VIDEO TEST - Scott Spark Rc 900 Pro: un riferimento per l'Xc

Daniele Concordia
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VIDEO TEST - Scott Spark Rc 900 Pro: un riferimento per l'Xc

Daniele Concordia
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La Scott Spark Rc 900 Pro è tra le bici più richieste del momento nel settore Xc/marathon, sia per il suo ottimo rapporto qualità-prezzo, sia perché il telaio è quasi identico a quello utilizzato da Nino Schurter lo scorso anno per vincere la Absa Cape Epic, il mondiale, la Coppa del mondo e tanto altro ancora.
Abbiamo avuto tra le mani la Scott Spark Rc 900 Pro per circa un mese, l'abbiamo utilizzata su tutti i tipi di sentieri ed ora siamo in grado di individuare i punti di forza e i limiti della full da cross country più desiderata dai biker italiani e non solo.

Prima, però, guardate il video:

Ora entriamo nei particolari...

1 – DETTAGLI TECNICI TELAIO
- Geometria: 10
Con la Spark Rc 900, Scott ha voluto realizzare un telaio da competizione, progettato in funzione delle esigenze dei rider, osservando anche i tracciati moderni di cross country, che sono sempre più veloci ma anche più ricchi di salti, doppi, drop e rock garden.
Di conseguenza, anche la geometria è di ultima generazione.
L'angolo di sterzo è molto aperto (68,5 gradi), una misura che fino a poco tempo fa trovavamo solo sulle trail bike e il piantone è da 73,8 gradi, quindi abbastanza in piedi trattandosi di una bici da Xc, un settore in cui di rado si va sopra i 74-74,5 gradi.
Il carro ha la battuta Boost e questo ha permesso di ridurre il più possibile la sua lunghezza: parliamo di 43,5 centimetri, un giusto compromesso trattandosi di una full da 29”.
Il tubo orizzontale virtuale è nella media attuale (60 centimetri in taglia M), ma se pensiamo che la Spark Rc 900 è nata quasi un paio di anni fa, viene automatico pensare a come Scott aveva anticipato i tempi allungandolo più del dovuto.
Parlando invece del reach, in taglia M è di 42,9 centimetri.

Scott Spark Rc 900 Pro

Scott Spark Rc 900 Pro

Scott Spark Rc 900 Pro, attacco manubrio 70 millimetri

La geometria della Scott Spark Rc 900 è ottimizzata dall'uso di stem corti. Sulla taglia M è da 70 mm

- Assetto in sella: 9
Personalmente, appena sono salito in sella mi sono sentito subito “a casa”.
Il reach è tra i più abbondanti, ma non è esagerato.
Questo permette a chiunque di trovare la posizione corretta, anche ai rider non troppo lunghi di busto.
Di serie, sulla taglia M che ho utilizzato è montato un attacco manubrio Syncros da 70 millimetri con piega in carbonio larga 72 centimetri e con 9 gradi di backsweep.
Anche in questo caso la scelta di Scott ha soddisfatto le mie esigenze.
Parlando della sella, sono riuscito senza troppi problemi a trovare il corretto arretramento grazie al reggisella Syncros in carbonio con soli 10 millimetri di offset.
Ma chi, come me, ama pedalare molto avanzato, gradirebbe un piantone ancora un pelino più verticalizzato.
Montando un reggisella con zero offset, comunque, si potrebbe compensare abbastanza bene.

