La Olympia F1-X 2020 potrebbe essere definita come la “versione 2.0” della full suspension per Xc e Marathon della casa veneta.
Proprio così, perché in realtà la Olympia F1-X esiste già da un paio d'anni (qui il test della versione precedente), ma per il 2020 è stato effettuato un restyling con l'idea di renderla ancora più moderna e performante.
Olympia sarà riuscita nell'intento?
Per scoprirlo, guardatevi questo video (poi leggetevi il test completo):
1 - DETTAGLI TECNICI TELAIO
- Geometria: 10
Sono stati migliorati i dettagli che andavano migliorati: semplice!
Lo sterzo è stato “aperto” di ben 1,5 gradi (da 70,5 a 69 gradi) e si abbina ad una forcella con rake di 44 mm (prima era di 51 mm).
Per saperne di più sul rapporto tra angolo di sterzo e rake cliccate qui.
Il piantone è stato verticalizzato di un grado (da 74 a 75 gradi) e il carro è stato accorciato di 3 millimetri (da 437 a 434 mm).
Modifiche molto importanti sono state fatte sul reach e stack, che sono stati rivisti in funzione delle esigenze dei riders e dei percorsi attuali. Nello specifico, sulla taglia S da noi provata lo stack è stato abbassato di ben 22 mm (da 605 mm a 583 mm), mentre il reach è stato allungato di 10 mm (da 405 mm a 415 mm).
In pratica, anche se il design è simile, parlando di quote è tutta un'altra bici...
- Assetto in sella: 9
Con la Olympia F1-X bisogna valutare molto attentamente quale taglia scegliere, solo per questo motivo non ho voluto dare un voto pieno (10).
Come ho spiegato nel video, infatti, i telai del marchio veneto sono generalmente “abbondanti”, non solo come lunghezza, ma soprattutto come altezza del piantone.
Per questo motivo, dopo l'esperienza con la F1-X precedente, ho scelto una taglia S al posto della M che uso di solito, una mossa che potrebbe essere giusta per chi preferisce un mezzo più “racing”, reattivo ed esteticamente più gradevole. Non a caso, Luca e Daniele Braidot corrono con una M e sono alti 180 cm...
Chi invece si trova a metà tra le due taglie, ma vuole un mezzo più comodo e disteso, allora può optare per la taglia maggiore da abbinare con uno stem più compatto.
Detto questo, una volta trovata la giusta soluzione per le proprie necessità, l'assetto in sella è molto intuitivo, nel mio caso è bastato regolare altezza e arretramento sella e mi sono trovato subito alla grande.
- Cura costruttiva: 9,5
Il carro è stato rivisto non solo come lunghezza, ma anche come forma.
I foderi alti, infatti, sono più sottili e studiati per flettere leggermente anche quando la sospensione è chiusa. Questo dona un minimo di comfort in più sugli sterrati irregolari: un dettaglio non da poco, calcolando che di serie la Olympia F1-X ha un ammortizzatore a 2 posizioni...
Allo stesso tempo, il link dell'ammortizzatore è in carbonio e questo, insieme ad altre modifiche sulla lavorazione delle tubazioni (stampi in Latex EPS), ha contribuito ad alleggerire l'intera struttura di circa 200 grammi. Nello specifico, si passa da 1800 grammi a 1600 grammi (senza ammortizzatore).
Rivisto anche il cablaggio dei cavi, che ora passano sopra al movimento centrale e si inseriscono direttamente nei foderi bassi. E' previsto anche un piccolo parafango removibile che protegge le guaine nella zona del passaggio ruota.
Il remoto del reggisella telescopico e i comandi di freni e sospensioni, nella zona dello sterzo creano un bell'affollamento di guaine che esteticamente non è il massimo, calcolando che il manettino del cambio Sram Eagle AXS è wireless...
- Tuning ammortizzatore: 9
Di serie è previsto un tuning a due posizioni (Open-Lock) di forcella e ammortizzatore, con comando remoto integrato.
