RDR Ares Xtreme: dopo avervi mostrato il telaio e i componenti che abbiamo utilizzato per montarla in vista della Capoliveri Legend Cup - Campionato Italiano Marathon 2020, entriamo meglio nei dettagli e vi raccontiamo com'è andata all'Isola d'Elba.
Iniziamo subito con il video test in gara:
1 - DETTAGLI TECNICI TELAIO
- Geometria: 10
La RDR Ares Xtreme ha delle geometrie “bilanciate”, ossia ha degli angoli e una lunghezza dei tubi moderati, moderni ma che mantengono la bici maneggevole e molto racing.
Inoltre, grazie ad un "Flip Chip" (inserto eccentrico) posizionato sul link dell'ammortizzatore, in pochi secondi si possono personalizzare le geometrie aprendo o chiudendo gli angoli di sterzo e piantone di un grado.
Di base, lo sterzo misura 68,8 gradi e il piantone misura 74 gradi, ma girando l'eccentrico si passa a 67,8 gradi e 73 gradi. Insomma, si può avere sullo stesso telaio una posizione più discesistica o più da salita: dettaglio non proprio scontato su una full da Xc.
Il reach di 41 cm in taglia M potrebbe sembrare un po' “anacronistico”, ma insieme al top tube di 59 cm contribuisce ad offrire un mezzo compatto e super reattivo nei cambi di direzione.
Qui le geometrie complete (con eccentrico chiuso):
- Assetto in sella: 10
Ho usato una taglia M, con eccentrico chiuso per avere la massima resa in pedalata.
Gli angoli di 68,8 e 74 gradi sono già una buona base di partenza, a mio avviso, quindi mi sono trovato bene sin dalle prime pedalate.
Ho utilizzato un attacco manubrio di 70 mm con inclinazione -17 gradi, zero spessori sotto l'attacco e piega tagliata a 73 cm: scelta perfetta per le mie necessità.
Un dettaglio che mi piace molto delle bici RDR è il fatto che non mi obbligano ad avanzare troppo la sella per ottenere il giusto arretramento (un problema che ho spesso su altre bici).
In poche parole, parlando in anticipo di scelte tecniche e delle proprie misure antropometriche con lo staff di RDR, saliti in sella ci si sente subito a casa.
- Cura costruttiva: 9
Il telaio della RDR Ares Xtreme è un prodotto made in Italy davvero raffinato, realizzato in carbonio ad altissimo modulo di tipo T1100 con finitura 1K.
E' interamente monoscocca, la lavorazione e gli spessori dei tubi sono studiati per ottenere il peso più basso possibile ed un comportamento che renda la bici più “morbida” se sottoposta a vibrazioni.
Inoltre, in base al peso e alle caratteristiche del rider, il telaio può essere personalizzato e alleggerito ulteriormente.
Il peso dichiarato del telaio Xtreme è di 1380 grammi compreso di viteria, perno posteriore e rocker link in carbonio (senza ammortizzatore). Nel caso specifico del telaio test, è stato raggiunto addirittura il risultato di 1356 grammi!
RDR Italia ha scelto di non verniciare i telai, per esaltare il pregio di una lavorazione artigianale e rifinire lo stesso con una particolare resina nanotecnologica, che conferisce al telaio maggiore resistenza agli urti e ai graffi e ne dona maggiore lucentezza. Inoltre rende più semplice la personalizzazione del telaio, che si effettua di solito con grafiche adesive super resistenti, che vengono realizzati anche questi in base ai gusti del cliente.
A richiesta, però, è possibile anche verniciare il telaio scegliendo tra tantissime colorazioni disponibili nell'apposita area del sito ufficiale.
Tra gli altri dettagli super curati troviamo il passaggio cavi interno con inserto removibile in Derlin (materiale termoplastico) che si può personalizzare in base al montaggio, per evitare l'entrata di sporcizia, fango o polvere nel telaio.
Essendo un telaio artigianale, però, a volte è possibile trovare delle piccole imperfezioni. Ad esempio, in fase di montaggio abbiamo notato che la finitura interna dei tubi non è proprio perfetta in alcuni punti. Dettaglio invisibile dall'esterno, sia chiaro, ma se proprio dobbiamo essere pignoli...
