La nuova Specialized S-Works Stumpjumper St 29 è una delle Mtb più intriganti del 2019 e si presenta a nostro avviso come una delle possibili soluzioni alla domanda se esiste una Mtb per fare tutto.
Con 120 mm di escursione al posteriore, 130 mm all’anteriore, e poco più di 12 kg, una sospensione più “piena” rispetto al passato e una geometria che ne ha migliorato il piacere di guida in salita e in discesa, sembra che non manchi proprio nulla.
Prima di entrare nei dettagli dell'articolo, date un'occhiata al nostro video test...
1 – DETTAGLI TECNICI TELAIO
– Geometria: 9
A differenza di quello che vuole la tendenza qui abbiamo un tubo superiore non eccessivamente lungo, in taglia M siamo infatti a 592 mm, un valore che aiuta a contenere la lunghezza dell’interasse a 1161 mm, perché il tubo piantone è abbastanza verticale: 75,5°.
Tutti valori che permettono alla Specialized S-Works Stumpjumper St 29 di arrampicarsi ancora meglio rispetto al passato e con un angolo di sterzo di 67,5° abbiamo a disposizione un mezzo estremamente reattivo e divertente.
– Assetto in sella: 10
La geometria del telaio della Specialized S-Works Stumpjumper St 29 è pensata per uno stile di guida pacato e propenso soprattutto a percorrere km.
La posizione che si assume in sella è subito piuttosto bilanciata fra le due ruote, una posizione del busto corretta e, soprattutto, adatta a passare tante ore in sella.
Nel complesso la posizione, specie se si è già abituati a quella di una Specialized, fa sentire subito a proprio agio.
Come al solito ci si sente a casa...
La nuova Stumpjumper St ha un tubo piantone di 410 mm di lunghezza in taglia M, che permette di accogliere il nuovo reggisella telescopico Specialized Command Post Ircc con escursione di ben 160 mm.
– Cura costruttiva: 9
La qualità generale è di altissimo livello e i particolari che richiedono cura hanno ricevuto effettivamente molte attenzioni.
E’ il caso del passaggio dei cavi, sia per la trasmissione che per il cavo del freno posteriore.
Non può mancare la protezione del telaio nella parte inferiore e anche del batticatena che adesso è ancora più voluminoso (foto in basso) e con una conformazione tale da impedire ancora meglio rumori e "fastidi acustici vari".
C’è anche lo Swat nel tubo obliquo utilissimo per portare la camera, una pompa e qualcosa da mangiare nel caso non vi piaccia girare con lo zaino o il marsupio.
Sulla versione S-Works da noi provata è previsto anche un compartimento Swat nel cannotto di sterzo (foto in basso) per accogliere un piccolo multitool.
– Tuning ammortizzatore:9
L’ammortizzatore Fox Float Factory di serie sulla Specialized S-Works Stumpjumper St 29 gestisce 120 mm di escursione e la possibilità di regolare, oltre le tre posizioni, anche un fine tuning della compressione in posizione Open.
La fluidità di funzionamento è di altissimo livello e l’idraulica in posizione Firm che è molto vicina a un lock-out completo.
In salita, volendo, ci si può alzare sui pedali con entrambe le sospensioni bloccate a tutto vantaggio dell’efficienza.
La taratura idraulica e il comportamento dell’ammortizzatore, comunque, sono migliorate notevolmente rispetto al passato e solo le discese più lunghe senza sosta riescono a metterlo in crisi.
– Posizionamento ammortizzatore: 9
La posizione lo rende abbastanza facile da raggiungere anche stando in sella, l’unico problema è che è accessibile solo dal un lato, quello sinistro…
– Peso telaio e/o bici: 9,5
Il valore rilevato, senza pedali per la taglia M”, è basso: 12,23 Kg con gomme con camere d'aria. Ma d’altronde con un montaggio così pregiato era difficile aspettarsi altro…
– Prezzo telaio e/o bici: 9
Gli 8999€ richiesti, vista la qualità a bordo, sono una cifra alta in assoluto, ma allineata ai prezzi della concorrenza.
L’allestimento è di altissimo livello e non si avverte la necessità di alcun upgrade.
– Garanzia sul telaio: 9,5
E’ prevista la garanzia a vita sul telaio (ma solo per il primo proprietario).
Voto finale (da 1 a 10): 9,31
2 – COMPORTAMENTO IN SALITA
– Efficienza sospensione posteriore in salita: 9,5
Se la Specialized S-Works Stumpjumper St è capace di arrampicarsi così bene parte del merito è anche della taratura dell’ammortizzatore.
Sui tratti scorrevoli possiamo sfruttare la posizione più chiusa che la rende praticamente una front, in salita off-road è invece comodissima la posizione intermedia, che permette nei tratti più scassati di avere un ritmo anche superiore rispetto alla modalità tutto chiuso.
A seconda delle situazioni e delle velocità il Fox Float DPS Factory riesce ad assecondare i nostri desideri.
– Impressioni di guida in salita: 10
Le 12 velocità sono quasi superflue su questa bici.
La Stumpjumper St si pedala benissimo tanto che per sfruttare al meglio lo Sram XX1 Eagle sarebbe stato più opportuno dotarla di una corona da 32 o anche 34 denti in luogo di quella da 30.
Ma questa è soprattutto una considerazione personale dettata dalla facilità con la quale si pedala questa Mtb.