La mancanza di una posizione intermedia, a primo impatto potrebbe far pensare ad un “difetto”, invece l'ammortizzatore della Olympia F1-X (Fox DPS Evol) è più sostenuto di tanti altri, a metà corsa.
Questo permette, una volta trovato il giusto setup, di poter fare a meno della terza posizione, modifica possibile (ne abbiamo parlato qui), ma a mio avviso non indispensabile in questo caso.
Nel mio caso, impostando un sag del 10% circa con una pressione di 190 psi (peso intorno 64 chili in questo periodo) e il registro del ritorno a metà, ho trovato un buon feeling in tutte le situazioni.
Con lockout attivato, la bici diventa super reattiva, mentre in discesa la sensibilità donata dalla camera negativa Evol si apprezza sui sentieri scavati e sulle salite sassose.
A mio avviso, comunque, i riders più pesanti potrebbero pensare di inserire uno spacer volumetrico nella camera positiva, in modo da evitare o ridurre i fine corsa: io, che sono piuttosto leggero, nelle discese toste l'ho portato a pacco diverse volte, senza però avvertire impatti bruschi o sensazioni “sgradevoli”.
- Posizionamento ammortizzatore: 8,5
Il Fox DPS Evol della nuova F1-X è posizionato in senso verticale ed ha un fissaggio Trunnion, questo permette di “inglobarlo” meglio nella zona al di sopra del movimento centrale.
Questo design è ormai super collaudato, ma purtroppo non dà la possibilità di montare un secondo portaborraccia sul telaio, accessorio indispensabile per chi pratica lunghe distanze (ne abbiamo parlato anche in questo articolo).
Un altro problema di questo schema sospensivo è il fatto che nella zona inferiore all'ammortizzatore si crea una sorta di “vaschetta” dove si accumulano acqua e fango.
Mentre lavavo la Olympia F1-X 2020, però, mi sono accorto che sono stati realizzati due fori inferiori di dimensioni sufficienti per far scolare l'acqua in pochissimi secondi, quindi il problema è stato in parte risolto.
Il registro del rebound e la valvola dell'aria sono facilmente raggiungibili.
- Peso telaio e/o bici: 9
Il telaio, senza ammortizzatore, pesa circa 1600 grammi, un valore di riferimento per il segmento.
La bici completa, in allestimento top di gamma “Race XX1E AXS” pesa 10,7 kg con pedali Shimano XT: niente male, calcolando la presenza del reggisella telescopico TranzX, delle gomme tubeless Vittoria Barzo in versione Xc-Trail e di tanti altri componenti non ultra-leggeri.
Con poche mosse sull'allestimento, si può scendere tranquillamente intorno ai 10 kg, se non di più...
- Prezzo telaio e/o bici: 8,5
Il prezzo della versione Race XX1E AXS come la vedete montata per il test è di 8115€.
C'è da mettere in conto, però, la presenza del reggisella telescopico (sovrapprezzo di 115€) e delle ruote Vittoria Reaxcion SL 29 (sovrapprezzo di 473€).
Il prezzo base del modello in questione (top di gamma), con reggisella tradizionale e ruote ZTR Arch MK3 (mozzi Miche 966) è di 7527€.
Anche se non parliamo di cifre economiche, c'è da apprezzare l'ampia scelta che offre il marchio veneto sugli allestimenti e quindi sui prezzi.
Per esempio, il modello Team 1S Disc XT, che prevede lo stesso telaio, montato appunto con gruppo completo Shimano Deore XT 12v e sospensioni Fox Factory costa di base 4804€, con eventuale sovrapprezzo di 115€ per il reggisella telescopico.
Di seguito, tutti gli allestimenti con relativi prezzi:
- Garanzia sul telaio: 6
Olympia prevede una garanzia di due anni sul telaio, il minimo previsto dalla legge.
Voto finale (da 1 a 10): 8,6
2 - COMPORTAMENTO IN SALITA: 9,5
La nuova geometria con piantone più in piedi, insieme alla scelta di una taglia più compatta, hanno reso la Olympia F1-X 2020 ancora più corsaiola e reattiva.
