La Scott Spark RC 2022 è la bici che sta creando più dibattito nel mondo della Mtb.
Ve l'abbiamo presentata a giugno, ci abbiamo fatto un breve giro al bike park di Leogang e poi abbiamo cercato di individuare l'utilizzatore tipo in un articolo articolo specifico.
Finalmente, nel weekend del mondiale marathon e della Capoliveri Legend Cup, è arrivato il momento di provarla sul suo terreno, ossia in gara, per rispondere alla domanda che ci avete fatto più spesso nell'ultimo periodo: «La nuova Spark è solo da Xc, o va bene anche per le granfondo/marathon?».
Iniziamo a rispondervi con un video, poi entriamo nei dettagli:
DETTAGLI TECNICI TELAIO
- Geometria
Le quote della Scott Spark RC 2022 rasentano la perfezione.
Lo sterzo è molto aperto (67.2 gradi, modificabili fino a 66.6 gradi grazie ai cuscinetti eccentrici) e si abbina ad un reach “moderato” (44,1 cm in taglia M) per mantenere la maneggevolezza.
Il piantone è molto in piedi (76.1 gradi) per garantire le massime prestazioni in pedalata.
Il passo totale della bici è abbastanza lungo per offrire più stabilità, ma il carro non è esagerato (43,7 cm).
In sostanza, le geometrie sono azzardate ma bilanciate allo stesso tempo.
Qui le quote geometriche del telaio in tutte le taglie:
- Assetto in sella
Appena salito in sella ho trovato subito un assetto molto racing, da seduto la bici sembra addirittura corta e invita ad assumere una posizione “moderna”, ossia più raccolta e con poco arretramento sella.
Alzandosi sui pedali, per, la bici cambia carattere offrendo molto più spazio per muoversi e donando sicurezza in discesa.
Nello specifico (sono alto 172 cm e pedalo a circa 72 cm) ho usato una taglia M, impostando un arretramento sella di circa 3 cm e una distanza tra punta sella e centro manubrio di 51 cm.
In occasione del test ho lasciato i due spessori presenti di serie sotto l'attacco, ma se la bici fosse stata mia, probabilmente ne avrei tolto uno.
E' importante dire che, nonostante la forcella sia da 120 mm, la bici non risulta troppo alta sull'anteriore, perché l'ammortizzatore ha lo stesso travel e un interasse specifico, quindi la posizione risulta armoniosa.
- Cura costruttiva
La Scott Spark RC 2022 è un esempio di stile e integrazione.
L'ammortizzatore nascosto nel telaio e i cavi completamente interni permettono di avere delle linee molto pulite, inoltre le rifiniture del telaio sono davvero esemplari, così come le grafiche.
La colorazione del modello Team Issue in test (che è la stessa dei modelli World Cup) è tra le più particolari attualmente in commercio.
Grande attenzione anche alle protezioni sul carro posteriore e ai dettagli che evitano accumuli di fango nelle zone più delicate.
- Tuning ammortizzatore
Il modello Team Issue monta un ammortizzatore RockShox NUDE 5 RL3, realizzato in modo specifico e con una taratura ad hoc per la nuova Spark.
Ha un'idraulica a tre posizioni (Lockout, Traction Control, Descent) ed è azionato dal nuovo comando remoto Twinloc.
Nel mio caso ho impostato un sag del 15%, che ho trovato con una pressione di 160 psi (peso 63 kg).
I tecnici Scott consigliano un sag più abbondante (20-25%), infatti avevo ancora un po' di margine per raggiungere il fine corsa, ma in ottica marathon ho preferito questo setup più sostenuto per avere una piattaforma più stabile in pedalata nella posizione intermedia.
Di conseguenza, ho dovuto frenare un po' il ritorno, per avere un comportamento meno reattivo della sospensione.
In generale, la taratura dell'ammortizzatore è già molto buona di serie.
- Posizionamento ammortizzatore
L'ammortizzatore c'è, ma non si vede.
Questa è la caratteristica che rende esclusiva la nuova Spark e che si ispira allo stile di Bold, marchio acquistato da Scott un paio di anni fa e con il quale adesso lavora in simbiosi.
Nascondendo l'ammortizzatore nel telaio è stato più facile trovare lo spazio per il doppio portaborraccia ed avere una distribuzione dei pesi migliore di sempre.
Per accedere alla valvola dell'aria e ai registri di rebound/compressione bisogna aprire lo sportello in plastica posizionato sotto al telaio, ma l'operazione è semplice e veloce, fattibile anche dai meno esperti.
La presenza del comando remoto, inoltre, permette di non toccare i vari registri durante l'azione.
- Peso telaio e/o bici
La Spark RC Team Issue ha un telaio in fibra HMF, la più pesante della gamma Scott, e pesa 2150 grammi con ammortizzatore, link e viteria inclusi. Rispetto ai telai HMX-SL (1870 grammi) e HMX (1990 grammi) è più pesante, ma anche più economico.
La bici test pesa 11,95 kg senza pedali, quindi poco più di 12 kg con pedali.
Non è tra le più leggere del segmento Xc/Marathon, ma parliamo del modello Team Issue, quindi si può lavorare molto con degli upgrade sui componenti per scendere di peso.
- Prezzo telaio e/o bici
La versione Team Issue ha un prezzo di listino di 5199€, quindi è una vera e propria media gamma, tra le più accessibili del catalogo Scott.