Il funzionamento del cambio, benché sia più esigente in quanto a regolazioni rispetto a quello a 11 velocità, non ha causato mai alcun problema.
Il grip delle gomme Specialized Butcher e Purgatory è notevole e, sebbene non prediligano la scorrevolezza, non si può assolutamente dire che siano faticose da pedalare.
La distanza da terra del movimento centrale (33,3 cm) e dei pedali è buona e anche affrontando tratti tecnici a bassa velocità è difficile urtare con i pedali o con la corona.
Se penso a come si è comportata in salita durante l’intera durata del test posso affermare con assoluta certezza che dotata di copertoni da Xc la nuova Specialized S-Works Stumpjumper St 29 non disdegnerebbe affatto qualche gara marathon o un giro Xc tecnico…
Voto finale (da 1 a 10): 9,75
3 – COMPORTAMENTO IN DISCESA
– Efficienza sospensione posteriore in discesa: 9
Con un Sag tra il 25 e il 30% la sospensione è sostenuta e molto fluida durante tutta la corsa.
E’ migliorata tanto e rispetto al precedente modello che aveva 135 mm di escursione la Short Travel (benché abbia 15 mm di escursione in meno) sembra avere anche più corsa.
Servirebbe, per mia personale preferenza, ancora un po’ di progressività in più verso il fondo corsa.
– Efficienza in frenata: 8,5
Il sistema FSR di Specialized con giunto Horst mantiene un'ottima efficacia in frenata anche se la ruota, nella transizione da bloccata a rotolamento, genera una differenza di sensibilità della sospensione avvertibile.
– Impressioni di guida in discesa: 9,5
Le gomme Specialized montate sulle ruote Roval Traverse Carbon Sl sono adattissime al tipo di bici, anzi, forse strizzano l’occhio un po’ più alla discesa che alla pedalata vera e propria.
I freni Sram Guide Rsc a 4 pistoni sono perfetti per un mezzo di questa genere anche se sulle lunghe discese fatte senza sosta le pasticche organiche soffrono. Peccato...
La forcella Fox 34 Float Factory da 130 mm ha un’ottima scorrevolezza e fluidità anche se sollecitata a dovere trasmette qualche limite in termini di rigidità torsionale e progressività verso il fine corsa.
Ho utilizzato la bici in discesa ben oltre il suo campo di utilizzo, drop sul piatto, salti, e scassato non proprio da trail bike e la Stumpjumper Short Travel 29 è andata comprensibilmente un po’ in crisi.
Sono andato fuori il suo campo di utilizzo e ne ho sentito i limiti, ma il lato positivo è che la facilità e la confidenza che trasmette sono un indice di quanto questa bici possa permettersi in discesa e di come, in ogni caso, sopporti gli "strapazzi".
Vorrei aggiungere una considerazione: durante la discesa mi è capitato un paio di volte, nelle situazioni più al limite in curva, di chiudere la compressione dell’ammortizzatore a metà urtando la leva azzurra con il ginocchio.
Guardate la foto in basso per capire la sporgenza della leva dell'ammortizzatore.
Voto finale (da 1 a 10): 9
4 – COMPORTAMENTO SUL PEDALATO
– Efficienza sospensione posteriore nel pedalato: 9,0
Il supporto della sospensione è ottimo, e i 120 mm di escursione la rendono quasi perfetta per i tratti pedalati.
– Impressioni di guida sul pedalato: 9,0
La risposta della bici ad ogni impulso dato sui pedali e la maneggevolezza rendono la Specialized S-Works Stumpjumper St 29 velocissima.
Il peso ridotto è un vantaggio considerevole così come la reattività del telaio, invogliando chi guida a spingere sui pedali e a cercare sempre più velocità.
Voto finale (da 1 a 10): 9,0
VOTO COMPLESSIVO (da 1 a 10): 9,26
In conclusione…
La Specialized S-Works Stumpjumper St 29 è una Mtb formidabile, anche se non è stata una sorpresa, ma piuttosto una conferma: da una una bici come questa ti aspetti che salga benissimo e scenda altrettanto bene.
Cose che in effetti fa e sin dai primi metri ti sembra di conoscerla da sempre e sai che stai utilizzando un mezzo capace di mantenere tutte le aspettative.
L’obiettivo era quello di realizzare un mezzo in grado di alzare ulteriormente l’asticella e il livello tecnico della categoria e la nuova Specialized Stumpjumper ST lo fa senza alcun dubbio.
Parliamo di 8999€, ma vista la qualità complessiva è una spesa che è ben ripagata dalle prestazioni.
Basta adottare delle gomme più scorrevoli e leggere per affrontare senza troppo timore una marathon, oppure utilizzare le coperture originali per avere a disposizione una Mtb appagante in salita quanto in discesa.
A parte il reggisella telescopico Specialized che va tenuto ben pulito e lubrificato, il telaio e i componenti sono top di gamma e ben amalgamati fra loro, creando una Mtb molto equilibrata e appagante.
Rispetto al precedente modello si avvertono tutte le migliorie e se non disprezzate il design asimmetrico non vi resta che mettere mano al portafoglio...
Per informazioni specialized.com
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Sull'autore
Stefano Chiri
Mi piace la guida off-road, in sella alla bici e alla moto, ho una vocazione gravity-fun e per me lo stile in sella è tutto. Se non riesco ad essere velocissimo, cerco di essere stiloso... Su MtbCult mi occupo di Mtb da enduro e da trail riding