Scott Spark Rc 900 Pro in azione

Assetto ok sia in salita che in discesa

- Cura costruttiva: 9
Il telaio della Scott Spark Rc 900 Pro è realizzato interamente con fibra Hmx, quella che si posiziona subito sotto alla Hmx-SL utilizzata soltanto sulla Spark SL, per l'appunto, ma anche sulle bici del team Scott-Sram.
Nino Schurter & Company, infatti, utilizzano un telaio SL con colorazione identica ai modelli Wc e Pro in commercio.
Tra la fibra Hmx e la Hmx-SL ci sono circa 100 grammi di differenza, ma le caratteristiche strutturali ed il comportamento sono praticamente identici.
Anche il telaio Hmx, comunque, è tra i più leggeri in commercio e pesa 1.885 grammi con ammortizzatore incluso.
Questo è stato possibile anche grazie all'Evo-Lap Technology che ha permesso di simulare virtualmente il comportamento dinamico del telaio in fase di progettazione e di ridurre la quantità di materiale laddove non serviva.
Ma anche grazie al carro pivotless (senza snodo) che, oltre a far scendere il peso della struttura, migliora parecchio la sua reattività.
Il lavoro dell’ammortizzatore Fox con attacco Trunnion è assecondato anche dalla flessione dei foderi alti, che si fissano sul rocker link, anch'esso in carbonio ma molto rigido e compatto.
Interessante è anche il passaggio dei cavi integrato e predisposto per utilizzare delle guaine intere, che aumentano la durata dei cavi e migliorano il funzionamento del cambio. Le guaine escono per un breve tratto e passano sotto al movimento centrale, a prima vista potrebbero risultare troppo esposte, ma durante il test non hanno creato particolari problemi.
E' prevista anche la sede per un eventuale reggisella telescopico.
Bisogna menzionare il guidacatena minimale fissato direttamente sul telaio e regolabile in altezza a seconda della corona anteriore che si utilizza. Tutta la gamma Spark Rc, infatti, è studiata per essere utilizzata soltanto con il monocorona.
Non è il massimo, invece, lo spazio vuoto sotto all'ammortizzatore, che in caso di pioggia raccoglie parecchio fango.

Scott Spark Rc 900 Pro, carro pivotless

Il carro pivotless della Scott Spark Rc 900 Pro ancorato al rocker link in carbonio

Scott Spark Rc 900 Pro, ammortizzatore Fox Trunnion

Lo spazio sotto all'ammortizzatore, in alcuni casi raccoglie un po' di fango

- Tuning ammortizzatore: 9
La Scott Spark Rc 900 Pro monta di serie un ammortizzatore Fox Nude Dps.
La taratura è specifica per questo telaio e prevede tre posizioni: Lockout, Traction Control e Descend. Queste sono attivabili grazie al comando remoto TwinLoc posizionato sul lato sinistro del manubrio, che integra anche il comando della forcella anteriore.
In pratica, basta un tocco e le sospensioni si regolano simultaneamente.
In posizione Lock l'ammortizzatore è del tutto bloccato, ossia, un piccolo movimento lo effettua quando si spinge con il peso del corpo sul telaio, ma è davvero impercettibile.
In posizione Descend l'ammortizzatore è completamente aperto e sfrutta tutti i 100 millimetri di escursione: dopo i primi millimetri di Sag, la fase di compressione diventa più sostenuta e progressiva.
La posizione Traction Control (più comunemente chiamata Trail) è quella intermedia, studiata per le salite sconnesse e per i sentieri pedalati: il travel si riduce a 70 millimetri e si attiva anche un freno in compressione che la rende più ferma.
E' prevista la regolazione svincolata del tiraggio cavi di forcella ed ammortizzatore, oltre ovviamente a quella del ritorno grazie al pomello rosso posizionato sull'ammortizzatore.

- Posizionamento ammortizzatore: 8,5
Il Fox Nude Dps della Scott Spark Rc 900 Pro è posizionato in senso verticale, parallelamente al piantone del telaio.
Questo, attualmente, è tra i design più utilizzati nel settore cross country: lo schema è semplice ma funziona altrettanto bene.
La sospensione verticale permette anche di aumentare lo spazio vuoto all'interno del triangolo principale, un dettaglio da non sottovalutare e che ha dato la possibilità di utilizzare le ruote da 29” anche sui telai più piccoli, di taglia S.
Per contro, però, questa soluzione non permette di montare un secondo portaborraccia, che potrebbe servire nelle marathon più lunghe e negli allenamenti, non solo per avere più acqua a disposizione, ma anche per stipare camera d'aria, pompetta e così via.

