Dopo aver provato la “sorella” con ruote da 29”, è ora la volta del test della Specialized Enduro Pro Carbon 650b.
Che riprende alcuni concetti caratteristici della versione con ruote da 29”, ossia interasse e tubo superiore compatti, movimento centrale basso (ma non bassissimo) e quindi un’agilità davvero notevole.
La Specialized Enduro di nuova generazione è tutta un’altra bici rispetto al passato, con i suoi pro e i suoi contro, e segna un punto di rottura con il passato: per essere una Specialized non ispira confidenza nella guida appena ci si sale in sella.
E’ una bici diversa, comunque divertente, per la quale il sottoscritto, dopo averla provata, si è fatta un’opinione molto singolare: una Bmx sopra (vedi tubo superiore compatto) e una bici da enduro sotto (vedi angolo di sterzo aperto e interasse relativamente lungo).
Ed è proprio così che va…
1 - GEOMETRIA
- Angolo di sterzo: 9
65,5° sono un valore allineato alle concorrenti dirette. E in più c’è da considerare la forcella da 170 mm di escursione.
- Angolo piantone: 10
Siamo a ben 76°, cioè un tubo piantone davvero molto “in piedi”, molto più delle sue rivali. Questo si traduce in una posizione in sella è perfetta per pedalare in salita e per dare al biker una posizionamento ben centrato fra le due ruote. Però…
- Lunghezza tubo superiore: 6,5
In taglia L siamo ”solo” a 60,4 cm, cioè almeno 3 cm in meno rispetto a quanto si vede sui modelli della concorrenza più recente. Questa scelta impone al biker una guida più attiva, aggressiva e anche più impegnativa in discesa per riuscire a sfruttare tutti i 170 mm di escursione.
Sulla Enduro Pro Carbon 29, grazie proprio alle ruote da 29”, il tubo superiore più corto crea qualche disagio in meno.
- Altezza movimento centrale: 9,0
Siamo a 34,5 cm con gomme da 2,3”. Che diventano anche di meno quando ci si siede in sella al valore corretto di Sag. Le pedivelle da 170 mm aiutano a toccare il meno possibile a terra.
- Lunghezza tubo di sterzo: 9,5
11,5 cm in taglia L sono un valore molto contenuto e permettono al biker di avere il dislivello sella-manubrio che si vuole, a patto di non accorciare troppo il cannotto della forcella.
- Lunghezza carro: 10
42,5 cm sono una misura da record per una bici da enduro con un simile valore di escursione. La sospensione Fsr di Specialized riesce a fare anche questo.
- Interasse: 9,5
Nonostante la lunga escursione delle sospensioni siamo a 1201 mm in taglia L, cioè un valore piuttosto contenuto (considerata la taglia e l’escursione) che rende la Specialized Enduro Pro Carbon 650b estremamente agile. E neanche troppo instabile sul veloce, come leggerete più avanti.
- Assetto in sella (specificare statura e altezza di sella): 8
Il sottoscritto è alto 180 cm e ha un’altezza di sella di 74 cm. Durante il test della bici ho alzato la sella di 5 mm per via della misura più corta delle pedivelle rispetto al solito.
La posizione in sella è al quanto insolita: il tubo superiore è più corto di quanto ci si aspetterebbe e con il tubo piantone molto verticale ci si ritrova protesi verso il manubrio.
Questo, in discesa, se da un lato migliora la reattività della bici (di fatto è più corta), dall’altro impone un lavoro extra a braccia e busto per controbilanciare la pendenza e gli ostacoli che si trovano sui sentieri.
La Specialized Enduro Pro Carbon 650b richiede una guida molto attiva e decisa, altrimenti può risultare penalizzante.
Non ispira confidenza alla prima pedalata come accadeva sulla precedente versione della Enduro.
