Come sapete a noi sta molto a cuore il segmento Trail Bike, bici facili da pedalare e che in discesa lasciano spazio anche alla guida più smaliziata, e questa volta abbiamo avuto modo di testare in anteprima una Mtb molto particolare, la Specialized Stumpjumper Evo Pro 29.
Esisteva già questa bici, con telaio in alluminio, ma come spesso capita finché non esce una versione più pregiata difficilmente ci accorgiamo di cosa realmente è stato fatto.
Con la versione in carbonio della Specialized Sumpjumper Evo Pro 29 sembra aver risposto ai nostri articoli nei quali ci chiedevamo se conta più la geometria o l’escursione oppure se una Trail Bike può sostituire un’enduro?
Realizzando questa Mtb Specialized non ha prodotto un esercizio di stile, ma mantenendo 140mm di escursione al posteriore e 150mm all’anteriore, ha realizzato una trail bike con geometrie quanto meno particolari…
Ci piace l’idea che una bici così concepita possa rappresentare una trail bike in salita e un’endurona in discesa, la cosiddetta bici definitiva.
Lo è veramente? Date un’occhiata!
1 - DETTAGLI TECNICI TELAIO
- Geometria: 10
Iniziamo dalle taglie, sono solo 2. Un risparmio per gli stampi visto il progetto azzardato? O forse un modo di sondare il mercato se è pronto ad una rivoluzione del genere, visto l’attuale escursione dei reggisella telescopici…
Semplificando la produzione si potrebbe finalmente scendere un po’ anche con i prezzi… Chissà?!
A differenza di quello che vuole la tendenza comunque qui abbiamo un tubo superiore non eccessivamente lungo, in taglia S2 siamo infatti a 599 mm, un valore nella media che tuttavia grazie all’angolo piantone molto verticale di ben 76° porta il reach a ben 445 mm e un angolo di sterzo, udite udite, di 63,5° che portano la lunghezza dell’interasse a 1220 mm nonostante la forcella sia “solo” da 150 mm di escursione.
Reattività, pedalabilità e aggressività, sembra esserci tutto nelle geometrie della Specialized Stumpjumper Evo Pro 29.
- Assetto in sella: 10
La geometria del telaio della Specialized Stumpjumper Evo Pro 29 è pensata per uno stile in ogni caso propenso soprattutto ad una guida aggressiva.
La posizione che si assume in sella è piuttosto bilanciata, ci si sente subito a proprio agio.
La taglia in prova è la S3 quella più lunga delle due, una sorta di L/XL, un po’ lunga, anche per me che gradisco bici abbondanti, per via soprattutto dell’attacco da 45 mm e il manubrio da ben 800 mm prontamente accorciato.
L’altezza del tubo piantone di 450 mm di lunghezza in taglia S3, permette di accogliere il nuovo reggisella telescopico Specialized Command Post Ircc con escursione di ben 160 mm. che visto la mia altezza sella ho dovuto sfruttare nella penultima posizione in fase estesa.
Taglia abbondante la S3 per il sottoscritto ma ad ogni modo mi sono sentito a mio agio.
- Cura costruttiva: 9
La qualità generale è di altissimo livello al pari della Stumpjumper “normale”.
Il passaggio dei cavi, sia per la trasmissione che per il cavo del freno posteriore è una soluzione pulitissima.
Non può mancare la protezione del telaio nella parte inferiore e anche del batticatena, che adesso ha anche una conformazione tale da impedire ancora meglio i rumori causati dalla catena.
C’è anche lo Swat nel tubo obliquo utilissimo per portare la camera, una pompa e qualcosa da mangiare e come sulla versione S-Works da noi provata è previsto anche un compartimento Swat nel cannotto di sterzo per accogliere un piccolo multitool.
– Tuning ammortizzatore: 9
L’ammortizzatore Fox DHX2 Performance Elite di serie sulla Specialized Stumpjumper Evo Pro 29 gestisce 140 mm di escursione e la possibilità di regolare, oltre aperto e chiuso, anche la compressione alle basse e il ritorno.
La fluidità di funzionamento è di altissimo livello e l’idraulica sensibile ad ogni click. In posizione Firm è molto più sostenuta, ideale per le lunghe salite.
La taratura idraulica e il comportamento sono di primissimo livello, nonostante la molla originale nella taglia S3 della prova sia da 550 lb, quindi un po’ dura.
La sospensione lavora benissimo accoppiata a questo ammortizzatore ed è veramente dura metterlo in crisi.
- Posizionamento ammortizzatore: 9
La posizione lo rende facile da raggiungere anche stando in sella, e a differenza di quanto successo con gli altri modelli di Stumpjumper, la conformazione del Fox DHX2 permette di essere accessibile “solo” da destra…
- Peso telaio e/o bici: 9
Il valore rilevato, con pedali per la taglia S3, è: 14,6 kg con gomme tubeless. Ma d’altronde, con un montaggio così aggressivo era difficile aspettarsi altro…
- Prezzo telaio e/o bici: 8,5
Gli 6999€ richiesti, vista la qualità a bordo, sono una cifra alta in assoluto, ma allineata ai prezzi della concorrenza.
L’allestimento è di ottimo livello e si ha anche spazio per qualche piccolo upgrade di finitura.
– Garanzia sul telaio: 9,5
E’ prevista la garanzia a vita sul telaio (ma solo per il primo proprietario).
Voto finale (da 1 a 10): 9,25
2 – COMPORTAMENTO IN SALITA
– Efficienza sospensione posteriore in salita: 8
La Specialized Stumpjumper Evo Pro 29 è capace di arrampicare molto bene, anche se la sospensione quando è aperta è fin troppo sensibile e rende la pedalata meno efficace soprattutto quando si è stanchi.
