La Rockrider Race 900 è una hardtail che sta riscuotendo tanto interesse tra gli appassionati di cross country e marathon che cercano un prodotto dal buon rapporto qualità-prezzo.
Nell'ultimo anno, infatti, il marchio di Decathlon ha fatto un bel passo in avanti in termini di modernità ed accorgimenti tecnici, che non sono passati inosservati nel mondo della Mtb. Inoltre, Rockrider è arrivata sul mercato con prodotti e prezzi giusti in un momento “delicato” dal punto di vista economico: bingo!
Tuttavia, non mancano dubbi e preconcetti, anche leciti nel momento in cui bisogna fare una spesa non proprio irrisoria. Quindi, mettendoci nei panni di un potenziale acquirente, cerchiamo di rispondere a qualche domanda che anche noi, prima di provare la Rockrider Race 900 ci siamo posti, ad esempio:
- Come andrà questa bici?
- Cosa cambia realmente tra una Rockrider e una hardtail di un marchio più blasonato?
- Vale la pena comprare una bici del genere?
Iniziamo a parlarne nel video test che trovate qui sotto:
DETTAGLI TECNICI TELAIO
- Geometria
La geometria della Rockrider Race 900 è al passo coi tempi, ma ci sono un paio di dettagli che (a nostro avviso) potrebbero essere rivisti.
Il primo riguarda l'angolo del piantone di 74 gradi che, se paragonato a quello delle Mtb attuali della concorrenza, non è tra i più “verticali”.
Il secondo dettaglio che va un po' in controtendenza è il carro di 435 mm, un po' lungo se paragonato a quello di altre hardtail, ma a nostro avviso sullo sconnesso, sul veloce e nelle lunghe distanze potrebbe diventare anche un'arma a favore, perché rende la bici più stabile e meno nervosa.
Nel complesso, le quote geometriche sono bilanciate e attuali, con uno sterzo da 68 gradi che dona un'ottima stabilità all'anteriore, un reach non troppo lungo (429 mm in taglia M) che garantisce maneggevolezza ed un tubo piantone compatto che offre un look moderno alla bici.
Qui sotto le geometrie complete della Rockrider Race 900:
- Assetto in sella
A primo impatto abbiamo avuto qualche difficoltà nel trovare l'assetto ideale: guardando la tabella delle geometrie abbiamo scelto una taglia M (statura rider 172 cm, altezza sella 72,5 cm) ma il piantone non troppo “in piedi” ci ha obbligati ad avanzare tutta la sella per avere una posizione racing.
Nonostante ciò, durante la prima uscita la bici ci è sembrata lunga, sensazione che poi si è affievolita col passare dei giorni e degli allenamenti: insomma, tutta questione di abitudine.
In ogni caso vi consigliamo di valutare bene la taglia anche in funzione di questo aspetto.
- Cura costruttiva
Da Rockrider non ci si aspettavamo questa cura dei dettagli, invece la Race 900 ci ha stupiti non poco.
Il telaio, in carbonio monoscocca con fibre ad alto modulo e lavorazione unidirezionale ha tutte le carte in regola per posizionarsi tra i best seller della categoria.
C'è il passaggio interno dei cavi, la predisposizione per il reggisella telescopico, la porta di ingresso nella zona del movimento centrale, la protezione in metallo dietro alla corona, le zone sagomate per le pellicole adesive (marchiate Effetto Mariposa) e per il fissaggio della camera d'aria di scorta, inoltre, il design è davvero moderno e studiato per la performance.
Insomma, tutto è curato con la massima attenzione: rispetto!
- Componentistica utilizzata
Il modello in test monta un gruppo Sram GX Eagle AXS, che a parte il peso leggermente superiore è paragonabile come funzionamento a X01 e XX1, quindi non sbaglia un colpo.
Le ruote Reynolds in carbonio, garantite a vita e con canale differenziato (28,9 mm dietro e 30,9 mm davanti) aumentano il valore e il piacere di guida.
La forcella RockShox Reba è molto semplice, ha poche regolazioni, ma fa il suo lavoro egregiamente.
Da menzionare anche il comando remoto rotante ""Combolock" di casa Decathlon, che non creerebbe disturbo nel caso in cui si volesse montare un telescopico con levetta bassa.
Il reggisella di serie è già in carbonio, quindi niente male...
I freni Sram Level T (capaci, ma migliorabili), la guarnitura Truvativ Stylo in alluminio (funzionante, ma pesante) e la piega manubrio in alluminio sono tre potenziali upgrade da fare col passare dei chilometri.
Nel complesso, l'allestimento è di tutto rispetto e permette di sfruttare le potenzialità del telaio senza problemi.
- Peso telaio e/o bici
Il telaio Rockrider Race 900 GX AXS Reynolds pesa 1030 grammi in taglia M ed è paragonabile a quello di diverse hardtail dei marchi più blasonati.
La bici completa in versione top di gamma, montata quindi con gruppo Sram GX Eagle AXS e ruote Reynolds in carbonio pesa 10,7 kg senza pedali e con camere d'aria nelle gomme.
