Non è facile proporre una biammortizzata in un segmento, quello del cross country e del marathon, nel quale la concorrenza straniera è fortissima.
La Torpado Eclipse S rappresenta una grande sfida per il marchio italiano che con coraggio e soprattutto con idee concrete ha intrapreso questa sfida molto impegnativa.
La partenza non è stata facile e il cammino non è stato breve, ma grazie al supporto (e anche alle richieste) del team ufficiale Torpado (qui la storia completa) la Eclipse S oggi è realtà.
Diametro ruota di 650b, 100 mm di escursione su entrambi gli assi, telaio in fibra di carbonio (carro compreso), geometria Xc ma con un occhio alla Noriker (la bici da enduro di casa Torpado) e una soluzione originale sul carro.
La Torpado Eclipse S è una bici italiana nella progettazione e anche nel carattere, finalmente sganciato dalle “vecchie” tendenze in fatto di geometria, angoli ed escursione.
Sulla sua nascita abbiamo già scritto, adesso passiamo all’analisi sul campo.
1 - GEOMETRIA
- Angolo di sterzo: 69°, cioè uno sterzo più aperto rispetto ai 70 o 71 gradi di altri modelli della concorrenza, anche molto affermata. E’ una scelta coraggiosa dettata dall’esigenza di essere allineati alle ultime tendenze in ambito Xc.
- Angolo piantone: 73° cioè un valore standard adeguato alle necessità di una bici da Xc.
- Lunghezza tubo superiore: in taglia L misura 61 cm ed è una misura anche questa equilibrata fra l’attitudine alla discesa e quella alla pedalata.
- Altezza movimento centrale: 33,0 cm: questo valore, insieme al tubo superiore abbastanza lungo dà a chi la sensazione di essere nella bici, aumentando il controllo in discesa.
- Altezza manubrio da terra: 100 cm, considerando due spessori da 10 mm l’uno sotto l’attacco manubrio. Il tubo di sterzo in taglia L ha una lunghezza di 135 mm.
- Lunghezza carro: 43,0 cm, cioè un risultato più che buono per una full da 100 mm di escursione con un’attitudine alla guida “svelta”.
- Interasse: 112,3 cm in taglia L, cioè un altro valore molto compatto per una full con ruote 27,5” e 100 di travel.
- Assetto in sella: sono alto 180 cm e ho un’altezza di sella di 74 cm. La sensazione in sella, grazie anche all’attacco manubrio da 120 mm di serie, è da bici da Xc, quindi protesa in avanti e allo stesso tempo bassa, migliorando la sensazione di controllo. In realtà è guidandola che si percepisce l’agilità di questa bici.
Voto finale (da 1 a 10): 8,8
2 - COMPORTAMENTO IN SALITA
- Tuning scelto per l’ammortizzatore: l’ammortizzatore Dt Swiss X 313 Remote è dotato di tre posizioni (Lock, Drive e Open) selezionabili tramite il comando remoto sul manubrio. Nel caso della salita, la posizione Lock si avvicina moltissimo a un lock-out vero e proprio utile effettivamente solo su asfalto, mentre in Drive si riescono ad affrontare la maggior parte delle salite offroad.
- Efficienza sospensione posteriore nell’andatura regolare: in Lock la sospensione della Torpado Eclipse S non mostra movimenti indesiderati e somiglia molto a una hardtail.
- Efficienza sospensione posteriore nell’andatura fuorisella: pedalando in fuorisella in posizione Lock si avverte un minimo movimento della sospensione posteriore, ma rientra nei limiti della sua categoria.
- Efficienza sospensione posteriore in salita offroad: se il fondo è particolarmente sconnesso può tornare utile la posizione Open, quella che permette alla sospensione di muoversi liberamente. Di base il tuning scelto per l’ammortizzatore predilige l’efficienza di pedalata, come è giusto che sia per una bici di questa categoria.
