TEST - Specialized Stumpjumper Evo: la Mtb dalle capacità camaleontiche

Simone Lucchini
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TEST - Specialized Stumpjumper Evo: la Mtb dalle capacità camaleontiche

Simone Lucchini
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Nuova Specialized Stumpjumper Evo, una Mtb dalle proprietà “camaleontiche”.
Se da una parte soddisfa i discesisti più esigenti dall’altra premia coloro che in salita amano spingere sui pedali.
Sapevo di avere tra le mani una bici esaltante in discesa, mai però, avrei immaginato di poter pedalare piacevolmente una Mtb per certi versi estrema.
Ad inizio Ottobre abbiamo realizzato un articolo in occasione della sua presentazione, elencando specifiche tecniche e caratteristiche salienti.
Ora, vogliamo svelarvi le sensazioni provate in sella a questa bici che punta ad essere la più versatile del settore.
Per il test, durato diversi mesi, abbiamo usato la Specialized Stumpjumper Evo con allestimento Comp, in taglia S3.

Stumpjumper Evo
Prima di procedere all’analisi, però, voglio consigliarvi la visione del video qui sotto.
Un confronto bizzarro, dove le protagoniste sono: la nostra Speciliazed Stumpjumper Evo e la Specialized Turbo Levo SL, chi ne uscirà vincitrice nell’ardua sfida a cronometro?⏱



1 – DETTAGLI TECNICI TELAIO

– Geometria

Parlare di geometria al singolare è a dir poco riduttivo.
Con le sue “infinite” varianti geometriche, la Specialized Stumpjumper Evo, dimostra di essere una delle bici più polivalenti del momento, creando se vogliamo, un nuovo modo di immaginare la bici totale.
Due i punti dove agire per variare la geometria di questa bici che spazia dal trail all’enduro: serie sterzo e giunto Horst.
Grazie all’adozione di un eccentrico nella parte superiore della serie sterzo è possibile variare l’angolo, impostandolo su tre diversi gradi: 63°,64°,65°.

Stumpjumper Evo
Ad aggiungere valore alle geometrie di questa bici ci pensa il flip chip situato nel giunto Horst.
Spostando l’eccentrico presente, riusciamo a variare l’altezza del movimento centrale di ben 7mm.
Pertanto sarà possibile avere una bici più o meno “seduta”.
Come se non bastasse, Specialized, ha pensato di aggiungere la possibilità di far diventare la nostra Stumpjumper Evo una mullet bike.
Avete capito bene! Acquistando in after market un leveraggio dedicato della sospensione, si potrà istallare una ruota 27,5” al posteriore.
Come avrete intuito, grazie all’ampia possibilità di intervenire su angoli ed altezze, ognuno riuscirà ad “adattare” questa Specialized Stumpjumper Evo alle proprie esigenze.
Molto interessante ed esplicativo il “tool” messo a disposizione da Specialized per conoscere angoli e misure al variare delle impostazioni geometriche, vi lascio qui il link per scoprire le geometrie nel dettaglio.

Stumpjumper Evo

– Assetto in sella

Montando in sella alla Specialized Stumpjumper Evo ho avuto l’immediata sensazione di sentirmi a casa, sensazione alla quale il marchio americano ci ha abituato da tempo.
Il tubo piantone verticale aiuta a mantenere una posizione in sella comoda, e di totale controllo in ogni situazione.
Anche dopo molte ore di utilizzo si rimane comodi e mai a disagio.
Il reach abbondante, ma non esagerato, permette di alzarsi in piedi e sentirsi ben centrati tra le due ruote, anche nei tratti in discesa più ripidi.

– Cura costruttiva

Protezioni al punto giusto e una cura minuziosa dei dettagli posiziona questa Specialized Stumpjumper Evo tra le prime della categoria.
Trovare un carbonio di qualità FACT11 su una versione comp, oltre che a far piacere, non obbliga a scegliere versioni superiori per ottenere una qualità del telaio eccelsa.
Movimento centrale filettato e una vernice opaca di ottima qualità chiudono un pacchetto di rifiniture di altissimo livello.
Ultimo appunto, la possibilità di stivare tutto il necessario all’interno del tubo obliquo (compresa la sacca idrica fornita di serie) è un particolare del quale, una volta restituita la bici, sentirò la mancanza.

