Cannondale Scalpel 2024, l'evoluzione di un modello storico.
Dopo circa quattro anni, questa full "iconica" da Xc e Marathon si rifà il look, senza rivoluzionare le forme e i principi cardine del brand, ma con delle modifiche molto interessanti.
Oltre a descrivervi i dettagli tecnici e le differenze rispetto al modello precedente, vi diciamo anche come va, perché l'abbiamo già provata sui nostri sentieri di riferimento.
Iniziamo con un video:
DETTAGLI TECNICI
- Telaio
La Cannondale Scalpel 2024 ha un telaio interamente in carbonio, con il piccolo link sul quale si fissa l'ammortizzatore in alluminio.
Il modello più pregiato (LAB71) ha un telaio di tipo “Series 0”, mentre tutti gli altri (dalla Scalpel Carbon 1 alla Scalpel Carbon 4) hanno un telaio “Series 1”, ma entrambi sono ad alto modulo.
In sostanza, il telaio Series 1 sostituisce il vecchio Hi-MOD, mentre il Series 0 si avvale di una costruzione ancora più raffinata, che permette di ridurre il peso di circa 180 grammi.
Gli altri dettagli tecnici, le geometrie e gli standard sono identici tra i due telai.
L'escursione passa da 100 a 120 mm su entrambe le ruote, le forme del telaio sono molto simili a quelle della Scalpel precedente, ma le poche differenze contribuiscono a cambiare il comportamento e l'utilizzo di accessori e componenti.
Per esempio, il triangolo principale è più sloping e favorisce l'utilizzo dei reggisella telescopici con escursione abbondante.
Come conseguenza, la zona di fissaggio del secondo portaborraccia è stata orientata verso l'anteriore per abbassare il supporto dell'ammortizzatore.
Il tubo di sterzo è molto compatto (sulla taglia M è più basso di 1,5 cm) e di dimensioni maggiorate per fare spazio al passaggio interno dei cavi. Grazie a questo tipo di cablaggio spariscono tutti i fori sul telaio nella zona anteriore.
I cavi sono guidati da un porta guaine particolare, che si fissa sul telaio dall'interno grazie a delle viti posizionate sotto al tubo obliquo.
Anche il passaggio dei cavi dal triangolo principale al carro è completamente nascosto.
Per far entrare i cavi nella zona anteriore si può utilizzare sia il nuovo cockpit integrato “SystemBar XC One Flat” di Cannondale, presente di serie sui modelli LAB71 e Scalpel Carbon 1 (ne parliamo più avanti), sia la piega classica con un adattatore per il passaggio delle guaine sotto all'attacco manubrio stesso.
Altre novità interessanti riguardano il movimento centrale, che è filettato e non più press fit, ma anche il perno posteriore, che adotta una soluzione Boost classica e non si avvale più della tecnologia Speed Release di Cannondale.
Infine, i foderi posteriori non sono più asimmetrici, quindi possono ospitare le ruote con campanatura tradizionale, con gomme fino ai 2.4" di sezione (lo spazio nel carro è stato allargato).
- Geometria
Le geometrie sono cambiate nettamente e ora sono più al passo coi tempi.
Lo sterzo é più aperto: 66.6 gradi contro i 68 gradi del modello precedente.
Il piantone è più verticale: 75.5 gradi contro 74.5 gradi.
Il reach è più lungo su tutte le taglie: sulla M utilizzata per il test misura 450 mm, mentre in passato era di 435 mm.
La scatola di sterzo è molto compatta: 90 mm di altezza sulla taglia M (in passato era di 105 mm).
La lunghezza dei foderi posteriori cambia in base alla taglia del telaio, sulla M è di 438 mm.
Il BB Drop è molto accentuato (42 mm) per abbassare il più possibile in baricentro e migliorare la stabilità.
Qui sotto le geometrie dei modelli con e senza forcella Lefty:
- Sospensioni
La Cannondale Scalpel 2024 ha un escursione di 120 mm sia sul telaio che sulla forcella.
Lo schema sospensivo è identico a quello della Scalpel precedente, cioè si avvale della tecnologia FlexPivot: sui foderi bassi del carro non è presente un pivot vero e proprio, ma una zona in cui il carbonio è in grado di flettere in un solo punto, imitando il comportamento del giunto Horst, senza aggiungere il peso di perni, boccole o cuscinetti e riducendo la manutenzione.
I foderi bassi si fissano sul triangolo principale inserendosi nella zona sopra al movimento centrale, in modo diretto e senza l'utilizzo di link.
Parliamo quindi di una via di uno schema a quadrilatero, con FlexPivot posteriore ed ammortizzatore che si fissa sul triangolo principale in modo orizzontale, sfruttando il supporto del tubo piantone e del top tube.
La taratura dell'ammortizzatore, il comportamento dello schema sospensivo e di conseguenza la curva di compressione della sospensione cambiano in base alla taglia del telaio: la tecnologia “Proportional Response” di Cannondale viene quindi confermata ed è sicuramente un fiore all'occhiello che ottimizza il feeling con la bici indipendentemente dalla corporatura del rider.
