La Titici Everso è una e-Mtb da enduro con ruote da 29 pollici ed escursione di 160 mm sviluppata e progettata in Italia da un marchio (Titici) con una tradizione nel settore ciclistico di lunga data.
La Everso è un modello che sin dal momento del lancio (settembre 2020) ha destato un grande interesse.
Per il fatto che era un marchio italiano, perché aveva l'appena presentato Shimano EP8 e anche perché aveva una sospensione (monopivot) decisamente poco popolare.
Il monopivot, infatti, è lo schema di sospensione posteriore più semplice, solido e collaudato di sempre e sebbene sia ormai poco diffuso in ambito Mtb (ad eccezione di qualche marchio che ne ha fatto un tratto distintivo come Orange ed Evil), è davvero curioso trovarlo su una e-Mtb di ultima generazione.
La curiosità di vedere come si comportasse la Titici Everso, quindi, era molta.
Per entrare nei dettagli tecnici del mezzo vi invito a guardare il video in basso e a proseguire poi la lettura dell'articolo:
DETTAGLI TECNICI DEL TELAIO
- Geometria
Angoli e misure identificano scelte nella norma per una e-Mtb da enduro e garantiscono un assetto in sella bilanciato e capace di ispirare subito confidenza.
Considerando il travel di 160 mm su entrambi gli assi, l'angolo di sterzo da 65,5° è una scelta indovinata e lo stesso si può dire per l'angolo piantone, 75°.
Il reach, in tg L (quella provata dal sottoscritto), è di 460 mm, mentre la lunghezza del carro è di 45,5 cm.
Molto pronunciata è la lunghezza del tubo orizzontale (64,2 cm in tg L), mentre le taglie complessive sono 3: S, M ed L.
- Assetto in sella
La bontà delle scelte fatte sulla geometria si riflette anche sull'assetto in sella, al quale contribuiscono anche la larghezza del manubrio (800 mm di larghezza e 20 mm di rise), il tuning dell'ammortizzatore nei primi mm di corsa e il BB Drop (27 mm).
Il reggisella Pro Koriak (con 170 mm di escursione sulla taglia L) non mi ha permesso di impostare la sella alla mia altezza ideale (74,5 cm) poiché l'escursione imponeva un'altezza di sella minima di 75,5 cm.
Da considerare al momento dell'acquisto.
Meno convincenti le manopole Prologo per l'uso a cui a è destinata questa e-Mtb.
- Cura costruttiva
La Titici Everso è costruita con una buona cura.
Lo si evince nei dettagli meno facilmente visibili dall'esterno (come il passaggio del cavo del sensore di velocità o la qualità della viteria utilizzata sul pivot), ma anche in quelli più evidenti (come la verniciatura e le decal).
Il pulsante di accensione è posto sul tubo superiore, proprio sotto lo sguardo del biker: è la posizione più ovvia e più utile, ma non sempre la più adottata...
Meno convincente il passaggio dei cavi nella zona del manubrio: da un lato si apprezza l'intento di nasconderli, ma il risultato non è del tutto riuscito a nostro avviso.
Riteniamo si tratti di un piccolo errore di allestimento presente sull'esemplare in nostro possesso.
- Tuning ammortizzatore
Sebbene il RockShox Deluxe Select + preveda la sola regolazione del rebound, il suo tuning si è dimostrato all'altezza della situazione: sufficientemente sensibile alle basse velocità per enfatizzare l'effetto "plush" di una sospensione monopivot e abbastanza restio ad arrivare a fondocorsa.
Durante l'uso, contrariamente alle aspettative, non ho sentito subito l'assenza di una regolazione in compressione, anche se, come detto nel video, è qualcosa che un'utenza più smaliziata sicuramente avvertirà.
In tal caso è meglio optare per un allestimento superiore, come il Superior o l'Advanced (a partire da 9900€), oppure valutare un upgrade dopo l'acquisto.
- Posizionamento ammortizzatore
Sebbene la posizione del RockShox Deluxe Select + sia quella ottimale, vista l'assenza di regolazioni in compressione (quelle che più frequentemente si fanno durante l'uso della bici) in realtà non si ha mai o quasi mai la necessità di raggiungerlo con la mano durante l'uso.
- Autonomia batteria
Motore Shimano EP8 e batteria Shimano integrata da 630 Wh rappresentano l'optimum per quanto concerne l'efficienza del sistema Shimano.
Il test si è svolto nel tardo autunno, cioè con temperature medie di 10-13° C che portano a una riduzione della capacità della batteria di circa 8-10% (ne parliamo in questo articolo).