Stumpjumper Evo

– Tuning ammortizzatore

Disporre di un ammortizzatore (Fox Float DPX2) con taratura personalizzata (RX tune) e diversa in base alla taglia del telaio, è sicuramente un altro punto a favore di questa Stumpjumper Evo.
In questo modo, Specialized, garantisce un comportamento uniforme anche al variare dell’altezza del rider e presumibilmente del suo peso.
La riprogettazione del sistema FSR su questa Stumpjumper Evo, assicura un comportamento della sospensione molto simile a quello della sorella maggiore Specialized Enduro.
In pedalata, una volta impostata la compressione su firm l’ammortizzatore rimane immobile, dando una piacevole sensazione di scorrevolezza su terreni compatti o asfaltati.

– Posizionamento ammortizzatore

asimmetrico e “incastonato” nel particolare disegno sidearm del telaio, il posizionamento del ammortizzatore risulta essere un elemento distintivo che accompagna la Stumpjumper già dalla precedente edizione.
Nonostante l’ammortizzatore rimanga “nascosto” dal telaio sulla parte destra, questo non intralcia le operazioni di regolazione.
Il blocco della sospensione è facile da raggiungere anche in fase di pedalata, consentendo un rapido sblocco/blocco anche in marcia.
Ampio spazio per borraccia e accessori al di sotto del mono.

Stumpjumper Evo

– Peso telaio e/o bici

Il telaio della nuova Stumpjumper Evo pesa 2,750 Kg comprensivo di protezioni e ammortizzatore.
Il dimagrimento rispetto alla precedente versione è rilevante, nonostante l’aumentata capacità del vano nel tubo obliquo e una struttura con rigidità superiore.
La Stumpjumper Evo in versione Comp da noi provata pesa 14,6 Kg.
Considerando il montaggio, che sicuramente non punta alla leggerezza, è un risultato molto buono.

– Prezzo telaio e/o bici

La Specialized Stumpjumper Evo Comp ha un prezzo di 4.499,00€.
Mi sento di considerare la versione da noi provata, come quella con il miglior rapporto qualità prezzo, inoltre ha già tutto il necessario per andar forte.

Specialized Stumpjumper

– Garanzia sul telaio

Riportiamo le condizioni di garanzia (qui il link) per darvi un’idea più precisa di quanto segue.
“Offriamo garanzia sui nostri telai - a vita. Questa garanzia a vita è da intendersi al primo proprietario e per difetti strutturali o di lavorazione, su tutti i modelli di telai e forcelle Specialized.  Sono compresi i foderi posteriori verticali e i foderi batticatena delle biciclette biammortizzate.”
Insomma, per difetti strutturali e di lavorazione potete dormire sonni tranquilli.

2 – COMPORTAMENTO IN SALITA

Sin dai primi colpi di pedale sono rimasto impressionato dalla pedalabilità che questa bici offre.
Se ci troviamo su terreni compatti o asfaltati, il consiglio è quello di chiudere completamente le sospensioni per godere di una reattività tipica di una down country di oggi.
Impressionante, e non esagero, è l’ottima maneggevolezza ma sopratutto precisione di guida nei tratti più ripidi.
Con angolo sterzo da 63° mi aspettavo una bici macchinosa e con la progressiva tendenza ad impennare all’aumentare della pendenza.

Stumpjumper Evo
Ancora una volta le mie aspettative sono state deluse.
Precisa, agile e obbediente ai comandi, La Specialized Stumpjumper Evo si è rivelata un’ottima arrampicatrice.
La possibilità di variare la geometria gioca un ruolo fondamentale, permettendo di avere la bici giusta ad ogni tipo di uscita.
Sembra ovvio parlarne, ma avere una Mtb adatta ad ogni situazione non è scontato.
Ottimo il sostegno offerto dalle sospensioni in posizione “trail” nei tratti di salita off road.

