Rockrider Race 900S, ovvero una full da Xc/Marathon con travel di 120 mm, telaio interamente in carbonio e prezzi che vanno dai 2999€ ai 3999€ (qui l'articolo di presentazione).
Ma come va?
E cosa cambia rispetto alle full dei marchi più blasonati?
Vi rispondiamo dopo averla provata sui nostri sentieri, iniziando con un video che andrà in onda alle 20:30 (intanto attivate la campanella) ⬇️
Ora analizziamo meglio i dettagli tecnici e le sensazioni di guida...
DETTAGLI TECNICI
- Telaio
La Rockrider Race 900S ha un telaio interamente in carbonio, non solo il triangolo come sul precedente modello, ma anche il carro è il link dell'ammortizzatore sono in fibra.
Lo schema sospensivo è un “single pivot indiretto” che sfrutta la flessione dei foderi alti e il lavoro di un link molto particolare, che si ancora su tre punti: piantone, ponticello di rinforzo e ammortizzatore.
Il carro posteriore ha un design asimmetrico, che può ospitare gomme e cerchi di ampia sezione e punta ad ottimizzare trazione e frenata.
Più classico è il passaggio cavi, con quello dell'ammortizzatore completamente esterno e quello del freno posteriore in parte interno (nel triangolo principale) e in parte esterno (sul carro). Delle soluzioni esteticamente discutibili, ma sicuramente molto pratiche.
Parlando di praticità, bisogna far notare i rivetti posizionati sotto al tubo obliquo, studiati per far passare il tubo del freno in caso di emergenza o sostituzioni dell'ultimo momento: un dettaglio per niente banale e utile sui campi gara...
Da menzionare la compatibilità con un solo portaborraccia, il movimento centrale di tipo Press Fit e la predisposizione per il passaggio interno del cavo per il reggisella telescopico, non presente di serie.
Il forcellino UDH e il telaio già munito di pellicola trasparente nei punti più delicati vanno a completare un pacchetto moderno e curato.
- Geometria
Le quote della Rockrider Race 900S sono abbastanza classiche, ma tutto sommato valide, bilanciate e funzionali.
L'angolo di sterzo misura 68 gradi, mentre l'angolo del piantone è di 73 gradi.
Il reach in taglia M (quella testata) misura 420,3 mm e si abbina ad un attacco manubrio di 70 mm con inclinazione di -10 gradi.
Il carro misura 446 mm: non tra i più corti, ma ottimo per donare grip e stabilità.
Con il mix tra anteriore più compatto e posteriore più disteso si ottiene un interasse di 1151,6 mm che è più corto di tante altre full di pari categoria.
Qui sotto le geometrie di tutte le taglie:
- Sospensioni
Escursione di 120 mm sia sulla forcella che sull'ammortizzatore.
Nello specifico, il reparto sospensioni è affidato a Rockshox: la forcella è una Reba RL, mentre l'ammortizzatore è un SidLuxe Select + con taratura adattata alla cinematica della bici.
Entrambe le sospensioni sono gestite dal comando remoto Twist Lock (rotante) a due posizioni: aperto o chiuso.
Come abbiamo già detto, lo schema si affida ad un carro pivotless e ad un link monoblocco in carbonio che serve a “mediare” il lavoro della sospensione per donare il giusto equilibrio tra stabilità in pedalata ed efficienza in discesa.
Ho raggiunto il giusto equilibrio impostando un sag del 15% sia sull'ammortizzatore che sulla forcella, un'operazione semplice sulle sospensioni Rockshox, che sono già munite di scala graduata per le regolazioni iniziali.
- Componentistica utilizzata
Il modello in test della Rockrider Race 900S è quello più pregiato, montato con gruppo Sram GX Eagle AXS e cerchi in carbonio Reynolds con canale differenziato (30,9 mm davanti e 28,9 mm dietro).
I restanti componenti sono di fascia più bassa, come la forcella Rockshox Reba, la guarnitura Truvativ Stylo in alluminio, i freni Sram Level T e la piega manubrio in alluminio.
Il reggisella è in carbonio marchiato Decathlon: niente telescopico di serie, ma il telaio è predisposto per il suo montaggio e il comando rotante delle sospensioni facilita il montaggio di un comando a levetta.
Molto curata la scelta delle gomme Hutchinson Kraken da 2.30”: la posteriore è rinforzata e l'anteriore ha una carcassa più leggera. Delle accortezze non proprio scontate...
Nel complesso, l'allestimento è migliorabile, ma anche affidabile e funzionale, inoltre è un ottimo punto di partenza per fare degli eventuali upgrade.
