SHORT TEST - Sospensioni Sr Suntour da enduro: grip "infinito"
Simone Lucchini
SHORT TEST - Sospensioni Sr Suntour da enduro: grip "infinito"
Simone Lucchini
In un mercato, quello delle sospensioni, padroneggiato da pochi brand, Sr Suntour rappresenta una valida alternativa di qualità.
In occasione del Bike Connection Winter abbiamo avuto modo di portare in test le sospensioni Sr Suntour dedicate all'enduro, nello specifico la forcella Durolux 36 RC2-PCS e l’ammortizzatore Triair 3CR.
Prima di elencarvi caratteristiche tecniche e raccontarvi le mie sensazioni date un’occhiata a cosa abbiamo combinato.
Abbiamo deciso di effettuare il nostro short test in sella ad un e-Bike.
Due sono le ragioni di questa scelta: da una parte volevamo stressare al massimo le sospensioni Sr Suntour in questione, dall’altra eravamo curiosi di capire come avrebbe reagito l’idraulica al maggior peso di una bici a pedalata assistita.
FORCELLA DUROLUX 36 CON CARTUCCIA RC2-PCS.
Caratteristiche tecniche
Compressione regolabile ad alte e basse velocità, mentre al di sotto del fodero destro troviamo il pomello del rebound.
Sulla versione con cartuccia R2C2-PCS è possibile regolare alte e basse velocità anche per il ritorno.
Regolazioni con pochi “click” che facilitano l’utilizzo anche ai meno esperti.
Diverse sono le tecnologie adottate per la realizzazione di questa forcella.
Il sistema PCS, ad esempio, evita l’emulsione dell’olio all’interno della cartuccia, permettendone un comportamento costante nel tempo.
Testa forgiata con struttura cava e steli da 36 mm ne fanno un prodotto che ben si sposa con un utilizzo gravoso.
Il perno passante “quick release” è davvero comodo ma richiede un pò di pratica.
Peso di 2120 grammi, in linea con la concorrenza.
Sensazioni di guida
Sono bastati pochi metri di discesa per rendermi conto che la solidità dell’insieme è davvero elevata.
Anche portando la guida al massimo delle mie capacità, non ho mai avvertito flessioni degne di nota.
Questa rigidità data dalla Durolux si traduce in estrema confidenza con l’anteriore.
Alzare il ritmo e lasciar andare gli oltre 20 kg di una e-Bike diventa addirittura divertente.
Tutti i piccoli urti vengono “digeriti" in maniera efficiente, anche se a volte avrei preferito un idraulica più aperta alle basse velocità di compressione.
Nonostante ciò, il grip che offre è davvero ottimo.
Passiamo alle sensazioni sui forti impatti e sullo scassato.
Qui l’idraulica rimane sempre sostenuta e aiuta a “galleggiare” tra un ostacolo e l’altro.
Sono bastati dei piccoli aggiustamenti al rebound per trovare subito un ottimo feeling.
Qualche fine corsa dovuto a forti compressioni c'è stato, ma ricordiamo sempre che siamo in sella ad una e-Bike e le masse in gioco sono importanti...
Trattandosi di uno short test, il tempo a disposizione è stato poco e sfruttare questa forcella fino in fondo non è stato facile.
Nonostante ciò, mi è sembrato un ottimo prodotto adatto a tutti quei rider con una guida “cattiva” che necessitano di un supporto all’altezza della situazione.
Ma ora passiamo alla vera sorpresa di questo test...
AMMORTIZZATORE TRIAIR 3CR: CONFIDENZA "DA MOLLA"
Caratteristiche tecniche
Disponibile in misura metrica, imperiale e per fissaggio Trunnion.
I click del rebound sono 8: pochi, ma è assolutamente avvertibile la differenza tra uno scatto e l’altro.
La levetta per la compressione è regolabile su 3 posizioni (Open/Pedal/Firm).
Ma la vera sorpresa è l’ampio margine di regolazione della pressione presente all’interno del Piggyback.
Infatti è possibile arrivare fino a 240 psi.
Tramite questo particolare è possibile variare la curva di compressione dell’ammortizzatore.
Attenzione però a modificare questo parametro, perché cambiando la progressività della sospensione influirete sul cinematismo generale della stessa.
Facciamo un esempio: se aumento la pressione all'interno del Piggyback in maniera eccessiva, andrò a variare anche il carico di stacco dell'ammortizzatore.
In parole povere, l'ammortizzatore nei primi millimetri di corsa può risultare "duro".
Sensazioni di guida
Cominciamo con il dire che l’ammortizzatore in prova è stato impostato con un idraulica dal medio sostegno a metà corsa e due spacer nella camera positiva.
La parte iniziale della corsa è estremamente sensibile, con un sostegno non troppo invasivo a metà e nella parte finale diventa progressivo: un comportamento molto simile a quello di un ammortizzatore a molla.
Questo comportamento rende la bici costantemente incollata a terra, donandole un grip eccellente anche in condizioni precarie.
Inoltre, la possibilità di regolazione della pressione del Piggyback lo rende progressivo tanto quanto vuole l’utilizzatore.
A patto di rispettare le indicazioni citate poco fa.
Come per la forcella mi è capitato di fare qualche fine corsa, ma nulla di allarmante o di irrisolvibile.
Sarei davvero curioso di provarlo su una bici non elettrica, per assicurarmi che questa sensazione di "grip infinito" non sia solo dovuta al maggior peso della bici a pedalata assistita.
Per concludere, valutando le prime sensazioni ho capito che l'ammortizzatore Sr Suntour Triair 3CR potrebbe essere perfetto per chi desidera avere sensazioni molto vicine ad una “molla”, ma con la reattività tipica di una sospensione ad aria.
Per quanto riguarda i prezzi ufficiali per l'Italia delle sospensioni Sr Suntour da enduro, possiamo dirvi che la forcella Durolux 36 R2C2 (modello top di gamma) è di 820€ Iva inclusa, mentre quello della RC2 da noi provata non ci è stato ancora comunicato, ma ovviamente sarà inferiore.
L'ammortizzatore TriAir, invece, ha un prezzo di 499€ Iva inclusa.
Qui tutti gli articoli che parlano di Sr Suntour.
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Per informazioni visitate il sito SrSuntour.com oppure quello del distributore italiano Rullo.eu
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Sull'autore
Simone Lucchini
Mi piace essere estroso, mi ritengo molto versatile e sono il più giovane del gruppo, con una vocazione che spazia dall’Xc fino all’enduro senza disdegnare il mondo e-Mtb e gravel. Mi piacciono i video e la guida in generale