Parlando dello Sram X01 Eagle l’errore più facile che si può commettere è pensare che questo sia solo un gruppo con un pignone in più rispetto ai modelli 1x11.
E’ vero, oltre il 42 ora c’è il pignone da 50 denti che cambia di molto gli orizzonti alle trasmissioni monocorona, ma non è solo questo.
Sram infatti ha deciso di riprogettare quasi da capo il sistema di trasmissione i cui dettagli li abbiamo spiegati nell’articolo di presentazione della serie 1x12 del marchio americano.
Tante cose nuove che si avvertono subito, sin dal momento in cui si preme sul comando al manubrio: lo Sram X01 Eagle (così come il fratello XX1 Eagle) è tutta un’altra faccenda rispetto al comunque pregevole Sram X01 a 11 velocità.
Più fluido nel funzionamento del comando del cambio e del cambio stesso (sia quando la catena sale, sia quando scende) e in generale un affinamento delle prestazioni già molto valide dei gruppi 1x11.
Ultimo ma non ultimo… lo Sram X01 Eagle è l’addio definitivo al deragliatore e questo argomento dà il “la” a molte riflessioni.
Utilizzando questo gruppo per svariati mesi, oltre che apprezzarne le prestazioni e anche i lati meno ben riusciti, mi sono posto più volte la domanda: ma per chi è questo gruppo?
E’ per l’agonista, inteso come biker allenato?
Oppure per l’escursionista, cioè per il biker abbastanza allenato ma che si trova a fronteggiare pendenze molto diverse fra loro?
Oppure per tutte e due le tipologie di utenti?
Le risposte le trovate in fondo all’articolo, subito dopo il test, ma per ora quello che sembra sicuro è che chi avesse ancora dubbi sull’abbandonare il 2x10 o il 2x11 in favore di una trasmissione monocorona, ora ha la risposta che cercava.
Prima di passare ai dettagli tecnici e alle prestazioni del gruppo Sram X01 Eagle è il caso di considerare anche la fase di installazione che richiede un po’ più di attenzione rispetto a un X01 a 11 velocità.
In questo video Shawn Cruickshanks di Sram mostra tutta la sequenza di istallazione del gruppo che cambia leggermente fra una Mtb a doppia sospensione e una Mtb hardtail:
Quindi, i punti cruciali da considerare sono:
- lunghezza della catena
- direzione corretta del PowerLock sulla catena
- angolazione corretta del cambio (tramite il B-Gap adjustment tool)
E adesso passiamo al test.
1 - DETTAGLI TECNICI
- Ergonomia dei comandi cambio: in sostanza non cambia di molto rispetto a quella dell’X01 a 11 velocità e mantiene anche le medesime possibilità di regolazione della posizione.
- Integrazione con altri comandi sul manubrio: confermata la compatibilità con il Matchmaker X e quindi i freni Sram e il reggisella telescopico RockShox Reverb possono essere serrati sul manubrio tramite il medesimo collarino.
Questo contribuisce in modo netto a contenere gli ingombri senza compromettere la personalizzazione sul posizionamento dei vari comandi.
https://youtu.be/9Nqpoh0fDq4
- Opzioni disponibili per corone e pignoni: la pedivella dello Sram X01 è compatibile con il recente standard spiderless, cioè con corone ad attacco diretto e senza spider. Sram ha previsto dentature dalla 30 alla 38 (sempre a step di due denti), ma con un profilo dei denti, denominato X-Sync 2, rivisto per facilitare la ritenzione della catena, ridurre gli attriti e migliorare le prestazioni in presenza di fango.
Rispetto alla proposta di dentature dell’XX1 a 11v (dalla 26 alla 40 denti), però, ci sono al momento delle limitazioni.
- Facilità sostituzione corone: rispetto alla soluzione con spider, la sostituzione delle corone in questo caso è un po’ più laboriosa perché occorre sfilare la pedivella dalla sua sede e svitare le tre viti Torx che fissano la corona alla pedivella. Nel complesso non sono richiesti attrezzi o capacità manuali specifiche.
