Le CST Jack Rabbit sono delle coperture da cross country/marathon studiate principalmente per i fondi asciutti e veloci.
Non a caso, questa gomma è stata ricercata principalmente da pro' del Team Cst American Eagle diretto da Bart Brentjens.
Le gomme CST Jack Rabbit si affiancano alle più celebri Camber e Patrol che abbiamo già testato, ma sono ancora più racing e scorrevoli.
Iniziamo a spiegarvi i motivi con un video...
1 - DETTAGLI TECNICI
- Struttura del copertone: 9
Le CST Jack Rabbit hanno una carcassa da 60 TPI, sono munite di protezione laterale EPS (Exceptional Puncture Safety) e sono tubeless ready.
Nello specifico, la protezione EPS si ottiene grazie all'inserimento di uno strato brevettato di poliestere ricoperto in gomma tra la carcassa e il battistrada.
La trama di questo strato leggero e anti-foratura non permette ai corpi estranei di penetrare la carcassa.
- Diametri e sezioni disponibili: 9,5
Le gomme CST Jack Rabbit sono disponibili per ruote da 26”, 27,5” e 29”.
Quelle da 26” sono prodotte in sezioni da 1,95”, 2” e 2,10”, mentre le più utilizzate da 27,5 e 29” sono disponibili nelle sezioni di 2,10” e 2,25”.
La scelta quindi è abbastanza ampia e ricopre la maggior parte delle esigenze dei bikers che praticano Xc e marathon.
- Larghezza effettiva in mm: 9,5
La larghezza dichiarata è di 57 mm, sulle mie ruote con canale da 28 mm interno la CST Jack Rabbit è risultata anche un filo più larga (58-59 mm).
In generale, quindi, c'è coerenza tra quanto scritto e quanto valutato, inoltre una larghezza che va dai 57 ai 59 mm è perfetta per una gomma da asciutto e permette anche di utilizzare pressioni d'aria più basse.
Visto il battistrada molto scorrevole, la sezione ampia non pregiudica la scorrevolezza.
- Mescole disponibili: 8,5
La CST Jack Rabbit è disponibile soltanto in versione Dual, ossia con doppia mescola (più dura al centro, più morbida sul fianco).
In realtà, esiste anche la versione Single, ossia con mescola classica, ma è destinata solo ai modelli più economici e non pieghevoli, non consigliati quindi per un uso agonistico.
Tornando alla versione Dual, al tatto, ma in parte anche in sella, non si avverte molto la consistenza diversa del materiale, ma è comunque apprezzabile lo sforzo di proporre un qualcosa di più tecnologico e racing.
- Peso: 7,5
Ecco il primo “neo” delle CST Jack Rabbit: il peso dichiarato della versione 29x2,25” ricevuta in test è di 681 grammi, mentre la bilancia ha registrato 737 e 739 grammi.
Circa 50 grammi di differenza tra il dichiarato e il reale non sono pochi, inoltre una gomma da 730 grammi inizia ad essere un po' pesante per un utilizzo Xc/marathon.
Calcolando però il fianco protetto questo aggravio di peso è giustificabile.
- Facilità di montaggio tubeless: 8
E' stato necessario il compressore, senza sarebbe stato impossibile montarle sui cerchi da 28 mm hookless.
La gomma anteriore è entrata in sede immediatamente, quella posteriore mi ha fatto faticare un po' di più, ma in generale non ho avuto particolari problemi di montaggio.
Il liquido antiforatura, inoltre, non trasuda per niente dal fianco.
- Prezzo: 9,5
L'aspetto economico è uno dei fiori all'occhiello di CST Tires, che realizza prodotti abbastanza validi a prezzi molto concorrenziali.
La CST Jack Rabbit costa 46€ di listino, ma il prezzo di mercato attuale è di circa 35€.
Calcolando l'attenzione che c'è sia dietro al design, sia dietro ai materiali, possiamo definirlo sicuramente un prezzo interessante ed inferiore a quasi tutte le altre gomme “da gara” in commercio.
Senza calcolare, ovviamente, altri eventuali sconti offerti dai negozianti...
Voto finale (da 1 a 10): 8,7
2 – PRESTAZIONI
- Scorrevolezza su fondi compatti: 9,5
La qualità delle gomme CST Jack Rabbit che si avverte subito è la grande scorrevolezza.
I tasselli sono piuttosto ravvicinati tra loro e questo riduce sicuramente la resistenza al rotolamento.
Con queste coperture ho fatto anche degli allenamenti con lavori specifici quasi completamente su asfalto, non avvertendo mai rumori o fastidiose vibrazioni dovute all'attrito eccessivo.
Sicuramente, però, in queste situazioni una gomma più leggera renderebbe ancora di più
- Scorrevolezza offroad: 9,5
Anche qui la scorrevolezza è massima, inoltre sui sentieri si può apprezzare l'ampia sezione e i fianchi rinforzati, che permettendo di ridurre un po' le pressioni migliorano sicuramente l'assorbimento delle vibrazioni e di conseguenza la scorrevolezza della bici.