Senza dover avanzare troppo la sella, si ha subito una grande efficienza in pedalata, anche sulle rampe più ripide.
Sul fondo battuto, con sospensioni chiuse, la bici è veramente rigida e scattante, ovviamente non paragonabile ad una hardtail in questi frangenti, ma la dispersione di potenza è veramente minima.
Con sospensioni aperte, si ha una buona sensibilità iniziale e un buon supporto a metà corsa, questo permette di pedalare da seduti senza troppi problemi, anzi, sul fondo sconnesso e/o umido il grip aumenta.
Per contro, se ci si alza sui pedali la situazione peggiora e la bici perde reattività: se amate rilanciare spesso, anche sullo sterrato, vi consiglio di effettuare un tuning specifico con maggior sostegno, oppure di pensare ad una modifica della taratura con posizione intermedia. A colmare un po' questo gap, intervengono i foderi flessibili che permettono di filtrare leggermente le vibrazioni anche con ammortizzatore chiuso.
Molto discutibile la scelta di montare delle pedivelle da 175 mm sul telaio taglia S (una 170 mm sarebbe stata molto più adatta).
3 - COMPORTAMENTO IN DISCESA: 10
Nulla da dire, il nuovo telaio si comporta alla grande quando la strada scende, sia sui sentieri veloci, sia su quelli molto tecnici.
Durante il test ho affrontato anche dei trail in stile enduro (ovviamente adeguando le velocità) e la Olympia F1-X 2020 non è andata mai in crisi.
Anche nei salti e nei drop “importanti”, il telaio non si è scomposto. Ho portato a fondo corsa le sospensioni più di una volta, ma non ho mai avuto la sensazione di essere arrivato al limite.
Di sicuro, il reggisella telescopico invita ad osare di più e aiuta a sfruttare tutte le potenzialità di una full come questa, soprattutto in ottica "fun". Non solo nel ripido, ma anche in curva, dove permette di abbassare molto il baricentro caricando di più sulla bici.
Tangibili anche le modifiche apportate su geometrie e rake della forcella Fox 32 Step Cast 2020: la bici è diventata ancora più capace sul veloce e/o scassato, senza perdere però la maneggevolezza sui sentieri stretti.
Degno di nota, infine, il comportamento dei freni Shimano XTR, che non hanno mai perso un colpo!
4 - COMPORTAMENTO SUL PEDALATO: 9
Su asfalto e sui sentieri battuti, con lockout si procede molto bene, sia di passo, sia rilanciando.
Con sospensioni aperte, da seduti vale lo stesso discorso della salita, ossia il sostegno è buono e anche il grip. Nei rilanci, però, in qualche caso si potrebbe avvertire la mancanza di una terza posizione o comunque di una taratura più robusta, sebbene il tuning di serie non sia per niente male.
Diciamo, quindi, che i riders più pesanti e potenti dovranno prestare un po' più di attenzione al setup iniziale per avere un buon feeling nel pedalato.
VOTO COMPLESSIVO (da 1 a 10): 9,2
In conclusione...
Con la nuova F1-X, Olympia è riuscita nell'intento di migliorare un mezzo già piuttosto buono, alzando ancora di più l'asticella delle prestazioni.
La versione 2020, a nostro avviso ha poco da invidiare a tante altre full da Xc e Marathon di punta dei marchi stranieri più blasonati.
Un ulteriore punto di forza della Olympia F1-X 2020 è anche la personalizzazione, infatti la scelta di allestimenti e varianti sui componenti è molto ampia, ce n'è per tutti i gusti (e per tutte le tasche).
Attenti, però, alla scelta della taglia...
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Per informazioni OlympiaCicli.it
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Sull'autore
Daniele Concordia
Mi piacciono il cross country e le marathon, specialità per le quali ho un'esperienza decennale. Ho avuto un passato agonistico sin da giovanissimo, ho una laurea in scienze motorie e altri trascorsi professionali nell’ambito editoriale della bici.