Per informazione, il telaio Ares è disponibile anche in versione SL, realizzato con una laminazione diversa delle fibre, più rigido, leggermente più pesante (1560 grammi), un po' meno costoso e destinato ai riders più pesanti e potenti o a chi ha una guida molto aggressiva.
- Tuning ammortizzatore: 10
L'ammortizzatore ha un travel di 100 mm, lo stesso della forcella in questo caso, ma la Ares è consigliata per un travel anteriore fino a 110 mm.
La bici utilizzata per il test ha un montaggio “custom” realizzato da noi, quindi anche il tuning delle sospensioni è stato realizzato in modo specifico da Gallo Moto.
Il laboratorio di Cerveteri (Roma) lavora ormai da anni con RDR ed ha studiato una taratura specifica (a due o tre posizioni) proprio per il telaio Ares, infatti i clienti possono scegliere se montare già di serie forcella ed ammortizzatori con tuning Gallo Moto.
Nel nostro caso, abbiamo scelto un tuning "3 Position System" con posizione intermedia piuttosto robusta, che offre un grande grip sulle salite sconnesse e sui trail pedalati.
L'abbiamo abbinato ad una forcella RockShox SID SL Ultimate (steli da 32 mm) anch'essa modificata per ospitare una cartuccia a 3 posizioni modificata da Gallo.
Insomma, un servizio che di serie si trova raramente, ma che accordandosi in anticipo con RDR Italia e Gallo Moto è possibile avere...
- Posizionamento ammortizzatore: 8,5
L'ammortizzatore è posizionato in senso orizzontale sotto al top tube, con il link in carbonio ancorato sul tubo piantone. Il tutto lavora in simbiosi con un carro pivotless (senza snodo posteriore) leggero e reattivo.
Funzionalmente, questa struttura è perfetta, ma visto che il triangolo interno è piuttosto compatto, non permette di montare un secondo portaborraccia: chi punta alle lunghe distanze potrebbe trovarsi in difficoltà...
- Peso telaio e/o bici: 10
In questo caso c'è poco da dire: 1356 grammi, per un telaio full è davvero un peso record, sebbene sia senza ammortizzatore.
La bici completa, nel nostro montaggio “custom” pesa 9,87 kg con pedali (Look X-Track Race Carbon), quindi non è leggerissima, ma è comunque un ottimo risultato, visto che parliamo di una full e valutando i pesi dei singoli componenti, sui quali non siamo andati a ricercare il peso record...
Insomma, ottenere una full da 9 kg scarsi, con il telaio RDR Ares Xtreme è davvero facile, basta studiare bene il montaggio.
- Prezzo telaio e/o bici: 7
Ecco, il prezzo non è per tutti: il telaio Xtreme costa 5270€, mentre quello SL costa 4590€.
I prodotti di questo livello, completamente realizzati in Italia, personalizzabili e garantiti a vita costano di più, com'è normale che sia.
Ma pensandoci bene, le cifre si avvicinano a quelle di alcuni marchi blasonati, che offrono però meno possibilità di personalizzazione su grafiche e componenti. E' proprio questo uno dei punti di forza delle piccole aziende: cucirsi addosso la bici in tutto e per tutto.
Oltre al kit telaio, RDR Italia offre anche tre allestimenti standard, in versione Xtreme oppure SL: Ares Superlight, Ares World Cup e Ares Race. I prezzi partono dagli 8290€ (peso bici 9450 grammi senza pedali) ed arrivano ai 12490€ (peso bici 7860 grammi senza pedali).
Per vedere tutte le specifiche dei vari modelli cliccate QUI.
- Garanzia sul telaio: 10
La garanzia RDR è a vita per il primo proprietario, che deve registrare il telaio sul sito ufficiale entro 30 giorni dall’acquisto.
Come tutti i marchi la garanzia decade con il secondo proprietario, ma RDR Italia dà la possibilità agli altri proprietari di ripristinare la garanzia ad un costo di €250,00 previa revisione completa da parte dell’azienda.
Nei 250€ è compresa la revisione normale, se poi dovessero sussistere dei problemi che richiedono una lavorazione (botte pesanti o resinatura rovinata) viene fatto un preventivo al cliente per effettuare l’intervento supplementare.