Comando Twinlock

Il comando Twinloc a tre posizioni attiva contemporaneamente forcella ed ammortizzatore

Ammortizzatore Fox Nude Dps, registro rebound

Il registro rosso posizionato sull'ammortizzatore Fox Nude Dps lavora sul rebound

- Peso telaio e/o bici: 7,5
La Scott Spark Rc 900 Pro pesa circa 10,5 chili senza pedali e con camere d'aria nelle gomme. Montata con pedali Shimano Xtr, valvole e circa 80 ml di lattice a gomma siamo sui 10,9 chili.
Non sono pochi per una bici da Xc, ma trattandosi di un modello di media gamma questo peso ci può stare: la versione Wc pesa soltanto 200 grammi in meno.
Inoltre, la Scott Spark Rc 900 Pro può dimagrire parecchio con qualche mossa strategica.
Ad esempio, si potrebbero cambiare le ruote (quelle di serie pesano circa 1.700 grammi), montare un pacco pignoni XX1 o X01 Eagle al posto di quello Gx Eagle, sostituire il reggisella, togliere le manopole con lock-on.
Insomma, dei piccoli upgrade che non necessariamente bisogna fare subito, ma grazie ai quali si può arrivare tranquillamente intorno ai 10 chili.

- Prezzo telaio e/o bici: 8,5
La Scott Spark Rc 900 Pro costa 5199€ di listino.
Non parliamo di due soldi, ma se andiamo a valutare le caratteristiche del telaio, le tecnologie incluse nel pacchetto e le prestazioni generali della bici, la cifra può essere giustificata.
A mio avviso, infatti, la versione Pro della Spark è quella con il miglior rapporto qualità-prezzo.

- Garanzia sul telaio: 8
Telaio e carro posteriore sono garantiti per 5 anni a condizione che almeno una volta l'anno siano effettuati gli interventi di manutenzione indicati sul libretto al momento dell'acquisto.
L'avvenuta manutenzione deve essere documentata attraverso timbro e firma del negoziante autorizzato. Qualora non venga eseguita la manutenzione, il periodo di garanzia si riduce da 5 a 3 anni.
I costi di ispezione e manutenzione sono a carico del proprietario del prodotto.
In caso di vendita della bici in privato, la garanzia decade, se invece si vende tramite negoziante autorizzato subentra la garanzia proposta dal punto vendita.

Voto finale (da 1 a 10): 8,6

2 – COMPORTAMENTO IN SALITA
- Efficienza sospensione posteriore in salita: 8
L'ammortizzatore Fox Nude Dps, concettualmente è tra i migliori e studiati in modo specifico per le gare.
Nella pratica, però, si potrebbe migliorare ancora di più il suo funzionamento nella modalità Traction Control (intermedia).
Per me, che peso circa 63 chili, la taratura standard si può perfezionare ma va già abbastanza bene: gonfiando un po' di più la camera d'aria (circa 160 psi) sono riuscito a compensare il freno in compressione un po' debole.
I bikers più pesanti o quelli più esigenti potrebbero trovare quindi una sospensione poco sostenuta nella modalità intermedia: in questo caso bisogna agire sull'idraulica insieme ad un tecnico preparato per rendere l'ammortizzatore più fermo senza utilizzare troppa aria. Ma non preoccupatevi, agendo sulle lamelle si può ottenere un feeling perfetto in base al proprio peso ed alle proprie necessità.
Ottima, invece, la modalità Lock che fa diventare la Scott Spark Rc 900 una vera e propria rigida.