- Facilità sostituzione cavi: del tutto identico alla serie XX1 o X01, quindi a portata di fai-da-te.
https://youtu.be/9Nqpoh0fDq4
- Ingombro laterale del cambio: qui la serie Eagle segna un altro passo in avanti, perché il cambio, pur mantenendo il design X-Horizon, presenta un ingombro laterale più contenuto, sia quando la catena si trova sul 50, sia quando si trova sul 10, situazione più critica per tutti i deragliatori posteriori.
A una rapida occhiata non si colgono molte differenze tecniche, ma è andando nel dettaglio che si riescono ad apprezzare migliorie come questa.
https://youtu.be/sTt5iMux6cg
- Peso: i dati parlano di 1466 gr per il gruppo completo (eccettuando i cuscinetti del movimento centrale) considerando una pedivella Gxp e una corona da 32 denti e comando cambio Trigger.
Lo Sram X01 a 11 velocità, in configurazione analoga, pesa 1441 gr e, come si vede dalla scheda sopra, a influire maggiormente è il pacco pignoni che pesa 355 gr contro i 268 della versione a 11 velocità. La principale ragione di questa differenza di peso è nel numero di pignoni realizzati in acciaio che sono 11 sul modello a 12 velocità contro i 10 del modello a 11 velocità.
Anche il cambio è leggermente aumentato di peso per via del generale irrobustimento a cui è stato sottoposto.
- Prezzo: stando ai prezzi dichiarati e affidandoci quindi ai listini ufficiali, lo Sram X01 Eagle completo costa 1306€ contro i 1269€ necessari per l’acquisto di uno Sram X01 a 11 velocità. Le differenze sono nel costo della catena e nel costo del pacco pignoni.
In negozio e online (leggete più in basso), però, i prezzi possono essere più bassi.
Trattandosi di una novità e trattandosi soprattutto di un prodotto di alto livello, il prezzo è inevitabilmente elevato.
Se si considera però le tecnologie e le migliorie introdotte il divario di prezzo fra l’X01 a 12v e quello a 11v non è poi così marcato.
- Garanzia: anche per lo Sram X01 Eagle la garanzia è di due anni, come per tutti gli altri gruppi del marchio americano.
Voto finale (da 1 a 10): 8,27
2 - PRESTAZIONI
- Precisione: 12 pignoni sono più “difficili” da gestire di 11 e questo si ripercuote in qualche modo sulla precisione di cambiata che, per inciso, è molto valida e decisamente appagante, ma non esente da qualche incertezza.
Che capita di rado, ma capita, soprattutto su Mtb a doppia sospensione.
Quando ho avuto modo di provare questo gruppo su una hardtail (ricordate la Specialized Epic Ht alla Roc d’Azur?) il comportamento del cambio è stato generalmente più costante, anche se di poco, rispetto a quanto riscontrato sulla full da me utilizzata per il test più approfondito.
Il funzionamento della sospensione, quindi, provoca qualche leggera (e sottolineo leggera) interferenza con la precisione della cambiata?
Oppure sono le sollecitazioni del terreno a introdurre una micro interferenza con la tensione del cavo del cambio portando a cambiate meno precise?
Sia chiaro, sto andando a cercare il pelo nell’uovo, ma è qualcosa che durante il test occasionalmente è emerso.
Quindi, ho riscontrato cambiate ultra precise, super silenziose e molto veloci (anche di più rispetto a un XX1 o a un X01) tanto in upshifting (cioè facendo salire la catena), quanto in downshifting (cioè facendo scendere la catena), abbinate a cambiate improvvisamente poco precise e brusche.
Per curiosità, quando questo accadeva provavo a ripetere intenzionalmente la cambiata con risultati sempre diversi e in generale migliori.
Se devo quantificare le volte in cui queste cambiate imprecise si sono verificate direi che una su 12-15 può non andare alla perfezione.
A mio avviso è un risultato comunque positivo, perché nell’offroad questo capita anche con gli altri sistemi Sram e Shimano a 11 velocità, e forse l’aggiunta del 12º pignone mi ha portato (e potrebbe portare anche voi) a essere ancora più pignoli in questa valutazione.