Voto finale (da 1 a 10): 8,93
2 - COMPORTAMENTO IN SALITA
- Tuning scelto per l’ammortizzatore: 6
Vale quanto scritto per la Specialized Enduro Pro Carbon 29 (dato che l’ammortizzatore e la sua taratura sono identici), ovvero non c’è un supporto adeguato da parte dell’idraulica in compressione, con il risultato che l’ammortizzatore subisce molto l’azione della pedalata, risultando sempre molto attivo. Da qui si comincia a capire che questa bici ha una forte vocazione per la discesa.
- Efficienza sospensione posteriore nell’andatura regolare: 6
Affrontare lunghe risalite pedalando può risultare impegnativo se si cerca di farlo nel minor tempo possibile. L’idraulica in compressione non dà il sostegno sperato, nemmeno chiudendo del tutto i registri di cui è fornito l’ammortizzatore Ohlins Stx22.
- Efficienza sospensione posteriore nell’andatura fuorisella: 5
Si può pedalare fuorisella solo per brevi tratti, altrimenti diventa troppo penalizzante.
- Efficienza sospensione posteriore in salita offroad: 6
Fintanto che la pendenza non è eccessiva, si riesce a sentire i benefici di una sospensione molto attiva offroad.
- Commenti sui componenti montati sulla bici: 6
Anche la Enduro Pro Carbon 650b, al pari della “sorella” da 29”, è una bici pensata soprattutto per la discesa, ma grazie all’adozione della trasmissione Sram X01 Eagle anche le salite più ripide diventano possibili.
Purtroppo il tuning dell’ammortizzatore diventa penalizzante proprio in salita.
Voto finale (da 1 a 10): 5,8
3 - COMPORTAMENTO IN DISCESA
- Tuning scelto per l’ammortizzatore: 8,5
Qui le cose migliorano un po’, perché si avverte la grande sensibilità della sospensione posteriore grazie proprio all’ammortizzatore Ohlins. Ho scelto qualche Psi in più rispetto a quanto suggerito dal sistema AutoSag per cercare di “riempire” un po’ di più la compressione a metà corsa.
- Curva di compressione della sospensione: 8
E’ quella tipica delle sospensioni Fsr di Specialized a lunga escursione, ossia lineare nella fase iniziale per poi diventare più progressiva verso il fine corsa.
In particolare, con la taratura dell’Ohlins Stx22 diventa troppo progressiva, al punto che è quasi impossibile sfruttare tutti i 170 mm di corsa.
- Impatti di piccola entità: 9,0
Grazie all’ottimo lavoro di forcella e ammortizzatore le piccole sollecitazioni spariscono quasi del tutto. Le ruote da 27,5”, però, non sono capaci di filtrarle bene quanto quelle da 29”.
- Impatti di grande entità: 9
Per una guida enduro servirebbe un po’ di progressività in più sulla forcella Lyrik Rc (un paio di token?), ma soprattutto un migliore controllo da parte dell’ammortizzatore nella transizione da metà corsa a fondo corsa. Si passa con rapidità dall’avere una sospensione lineare a una sospensione molto progressiva.
Nel complesso però il risultato è buono, perché i 170 mm di corsa della Enduro Pro Carbon 650b non sono mai sembrati troppo pochi…
- Rigidità torsionale del carro: 9,0
La sospensione Fsr della Enduro di nuova generazione è davvero solida. E a questo risultato concorrono lo standard Boost e le dimensioni più che massicce dei foderi del carro (in fibra di carbonio sulla versione Pro).
- Agilità della bici: 9,5
E’ uno dei punti di forza di questa bici, grazie a una geometria che favorisce proprio i cambiamenti di direzione. Nonostante le sospensioni da 170 mm di corsa e l’ammortizzatore poco sostenuto a metà corsa…
- Efficienza sospensione posteriore in frenata: 8,5
Una delle peculiarità del giunto Horst, di cui la Specialized Enduro Pro Carbon 650b è dotata, è proprio quella di mantenere la sospensione posteriore abbastanza attiva. E ciò vale anche per questa bici.