Scott Spark Rc 900 Pro in azione in salita

In salita con lockout attivato è molto reattiva, anche nei rilanci

- Impressioni di guida in salita: 9
L'impostazione è veramente perfetta e i 10,9 chili di bici non si avvertono, evidentemente c'è stata molta attenzione nella distribuzione dei pesi.
L'angolo di sterzo è aperto, ma anche molto compatto ed è possibile raggiungere il giusto dislivello sella-manubrio senza problemi.
La corona da 32 denti è perfetta per l'amatore medio e abbinata al pacco pignoni Gx Eagle 10-50 permette di arrampicare ovunque.
In ogni caso il telaio Spark Rc 900 si può usare anche con corone tonde da 34 o 36 denti. Quella da 38 è un po' al limite, perché con la flessione della guarnitura sotto sforzo struscia sul carro: meglio evitare.
Se preferite le corone ovali, potete montare al massimo quella da 34 denti.
Tornando sull'ammortizzatore, una volta trovato il giusto compromesso sul setup, la modalità Traction Control è un bell'aiuto soprattutto nei tratti sconnessi, rocciosi o scivolosi.
Il carro copia bene le asperità del terreno senza interferire troppo con la pedalata. Sui tratti asfaltati e battuti, chiudendo l'ammortizzatore, la bici diventa super veloce e super scorrevole.

Voto finale (da 1 a 10): 8,5

3 – COMPORTAMENTO IN DISCESA
- Efficienza sospensione posteriore in discesa: 9,5
Se l'ammortizzatore Fox Nude Dps potrebbe migliorare nella modalità intermedia, da tutto aperto già di serie si comporta piuttosto bene.
Dopo i primi millimetri di Sag diventa più sostenuto e progressivo, è davvero difficile portarlo al limite, anche scegliendo i percorsi più tosti con salti e fondo sconnesso. Non bisogna esagerare però con la pressione dell'aria, altrimenti non si riesce a sfruttare tutta l'escursione.
Ecco quindi che torniamo al discorso di prima: i bikers più pignoli potrebbero sentire la necessità di agire sull'idraulica e renderlo leggermente più morbido in modalità Descend e più sostenuto in modalità Traction Control.
In questo modo diventerebbe davvero perfetto.

- Efficienza in frenata: 9,5
Lo schema sospensivo pivotless, sulla carta sarebbe meno performante in fase di frenata ad alte velocità, rispetto ad esempio al classico giunto Horst o allo schema Abp.
Grazie al sistema di fissaggio della pinza posteriore, però gli ingegneri Scott hanno risolto gran parte dei problemi.
In pratica, la vite anteriore della pinza freno è “annegata” nel carbonio del fodero basso, quella posteriore è ancorata su un supporto in alluminio che si fissa a sua volta nella sede del perno ruota posteriore.
In questo modo, tutte le forze generate dalla frenata scaricano su questa staffa e non stressano le fibre del carro.
Un sistema semplice, ma molto leggero e funzionale.
I freni Sram Level TL, anche se non sono top di gamma si sono dimostrati efficienti in ogni situazione.

Scott Spark Rc 900 Pro, supporto pinza freno posteriore

Il supporto della pinza freno posteriore è in parte svincolato dal telaio

Maxxis Aspen 2,25"

Le gomme Maxxis Aspen da 2,25" sono molto usate anche da Nino Schurter

- Impressioni di guida in discesa: 10
Ecco il vero punto di forza della Scott Spark Rc 900 Pro.
L'angolo di sterzo molto aperto (68,5 gradi) dà una sicurezza disarmante, soprattutto quando c'è da superare gli ostacoli o i salti più impegnativi.
In quei frangenti sembra di essere in sella ad una trail bike.
Grazie al rake della forcella da 51 millimetri, che si abbina alla grande con l'angolo di sterzo, la bici è maneggevole anche nei sentieri più stretti e con curve secche.
Grande feeling anche sui fondi sconnessi, rock garden e sentieri veloci ma scavati dalle piogge: in alcuni punti sembra davvero di galleggiare.
Nessun problema nemmeno nei tratti ripidi, si può andare fuorisella con facilità, anche senza reggisella telescopico.
Nonostante sia un mezzo da gara, la Scott Spark Rc 900 Pro perdona parecchio, spingersi oltre il proprio limite viene quasi automatico.
Qualche problemino c'è stato, ma non è riferito al telaio, bensì al lockout della forcella Fox 32 Step Cast Performance Elite.
Col passare delle uscite e dei lavaggi ho notato una certa “pigrizia” nel ritorno. In alcuni punti, imboccando la discesa ed attivando il comando integrato TwinLoc, l'ammortizzatore si apriva e la forcella restava in parte chiusa.
A mio avviso bisognerebbe pulire bene e lubrificare corda e guaina, sostituendole più frequentemente del solito. Se possibile, inoltre, far “potenziare” il meccanismo di ritorno del lock-out da un tecnico delle sospensioni.
Un ultimo accenno va fatto sulle gomme montate di serie, le nuove Maxxis Aspen da 29x2,25”, montate su cerchi Syncros con canale da 25 mm: non sono il massimo per la stagione invernale, ma sono rimasto piacevolmente sorpreso.
Il fango abbondante, ovviamente, non è il terreno per il quale sono state progettate, ma nel sottobosco umido, sulle rocce ed in tutte le altre situazioni se la sono cavata benissimo.
Più che promosse!