- Peso telaio e/o bici
Il telaio Rockrider Race 900S pesa 1980 grammi con link e perni, ma senza ammortizzatore.
La bici completa nell'allestimento in test pesa 12,2 kg reali in taglia M, senza pedali e con camere d'aria nelle gomme.
Dei pesi non proprio contenuti, ma mettendo sull'ago della bilancia anche il prezzo molto più basso della media e l'ampio margine di miglioramento sui componenti, è un compromesso che si può accettare.
- Prezzo telaio e/o bici
Il modello in test, attualmente costa 3999€ (i prezzi Rockrider possono cambiare in base alle promozioni), ma in gamma esistono altri tre allestimenti meno costosi.
Si parte dai 2999€ del modello con gruppo Sram GX Eagle meccanico e ruote Mavic Crossmax in alluminio, passando per i due modelli da 3499€ montati con ruote Reynolds in carbonio e gruppo GX Eagle oppure con ruote Mavic Crossmax e gruppo GX Eagle AXS.
Insomma, la scelta è ampia e in tutti i casi il prezzo è davvero interessante.
- Garanzia
La Rockrider Race 900S è garantita per cinque anni sul telaio e per due anni sui componenti.
Le ruote Reynolds in carbonio sono garantite a vita, previa registrazione sul sito dell'azienda.
Qui altri dettagli sulla garanzia e sull'assistenza Rockrider.
ASSETTO IN SELLA
Osservando la tabella delle geometrie mi aspettavo un assetto più rilassato, invece l'impostazione è molto racing, con anteriore piuttosto basso e feeling immediato in pedalata.
I riders meno alti potrebbero aver bisogno di avanzare parecchio la sella, un'accortezza normale se il piantone non è troppo verticale come in questo caso.
COMPORTAMENTO IN PEDALATA
Mi ha piacevolmente stupito l'efficienza dello schema sospensivo, che sebbene possa contare “soltanto” su due regolazioni della compressione (aperta o chiusa) offre un'ottima stabilità in pedalata e anche un bel grip.
Con lockout attivato l'ammortizzatore è completamente chiuso, mentre la forcella ha sempre un po' di gioco iniziale, classico di alcuni modelli RockShox. Questo può dare fastidio nei rilanci su asfalto e sugli sterrati battutti, ma aiuta sul fondo meno compatto.
Tuttavia, è un dettaglio migliorabile facendo un tuning della forcella.
In generale, quindi, la Rockrider Race 900S si pedala molto bene, ma devo ammettere che il peso di 12 kg la penalizza, soprattutto nelle salite ripide e nei rilanci da bassa velocità.
COMPORTAMENTO NEL GUIDATO
È il frangente in cui la Rockrider Race 900S mi ha stupito di più.
Anche qui, lo schema sospensivo mostra la sua efficacia, mangiando gli ostacoli e donando un grande feeling in tutte le situazioni, sia sui sentieri più scorrevoli che in quelli veloci.
Mi sono trovato subito a mio agio, tanto da stabilire il record personale su una discesa di riferimento nel bike park dietro casa, senza forzare più di tanto e senza reggisella telescopico: incredibile ma vero!
In discesa e nel misto, quindi, questa bici mostra gli artigli e si posiziona tra le full da Xc più divertenti e performanti che ho provato finora.
Qui sotto l'attività Strava della prima uscita:
IN CONCLUSIONE
Rockrider Race 900S: pochi fronzoli, tanta sostanza e prezzo super.
Sa come farti divertire e dona sicurezza in ogni situazione, stupendo chi la guida in diverse occasioni.
Non è un mezzo leggero, inutile girarci intorno, ma con qualche upgrade “intelligente” può competere con le full dei marchi più blasonati senza troppo timore.
Il modello con miglior rapporto qualità-prezzo?
Beh, se non vi interessa dell'elettronica, forse quello da 3499€ montato con gruppo GX Eagle meccanico e ruote carbon è un compromesso ideale: 500€ in meno e stessa funzionalità.
Qui sotto il test della Race 900, ovvero la hardtail di casa Rockrider:
Qui sotto, il bike check della Race 900S utilizzata da Stephane Tempier nel 2022:
Per leggere gli altri articoli che parlano di Rockrider cliccate QUI.
Per informazioni Rockrider.com
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Sull'autore
Daniele Concordia
Mi piacciono il cross country e le marathon, specialità per le quali ho un'esperienza decennale. Ho avuto un passato agonistico sin da giovanissimo, ho una laurea in scienze motorie e altri trascorsi professionali nell’ambito editoriale della bici.