- Commenti sui componenti montati sulla bici: 9,5
La componentistica nel complesso è su un livello omogeneo e adatto a un utilizzo enduro. Meno, magari, le pasticche con mescola organica che nelle lunghe discese, specie con il caldo, vanno presto in affaticamento.
Molto buono il comportamento delle gomme Specialized Butcher (anteriore) e Slaughter (posteriore), entrambe in versione Grid, cioè la più resistente e adatta a un utilizzo enduro, con sezione da 2,3”. La gomma anteriore offre una buona presa su una grande varietà di terreni, mentre la posteriore predilige terreni asciutti e compatti.
Il mozzo anteriore Roval Traverse con i Torque Caps (foto sopra) e la forcella con standard Boost sono un bell’aiuto per la precisione di guida.
- Altro e/o eventuali sensazioni:
La solidità del telaio è qualcosa che si avverte subito in discesa. Specialized ha lavorato molto proprio su questo aspetto cercando di elevare le doti di solidità e di precisione nella guida, arrivando a un risultato che non si discosta molto da quello raggiungibile da un telaio da downhill.
Nonostante l’interasse sia relativamente contenuto, questa bici, oltre ad essere molto agile, riesce anche a essere abbastanza stabile in velocità, perché la taratura “morbida” a metà corsa dell’ammortizzatore abbassa il baricentro e di conseguenza aumenta la confidenza di guida.
Voto finale (da 1 a 10): 8,87
4 - COMPORTAMENTO SUL PEDALATO
- Tuning scelto per l’ammortizzatore: 6,0
Quanto detto per la salita vale anche qui, salvo che sul pedalato le cose possono anche complicarsi un po’ perché può capitare di effettuare dei rilanci. Il freno in compressione ridotto dell’ammortizzatore Ohlins penalizza la versatilità di questa bici che diventa, di fatto, una bici con un orientamento gravità molto marcato.
Anche troppo, soprattutto se paragonata alla versione precedente della Enduro.
- Efficienza sospensione posteriore nei rilanci: 6
Con questa taratura dell’ammortizzatore è meglio non avere fretta mentre si pedala...
- Agilità della bici: 9
Interasse, carro e tubo superiore compatti permettono una grande agilità alla Specialized Enduro Pro Carbon 650b. Quanto detto in discesa vale anche nel pedalato.
- Commenti sui componenti montati sulla bici: 8
La corona da 32 denti per un utilizzo enduro è più che adeguata, ma va detto che
una corona più grande a nostro avviso non può essere montata, visto che già quella da 32 denti sfiora il fodero basso destro (foto in basso).
Che sia anche questa la ragione per cui Jared Graves preferisce usare la Specialized Stumpjumper nelle gare dell’Enduro World Series?
Molto valido il funzionamento della trasmissione Sram X01 Eagle che sull’esemplare di bici provato è risultata essere ben tarata.
Voto finale (da 1 a 10): 7,25
5 - DETTAGLI TECNICI TELAIO
- Regolazioni consentite sulla geometria: 6
Non ne sono previste e su una bici da enduro così specialistica cominciano a farsi desiderare. In compenso su questa bici, volendo, è possibile montare gomme con sezione fino a 2,6”
- Spazio fra gomma posteriore e carro (in caso di fango): 10
Sarà davvero difficile avere problemi in caso di fango visto che i passaggi ruota sono calibrati per sezioni fino a 2,6”.
- Cura del passaggio cavi: 9
Quasi perfetto, come visto anche sulla sorella con ruote da 29”. E anche qui il passaggio del freno posteriore potrebbe essere studiato un po’ meglio visto che richiede l’utilizzo di una fascetta di plastica (foto in basso) per tenere nella posizione corretta il cavo del freno.
- Attacco portaborraccia: 10
Qui Specialized stupisce: oltre al portaborraccia sul tubo obliquo, c’è anche lo scomparto Swat che permette di alloggiare, tramite degli accessori forniti di serie, una vasta gamma di oggetti.
