Gravel, fusione tra il “giovane” ed estroso settore della Mtb e il più tradizionale e disciplinato compartimento della strada.
Un mix equilibrato tra terra, breccia ed asfalto fa venir fuori il percorso perfetto per queste “ bici da ghiaia “.
Voglia di avventura e curiosità sono invece le caratteristiche che queste bici richiedono ai loro “ fantini “.
Sarebbe tutto perfetto e molto romantico se Robin Wallner non ci avesse rovinato la festa.
Robin Wallner, Svedese di nascita, gareggia a tempo pieno nel team enduro di Ibis.
Insomma uno che a guidare la bici se la cava.
Ora, dopo aver visto il video, tanti di voi saranno rimasti affascinati dalle gesta di Robin, ma tanti altri staranno già pensando che lo spirito Gravel non è questo, usare una bici come questa in quel modo è fuori luogo, ecc…
Eppure io mi sento di dire che il Gravel è anche questo.
Perché?
Vi spiego, quando parliamo di “ bici da ghiaia “ non ci riferiamo solo ad una categoria merceologica, bensì ad uno stile di vita, uno spirito interiore che sembra voler mettere al primo posto la libertà.
Libertà, una sensazione che usando la bici Gravel spesso si concretizza.
E allora perché limitarci ad usare le nostre bici solo per un determinato utilizzo?
Del resto sopra la bici ci siamo noi, ed ognuno è libero di esprimersi come meglio crede.
Buone “ gravellate ”, più o meno spericolate.
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Sull'autore
Simone Lucchini
Mi piace essere estroso, mi ritengo molto versatile e sono il più giovane del gruppo, con una vocazione che spazia dall’Xc fino all’enduro senza disdegnare il mondo e-Mtb e gravel. Mi piacciono i video e la guida in generale