3 – COMPORTAMENTO IN DISCESA

Più forte, Più forte… questo sussurrerà  la Stumpjumper Evo ogni volta che di fronte a voi troverete un tratto di discesa veloce e scassato.
La geometria variabile e la possibilità di farla diventare davvero estrema (angolo sterzo 63° e movimento centrale -7mm) la rende perfetta nelle situazioni più impegnative.
Anche qui a lasciarmi stupito è la confidenza e la sicurezza trasmessa dall’anteriore, che, al variare delle impostazioni geometriche non smette di infondere sicurezza e voglia di spingerla al limite.

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Ok, ma nello stretto?
Molto, ovviamente, dipende dalle opzioni geometriche scelte.
Se decidiamo di chiudere l’angolo sterzo a 65° e alzare il movimento centrale, otterremo una bici incredibilmente versatile, ma sopratutto divertente nei sentieri tortuosi tipici dell’enduro.
Ma se amate girare in bike park o su sentieri tipicamente downhill, vi garantisco che troverete godimento nel provare questa Specialized Stumpjumper Evo in posizione super-low.
Altra nota positiva riguarda il comportamento dello schema sospensivo.
Il rinnovato sistema FSR offre sostegno senza rinunciare ad una sensibilità iniziale ottima.
Inoltre l’aumento dell’escursione (160mm ant / 150mm post) aiuta a gestire in sicurezza le potenzialità di questa Stumpjumper Evo.

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4 – COMPORTAMENTO SUL PEDALATO
Provando la Stumpjumper Evo in posizione completamente High ci si rende conto di quanto, questa bici, sia estremamente versatile.
Infatti, “chiudendo e alzando” la bici si scopre un’inaspettata giocosità nel misto.
Le doti “cangianti” di questa Specialized Stumpjumper Evo la rendono godibile in ogni situazione.
Forse, in questo frangente, Qualche etto in meno avrebbe reso la bici ancora più giocosa.

In conclusione…

La nuova Specialized Stumpjumper Evo è una bici che regala emozioni.
Le sue capacità trasformiste la rendono adatta ad un’ampissima fetta di bikers.
Il discesista esigente la troverà esaltante ma al tempo stesso porterà soddisfazione all’amante delle trail bike.
Insomma, una bici per tutti che molto probabilmente apre un nuovo modo di intendere la bici “tuttofare”.

PS: le sensazioni descritte nel test sono frutto di mesi di prove, testare tutte le impostazioni geometriche ha richiesto tempo ma dato anche tante soddisfazioni.

Per maggiori informazioni consultate il sito Specialized.

VIDEO - La nuova Specialized Stumpjumper Evo: 12 modi di essere trail bike

 

 

 

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Sull'autore
Simone Lucchini

Mi piace essere estroso, mi ritengo molto versatile e sono il più giovane del gruppo, con una vocazione che spazia dall’Xc fino all’enduro senza disdegnare il mondo e-Mtb e gravel. Mi piacciono i video e la guida in generale

Commenti su: TEST - Specialized Stumpjumper Evo: la Mtb dalle capacità camaleontiche
  1. Ciao Simone.
    scusa ho comprato di recente una stumpjumper evo comp. Monta un FOX FLOAT X Performance, Rx Trail Tune, EVOL Air sleeve, 2-position.
    Leggo nel tuo articolo che in "firm" è bello fermo... il mio invece in firm non è molto pedalabile. TI volevo chiedere cosa intendi quando dici che in pedalata "l'ammortizzatore rimane immobile" giusto per capire se devo rimandarlo a FOX (che me lo ha appena revisionato dopo un asola uscita dall'acquisto) o se è normale che chiuda poco.

    Grazie

    1. Ciao Paolo, ti risponde l'altro Simone: la posizione Firm di questo ammortizzatore permette, anche su altri modelli di bici, di rallentare molto la compressione, talvolta quasi a bloccarla.
      Questo effetto varia da bici a bici, a seconda delle scelte fatte dal produttore della bici.
      Nel tuo caso assicurati che il Sag sia corretto e per aumentare l'effetto di "fermezza del Firm" chiudi di qualche click il pomello della compressione (quello azzurro) se il tuo ammortizzatore ne è dotato.
      Se la cosa non migliora parlane con il tuo rivenditore

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