RDR Deus 2.0: vi dice niente questo nome?
Forse gli estimatori delle Mtb made in Italy e nello specifico delle hardtail nostrane sanno di cosa stiamo parlando...
La Deus 2.0 è la front suspension di punta di RDR Italia, marchio che vi abbiamo fatto conoscere meglio grazie a questo articolo e che nell'ultimo periodo sta suscitando sempre più interesse nel settore Xc e Marathon. Una Mtb che vi avevamo già mostrato in fase “embrionale” lo scorso anno al Bike Festival, ma che nel corso del 2019 è stata perfezionata sotto la spinta dei rider e dei tester ufficiali.
La chiamiamo hardtail, ma in realtà la RDR Deus 2.0 è qualcosa di più, un mezzo che solo chi lo prova riesce a comprendere fino in fondo. Tuttavia, proviamo a trasmettervi le nostre sensazioni, spiegandovi prima come è fatto il telaio.
Iniziamo con un video:
1 - DETTAGLI TECNICI TELAIO
- Geometria: 10
La RDR Deus 2.0 è disponibile sia in 5 taglie standard (dalla XS alla XL), sia su misura.
Uno dei punti di forza più importanti del marchio valdostano è proprio la possibilità di personalizzare il telaio in tutto e per tutto, partendo ovviamente dalle geometrie.
Tuttavia, le taglie standard sono già ottime e nell'ultimo anno sono state riviste per essere ancora più moderne e performanti.
Per farvi un esempio, lo sterzo è di 68,5 gradi, mentre il piantone misura dai 73,2 ai 74 gradi in base alla taglia e il carro misura 43,5 cm.
Il top tube in taglia M misura 59 cm, mentre il reach è di 42,5 cm e lo stack di 61 cm.
Ma ripeto, queste sono solo quote indicative, modificabili dal cliente in base ai propri gusti e senza sovrapprezzo.
Ecco le geometrie standard complete:
- Assetto in sella: 9,5
La bici usata nel test era una taglia M un po' accorciata su richiesta di un cliente.
E' bastato comunque utilizzare un attacco manubrio di 80 mm al posto di quello da 70 mm che utilizzo di solito sulle Mtb con queste misure per trovarmi perfettamente a mio agio.
La RDR Deus 2.0 mi ha offerto le stesse sensazioni provate più volte sulle bici artigianali: il feeling è stato immediato e la posizione molto corsaiola dà come l'impressione di trasmettere tutti i watt a terra con facilità.
Un solo accorgimento: se avete un cavallo molto basso ed optate sulle taglie standard, osservate bene la misura del piantone, perché di base il telaio Deus non è molto sloping e si rischia di avere poco fuorisella.
- Cura costruttiva: 9,5
Il telaio RDR Deus 2.0 è realizzato in carbonio T1000 e T1100, utilizzando una tecnica molto particolare: è composto da 5 pezzi (sterzo, top tube, obliquo, piantone e carro) incollati e fasciati tra loro. Ogni pezzo ha uno spessore e delle proprietà specifiche, per offrire un determinato comportamento in base alla zona in cui è posizionato.
Il foderi superiori del carro sono studiati per assorbire le asperità del terreno, per questo vengono impiegate delle lamelle di carbonio incrociate che permettono ad esso di flettere quanto basta per donare al rider una sensazione di “galleggiamento” sui fondi scassati.
Allo stesso tempo, piantone, foderi bassi e scatola del movimento sono di dimensioni più massicce per offrire maggiore rigidità torsionale.
Anche il tubo obliquo e lo sterzo sono oversize, per garantire precisione nell'inserimento in curva e in discesa.
Il passaggio dei cavi è interno, con dei nottolini di fissaggio nella zona di sterzo in ergal e personalizzati. Sotto al movimento centrale c'è uno sportello removibile che facilita le operazioni di sostituzione e manutenzione di cavi e guaine.
Un dettaglio molto importante riguarda i forcellini del carro in alluminio, integrati e sostituibili, che oltre a donare una grande rigidità, sono anche molto più solidi e pratici di quelli tradizionali.