Oggetti che non si dovrà più infilare nelle tasche, nello zaino o nel marsupio…
- Attacco guidacatena: 10
Ce n’è uno di serie di piccole dimensioni che fa il suo dovere, ma volendo c’è anche la predisposizione per un guidacatena Iscg05.
- Protezioni sul telaio e sul carro: 9,5
Sono nel posto giusto e ben ferme nella loro posizione. Però, così come per la Enduro 29, la protezione del batticatena poteva essere un po’ più estesa e coprire meglio la parte di fodero nelle vicinanze della corona.
- Posizionamento dell’ammortizzatore: 10
In questa posizione è facile da raggiungere con le mani anche stando in sella ed è ben nascosto dai detriti che porta su la ruota posteriore.
- Peso telaio e bici: 7,5
In taglia L, senza pedali e con le camere d’aria, pesa 14,2 Kg.
E’ il “prezzo” da pagare per tanta solidità che, forse, va anche oltre l’utilizzo enduro.
- Prezzo telaio e/o bici: 8,5
Siamo a 6290€, di certo un prezzo non alla portata di tutti, ma in compenso l’allestimento è “pronto gara”. Ammortizzatore a parte…
Da notare che il telaio è lo stesso della versione più raffinata S-Works.
- Garanzia: 9
Di base sono 2 anni, ma diventano gratuitamente 5 registrando la bici dopo l’acquisto sul sito ufficiale.
Voto finale (da 1 a 10): 8,95
VOTO COMPLESSIVO (da 1 a 10): 7,96
In conclusione…
E’ una bici anomale per Specialized, perché per la prima volta le Enduro richiede un periodo di apprendistato per essere capita e sfruttata al meglio.
I lati meno entusiasmanti sono una limitata versatilità a causa della taratura “soft” scelta da Specialized per l’ammortizzatore Ohlins e il maggiore impegno richiesto alla guida per via della lunghezza contenuta del tubo superiore, ma sono aspetti che, come leggerete più avanti, sono in parte superabili.
Se cercate, però, il feeling di guida di una bici da enduro moderna sappiate che potreste rimanere delusi: la Specialized Enduro Pro Carbon 650b è una bici che richiede una guida “vecchio stile”, cioè molto attiva e precisa, sebbene l’angolo di sterzo, la lunghezza del carro e l’altezza del movimento centrale siano su valori di ultima generazione.
Insomma, la definizione “Bmx sopra, Mtb da enduro sotto” non è tanto sbagliata… ?
Ma se provate a cambiare ammortizzatore…
E’ quello che abbiamo fatto dopo aver “assaggiato” la taratura poco entusiasmante dell’Ohlins Stx22 di serie. E lo abbiamo sostituito con un Ohlins Ttx22 a molla, come vi avevamo anticipato in questo articolo.
La bici è cambiata completamente e la sospensione posteriore ha iniziato a funzionare a dovere.
In salita, grazie al freno molto marcato della posizione 3 del registro delle alte velocità di compressione, la bici acquista un’efficienza sconosciuta a quello ad aria.
La sospensione, infatti, rimane stabile nella posizione di Sag e si riesce a pedalare seduti senza quasi avvertire alcun movimento della sospensione.
Se ci si alza sui pedali, però, l’ammortizzatore torna in funziona, ma le salite diventano comunque molto più piacevoli.
In discesa, finalmente, c’è il sostegno che serve a metà corsa e i cambiamenti di traiettoria sono rapidi, in uscita di curva si va più veloci e, in generale, la sospensione posteriore funziona in modo più armonico con il carattere agile della bici.
La molla infine è anche capace di gestire bene i fondocorsa, risultando progressiva al punto giusto, con una sensibilità e una fluidità sconosciuta a qualunque ammortizzatore ad aria.
Il peso aumenta un po’, ma se avete questa bici (o la “sorella” con ruote da 29”) considerate seriamente questo upgrade, purtroppo non proprio economico (720€ + Iva).
Per informazioni Specialized.com
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Sull'autore
Simone Lanciotti
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.