Sui tratti scorrevoli possiamo sfruttare la posizione più chiusa che la rende molto più reattiva ed efficiente.
In salita off-road bisogna fare attenzione a due fasi diverse per sfruttare al meglio l’ammortizzatore: se è ripido vi consiglio di tenerla chiusa per evitare fastidiosi affondamenti se invece è meno pendente allora aperta vi regalerà quel comfort in più che non guasta mai.
- Impressioni di guida in salita: 9
Le 12 velocità sono quasi superflue su questa bici.
La Stumpjumper Evo si pedala benissimo, tanto che per sfruttare al meglio lo Sram Gx Eagle sarebbe stato più opportuno dotarla di una corona da 32 in luogo di quella da 30.
Il grip delle gomme Specialized Butcher è notevole e, sebbene prediligano il grip non si può dire che siano pesanti da pedalare.
L’altezza da terra del movimento centrale è discreta, affrontando i tratti tecnici non è così raro urtare con i pedali sulle sporgenze.
Differentemente da quello che ci si possa aspettare, la Specialized Stumpjumper Evo Pro 29 si pedala piuttosto bene, anche se a causa dell’angolo di sterzo molto aperto e dell’interasse abbondante trova chiaramente delle difficoltà rispetto alla “normale” quando ci si trova in salite più tecniche e soprattutto strette.
Voto finale (da 1 a 10): 8,5
3 – COMPORTAMENTO IN DISCESA
– Efficienza sospensione posteriore in discesa: 10
Dicevo della molla troppo dura, eppure con un Sag intorno al 20% la sospensione è sostenuta e con l’idraulica quasi completamente aperta è molto fluida durante tutta la corsa.
E’ migliorata tanto e con il Fox DHX2 ha qualcosa in più: è sensibile, sostenuto e lo si può maltrattare a dovere.
- Efficienza in frenata: 8,5
Il sistema FSR di Specialized con giunto Horst mantiene un’ottima efficacia in frenata anche se la ruota, nella transizione da bloccata a rotolamento, genera una differenza di sensibilità della sospensione avvertibile.
- Impressioni di guida in discesa: 9,5
Le gomme Specialized montate sulle ruote Roval Traverse Carbon sono molto elastiche, reattive e “toste”.
I freni Sram Code Rsc a 4 pistoni sono potenti e nella taglia S3 abbiamo i dischi da 200 mm avanti e dietro, per il massimo della potenza frenante.
La forcella Fox 36 Float Grip2 Performance Elite da 150 mm ha un’ottima scorrevolezza e fluidità. Se sollecitata a dovere trasmette sempre solidità.
Ho utilizzato la bici in discesa cercando un po’ il limite, eppure sembra non averli, anzi, sono decisamente io ad averli avuti in qualche occasione.
Lo sterzo a 63,5° unito all’interasse piuttosto abbondante sul veloce e ripido regalano una sensazione di totale sicurezza. La bici è composta, stabile e non sembra essere mai in crisi.
Di contro i sentieri da trekking, ricchi di tornanti e molto stretti sono un po’ più impegnativi, soprattutto a causa della lunghezza totale della bici.
Voto finale (da 1 a 10): 9,33
4 - COMPORTAMENTO SUL PEDALATO
- Efficienza sospensione posteriore nel pedalato: 8
L’ammortizzatore Fox DHX2 è molto sensibile e, nonostante la bici esca fuori dalle curve molto forte, quando ci si alza sui pedali si sente che la sospensione affonda, rendendo i rilanci meno repentini.
- Impressioni di guida sul pedalato: 9,0
Se la consideriamo una bici da enduro, perché alla fine questo è, la risposta del telaio ad ogni impulso dato sui pedali e la reattività rendono la Specialized Stumpjumper Evo Pro 29 velocissima.
Il peso non è minore a quello di una enduro, ma la reattività della sospensione e delle geometrie di questo telaio sono evidenti rispetto alla Specialzied Enduro, ad esempio. Questa Mtb invoglia chi guida a spingere sui pedali e a cercare sempre più velocità.
Voto finale (da 1 a 10): 8,5
VOTO COMPLESSIVO (da 1 a 10): 8,9
In conclusione…
La Specialized Stumpjumper Evo Pro 29 ci è piaciuta moltissimo: in salita è una Stumpjumper e in discesa è una Enduro.
A proposito, visto che prima o poi ce lo chiederete, posso dire che in discesa con questo allestimento per certi versi sembra avere anche più margine rispetto alla Enduro sui tratti veloci e ripidi.
Una trail bike “inconsueta”, che ci ha dato conferma di come le geometrie influiscano in maniera così netta sul comportamento di una bici.
Pedalabile, con dei limiti rispetto alla Stumpjumper “normale” e in discesa reattiva, ma con una stabilità e sicurezza da “endurona”.
Ho provato sia la Stumpjumper che la Enduro, diverse volte, e da un punto di vista ho trovato qualche limite in discesa alla prima e in salita alla seconda.
Con la Evo ci si è spinti oltre, cercando di racchiudere entrambe le categorie, strizzando l’occhio un po’ più alla discesa, e forse ci sono riusciti tirando fuori dal cilindro la nuova Specialized Stumpjumper Evo Pro 29.
Per informazioni specialized.com
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Sull'autore
Stefano Chiri
Mi piace la guida off-road, in sella alla bici e alla moto, ho una vocazione gravity-fun e per me lo stile in sella è tutto. Se non riesco ad essere velocissimo, cerco di essere stiloso... Su MtbCult mi occupo di Mtb da enduro e da trail riding