VIDEO TEST - Specialized Rime 2.0: pioggia (quasi) non ti temo

Simone Lanciotti
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VIDEO TEST - Specialized Rime 2.0: pioggia (quasi) non ti temo

Simone Lanciotti
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Le scarpe Specialized Rime 2.0 sono arrivate nel vasto catalogo del brand americano qualche settimana fa e sono pensate proprio per questo momento dell’anno, ovvero quando la pioggia diventa più frequente e ancora abbastanza tollerabile.
In autunno, così come in estate, si preferiscono le giornate di sole, ma dovendo fare i conti con la stagione che cambia e con il desiderio di continuare a pedalare quanto più possibile all’asciutto, ecco che presto o tardi si deve fare i conti con un paio di scarpe più adeguato.
Le specifiche tecniche di queste calzature le trovate nell’articolo di presentazione e, quindi, una volta guardato il video, vi invito a proseguire la lettura:

DETTAGLI TECNICI
– Materiali utilizzati: 9
I materiali sono di ultima generazione e riescono a rendere la scarpa confortevole, abbastanza resistente alla pioggia e adeguata ad un uso all-mountain.
Il tessuto X-Pel è traforato e con il trattamento repellente superficiale riesce ad isolare il piede dalla pioggia e dagli schizzi d’acqua.
Vi invito a leggere più avanti per avere più dettagli sull’effettiva impermeabilità delle scarpe.
La suola è in Vibram e questo ne denota una certa attitudine podistica che, in campo escursionistico, fa sicuramente piacere avere.
Da segnalare la linguetta della scarpa (foto in basso) realizzata con un materiale morbido e di rapida asciugatura.

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– Sistema di chiusura: 10
Se si considera la vocazione di queste scarpe, l’abbinamento lacci-Boa riesce ad accontentare una vastissima gamma di esigenze, comprese quelle di chi, magari, in discesa vuole avere il piede più fermo.
Considerate, infatti, che le Specialized Rime 2.0 sono costruite per lasciare alla piante del piede un certo spazio, aumentando il comfort e la facilità d’utilizzo mentre si cammina.

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– Regolazioni consentite: 9
Anche qui, considerando la vocazione delle Rime 2.0, la doppia chiusura con lacci e Boa raddoppia le possibilità di personalizzazione della calzata.
Cosa che, per una scarpa dedicata all’escursionismo, rappresenta un dettaglio di pregio.

specialized rime 2.0

– Peso: 9
Non sono scarpe pensate per essere super leggere, ma per resistere a lungo ed essere confortevoli.
Il peso della singola scarpa, in taglia 45 e senza tacchetta, è di 426 gr, ossia un valore allineato alle proposte della concorrenza.

specialized rime 2.0

– Prezzo: 8
Parliamo di 160€ e, quindi, di un prodotto di fascia medio-alta.
Specialized produce anche le Rime 1.0 (foto in basso) che utilizzano una fascia di velcro al posto del Boa e un rivestimento della tomaia meno curato nei dettagli al prezzo di 105€.

Voto finale (da 1 a 10): 9,0

Specialized Rime

PRESTAZIONI
- Comfort della calzata: 10
Pur parlando di un fattore soggettivo, va detto che, oggettivamente, di spazio il piede all’interno della scarpa ne ha molto. E questo amplifica la sensazione di comodità della calzata.
La suola in Vibram, inoltre, ha un’altezza molto generosa che aumenta l’assorbimento degli impatti mentre si cammina e mentre si pedala.

– Rigidità suola: 6,5
Andiamo poco oltre la sufficienza, ma in realtà non serve che siano più rigide.
Per pedalare vanno più che bene.
Non si avverte quella spiacevole sensazione che la suola si deformi mentre si pedala.

specialized rime 2.0 specialized rime 2.0

– Grip della suola: 7,0
Discreto: la tassellatura è bassa e ben spaziata, tenendo in considerazione anche le esigenze di chi deve camminarci con questa scarpa.

– Ventilazione: 7
Difficile avvertire una ventilazione effettiva all’interno della scarpa, dato che le velocità in ballo in campo escursionistico non permettono all’aria di accedere in grandi quantità.
Tuttavia, il tessuto X-Pel se la cava bene nel far uscire il calore e, quindi, l’umidità dovuta all’attività fisica.
Badate bene che non sono scarpe pensate per un uso in piena estate, però.

– Protezione dagli agenti atmosferici: 10
In caso di pioggia sono una protezione valida, ma parliamo di una pioggia non troppo intensa e che concede anche dei momenti di tregua, capaci di far asciugare un po’ le scarpe.
In caso di pioggia battente per oltre un'ora la protezione X-Pel inizia a vacillare, quando però scarpe tradizionali sono inzuppate da circa un'ora...
Diciamo che per un uso nei mesi autunnali e primaverili in montagna la protezione del tessuto X-Pel è molto valido e superiore rispetto a quello di scarpe classiche, le quali, in presenza di pioggia, dopo un paio di minuti non riescono a frenare l’ingresso dell’acqua dall’alto.

specialized rime 2.0



– Protezione dagli urti: 8,5
Non sono scarpe da enduro o da Dh, quindi non vedete protezioni generose sulla punta e sulla caviglia. Ma sono valide per un uso anche impegnativo della Mtb.
Come accaduto durante le mie uscite test…

– Calzata (quale taglia scegliere?): 10
Io calzo abitualmente un 45 e con il 45 di Specialized non ho avuto problemi.

Voto finale (da 1 a 10): 8,42

VOTO COMPLESSIVO (da 1 a 10): 8,71

specialized rime 2.0

In conclusione…
Le scarpe Specialized Rime 2.0 sono quel tipo di calzatura che nei mesi più piovosi e freddi fa piacere avere.
C’è poco da fare: pedalare con una scarpa adeguata alle circostanze ambientali influisce tantissimo sul piacere dell’uscita, così come è vero che occorre avere una certa predisposizione mentale all’uso della Mtb quando il meteo è incerto o addirittura piovoso per decidere di dotarsi di un paio di scarpe del genere.
Quindi, se siete dei pedalatori incalliti che non si fanno intimorire troppo dal maltempo, allora vi consigliamo di valutare questa proposta di Specialized.

Qui tutti i nostri articoli sulle scarpe da Mtb

Per informazioni Specialized.com/it



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Sull'autore
Simone Lanciotti

Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.

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