Potremmo definirla come un'ottima base per avere un mezzo divertente e dalle potenzialità molto alte, a un prezzo “umano”.
- Garanzia sul telaio
Scott offre una garanzia di 5 anni per telaio e carro, 2 anni per la forcella a partire dalla data di acquisto.
Per ottenere tale garanzia è indispensabile registrare il prodotto sul sito ufficiale Scott entro 10 giorni dall'acquisto.
Qui altre informazioni sulla garanzia Scott.
COMPORTAMENTO IN SALITA
Come detto all'inizio, l'assetto in sella è molto racing e questa è un'ottima base per la prestazione in salita.
Nonostante le pedivelle di serie siano state un po' troppo lunghe per me (175 mm) ho notato subito una grande facilità nella spinta, il piantone molto in piedi è realizzato proprio per ottenere questo obiettivo ed evitare di pedalare troppo in punta sella.
Allo stesso tempo, il comportamento delle sospensioni è ottimizzato per la salita: su quelle asfaltate e compatte basta attivare il lockout e la bici è rigidissima, mentre impostando il Twinloc nella modalità intermedia (Traction Control) l'ammortizzatore ha una corsa ridotta a 80 mm e si attiva un leggero freno in compressione che offre più stabilità in pedalata.
In sostanza, il funzionamento è lo stesso che si aveva sulla Spark precedente, solo che in questo caso lo schema sospensivo rimane più sostenuto. Lavorando sul tuning dell'idraulica si può ottenere un comportamento ancora migliore, soprattutto nella modalità intermedia, ma è un'operazione che consigliamo soltanto ai riders più esigenti.
In salita entra il ballo il fattore peso, che sul modello Team Issue utilizzato nel test non è tra i più contenuti. Ci è voluto un po' di adattamento iniziale, ma durante la gara non ho avvertito negativamente questo aspetto.
Di certo, se si ha la possibilità di acquistare un modello più pregiato o di fare degli upgrade per alleggerirla un po' (soprattutto sulle masse rotanti come ruote e pedivelle) si avranno dei benefici in salita.
COMPORTAMENTO IN DISCESA
Il vero punto di forza della Scott Spark RC 2022 è proprio la discesa.
Le geometrie “spinte”, insieme al travel di 120 mm, ai cerchi larghi con gomme abbondanti, donano un feeling enorme quando la strada scende, è davvero difficile trovare il limite.
Sembra di guidare una trail bike, con la differenza che la Spark RC è molto più reattiva di una trail “pura”, la differenza si avverte soprattutto in uscita di curva e nei rilanci, dove la bici non si siede troppo ma è subito pronta a ripartire.
Sullo sconnesso spiana davvero tutto, rispetto alle Xc “classiche” permette di andare più forte ma in maggior sicurezza, prendendo meno rischi. Questo avvantaggia i più abili, ma anche chi ha qualche lacuna nei tratti tecnici.
Alla Capoliveri non ho potuto sfruttare il reggisella telescopico, non presente di serie sul modello Team Issue, ma su una bici come questa sarebbe stato la ciliegina sulla torta.
COMPORTAMENTO SUL PEDALATO
Nei tratti battuti e asfaltati, con sospensioni bloccate il feeling è ottimo, la bici rimane super rigida.
Sugli sterrati sconnessi, azionando la modalità intermedia delle sospensioni, la Spark copia alla grande e permette di continuare a pedalare senza buttare energie per cercare il grip.
Se proprio vogliamo guardare il pelo nell'uovo, avrei preferito una taratura leggermente più sostenuta della modalità intermedia, perché in qualche caso ho dovuto bloccare l'ammortizzatore, ma parliamo anche di gusti personali e dettagli personalizzabili in un secondo momento.
Di base è un mezzo molto bilanciato anche in pianura e sui saliscendi.
In conclusione...
Se pensate che la Scott Spark RC 2022 sia “esagerata” per granfondo e marathon siete sulla strada sbagliata.
Con la nuova Spark, Scott ha fatto una scelta ben precisa, che potrebbe sembrare addirittura azzardata a primo impatto: realizzare un solo mezzo, da destinare a Xc o marathon modificando il setup e la scelta dei componenti.
Un mezzo che esce dagli schemi, non è superleggero, ma ti fa sentire a tuo agio sia in salita che in discesa.
Non sta a noi dire se questa è una scelta giusta o sbagliata, ma di sicuro apprezziamo il coraggio e la lungimiranza.
Prima di provarla in condizioni di gara eravamo un po' scettici anche noi, ma dopo la Capoliveri Legend ci siamo convinti del fatto che la nuova Scott Spark potrebbe diventare una fonte di ispirazione per molti altri marchi.
D'altro canto è già successo con la Spark precedente...
Qui la traccia Komoot della gara:
Qui altri dettagli sulla Scott Spark RC 2022:
Qui i prezzi e i modelli:
Qui tutti gli articoli e test sulle bici Scott.
Per altre informazioni ScottSports.com
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Sull'autore
Daniele Concordia
Mi piacciono il cross country e le marathon, specialità per le quali ho un'esperienza decennale. Ho avuto un passato agonistico sin da giovanissimo, ho una laurea in scienze motorie e altri trascorsi professionali nell’ambito editoriale della bici.