- Velocità di cambiata: vale il discorso fatto prima. Nel complesso è un netto passo in avanti rispetto al “fratello” a 11 velocità e questo è particolarmente riscontrabile, pensa un po’, passando dal 42 al 50, ovvero nel passaggio che, in teoria, è più traumatico per la catena e per fluidità di cambiata.
E invece è proprio qui che emergono le virtù di questo cambio, motivo per cui la votazione a riguardo è molto elevata.
Upshifting e downshifting, comunque, procedono in modo davvero fluido e veloce, meglio di quanto fatto registrare dall’X01 a 11 velocità.
https://youtu.be/tuzUx9ZSLbw
- Silenziosità: le prime uscite sono state le più rumorose: la catena quando si applicava più forza sui pedali in salita, emetteva rumori poco piacevoli.
Il cambio non era ben regolato?
La catena non era ben installata?
Niente di tutto questo: Sram mi ha rassicurato di continuare a pedalare perché le cose si sarebbe risolte da sé. E così è stato.
Per il resto il click del comando del cambio è diverso rispetto a quello a 11v: più silenzioso e avvertibile più a livello tattile che sonoro, come forse dovrebbe essere in ottica racing.
Il cambio durante il suo funzionamento, grazie agli affinamenti effettuati su catena, corone e pignoni, sembra sia stato avvolto da materiale fonoassorbente.
Se eravate abituati alla “meccanosità” (passatemi il neologismo…) dei precedenti cambi Sram ora dovrete abituarvi ad altro.
- Usura: non ho riscontrato particolari criticità durante il test, né avuto problemi derivanti da un’usura precoce. Questa valutazione si ferma a 4 mesi di test. Se dovessero comparire problematiche, però, faremo in modo di segnalarvelo, perché lo Sram X01 Eagle continua a macinare chilometri…
Voto finale (da 1 a 10): 9,25
VOTO COMPLESSIVO (da 1 a 10): 8,76
In conclusione…
La bici sulla quale ho installato lo Sram X01 Eagle era precedentemente allestita con un XX1 11v con corona da 30 denti che, a dirla tutta, in qualche caso ho trovato essere troppo grande per la pendenza delle salite affrontate.
Con l’X01 Eagle ho chiesto a Sram una corona da 32 perché, conti alla mano, lo sviluppo metrico dei rapporti in ballo me lo consentiva.
Infatti, considerando che la bici, le ruote (da 29 pollici) e le gomme utilizzate non sono cambiate passando da un gruppo all’altro, concentriamoci sul rapporto corona/pignone:
- nel caso del 30x42 il rapporto è 0,7142
- nel caso del 32x50 il rapporto è 0,64
ovvero il 30x42 (cioè il rapporto più agile dell’1x11) è più “duro” di un 32x50 (ossia il più agile dell’1x12).
E i rispetto a una trasmissione 2x11?
Ipotizziamo allora il confronto con una delle combinazione più agili disponibili con una trasmissione a doppia corona, cioè ipotizzando un gruppo Shimano Deore Xt M8000 2x11 con corone 24-34 e cassetta 11-42:
- nel caso del 32x50 il rapporto è 0,64
- nel caso del 24x42 il rapporto è 0,57
quindi, il 2x11 in questo caso è più agile, ma offre un range di rapporti più limitato, perché se valutiamo quelli più lunghi otteniamo:
- nel caso del 32x10 il rapporto è di 3,2
- nel caso del 34x11 il rapporto è di 3,09
cioè il 32x10 è più "duro" del 34x11 e, nella configurazione considerata, l'1x12 ha un range di rapporti più esteso dell'1x11.
Se consideriamo però un 2x11 con la nuova cassetta Shimano 11-46 allora l'1x12 si rivela meno competitivo, perché in quel caso la doppia corona e il deragliatore sono ancora la soluzione migliore per avere una combinazione di rapporti molto corti e rapporti sufficientemente lunghi.
Ma qui si entra nell'ambito filosofico-concettuale: deragliatore sì oppure deragliatore no?
Ovvero, per farla breve, estrema versatilità oppure essenzialità e praticità?
