Nuova Santa Cruz Tallboy: l’hanno chiamata "down-country" o "extreme-country", due definizioni che ci fanno pensare ad una bici che unisce l’efficenza in pedalata di una Xc al divertimento dato in discesa da una bici a lunga escursione...
Sarà veramente cosi?
Guardate il video e continuate a leggere l’articolo sottostante, vi sveleremo tutti i segreti di questa bici che prova a rivoluzionare il mondo delle trail bike.
1 - DETTAGLI TECNICI TELAIO
- Geometria: 9,5
Le geometrie della nuova Santa Cruz Tallboy sono a dir poco “spinte” considerando che parliamo di una bici da trail.
Geometria che può essere modificata grazie al Flip Chip situato sul leveraggio inferiore dell’ammortizzatore, che va a variare gli angoli sella e sterzo di 0.3°.
Angolo sterzo che ora arriva a misurare ben 65.5° in posizione low, il tubo sella è di 76.3° mentre il reach è di ben 448mm in taglia M, il tutto con un carro veramente corto 430 mm, che può essere allungato tramite specifico kit a 440 mm.
Già da questi primi dati avrete potuto capire che questa bici in discesa ha veramente pochi limiti!
- Assetto in sella: 9
Appena si sale in sella ci si rende conto che questa non è la solita trail bike, il mozzo anteriore è “lontano” proprio come su una bici da enduro, mentre la posizione è estremamente centrale come ormai sulla maggior parte delle bici moderne, dopo due piccole modifiche, attacco manubrio più basso e sella spostata in avanti, riesco a far mia la bici, sembra di averla sempre guidata!
- Cura costruttiva: 9,5
Quando entra in ballo Santa Cruz, sappiamo che ci troviamo a parlare di un prodotto d’alta gamma, le rifiniture sono davvero ben curate, passaggio dei cavi interno e guidato, tranne nella zona ammortizzatore, dove si vedono uscire all’esterno la guaina del cambio e il tubo del freno posteriore. Sinceramente mi aspettavo che Santa Cruz con questo nuovo disegno del telaio riuscisse ad integrare meglio il passaggio cavi in questo ultima zona, ma comunque nulla di grave, se ben sistemati non influiscono in nessun modo durante la pedalata.
Batticatena e protezione inferiore del telaio sono ottimi, che con il suo profilo “dentato” smorza ancora meglio gli urti con la catena.
Infine, ma non in ordine di importanza, la verniciatura, non è scontato trovare una vernice cosi resistente e ben rifinita anche nelle parti più nascoste.
- Tuning ammortizzatore: 9
L’ammortizzatore di questa nuova Santa Cruz Tallboy in test è il Fox Float Performance Dps, regolabile in compressione tramite levetta blu che permette di bloccarlo, aprirlo o lasciarlo in posizione intermedia, utile per le salite più tecniche.
Infine, il registro del rebound e la classica valvolina per precaricare l'aria.
La sospensione posteriore è progressiva, questo sopratutto grazie al nuovo schema sospensivo che, oltre alla progressività, le dona anche una grande sensibilità alle basse velocità.
- Posizionamento ammortizzatore: 7
L’ammortizzatore della nuova Tallboy è posizionato nella parte bassa del telaio come potete vedere dalle foto, questo rende molto difficile e poco pratico misurare il sag della sospensione.
Inoltre la levetta per regolare la compressione e quindi bloccare l’ammortizzatore è scomoda da raggiungere una volta in movimento, soprattutto con la borraccia inserita.
- Peso telaio e/o bici: 8
In test abbiamo ricevuto la Tallboy C kit S con ruote Reserve con canale interno da 27 mm, con questo allestimento e pedali flat montati la bici arriva a pesare 13,8 kg, non proprio un peso ideale per una trail bike, ma i margini di miglioramento sono ampi.
- Prezzo telaio e/o bici:8,5
La Santa Cruz Tallboy da noi testata costa di listino 6799€, non proprio un prezzo basso, ma in parte giustificato dalle ruote in carbonio Reserve (garantite a vita).
– Garanzia sul telaio:10
La garanzia è a vita sul telaio, come per tutte le bici di casa Santacruz, ma anche sulle ruote Reserve Carbon.