Le grafiche sono personalizzabili a richiesta del cliente (realizzate da Speedy Decal), ma non applicando sulla parte superficiale uno strato trasparente, al tatto si sente la sporgenza dell'adesivo, che con il tempo potrebbe iniziare a staccarsi. Cè da dire, però, che i materiali sono di ottima qualità e di solito durano una stagione o forse anche di più.
Questa scelta è stata fatta appositamente per contenere il peso e per dare la possibilità al cliente di cambiare grafica quando vuole, anche nel caso in cui voglia vendere il telaio...
- Peso telaio e/o bici: 8,5
Il telaio della RDR Deus 2.0 non è leggerissimo, parliamo di circa 1100 grammi in taglia M, in media 200 grammi in più di alcuni telai della concorrenza.
Di esperimenti su telai più leggeri, in RDR li stanno facendo, ma finora non è stato possibile scendere di peso mantenendo un carro così flessibile, che è uno degli aspetti più apprezzati di questa hardtail. Per ora, quindi, si scelgono le prestazioni.
La bici test completa, con pedali Shimano Deore XT ed inserti per tubeless “Spaghettoni” (di casa RDR, dal peso di circa 60 grammi l'uno) ha fatto segnare la bilancia 9.06 kg.
Nel complesso, quindi, un peso di tutto rispetto...
- Prezzo telaio e/o bici: 8
Il telaio Deus 2.0, di listino costa 3690€: un prezzo alto, ma in linea con quello delle altre bici artigianali e made in italy. C'è da dire, inoltre, che il servizio “su misura”, sebbene avrebbe un costo per l'azienda, RDR di solito non lo fa pagare al cliente, quindi con la stessa cifra si acquista il telaio personalizzato oppure in taglia standard.
Per le bici complete non c'è un listino fisso: un mezzo allestito al top come quello ricevuto in test (con misuratore di potenza Team Zwatt) incluso costerebbe 10480€, ma la possibilità di personalizzare l'allestimento e quindi di scegliere anche dei componenti meno onerosi, permetterebbe di acquistare una bici completa a prezzi molto più bassi.
- Garanzia sul telaio: 10
La garanzia RDR è a vita per il primo proprietario, che deve registrare il telaio sul sito ufficiale entro 30 giorni dall'acquisto.
Come tutti i marchi la garanzia decade con il secondo proprietario, ma RDR Italia dà la possibilità agli altri proprietari di ripristinare la garanzia ad un costo di €250,00, previa revisione completa da parte dell'azienda.
Nei 250€ è compresa la revisione normale, se poi dovessero sussistere dei problemi che richiedono una lavorazione (botte pesanti o resinatura rovinata) viene fatto un preventivo al cliente per effettuare l'intervento supplementare.
Un servizio molto interessante e fondamentale per la rivendibilità, che pochi marchi (o forse nessun altro) è in grado di fare.
Voto finale (da 1 a 10): 9,25
2 - COMPORTAMENTO IN SALITA: 9,5
Il piantone da 74 gradi potrebbe sembrare poco “in piedi”, osservando la tendenza dei telai moderni, ma in realtà si è rivelato giusto una volta saliti in sella. Infatti, nonostante su molte bici sia costretto ad avanzare molto la sella per trovare il giusto colpo di pedale in salita, con la RDR Deus 2.0 non è stato così, anzi, la posizione del reggisella sul carrello era abbastanza centrale.
Assumere un assetto “racing”, quindi, viene quasi naturale, senza fare particolari adattamenti.
La forma squadrata di piantone e scatola del movimento centrale offrono un ottimo trasferimento di potenza, avvertibile sin da subito.
Stesso discorso per i foderi del carro, che sono schiacciati proprio per mantenere una buona rigidità torsionale, senza perdere però la flessibilità in senso verticale, necessaria sui fondi sconnessi.
Nei rilanci e nei tratti ripidi, infatti, la reattività non manca mai.
Nonostante il peso del telaio non sia dei più contenuti, quindi è più difficile ottenere un mezzo ultraleggero (sotto i 9 kg), non ho mai avvertito la sensazione di “pesantezza”, anzi, la bici mi è sembrata sempre scattante e scorrevole.
