SHORT TEST - Bold Linkin 2022: occhio non vede...

Simone Lucchini
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AOSTA - Invitati da Bold cycles siamo andati a conoscere in anteprima la nuova Bold Linkin 2022.
Non un semplice “lifting” quello adoperato dai tecnici svizzeri, ma un totale rifacimento.
Il brand elvetico (famoso per la realizzazione di telai con ammortizzatore integrato) rinnova il suo modello da trail, rendendolo più accattivante e maggiormente versatile.
Una Mtb nata per soddisfare le esigenze del rider, pronta a “trasformarsi” in base all’occasione.
Di cosa sto parlando? Scopritelo nel video qui sotto e continuate a leggere per maggiori dettagli.

Perché integrare l’ammortizzatore

Bold, sin dalla sua prima apparizione sul mercato si distingue per l’integrazione dell’ammortizzatore nel telaio.
Un telaio, quello della nuova Bold Linkin 2022 che colpisce già ad una prima occhiata.
Linee nette e maggiormente squadrate rispetto al passato danno tutta un’altra impostazione a questa nuova versione.

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La presentazione della nuova Bold Linkin si è tenuta presso The Place, bar/negozio di biciclette e servizi di Aosta

Torniamo a noi, l’ammortizzatore integrato lascia spazio a tratti eleganti e del tutto personali.
Non solo estetica, infatti il posizionamento dell’ammortizzatore abbassa vertiginosamente le masse con chiare ripercussioni dinamiche, oltre a creare spazio per l’inserimento di reggisella telescopici a lunga escursione (diametro 34.9 ø per la nuova Linkin).
Un altro indiscutibile vantaggio nel “nascondere” la sospensione è quello di tenerla lontana da sporco e detriti, assicurando così una perfetta efficienza nel tempo.

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La sospensione è totalmente nascosta all'interno del telaio

Accedervi non è affatto un problema, basta aprire l’accesso ricavato al di sotto del batti colpi per ispezionare l’ammortizzatore e fare tutte le regolazioni del caso.
Dal momento che misurare il sag della sospensione posteriore sarebbe stata l’unica operazione davvero complicata, Bold ha dotato la Linkin 2022 di una scala graduata (espressa in percentuale) esterna, in maniera tale da rendere l’operazione davvero molto semplice.

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Sotto al batti colpi del tubo obliquo si nasconde l'accesso alla sospensione posteriore, davanti la quale è stato stivato un tool kit

Ad essere nascosto non è solo l’ammortizzatore ma anche un tool kit completo e funzionale.
Inserito all’interno del tubo obliquo consente di avere tutto il necessario per risolvere le più classiche evenienze.

Escursione e cinematismo della sospensione

Il tema legato all’escursione della bici è ampio, curioso e lascia spazio a diversi tipi di utilizzo.
Centotrentacinque o centocinquanta i mm di escursione posteriore, con forcelle da 140 mm nel primo caso e 150 mm nel secondo.
Attenzione! Se state già pensando a quale dei due modelli acquistare fermatevi.
Per variare l’escursione posteriore della bici basterà sostituire un particolare del leveraggio inferiore e di colpo aumenterete o diminuirete i mm a vostra disposizione.
Un modo semplice ma ingegnoso per avere due bici in una.

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in foto potete notare (a sinistra in fase prototipale a destra in forma definitiva) il link attraverso il quale poter cambiare escursione. In foto è montato quello da 150mm come si evince dalla dicitura.

L’altra particolarità della Bold Linkin 2022 risiede nella concentricità tra movimento centrale e biella inferiore della sospensione.
Tradotto in parole povere, biella inferiore e movimento centrale ruotano sullo stesso asse.
Questo dettaglio ottimizza la curva di compressione dell’ammortizzatore e arreca vantaggi anche in pedalata.
La gestione della sospensione posteriore è affidata ad un comando a tre posizioni (Lockout, Traction Control, Descent) installato al manubrio, inclusivo di leva per l’azionamento del reggisella telescopico.

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In foto il smanettino tramite il quale è possibile comandare le sospensioni e il reggisella telescopico

Geometrie camaleontiche

Proprio così! Ad aumentare la versatilità della Bold Linkin 2022 troviamo delle geometrie equilibrate e variabili.
Invertendo la serie sterzo di 180° (operazione semplice e veloce) andremo ad aprire o chiudere l’angolo sterzo di 1°.
Una volta deciso che angolo adottare possiamo intervenire sull’altezza del movimento centrale.
Invertendo il flip chip presente nella parte alta del carro abbasseremo o alzeremo il movimento di 63 mm.

BOLD LINKIN 2022 3D 010 Flip Chip

Dettagli che uniti alla possibilità di variare l’escursione in base alle proprie esigenze, creano un prodotto altamente versatile pronto ad assecondare le Voglie e i “capricci” del rider.
Piantone verticale, angolo sterzo aperto e reach abbondante rendono questa Bold pedalabile ma al tempo stesso molto cattiva in discesa, lo vedremo più avanti!
Di seguito vi lasciamo le geometrie della Bold Linkin 2022.

