione laterale.
Il lockout è attivabile da comando remoto, quindi non c'è bisogno di toccare l'ammortizzatore mentre si pedala, ma agire sul rebound in fase di setting non è proprio immediato, perché c'è poco spazio per ruotare con le dita sul pomello rosso.

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- Peso telaio e/o bici
Il telaio della Wilier Triestina URTA SLR in taglia M pesa 1730 grammi (dichiarati) senza ammortizzatore.
La bici completa usata nel test finale (che state vedendo nelle foto), montata con sospensioni Fox, gruppo Sram XX1 Eagle meccanico, freni Shimano XT e ruote Miche K1 pesa 9,95 kg senza pedali, mentre il modello “Innovation Lab” usato precedentemente, con sospensioni RockShox, gruppo Sram XX1 Eagle AXS, freni Shimano XTR, ruote Miche K1 e reggisella telescopico FSA pesava 9,8 kg senza pedali.
I risultati, ovviamente, cambiano in base all'allestimento, ma la base è veramente ottima ed è facile restare intorno ai 10 kg (peso ideale per una full di serie) montando componenti affidabili.

Wilier Triestina URTA SLR

- Prezzo telaio e/o bici
Il modello in test (sigla E129ECKK) costa 9200€, un prezzo elevato ma in linea con quelli della concorrenza. Da valutare anche il montaggio di primo livello e il grande lavoro che c'è stato dietro alla URTA SLR.
La bici completa è disponibile in ben 18 modelli, che partono dai 5600€ ed arrivano ai 10000€, quasi tutti montati di serie con cockpit integrato in carbonio.

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Inoltre è possibile acquistare il kit telaio al prezzo di 3200€ (con ammortizzatore SIDLuxe Ultimate) o 3600€ (con ammortizzatore Fox Float DPS Kashima).
Qui il listino prezzi aggiornato.
Due le varianti di colore: nero opaco e rosso/azzurro lucido.

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- Garanzia sul telaio
Wilier Triestina offre una garanzia legale di 2 anni, con possibilità di estenderla fino a 5 anni registrandosi sul sito ufficiale.
Per leggere le condizioni generali di garanzia cliccate QUI.

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Tutti i modelli montano ruote Miche, nei modelli K1 (carbonio) K4 (carbonio) e 966 (alluminio). E' il cliente a scegliere in base alle proprie necessità e possibilità. Qui il test delle Miche K1.

2 - COMPORTAMENTO IN SALITA
La resa in pedalata è ottima, sia da seduti, sia in piedi.
Da seduti si ha un assetto molto racing ma anche comodo, adatto sia sulle pendenze forti, sia sulle salite veloci.
Sui pedali si può contare su una struttura molto reattiva, con sospensione bloccata sembra di essere su una front, non si perde nemmeno un watt per strada.

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Al contrario, con sospensioni aperte si ha un grande grip ma allo stesso tempo un buon sostegno. La bici arrampica ovunque, ma non “sprofonda” quando si spinge in modo più energico sui pedali.
Calcolando la presenza di un ammortizzatore a due posizioni, questo è un dettaglio per niente scontato, infatti sono pochi gli schemi sospensivi da Xc così efficienti da “tutto aperto”.

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3 - COMPORTAMENTO IN DISCESA
Guardando le geometrie ci si aspetterebbe una full “ballerina” e molto compatta, invece quando si imboccano le prime discese ci si accorge di avere a che fare con un mezzo molto performante anche sullo sconnesso ad alte velocità.
L'angolo di sterzo “moderato” non deve ingannare, infatti la Wilier Triestina URTA SLR è in grado di cambiare direzione in modo repentino, ma anche di superare i tratti più impegnativi con disinvoltura.

Wilier Triestina URTA SLR

Per farvi un esempio, durante il test è capitato di uscire insieme al direttore, Simone Lanciotti, e al collega Simone Lucchini. Il primo guidava una Evil The Following da 140 mm e il secondo una Cannondale Scalpel SE da 120 mm. Il tracciato affrontato non è stato per niente banale, con rocce smosse ovunque e passaggi trialistici, eppure la URTA SLR (senza telescopico) non ha battuto ciglio.

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Gran parte del merito, a mio avviso, è dello schema sospensivo, che nonostante il travel di soli 100 mm sembra non raggiungere mai il limite, neanche sui drop o sui salti con atterraggi scomposti.
E in questo caso anche dei freni Shimano Deore XT, una garanzia in tutte le situazioni.
Che dire, in discesa la URTA SLR ha stupito anche noi!

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4 - COMPORTAMENTO SUL PEDALATO
La Wilier Triestina URTA SLR è stata studiata insieme al team ufficiale, che si dedica principalmente alle marathon.
Grande attenzione è stata dedicata alla capacità di essere veloce ma anche comoda, dettaglio fondamentale nelle lunghe distanze, in cui si percorrono tanti tratti pedalati senza variare troppo la posizione in sella.
La comodità della URTA SLR si avverte sin da subito. Rispetto alle altre bici testate ultimamente, questa mi ha portato ad assumere una posizione meno sacrificata, nonostante il dislivello sella manubrio non proprio contenuto.

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Le gomme Vittoria Barzo non sono il massimo come scorrevolezza, soprattutto sui fondi compatti. Ma di serie, la URTA SLR dovrebbe uscire con Mezcal o Saguaro.

La sospensione posteriore ha dimostrato un buon comportamento anche nei tratti pedalati e sconnessi da affrontare seduti, mentre nei rilanci invita ad attivare il lockout. Questo è stato l'unico momento in cui avrei sfruttato una posizione intermedia della sospensione.
Un cenno sull'allestimento: avrei preferito una corona da 34 denti al posto della 32 di serie, che forse è più versatile, ma offre una pedalata meno “piena” e redditizia.

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In conclusione...
La Wilier Triestina URTA SLR riesce a competere con le full da Xc dei marchi più celebri nel fuoristrada?
A nostro avviso sì, basta provarla per rendersene conto.
Il telaio è super curato sotto tutti i punti di vista, funzionale ed esteticamente accattivante.
Gli allestimenti sono tanti e anche se la base di partenza non è proprio economica (5600€), i prezzi sono in linea o anche inferiori a quelli di alcuni marchi concorrenti.

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I difetti? Il reggisella da 27.2 mm e forse anche la mancanza di un modello più specifico per l'Xc moderno, con forcella da 110-120 mm e reggisella telescopico di serie. Nessuno vieta di montare questi componenti in un secondo momento, ma si andrebbero a modificare un po' le geometrie, quindi valutate in base alle necessità...
Per chiudere, se cercate un mezzo bilanciato, performante e capace di distinguersi dalla massa, la Wilier Triestina URTA SLR potrebbe essere una valida alternativa.

Qui la video-presentazione della bici:

Qui tutti gli altri articoli che parlano di Wilier Triestina.

Per informazioni Wilier.com

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Sull'autore
Daniele Concordia

Mi piacciono il cross country e le marathon, specialità per le quali ho un'esperienza decennale. Ho avuto un passato agonistico sin da giovanissimo, ho una laurea in scienze motorie e altri trascorsi professionali nell’ambito editoriale della bici.

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