- Trazione in salita: 8
Finché il fondo è compatto o comunque non troppo sdrucciolevole, la CST Jack Rabbit si comporta molto bene. Il discorso cambia sulle pendenze importanti con fondi scivolosi come il brecciolino, i sassi smossi o l'erba.
In queste situazioni il grip diminuisce e bisogna lavorare maggiormente con il peso del corpo.
Riducendo un po' le pressioni la situazione migliora, ma fino a un certo punto.
A mio avviso ci sarebbe bisogno di una mescola un filo più morbida anche al centro del battistrata, visto che i tasselli sono fitti e poco sporgenti.
- Trazione in frenata: 8,5
Ho utilizzato le CST Jack Rabbit in tutte le condizioni e non ho mai avvertito un equilibrio precario nelle staccate. A mio avviso, il volume maggiore aiuta a prendere più confidenza con la copertura, ma ovviamente sui fondi più scivolosi bisogna anticipare un po' la frenata, visto che parliamo sempre di una gomma da asciutto e quindi poco scolpita.
- Aderenza in curva: 8
I tasselli laterali sono abbastanza sporgenti, ma sono anche molto fitti.
Ne consegue una buona aderenza sui fondi compatti, mentre su quelli scivolosi bisogna guidare in modo più aggressivo per imporre una traiettoria ben precisa alla ruota.
Non parliamo quindi di una copertura che perdona troppi errori in curva...
Anche in questo caso, lavorare sulle pressioni è fondamentale per migliorare il grip.
- Comportamento su terreni umidi-fangosi: 7
La CST Jack Rabbit non è una gomma da fango, ma il meteo “pazzo” mi ha dato la possibilità di utilizzarla anche sui fondi peggiori, perciò posso dare un giudizio.
L'evacuazione del fango non è delle migliori (tasselli troppo ravvicinati), infatti sono bastati pochi metri sul fango argilloso per accorgersene.
La mescola un po' dura (per i miei gusti), inoltre, non permette di esagerare sulle rocce bagnate e anche in salita la ruota posteriore slitta parecchio.
I miei giri bagnati li ho conclusi comunque, ma ho potuto valutare i limiti di queste coperture, che non si possono considerare delle “all round”.
- Resistenza all’usura dei tasselli: 9
La mescola non proprio morbida penalizza nelle situazioni in cui serve maggior grip, ma può diventare una qualità per chi cerca una gomma duratura.
La CST Jack Rabbit non si consuma facilmente neanche se maltrattata: questo aspetto non è da sottovalutare in ambito amatoriale.
- Resistenza alle pizzicature e/o forature: 9,5
Un altro punto di forza di queste gomme è la resistenza alle forature, che è una dote di tutte le gomme Cst, non solo da Xc ma anche da enduro ed e-Bike.
Mi è capitato di affrontare diversi sentieri molto tosti, con rocce appuntite e radici esposte, ma in circa due mesi di utilizzo non ho mai forato!
Con le CST Jack Rabbit, inoltre, ci ho corso anche la GF Mare e Monti, una delle gare più stressanti per ruote e gomme (il fondo è molto “selvaggio”). In quella gara hanno tagliato o pizzicato in molti, io per fortuna no, e credetemi, non mi sono risparmiato molto in discesa...
Ovviamente, per raggiungere un buon compromesso tra aderenza e protezione bisogna lavorare con le pressioni. Io, ad esempio, sono partito con 1,6 bar al posteriore e 1,4 bar all'anteriore, una pressione che poi si è rivelata eccessiva soprattutto all'anteriore.
Dopo le prime uscite ho capito che 1,4/1,5 bar posteriori e 1,1/1,3 bar anteriori era il giusto compromesso per le mie necessità (peso 63 chili, con cerchi in carbonio e canale da 28 mm interno).
Voto finale (da 1 a 10): 8,6
VOTO COMPLESSIVO (da 1 a 10): 8,65
In conclusione…
Le CST Jack Rabbit sono delle gomme perfette per chi cerca massima scorrevolezza, durata e protezione per la stagione estiva.
Il rapporto qualità-prezzo è ottimo e svolgono bene il proprio lavoro.
Non sono delle gomme versatili, sul fango vanno in crisi e sui percorsi molto scivolosi richiedono manico, ma questo accade per quasi tutte le gomme da asciutto.
Miglioramenti? A mio avviso queste coperture potrebbero migliorare ancora aumentando i TPI, inserendo una mescola più morbida e magari riducendo un po' il peso, senza però esagerare, altrimenti si andrebbe a compromettere la resistenza alle forature.
In realtà, sui campi gara delle marathon internazionali, il Team Torpado Sudtirol sta già testando una particolare versione “Pro”, che probabilmente uscirà in autunno.
Chissà se avranno lavorato proprio su questi dettagli?
Qui gli altri test delle gomme CST.
Per informazioni CstTires.com
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Sull'autore
Daniele Concordia
Mi piacciono il cross country e le marathon, specialità per le quali ho un'esperienza decennale. Ho avuto un passato agonistico sin da giovanissimo, ho una laurea in scienze motorie e altri trascorsi professionali nell’ambito editoriale della bici.