In Italia, la Cannondale Scalpel 2024 sarà disponibile in 6 modelli, alcuni con forcella Lefty Ocho da 120 mm (rake 50 mm) e altri con forcella tradizionale RockShox SID, con lo stesso travel ma con rake di 44 mm.
La Mtb ricevuta in test è la Scalpel Carbon 1 con forcella Lefty Ocho Carbon ed ammortizzatore RockShox SIDLuxe Select +.
Il comando remoto fornisce due posizioni della compressione (Open - Lock) e nello specifico è un RockShox TwistLoc Ultimate.
- Componentistica utilizzata
La Cannondale Scalpel Carbon 1 che abbiamo testato ha un gruppo Sram X0 Eagle Transmission, con corona anteriore da 34 denti e pacco pignoni 10-52.
I freni sono Sram Level Silver Stealth con pinze a 4 pistoncini e dischi Sram HS2 da 160 mm (posteriore) e 180 mm (anteriore).
Le ruote sono DT Swiss XRC 1501 Spline One, con cerchi in carbonio dal canale interno di 30 mm e mozzi DT Swiss 240.
Ottima la scelta delle gomme: Maxxis Aspen 29x2.4” WT al posteriore e Maxxis Rekon Race 29x2.4” WT all'anteriore.
Il cockpit integrato è una novità di casa Cannondale: si chiama “SystemBar XC One Flat”, pesa 265 grammi, ha una piega larga 76 cm (si può tagliare fino a 68 mm) ed un attacco manubrio con inclinazione di -6 gradi, backsweep di 8 gradi e upsweep di 5 gradi.
L'attacco è piuttosto corto, sui telai in taglia S e M è di 60 mm, mentre su L e XL è di 75 mm.
Nella zona anteriore ha un foro per il passaggio dei cavi, una soluzione pratica ed esteticamente gradevole, mentre nella zona superiore è possibile montare una cover ed un tappo con supporto del ciclocomputer integrato.
Attualmente, questo cockpit è disponibile solo sulle bici Cannondale, ma in futuro si potrà acquistare anche a parte, il prezzo non è ancora disponibile.
Chiudiamo con il reparto sella, in cui troviamo un reggisella FOX Transfer SL Performance con escursione di 150 mm, quindi molto abbondante per una bici da Xc, ed una sella Prologo Scratch NDR con carrello in Tirox.
- Peso telaio e/o bici
Il peso dichiarato del kit telaio Series 1 in taglia M è di 1950 grammi (con viteria ma senza ammortizzatore), mentre il kit telaio Series 0 del modello LAB71 pesa 1770 grammi.
La Cannondale Scalpel Carbon 1 in taglia M pesa 11,3 kg senza pedali, con gomme tubeless latticizzate.
Non è quindi tra le Mtb da Xc più leggere sul mercato...
- Prezzo telaio e/o bici
La Scalpel Carbon 1 che abbiamo provato costa 9499€ di listino, ma la gamma Cannondale Scalpel 2024 comprende anche altri modelli, con prezzi che partono dai 4299€ della Scalpel 4 ed arrivano ai 12999€ della Scalpel LAB71 e che saranno disponibili nei punti vendita Cannondale a partire da aprile.
Le differenze tra i vari modelli riguardano gli allestimenti, le colorazioni e la presenza o non del cockpit integrato, mentre il telaio è lo stesso (Series 1 in carbonio alto modulo), ad eccezione di quello del modello LAB71 che è più leggero e raffinato (Series 0).
Qui sotto tutti i modelli, i prezzi, i pesi dichiarati e le colorazioni disponibili:
- Garanzia
Telaio e forcella sono coperti da garanzia a vita (per il primo proprietario).
Per attivarla bisogna registrare la propria bici sul sito ufficiale, cliccando qui.
Qui altre informazioni sulla garanzia Cannondale.
ASSETTO IN SELLA
Sono alto 172 cm, pedalo a 72,5 cm di altezza sella ed ho utilizzato una taglia M, quella che scelgo di solito sulle Mtb.
Quando sono salito sulla Cannondale Scalpel 2024 per la prima volta ho avvertito una maggiore efficienza in fase di spinta. Da questo punto di vista, il piantone più verticale svolge un compito importante.
Tuttavia, dopo un primo setup veloce ho dovuto arretrare la sella, perché mi sentivo troppo raccolto e troppo avanzato in pedalata.
Nonostante ciò, la posizione sulla nuova Scalpel rimane molto raccolta, per via dell'attacco manubrio corto e dello sterzo da 66.6 gradi che fa avvicinare il tubo di sterzo.
Per cercare di distendere maggiormente le braccia ho tolto tutti gli spessori sotto all'attacco manubrio ed ho raggiunto un compromesso accettabile. Trattandosi di una bici test non ho potuto tagliare il tubo di sterzo per rimontare la cover con relativo supporto Garmin, ma ho utilizzato degli spessori tradizionali e un altro supporto standard.
Pollice in su per le pedivelle da 170 mm sui telai taglia M: più adatte delle 175 mm e più richieste dalla maggior parte degli acquirenti.