Comunque sia, utilizzando l’X01 Eagle in situazioni molto diverse (la polvere di fine estate, l’umido dell’autunno e anche la prima neve) e su pendenze molto diverse, ho continuato ad adottare l’atteggiamento mentale che avevo con l’1x11, ovvero “risparmia il pignone più grande per la salita più ripida”, cioè gestire una gamma di rapporti che, seppur di rado, qualche volta è risultata essere ristretta.
Colpa della gamba o della salita?
O del mix delle due?
Poco importa, il risultato è che talvolta l’1x11, per quanto intrigante, ben fatto e innovativo, ha dato la sensazione di essere una “coperta corta”.
Con l’X01 Eagle le cose cambiano e anche l’approccio mentale cambia di conseguenza, perché ora il pignone più grande, il 50, permette di salire laddove con un 42 si saliva, magari, solo nelle giornate migliori.
Il risultato è che, durante il test, il 50 l’ho usato effettivamente poche volte, ma sapere che c’era è stato sempre un grande comfort mentale.
Metterlo e sentire che la catena saliva su “come fosse di burro” è stato sempre molto appagante.
La sensazione di “coperta corta” del caro 1x11 è sparita e addirittura, preso dall’entusiasmo che il pignone da 50 mi ha dato, mi sono anche chiesto se non era il caso di passare a una corona da 34 denti.
Ma è durato poco…
Però, adesso il modo di usare il cambio è, scusate il gioco di parole, definitivamente cambiato.
L’1x12 è per gli agonisti?
Alla luce di quanto emerso in questo test, assolutamente sì.
Nell’Xc permette di utilizzare una corona più grande e di dare tanto un vantaggio sui tratti veloci e pedalati, oltre che nelle volate, quanto in salita, grazie all’abbinamento con il pignone da 50 denti.
Nell’Xc, ovviamente, è un tripudio di corone da 36, 38 e 40 denti, ma quella è gente fuori dal comune…
Nell’enduro stesso discorso e a tale proposito avevamo letto anche il parere di Manuel Ducci: una corona più grande consente una gestione migliore dei rapporti, in uscita di curva ad esempio, e può facilitare le salite anche ai biker più allenati.
L’1x12 di Sram, inoltre, prevede anche un cambio un po’ meno ingombrante, più robusto del precedente e con la vite di fissaggio sul forcellino meno incline a svitarsi (Sram ha rivisto completamente questo particolare).
Quindi, sì, l’1x12 è per gli agonisti, facendo però attenzione a preferire l’XX1 Eagle per il cross country e l’X01 Eagle per l’enduro, perché la pedivella dell’X01 Eagle è sempre in fibra di carbonio, ma ha una costruzione diversa pensata per resistere a sollecitazioni molto maggiori.
L’1x12 è per gli escursionisti?
Anche qui, in base all’uso che ne ho fatto nel test, la risposta è affermativa, ma, dopo aver letto il test, è facile e ovvio rispondere così.
L’1x12 è la risposta (o la controffensiva) di Sram a tutte le soluzioni aftermarket (alcune anche molto valide, sia chiaro) pensate e proposte per estendere il range di rapporti senza sostituire tutto il gruppo.
L’X01 Eagle è un gruppo completo e come tale capace di prestazioni superiori, grazie all’integrazione fra i vari componenti.
L’unico punto sul quale riflettere è il costo di ricambi come il pacco pignoni (392€) o la catena, ma è questo il prezzo da pagare per avere una simile libertà di azione e questo livello di prestazioni e di leggerezza, rinunciando al deragliatore.
Quindi, che siate agonisti o meno, poco importa: le 12 velocità sono quel potenziamento che serviva all’1x11 per convincere i più scettici del monocorona, ma sono anche un netto passo avanti in fatto di prestazioni e di versatilità rispetto alla precedente generazione di gruppi monocorona by Sram.
Quella famosa coperta corta è diventata più lunga...
Qui altri articoli e test sui gruppi 1x11 e qui le specifiche dello Sram XX1 Eagle.
Per acquistare online questo gruppo e i suoi componenti ecco i prezzi di ProBikeShop.it e qui quelli di Alltricks.it
Per informazioni Sram.com
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Sull'autore
Simone Lanciotti
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.