Probabilmente, le geometrie indovinate e le ottime proprietà dei materiali sopperiscono in parte quei 200 grammi in più del telaio.
3 - COMPORTAMENTO IN DISCESA: 10
Il punto in cui la RDR Deus 2.0 stupisce di più è la discesa: se in salita ci si aspettano ottime prestazioni da una hardtail, non è detto che vada così bene anche quando la strada scende.
Questa bici, invece, offre una grande padronanza sia nei tratti veloci, sia in quelli tecnici.
Il carro molto basso e con foderi flessibili filtra alla grande le asperità del terreno, in alcuni punti sembra proprio di “galleggiare” sui fondi sconnessi e/o sassosi.
Allo stesso tempo, lo sterzo piuttosto aperto dona una grande sicurezza nel superamento degli ostacoli e una buona precisione negli inserimenti in curva.
C'è da dire, inoltre, che il tuning della forcella RockShox Sid Ultimate effettuato da Gallo Moto ha contribuito ad aumentare il feeling sui trails più impegnativi.
Stesso discorso per i “salsicciotti” Spaghettoni nelle gomme: non sono un amante di questi inserti, di solito, ma devo dire che in alcune situazioni, in particolare sul fondo viscido e scassato, possono dare una bella mano per aumentare ancora di più il grip e il comfort.
4 - COMPORTAMENTO SUL PEDALATO: 10
Le proprietà del carro si avvertono anche nei tratti pedalati e con fondo sconnesso, dove bisogna spingere di passo. La flessibilità del telaio permette di restare seduti senza subire troppo, riducendo cioè le vibrazioni che il terreno trasmette alla struttura.
In questo caso, il comportamento è molto simile a quello che si avrebbe con una softail, con la differenza che in questo caso non troviamo inserti esterni o giunzioni, ma è semplicemente il carbonio che “lavora” quando serve.
Sui fondi scorrevoli, la Deus 2.0 si trasforma in un mezzo scattante e veloce, su asfalto a volte sembra di guidare una bici da strada, soprattutto se si scelgono delle gomme abbastanza scorrevoli e delle ruote leggere come le RDR montate sulla bici test (1280 grammi con canale da 28,5 mm e mozzi Carbon-Ti).
Un'ultimo dettaglio sulla cassetta e sulle pulegge Leonardi Racing: in questa versione (2018-2019) il pacchetto è risultato un po' rumoroso e le cambiate non troppo fluide, ma a quanto pare le modifiche apportate sui componenti 2020 (ne avevamo parlato in questo video) dovrebbero annullare questi “difetti”.
La scala 9-48 della cassetta, tuttavia, è una buona soluzione per chi vuole montare una corona anteriore più piccola senza essere penalizzato nei tratti molto veloci.
VOTO COMPLESSIVO (da 1 a 10): 9,5
In conclusione…
La RDR Deus 2.0 è una hardtail “camaleontica”, capace di offrire delle ottime prestazioni in salita, ma di trasformarsi in una macchina da discesa sui sentieri più impegnativi.
Ovviamente, le prestazioni in discesa non sono paragonabili a quelle di una full, ma potrebbe essere un ottimo compromesso per chi cerca una front divertente e non troppo “esigente” e adatta anche per affrontare le lunghe distanze.
La personalizzazione di ogni dettaglio, a mio avviso è un altro punto di forza importante, così come la garanzia rinnovabile che facilita la rivendibilità.
Il prezzo non è economico, è vero, ma in linea con quello dei mezzi di altissima gamma di aziende più o meno blasonate, che di solito offrono dei pacchetti standard...
Dei servizi così esclusivi hanno un costo e le sensazioni che regala un telaio come l'RDR Deus 2.0 potrebbero in parte giustificare la cifra così elevata.
Qui tutti gli articoli sulle hardtail da Xc.
Qui tutti gli articoli sulle full da Xc.
Per informazioni RdrItalia.it
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Sull'autore
Daniele Concordia
Mi piacciono il cross country e le marathon, specialità per le quali ho un'esperienza decennale. Ho avuto un passato agonistico sin da giovanissimo, ho una laurea in scienze motorie e altri trascorsi professionali nell’ambito editoriale della bici.