COMPORTAMENTO IN PEDALATA
Il piantone più in piedi permette di avere un assetto più performante in salita, questo è l'aspetto che si avverte maggiormente ed immediatamente quando la pendenza aumenta.
Con sospensioni bloccate, la Cannondale Scalpel 2024 è veramente rigida e reattiva, ma il peso non proprio contenuto della bici non invita a rilanciare.
Procedendo di passo, però, si fa una buona velocità, lo dimostra il fatto che su una delle mie salite di riferimento (circa 16 minuti di ascesa) ho fatto il KOM su Strava senza volerlo e senza forzare troppo.
Guardate questa attività Strava:
Con una bici più leggera sarei andato più forte?
Forse sì, ma il risultato ottenuto testimonia che la Cannondale Scalpel 2024 non è una bici lenta: il peso c'è ed è inutile negarlo, ma è ben distribuito e si avverte solo quando si cerca di rilanciare in successione.
C'è anche da dire che peso 63/64 kg e che i miei valori assoluti in watt non sono elevatissimi, un atleta più potente potrebbe avvertire delle sensazioni diverse.
Sulle salite sconnesse, più del peso si avverte l'assenza di una sospensione posteriore con tre posizioni della compressione: da tutto aperto, l'ammortizzatore affonda un po' troppo ed è necessario gonfiarlo più del normale per avere un sostegno adeguato in salita, andando però ad influenzare il comportamento della sospensione in discesa.
È sempre possibile effettuare un tuning a tre posizioni, ma sarebbe stato bello averlo già di serie come sulla maggior parte delle full da 120 mm presentate recentemente.
COMPORTAMENTO NEL GUIDATO
In discesa fa paura, in senso positivo ovviamente.
Specialmente sullo scassato, sui salti, sui drop e in tutte quelle situazioni in cui bisogna scavalcare un ostacolo, delle rocce o delle radici in successione.
Merito delle geometrie, sicuramente, ma anche dello schema sospensivo che mantiene il carro posteriore incollato al terreno. Di conseguenza, la Cannondale Scalpel 2024 dona tanta sicurezza, invita a fidarsi di lei ed a mollare i freni.
Mi è piaciuta meno nello stretto e nei sentieri con curve cieche che richiedono un cambio di direzione repentino: ci ho messo un po' per capire come muovermi e come sfruttare al meglio la geometria, perché inizialmente la bici tendeva ad allargare, perdendo grip sulla ruota anteriore.
Il primo giorno avevo gonfiato troppo la forcella (94 psi, la pressione consigliata sul piedino), il secondo giorno l'ho sgonfiata a circa 90 psi ed ho gonfiato anche l'ammortizzatore (da 145 a 155 psi) per caricare più peso sull'anteriore e copiare meglio il raggio di curva.
Con queste due modifiche il feeling è migliorato, ma non ho mai avvertito una grandissima padronanza del mezzo nei sentieri stretti, nonostante i tempi fossero in linea con quelli effettuati in sella ad altre Mtb di pari categoria: a volte le sensazioni non rispecchiano i dati cronometrici, anche se influenzano il piacere di guida.
Da questo punto di vista, incide molto la scelta di Cannondale di montare di serie un cockpit integrato con attacco molto corto (60 mm) e poco negativo (-6 gradi), che di certo non aiuta a caricare il peso sull'anteriore, requisito necessario sulle Mtb moderne con sterzo così aperto.
Se fosse stata la mia bici personale avrei montato un attacco da 70-80 mm con inclinazione di almeno -12 gradi e sono sicuro che mi sarei sentito molto più a mio agio, sia in discesa, sia nei tratti di pianura in cui bisogna distendersi sul manubrio.
Okay, la scelta dell'attacco è molto soggettiva, ma alcuni di voi potrebbero avere le stesse mie sensazioni ed ho voluto indicarvi una possibile via per risolvere. D'altronde, sulla nuova Scalpel è possibile montare qualsiasi tipo di manubrio e attacco, basta sostituire il tappo della serie sterzo.
CANNONDALE SCALPEL 2024: IN CONCLUSIONE...
La Cannondale Scalpel 2024 è una Mtb da Xc e Marathon di ultima generazione, che rispetto ad altre bici della stessa categoria va compresa un po' di più per essere sfruttata a pieno.
Mi è piaciuta molto la stabilità e la velocità che è in grado di raggiungere con disinvoltura. Ma anche in salita dà parecchie soddisfazioni, a patto di non pretendere dei rilanci fulminei.
Il peso mi ha convinto meno, così come le sospensioni con comando remoto a due posizioni: dei dettagli importanti per una bici da gara.
In generale parliamo di un mezzo molto versatile, indicato sia per le gare, sia per le uscite sui sentieri di ogni tipo, dal bike park, alle uscite in montagna, passando per le uscite veloci dietro casa.
Per altre informazioni Cannondale.com
Qui sotto, il test della Scalpel HT, il frontino di casa Cannondale:
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Sull'autore
Daniele Concordia
Mi piacciono il cross country e le marathon, specialità per le quali ho un'esperienza decennale. Ho avuto un passato agonistico sin da giovanissimo, ho una laurea in scienze motorie e altri trascorsi professionali nell’ambito editoriale della bici.