- Commenti sui componenti montati sulla bici: la regolazione del rebound dell’ammortizzatore è un po’ difficoltosa visto che la ghiera di regolazione è nascosta quasi completamente dal leveraggio della sospensione. Si può regolare solo tramite l’uso di utensile appuntito (ad esempio un giravite).
Il comando remoto dell’ammortizzatore Dt Swiss non è il massimo in fatto ad ergonomia e facilità d’uso, ma fa il suo dovere. Richiede un po’ di ambientamento.
L’attacco manubrio da 120 mm permette una buona resa sui pedali quando si va in salita, ma mostra l’altro lato della medaglia in discesa.
Voto finale (da 1 a 10): 9,1
3 - COMPORTAMENTO IN DISCESA
- Tuning scelto per l’ammortizzatore: come detto, il tuning è più orientato alle performance della pedalata e sfruttare tutti i 100 mm di escursione non è proprio facile, vista la progressività della sospensione. Anche qui, la scelta è dettata dal favorire l’efficienza di pedalata piuttosto che il divertimento in discesa vero e proprio.
- Curva di compressione della sospensione: è molto progressiva, come molte sue rivali da Xc: tutti i 100 mm di corsa vengono chiamati all’appello solo se si decide di esagerare davvero e sono quindi più una riserva di sicurezza in caso di necessità.
- Impatti di piccola entità: la sospensione reagisce in modo abbastanza veloce e quindi di fatto aumenta il comfort della pedalata.
- Impatti di grande entità: qui entra in ballo la forte progressività della sospensione per cui la gestione degli impatti più violenti non è il forte di questa bici. Come non lo è delle biammortizzate da Xc in generale. Va detto che la velocità di estensione dopo una compressione violenta della sospensione è ben calibrata, a tutto vantaggio del controllo del mezzo.
- Rigidità torsionale del carro: qui occorre fare un plauso a Torpado, perché il disegno del leveraggio Triple S permette alla bici una rigidità torsionale superiore alle aspettative. Lo schema della sospensione è piuttosto semplice (un monopivot indiretto), ma la struttura dei foderi alti monoblocco (celata alla vista dal leveraggio) permette alla Torpado Eclipse S una dote extra di resistenza torsionale.
- Agilità della bici: il disegno Triple S permette una guida molto svelta, accentuata dai foderi bassi da 43 cm, e più disinvolta, grazie anche all’angolo di sterzo un po’ più aperto (69 gradi).
- Efficienza sospensione posteriore in frenata: il posizionamento sul fodero basso sinistro della pinza giova all’efficienza della sospensione in caso di frenata.
- Commenti sui componenti montati sulla bici: in discesa l’attacco manubrio da 120 mm richiede una certa destrezza nella guida.
La forcella Formula 33 è molto piacevole da guidare in discesa e aumenta la confidenza con la bici trasmessa dal telaio, grazie anche agli steli da 33 mm di diametro in luogo della misura canonica da 32 mm. E’ meno nota dei modelli di casa Fox o RockShox, ma funziona in maniera egregia soprattutto in fatto di sensibilità alle piccole sollecitazioni, precisione di guida e capacità di gestire gli impatti maggiori. Sembra una Formula 35 (cioè quella da trail-enduro) con dimensioni più da Xc.
Voto finale (da 1 a 10): 8,4
4 - COMPORTAMENTO SUL PEDALATO
- Tuning scelto per l’ammortizzatore: è qui che l’ammortizzatore Dt Swiss X 313 Remote riesce a far esprimere al meglio la sospensione della Torpado Ecplise S. La bici accelera rapidamente e se la gamba lo permette mantiene la velocità con estremo piacere. E’ una bici pensata per pedalare a lungo con medie orarie più elevate.
- Efficienza sospensione posteriore nei rilanci: in posizione Drive, cioè quella intermedia, si avverte un certo affondamento dell’ammortizzatore solo se si spinge con più forza alzandosi sui pedali. Nei rilanci da seduti, invece, la situazione migliora e la bici si dimostra davvero pronta. E’ una biammortizzata da Xc.
- Agilità della bici: vale quanto detto per la discesa.