Trasformandola in tubeless si arriva a circa 10,5 kg senza pedali, mentre con i pedali Rockrider XC Race (370 grammi) si arriva a 10,83 kg.
Valutando l'allestimento, quindi, il peso non è per niente male e c'è parecchio margine di miglioramento.
- Prezzo telaio e/o bici
Il punto di forza principale di Rockrider è proprio il rapporto qualità-prezzo.
La bici in test, montata con gruppo Sram GX Eagle AXS e ruote Reynolds TR309/289 XC 29 (in carbonio e con canale differenziato) ha un prezzo di listino di 3299,99€.
Ma esistono anche altre tre varianti dello stesso modello, proposte a prezzi più bassi, che vi mostriamo qui sotto:
Per i palati più fini esiste anche la Rockrider Race 900 LTD con montaggio veramente al top ed un prezzo di 4249,99€, che attualmente (novembre 2022) non è più presente sul sito di Decathlon, ma in futuro potrebbe tornare disponibile.
L'avevamo presentata in questo articolo:
- Garanzia sul telaio
La Rockrider Race 900 è garantita per 5 anni sul telaio e per 2 anni sui componenti.
Le ruote Reynolds in carbonio sono garantite a vita, previa registrazione sul sito dell'azienda.
Qui altri dettagli sulla garanzia Rockrider.
COMPORTAMENTO IN SALITA
Come accennato precedentemente, il piantone da 74 gradi invita ad avanzare un po' di più la sella, soprattutto se si vuole esprimere la massima potenza sulle salite ripide.
Per il resto, la Rockrider Race 900 non ha nulla da invidiare a tante altre hardtail della concorrenza: il telaio è reattivo quanto basta e sul fondo sconnesso asseconda piuttosto bene le asperità del terreno.
Ma il meglio di sé lo dà sulle salite regolari da affrontare di passo, quelle che si trovano frequentemente nelle granfondo e nelle marathon.
Mi è piaciuto particolarmente l'assetto della zona anteriore, perché il tubo di sterzo è compatto e l'attacco manubrio di serie (70 mm / -20° in taglia M) permette di avere la massima resa anche sulle pendenze importanti.
COMPORTAMENTO IN DISCESA
Prima di provarla mi sarei aspettato un mezzo particolarmente rigido ed esigente in discesa, invece dopo la prima uscita mi sono dovuto ricredere.
Sebbene le forme del telaio siano molto squadrate e massicce, sullo sconnesso assorbe bene le vibrazioni e non rende la guida troppo impegnativa.
Merito del carro più lungo della media? Probabilmente sì, anche se questo dettaglio la rende leggermente “pigra” nei sentieri stretti e con curve in successione.
Ottimo feeling anche con la parte anteriore della bici, grazie ad un'angolo aperto (ma non troppo) ed alla rigidezza della scatola di sterzo.
Nel complesso, il comportamento in discesa è molto buono, ma migliorabile montando un bel reggisella telescopico: d'altronde, il telaio è già predisposto...
COMPORTAMENTO SUL PEDALATO
Anche qui si trae vantaggio dalla “compliance” del telaio, infatti sugli sterrati veloci e scassati ci si può permettere di restare in sella senza incappare in quei fastidiosi saltellamenti della ruota posteriore che fanno perdere la posizione e disperdere energia.
Qui entrano in ballo anche le ruote in carbonio e le gomme con volume d'aria abbondante, che ottimizzano il comportamento del telaio e rendono il tutto più piacevole.
L'assetto non troppo raccolto che offre la Rockrider Race 900 la rende confortevole soprattutto nelle uscite più lunghe.
IN CONCLUSIONE...
In virtù di quanto spiegato nei paragrafi precedenti, vale la pena acquistare la Rockrider Race 900?
A nostro avviso sì, in quanto il rapporto qualità-prezzo è veramente ottimo e come prestazioni non ha nulla da invidiare alle hardtail di tanti marchi blasonati.
Si può scegliere l'allestimento preferito in base ai gusti e alle disponibilità economiche, con la sicurezza di avere un mezzo moderno e performante un po' ovunque, che dà il meglio di sé nelle granfondo e nelle marathon.
Insomma, se pensate ancora che Rockrider sia un marchio “cheap” siete sulla strada sbagliata e con questo test speriamo di avervi fatto tornare sulla giusta carreggiata...
Poi il bike check della Rockrider utilizzata da Stephane Tempier nel 2022:
Qui sotto, le novità Rockrider 2023 presentate alla Roc d'Azur:
Qui gli altri articoli che parlano di Rockrider.
Per altre informazioni e per acquistare on line le bici Rockrider visitate il sito Decathlon.it
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Sull'autore
Daniele Concordia
Mi piacciono il cross country e le marathon, specialità per le quali ho un'esperienza decennale. Ho avuto un passato agonistico sin da giovanissimo, ho una laurea in scienze motorie e altri trascorsi professionali nell’ambito editoriale della bici.