Voto finale (da 1 a 10): 9,6

Scott Spark Rc 900 Pro in azione, salto

La Scott Spark Rc 900 Pro offre grande sicurezza nel superamento degli ostacoli e sui salti

pomello lockout forcella Fox 32 Sc 2018

Il lockout della forcella si è dimostrato un po' pigro nel ritorno


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4 – COMPORTAMENTO SUL PEDALATO
- Efficienza sospensione posteriore nel pedalato: 9
Anche nel pedalato bisogna impostare la modalità intermedia dell'ammortizzatore, ma nella maggior parte dei casi la taratura di serie va già abbastanza bene.
Ovviamente, se si decide di rendere più sostenuta la sospensione si potrebbero avvertire ulteriori benefici, ma diciamo che in questi casi la necessità potrebbe essere meno impellente.

- Impressioni di guida sul pedalato: 9,5
Se il sentiero è lento, con rocce e radici da superare, la Scott Spark Rc 900 Pro dà il meglio di sé.
Le ruote da 29" abbinate allo sterzo aperto e quindi ad un angolo di impatto con l'ostacolo più favorevole, permettono di superare ogni ostacolo anche nei trail da guidare.
Questa Mtb si comporta molto bene anche sui sentieri veloci, anzi, spesso invita a prendere troppa velocità e nei cambi di direzione ci si trova un po' spiazzati.
Bisogna imparare, quindi, ad anticipare di più la curva, un po' come si fa con le bici da enduro.

Voto finale (da 1 a 10): 9,25

VOTO COMPLESSIVO (da 1 a 10): 8,9

Scott Spark Rc 900 Pro, tester

In conclusione…
La Scott Spark Rc 900 Pro è una bici da competizione, progettata sui campi gara del cross country, ma ottima anche per chi si dedica alle marathon.
Il punto di forza è la discesa: divora gli ostacoli, offre una sicurezza di guida impressionante e allo stesso tempo è anche abbastanza maneggevole nei sentieri stretti. In salita l'impostazione è ottima, ma si potrebbe migliorare il tuning dell'ammortizzatore per renderla ancora più performante.
Mi sentirei di consigliare la Scott Spark Rc 900 Pro a chi cerca maggiore confidenza di guida, ma non vuole pregiudicare le prestazioni in salita.
Anche i bikers più smaliziati, che amano spingersi oltre i propri limiti, potrebbero aver trovato il mezzo ideale.
Già di serie, la Scott Spark Rc 900 Pro sarebbe pronta per correre.
Con qualche upgrade e piccoli accorgimenti sul setup, diventerebbe un mezzo ancora più performante.

Se volete scoprire tutti gli altri modelli della Scott Spark Rc 900 cliccate qui.

Qui, invece, trovate tutti gli articoli sulle full da cross country.

Per informazioni Scott-Sports.com



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Sull'autore
Daniele Concordia

Mi piacciono il cross country e le marathon, specialità per le quali ho un'esperienza decennale. Ho avuto un passato agonistico sin da giovanissimo, ho una laurea in scienze motorie e altri trascorsi professionali nell’ambito editoriale della bici.

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