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Versioni disponibili

La Bold Linkin 2022 sarà commercializzata in 4 versioni, 2 con escursione da 135 mm e 2 da 150 mm.
Si parte dalla versione PRO da 135 mm, offerta ad un prezzo di 5.999 €.
Forcella e mono marchiati Rock Shox ed un Gruppo Sram GX 1X12 per “l’entry level” svizzera.

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Passiamo alla versione più pregiata da 135 mm denominata ULTIMATE, allestita con forcella e mono Fox e trasmissione Sram GX / X01.
Prezzo di vendita 8.499 €.

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Passando al modello da 150 mm partiamo da un prezzo di 6.999 € per la versione PRO, allestita con forcella Öhlins e mono Fox e spinta da un gruppo Shimano XT con pedivella Race Face Next in carbonio.

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10.999 € è invece la cifra necessaria per acquistare la versione Ultimate da 150 mm con forcella e mono Fox, gruppo Sram XX1 AXS e freni Shimano XTR.
Disponibile anche il solo telaio da 135 mm o 150 mm con link per cambiare escursione incluso.

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Le nostre prime sensazioni

Il modello provato sui magnifici sentieri sopra ad Aosta non è riconducibile a nessuno dei modelli commercializzati.
Infatti con un allestimento composto da: Forcella Fox 36 Performance Elite Grip2, mono Fox Float Nude, gruppo Sram GX 1X12 e manubrio integrato, rappresenta un mix tra la versione Pro e quella Ultimate del modello da 135 mm.
Quello che più mi interessava capire era come questa versione a “corsa corta” se la sarebbe cavata in sentieri di montagna.

IMG 2847
La Bold Linkin 2022 in test (taglia M)

Partiamo dalla posizione in sella, aspetto fondamentale in una bici trail.
Il piantone da ben 77,7° assicura un’ottima centralità sul mezzo.
Infatti, nonostante un orizzontale abbondante non si ha la percezione di “bici lunga”.
Il manubrio e i relativi comandi si trovano alla giusta distanza, non obbligando il rider a distendersi troppo in avanti.
Iniziando a pedalare in salita si apprezza immediatamente la possibilità di gestire la sospensione posteriore direttamente dal manubrio (bisogna fare l’abitudine con un “ponte comandi” affollato).
Questo consente al pilota di adattare la sospensione metro dopo metro in base alle condizioni del terreno.

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L’efficienza in pedalata è notevole e grazie ad una curva di compressione dell’ammortizzatore ben gestita si riesce a pedalare agevolmente senza bloccare del tutto la sospensione.
Non abbiamo avuto modo di pesare la bici, ma l’impressione generale è quella di un mezzo leggero e facile da portare in cima.
Non ho avuto modo di portare la Bold Linkin 2022 su single track particolarmente ripidi e tortuosi, ma la precisione in salita dell’anteriore mi è sembrata molto buona, senza dover caricare eccessivamente il peso sul manubrio.

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Avendo trovato una bici così ben predisposta alla salita ero un po’ scettico per quanto riguarda la discesa, lo ammetto.
Invece, il feeling trasmesso dalla Bold Linkin 2022 è immediato.
Due curve e sembra di averla sempre guidata.
La sensibilità iniziale della sospensione è fantastica, filtra a dovere ogni piccola asperità, senza però mancare di sostanza nella parte finale dell’escursione.
Nonostante una buona agilità nello stretto data da un baricentro molto basso, è incredibilmente stabile sul veloce, tanto da far sognare quei 15 mm di escursione in più della versione da 150 mm per avere ancora più margine.

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Anche questa volta abbiamo esagerato...gomma posteriore fuori uso.

Conclusioni…

La Bold Linkin 2022 è una Mtb da Trail con un’attenzione al dettaglio maniacale.
Una qualità estetica e meccanica che la posiziona tra le top bike del momento.
L’estrema versatilità la rende adatta a chi vuole possedere una sola bici con la quale spaziare dal trail all’enduro.
Una bici dal costo non indifferente, giustificato però da rifiniture di pregio e soluzioni tecniche uniche.
Se volete distinguervi dalla massa la Bold Linkin 2022 è la bici giusta per voi.
Attenzione! Se siete intenzionati all’acquisto sappiate che per il mercato italiano ne sono previste poche unità.

Per maggiori informazioni vi invitiamo a consultare il sito Bold Cycles.



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Sull'autore
Simone Lucchini

Mi piace essere estroso, mi ritengo molto versatile e sono il più giovane del gruppo, con una vocazione che spazia dall’Xc fino all’enduro senza disdegnare il mondo e-Mtb e gravel. Mi piacciono i video e la guida in generale

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