Voto finale (da 1 a 10): 9,6
5 - DETTAGLI TECNICI TELAIO
- Regolazioni consentite sulla geometria: nessuna
- Spazio fra gomma posteriore e carro (in caso di fango): sufficiente per ospitare gomme da 2,1”. Un po’ più risicato lo spazio lateralmente sui foderi bassi.
- Cura del passaggio cavi: il passaggio interno dei cavi (che prevede anche il cavo dell’eventuale comando remoto dell’ammortizzatore) è realizzato in modo molto curato: c’è un solo foro d’ingresso sul tubo di sterzo che interessa tutti i cavi, sia della trasmissione che del freno posteriore.
Il cavo del cambio fuoriesce, come tutti gli altri, nella parte inferiore del tubo obliquo, passa sotto al movimento centrale, entra nel fodero basso destro e fuoriesce nuovamente a ridosso del cambio dalla parte superiore del fodero.
Questa soluzione, che sulle prime ci ha allarmato, in realtà non espone più di tanto il cavo a impatti con la catena.
- Attacco portaborraccia: c’è ed è previsto in posizione standard.
- Attacco guidacatena: non è previsto quello Iscg05 (stiamo pur sempre parlando di una bici da Xc), ma volendo in configurazione 1x11 si può usare l’attacco del deragliatore
- Compatibilità deragliatore: sì, è prevista sul fodero basso ed è di tipo Directmount.
- Protezioni sul telaio e sul carro: il modello testato aveva una pellicola protettiva di grande spessore sul tubo obliquo e sul batticatena. Da segnalare anche una placchetta metallica sul fodero basso per evitare abrasioni da parte della catena in caso di risucchio.
- Posizionamento dell’ammortizzatore: il Dt Swiss X 313 Remote è in posizione verticale, è nascosto dai detriti sollevati dalla ruota posteriore e sarebbe facilmente raggiungibile stando in sella, ma non ce n’è necessità grazie al comando remoto.
- Peso telaio e bici: il telaio, grezzo e in taglia M, pesa 1700 gr, risultato molto valido per una biammortizzata di categoria Xc, ma la bici completa, in taglia L, pesa 11,44 Kg. Si tratta dell’allestimento più economico previsto nella gamma Eclipse S, cioè quella in carbonio, e il valore misurato è migliore, anche se di pochissimo, della Trek Top Fuel 9.8, per altro anche più costosa.
- Prezzo telaio e/o bici: 3930€ per la bici completa, mentre il solo telaio costa al pubblico 2950€ (con ammortizzatore RockShox Monarch). Per quanto riguarda la garanzia, Torpado si limita a quanto previsto dalla legge, cioè due anni.
Voto finale (da 1 a 10): 7,5
VOTO COMPLESSIVO (da 1 a 10): 8,7
In conclusione…
Il progetto Torpado Eclipse S ha avuto una gestazione più lunga del solito e ha coinvolto diverse persone (tecnici e atleti) perché l’obiettivo a cui puntava era davvero ambizioso.
Il risultato, dopo questo test, è stato centrato, perché la Eclipse S ha le prestazioni che ci si aspetta da una bici a doppia sospensione da Xc.
Anzi, per quanto riguarda la geometria è inaspettatamente avanguardista e questo la pone in competizione diretta con i grossi marchi stranieri.
Di sostanza ce n’è molta, manca magari l’appeal della concorrenza , ma il prezzo, eccettuando i marchi che vendono solo online, è mediamente un po’ più contenuto di altri marchi.
Se si fosse allungata la garanzia oltre i due anni, se ci fosse stata anche la taglia XL e ci fosse stata qualche sbavatura di meno (vedi la difficile regolazione del rebound dell'ammortizzatore) la Torpado Eclipse S avrebbe guadagnato una valutazione ancora superiore.
Il progetto Eclipse S, però, è valido ed è anche orgogliosamente studiato e collaudato in Italia.
Per informazioni Torpado.com
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Sull'autore
Simone Lanciotti
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.