E' previsto anche un servizio di “Crash Replacement”, con il quale si può sostituire, ad un prezzo particolarmente agevolato (sconto 15%) per un’unica volta, il proprio telaio incidentato.
Un servizio molto interessante e fondamentale per la rivendibilità, che pochi marchi (o forse nessun altro) è in grado di fare.
Per tutti i dettagli sulla garanzia e per registrare la vostra bici cliccate QUI.
Voto finale (da 1 a 10): 9,3
2 - COMPORTAMENTO IN SALITA: 10
Uno dei dubbi che avevo, passando da una front a una full, in vista di una marathon e per giunta valevole come Campionato Italiano, era sicuramente la salita.
Di full ne provo molte, ma non tutte in salita mi offrono quel feeling che ho con il “rigidino”.
Però... Però con la RDR Ares Xtreme è stato diverso, sin da subito mi sono trovato alla grande, sia come posizione che come reattività del telaio e non ho notato grosse differenze rispetto alla front, nonostante il peso totale della bici sia superiore alla mia front di circa 500 grammi.
Mi era capitato con poche altre bici finora...
Le geometrie “indovinate”, insieme ad un tuning di forcella ed ammortizzatore praticamente perfetto, permettono di avere un mezzo super rigido con sospensioni bloccate (su asfalto o sterrato battutto) ed il giusto grip in posizione intermedia (su salite sconnesse).
Paradossalmente, con questa full vado più forte anche sulle salite asfaltate e cementate, ma non chiedetemi perché... Ancora devo trovare una spiegazione
3 - COMPORTAMENTO IN DISCESA: 10
Avevo già “assaggiato” la RDR Ares Xtreme anche sulle strade di casa, ma di sicuro i sentieri della Capoliveri Legend sono stati la prova del nove.
All'Elba ho corso quasi “alla cieca”, conoscevo qualche parte del percorso (provata il giorno prima) ma non potevo permettermi di azzardare troppo.
Ecco, in questa situazione avere una full suspension con impostazione molto racing mi ha permesso di esprimermi al meglio, correggendo alcuni errori, aiutandomi a spendere meno energie ed osando un po' di più, ma senza penalizzarmi nei rilanci e nelle fasi pedalate.
Senza contare, poi, che in discesa mi sono divertito davvero tanto...
In generale, ciò che mi ha stupito della Ares è la capacità di poter mutare comportamento quando si passa dalla salita (super reattività) alla discesa (super sicurezza).
4 - COMPORTAMENTO SUL PEDALATO: 10
Il comportamento dello schema sospensivo è particolare, quasi “regressivo”, nel senso che anche con sospensioni aperte il telaio resta sempre sostenuto in pedalata e questo a mio avviso è molto importante per una full da Xc e Marathon.
Ovviamente, se si spinge bruscamente sui pedali la musica cambia, ma ecco l'utilità della posizione intermedia delle sospensioni, che permette di affrontare i sentieri pedalati senza disperdere troppe energie, rilanciando senza problemi e mantenendo un buon grip sulla ruota posteriore.
Nel pedalato, con un giusto setup, la RDR Ares Xtreme ha tutto quello che serve per dare il massimo.
VOTO COMPLESSIVO (da 1 a 10): 9,8
In conclusione...
La RDR Ares Xtreme è una Mtb da gara in tutto e per tutto, ma allo stesso tempo non è troppo esigente nella guida, anzi perdona e ti fa divertire parecchio.
Unisce la pedalabilità della front e le prestazioni sullo sconnesso della full: un mix che non è sempre così facile trovare.
La qualità dei materiali è indiscutibile, così come i pesi da record che potrebbero far gola agli amanti delle bici ultralight.
I prezzi? E' vero, sono molto elevati, ma chi acquista questo tipo di prodotto sa cosa vuole e quali sono i compromessi per ottenerlo: prendere o lasciare.
Qui il video-racconto della nostra Capoliveri Legend Cup:
Qui gli altri articoli che parlano di RDR Italia.
Qui tutti gli articoli sulla full da Xc.
Per informazioni RdrItalia.it
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Sull'autore
Daniele Concordia
Mi piacciono il cross country e le marathon, specialità per le quali ho un'esperienza decennale. Ho avuto un passato agonistico sin da giovanissimo, ho una laurea in scienze motorie e altri trascorsi professionali nell’ambito editoriale della bici.