Voto finale (da 1 a 10): 8,8
2 - COMPORTAMENTO IN SALITA:8,5
Appena si comincia a salire, capisco subito che la denominazione down country che le è stata data non è proprio corretta, infatti un peso forse eccessivo per questa tipologia di bici non ne fa una “piuma” da portare in cima.
Fatta questa parentesi iniziale, devo dire che oltre ad avere una posizione in sella ottima, molto ben bilanciata tra anteriore e posteriore, la bici si lascia condurre con grande facilità anche nei tratti più ripidi e impervi, infatti l’anteriore non accenna quasi mai ad impennare, sempre a patto di caricare bene con il corpo.
Quando la salita lo consente ho sempre preferito impostare l’ammortizzatore sulla posizione Firm, per avere una bici un po' più reattiva, mentre quando il fondo diventa più sconnesso una posizione intermedia aiuta a mantenere la ruota incollata a terra.
Un componente del quale sono stato davvero contento sono le gomme di sezione da 2.3" con canale del cerchio da 27 mm, questo rende la bici più scorrevole, e in salita si sente.
3 - COMPORTAMENTO IN DISCESA: 9,5
Qui viene il bello! Quando la pendenza diventa negativa, la Santa Cruz Tallboy ci fa capire che l’appellativo trail bike le sta veramente stretto.
Oltre ad essere facile da condurre, merito di un baricentro molto basso, risulta divertente e invoglia ad alzare il ritmo, tanto da sembrare una piccola enduro.
Come dicevamo prima il fatto di trovare due gomme da 2.3" con canali da 27 mm mi è sembrato perfetto per questo tipo di bici, infatti le regalano un'agilità davvero ottima, inoltre "far partire" il posteriore diventa uno scherzo.
Il telaio dimostra una rigidità eccellente, rispondendo ai nostri comandi con efficacia e sincerità, infatti non ho mai avuto la sensazione di avere una bici troppo nervosa o che avesse comportamenti imprevedibili.
L’ammortizzatore posteriore, pur non essendo un top di gamma, si è comportato molto bene: progressivo e quasi mai a fine corsa, a patto di non esagerare su qualche salto...
La forcella, invece, ho dovuto gonfiarla un po' più del consigliato, dato che risultava “vuota” di idraulica, poco sostenuta per il mio stile di guida.
Per concludere questo segmento, mi sento di dirvi che la nuova Tallboy in discesa non vi farà rimpiangere le bici con escursioni maggiori.
4 - COMPORTAMENTO SUL PEDALATO: 8,5
Nel misto, settore dove questa bici dovrebbe eccellere, in realtà risulta un po' penalizzata dal peso non proprio contenuto e dalle geometrie che forse in questa situazione risultano fin troppo estreme.
Ma con una semplice mossa (invertendo il Flip Chip), si possono "chiudere" gli angoli e la bici ritrova quell’agilità e giocosità che altrimenti verrebbe meno.
Non a caso, per la maggior durante il test ho preferito utilizzare quasi sempre la geometria High.
Un componente della bici che in questa situazione mi aspettavo più rigido e reattivo sono i cerchi, infatti i Santacruz Reserve, pur essendo in carbonio, risultano piuttosto “morbidi” rispetto ai concorrenti, risultando inferiori sui rilanci, ma superiori sullo scassato e sui fondi umidi.
VOTO COMPLESSIVO (da 1 a 10): 8,8
In conclusione…
Se cercate una bici polivalente, ma non volete rinunciare alle prestazioni in discesa, forse avete trovato quello che fa al caso vostro!
Ho usato la bici spaziando dalla pausa pranzo alle uscite tipicamente enduro e non mi ha mai deluso. Anzi, in diverse occasioni mi ha sorpreso per le sue capacità discesistiche.
La Santa Cruz Tallboy ti permette di giocare, sempre!
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Per informazioni SantacruzBicycle.com o FocusItaliaGroup.it
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Sull'autore
Simone Lucchini
Mi piace essere estroso, mi ritengo molto versatile e sono il più giovane del gruppo, con una vocazione che spazia dall’Xc fino all’enduro senza disdegnare il mondo e-Mtb e gravel. Mi piacciono i video e la guida in generale