Per quanto riguarda l'autonomia del motore Shimano EP8 istallato sulla Titici Everso non abbiamo riscontrato variazioni significative rispetto a quanto verificato su altre e-Mtb con la stessa combinata motore-batteria: circa 1350 m di dislivello con 10% di batteria residua (considerando il mio peso di 85 Kg).
- Peso bici
Sebbene triangolo principale e forcellone siano in fibra di carbonio monoscocca, in taglia L, con gomme con camera d'aria e senza pedali, la bilancia ha fatto registrare un peso di 24,5 Kg.
Che non è particolarmente contenuto, sebbene si tratti di una e-Mtb da enduro.
A nostro avviso questo risultato è imputabile all'allestimento scelto: infatti, stando ai dati che dichiara Titici, il montaggio Superior (il più raffinato e costoso) della Everso ha un peso di 2 Kg inferiore.
- Prezzo bici
La Titici Everso in allestimento Premium ha un prezzo di 8490€.
A nostro avviso, in relazione alla qualità dell'assemblaggio, il prezzo non è particolarmente competitivo.
Ad alzare il livello qualitativo abbiamo motore Shimano EP8 e batteria Shimano da 630 Wh e una garanzia ben superiore ai 2 anni previsti per legge.
- Garanzia
Titici garantisce i propri telai per 5 anni dalla data d'acquisto, a patto che entro 15 giorni da essa la bici venga registrata sul sito Titici.com (altrimenti la durata della garanzia scende a 3 anni).
COMPORTAMENTO IN SALITA
Se siete abituati ad usare e-Mtb con sospensioni a 4 pivot, a pivot virtuale o, in generale, sospensioni meccanicamente più elaborate, salendo in sella alla Titici Everso si avverte un funzionamento più basilare della sospensione.
La prima sensazione percepita è che ogni asperità venga assorbita prontamente e se questo rappresenta un vantaggio sul comfort e sulla fluidità quando si va in pianura, nelle salite più tecniche può trasformarsi in un limite.
Il singolo pivot, infatti, non riesce ad isolare completamente l'assorbimento delle asperità dalla trazione della catena (gambe+motore) e, stando in sella, si avverte un assorbimento degli impatti meno fluido, richiedendo al biker un maggiore impegno nella guida in salita.
Come detto nel video, questo comportamento richiede un certo ambientamento, perché la sospensione ha un comportamento meno raffinato in combinazione con il motore elettrico.
In salita la Titici Everso risente del funzionamento della sospensione posteriore e chi sta in sella è chiamato ad un lavoro extra di busto, braccia e gambe nel superamento degli ostacoli.
Questo comportamento, ad onor del vero, diventa particolarmente evidente (e meno piacevole) su terreni molto dissestati, irregolari e con asperità molto ravvicinate fra loro.
Ossia scenari che, anche con sospensioni meccanicamente più raffinate, non passano indenni sulla muscolatura di chi sta in sella...
COMPORTAMENTO IN DISCESA
La dote che si apprezza di più è la prevedibilità di comportamento di questo mezzo, a patto di aver già affrontato un tratto in salita e di aver, quindi, preso un po' di confidenza con il comportamento della bici.
La Titici Everso dà il meglio di sé, infatti, laddove il terreno è molto veloce e con sconnessioni non ravvicinate.
In questi frangenti si riesce ad apprezzare al meglio la precisione di guida del telaio e del carro e si avverte meno l'effetto inibitore che il freno posteriore ha sulla sospensione.
Visti i livelli di rigidità in ballo, se avete pruriti velocistici in discesa, è consigliabile una ruota posteriore più rigida e precisa e, magari, un ammortizzatore più regolabile dall'esterno.
Un dettaglio che mi ha piacevolmente stupito è la silenziosità della sospensione posteriore: lo schema monopivot evita, infatti, che il ramo inferiore della catena (ossia quello che in discesa oscilla di più) sbatta sul carro e questo è un dettaglio di cui ci si accorge solo una volta in sella.
Un effetto dal vago sapore retro, quando le Mtb a doppia sospensione e alcune Mtb hardtail della prima ora erano perlopiù realizzate con questa soluzione.
In conclusione...
La Titici Everso è un oggetto fuori dal coro, con un sapore vintage interpretato in chiave moderna, progettata in Italia e con una geometria molto equilibrata.
La sospensione monopivot richiede un certo ambientamento perché i suoi plus non sono tutti immediatamente verificabili e apprezzabili, ma richiede del tempo e predilige andature veloci e drop, ma su terreni tendenzialmente scorrevoli.
Non passa inosservata e in sella, sebbene sulle prime possa sembrarvi brusca e basica, sa restituire sensazioni piacevoli.
Qui tutti i nostri test di e-Mtb da enduro
Per informazioni Titici.com
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Sull'autore
Simone Lanciotti
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.