TEST - Scapin Oraklo: for racing only

Simone Lanciotti
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TEST - Scapin Oraklo: for racing only

Simone Lanciotti
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La Scapin Oraklo è al momento il punto di arrivo di una crescita che il produttore veneto ha avuto in campo Mtb durante gli ultimi 25 anni.
Anzi, anche qualcosa di più perché la Scapin Pro Race, tutta in acciaio, nel 1990 esisteva già e si proponeva a tutto il popolo dei biker.
All’epoca non esistevano distinzioni al di fuori di cross country e downhill e quando prendevi una Mtb era per farci di tutto.

Scapin oraklo
Altri tempi, certo, ma la vocazione Xc racing di Scapin non è cambiata, anche se nel tempo sono mutate le impostazioni, le tecnologie e anche le filosofie costruttive.
La fibra di carbonio ha preso il posto dell’acciaio, il materiale sul quale Scapin ha costruito il suo blasone, ma non ha tolto al marchio veneto quella rinomata capacità di costruire Mtb ad alte prestazioni.

Scapin oraklo
Ad eccezione della meteora Scapin Ottobulloni (l’unica Mtb a doppia sospensione dell’azienda veneta), la maggior parte delle Mtb Scapin hanno avuto ed hanno un’indole corsaiola.

Scapin oraklo

L'altra colorazione disponibile della Scapin Oraklo

Questo preambolo ci ha permesso di introdurre e di spiegare da quale background tecnologico e culturale provenga la Scapin Oraklo, una hardtail in fibra di carbonio pensata per essere efficace nella guida in ambito Xc e marathon (con i dovuti accorgimenti di cui vi parleremo).
Dalla sezione tonda dei tubi di acciaio si è passati ai disegni ben più articolati delle tubazioni in fibra di carbonio della Oraklo.
Entriamo nei dettagli…

Scapin oraklo

1 - GEOMETRIA
- Angolo di sterzo: 8,5
71° sulla taglia L (che diventano 70,5° sulla taglia S e 71,5° sulla XL) segnano una precisione intenzione di Scapin nel conferire a questa bici reattività e maneggevolezza. E’ un valore in contrapposizione a quello di molte hardtail di ultima generazione, ma nella guida non è così limitante come può sembrare.

Scapin oraklo

- Angolo piantone: 9
73,5° per la taglia L, ovvero valida efficienza sui pedali. La misura della Scapin Oraklo non è “super in piedi” come si vede in altri casi, ma alla prova sul campo non desta alcuna problematica.

Scapin oraklo

Scapin oraklo

I dettagli della geometria della Scapin Oraklo

- Lunghezza tubo superiore: 10
61 cm in taglia L sono un valore da Mtb hardtail da Xc: il tubo superiore è lungo e permette una posizione, volendo, molto caricata sull’anteriore.
- Altezza movimento centrale da terra: 10
31 cm sono un valore in linea con le rivali e permettono la necessaria stabilità nella guida.

 

Scapin oraklo

- Lunghezza carro: 7
Il dato dichiarato è 44 cm, ma quello rivelato è 44,5 cm. In assoluto non è il più contenuto, nonostante Scapin abbia adottato lo standard Boost sul mozzo posteriore che, in teoria, consente fra le altre cose di accorciare il carro.

Scapin oraklo
- Interasse: 7
111,8 cm in taglia L: qui la lunghezza non contenuta del carro apporta il suo contributo nell’allungare un po’ l’interasse.
- Assetto in sella: 8,5
Il sottoscritto ha un’altezza di sella di 74 cm e sulla Scapin Oraklo ho percepito immediatamente la sensazione di essere in mezzo alle due ruote. L’interasse e il carro non ricercano l’estrema compattezza e questo nella guida dà un’extra di stabilità. Per mia preferenza personale avrei preferito un attacco manubrio leggermente più corto di quello Ritchey Wcs da 120 mm, in modo da avere un po’ di confidenza in più nelle discese. Ben posizionata la sella. Nel complesso l’assetto in sella, al netto delle personalizzazioni segnalate, ispira a spingere forte sui pedali.

Voto finale (da 1 a 10): 8,5

Scapin oraklo

2 - COMPORTAMENTO IN SALITA
- Rigidità torsionale del carro: 10
Davvero molto elevata e in questo frangente si apprezza l’avere un carro non troppo compatto perché permette alla ruota anteriore di restare più facilmente a contatto con il terreno. La forma ricurva dei foderi bassi e dei foderi alti in prossimità del forcellino posteriore in abbinamento alla battuta Boost permette alla bici una rigidità notevole.

Scapin oraklo

- Ad andatura regolare offroad: 9,5
Il carro della Scapin Oraklo è davvero granitico: concede poco al comfort e trasmette sui pedali i watt generati dalle gambe. Se avete il motore per spingere forte questo telaio vi darà soddisfazioni.
- Su pendenze elevate: 10
Il carro non troppo corto, se la gomma posteriore ha la giusta pressione, consente un beneficio sulla trazione. La rigidità anche qui è un vantaggio innegabile.

Scapin oraklo

Pacco pignoni SunRace 11-46

- Commenti sui componenti montati sulla bici: 9,5
La trasmissione Shimano Deore Xt con pacco pignoni SunRace 11-46 e corona singola da 34 denti è una combinazione perfetta per questa bici. Il pignone da 46 denti è un bell’aiuto in tutti quei frangenti in cui serve la massima demoltiplicazione.
E con la corona da 34 denti si riesce comunque a fare una buona velocità in pianura o nei falsopiani in discesa.
Le Vittoria Barzo da 2,1” di sezione hanno un buon grip, ma per ottimizzare la trazione e il comfort (come leggerete più avanti) sarebbero meglio di sezione più generosa.

Voto finale (da 1 a 10): 9,75

Scapin oraklo

3 - COMPORTAMENTO IN DISCESA
- Rigidità torsionale del carro: 8
La Scapin Oraklo richiede un minimo di confidenza nella guida in discesa anche per via dell’elevata rigidità del carro. Chi ha più destrezza nella guida riesce a beneficiare della rigidità del posteriore di questa bici.
- Agilità della bici: 9,5
L’angolo di sterzo da 71° ha la grande virtù di dare alla bici una maneggevolezza senza pari. Sul ripido, però, diventa difficile correggere le traiettorie.

Scapin oraklo

La forcella Fox 32 Float Step Cast Performance da 100 mm contribuisce molto a migliorare la guida della bici. Qui il test in anteprima della versione Factory.

- Stabilità: 9
Da un lato c’è il carro da 44,5 cm e il tubo superiore da 61 cm che aumentano la stabilità e dall’altro abbiamo l’angolo di sterzo da 71° che invece riduce la stabilità.
Il comportamento della Scapin Oraklo, quindi, non è dei più immediati da capire, anche perché, comunque, è una bici da competizione e la scelta di un angolo di sterzo da 71°, infatti, è stata fatta in base alle richieste degli atleti che gareggiano con Scapin.

Scapin oraklo

La struttura del carro è decisamente solida.

Scapin oraklo

Le dimensioni e la sezione dei foderi bassi concorrono a rendere molto rigido il posteriore della Scapin Oraklo.

- Assorbimento asperità: 7,5
Discreto, perché la costruzione del telaio privilegia la massima trasmissione della potenza, come si conviene a una bici da Xc. Le soluzioni adottate da Scapin (vedi le curvature sui foderi alti e bassi del carro, sul tubo superiore e sul tubo obliquo) hanno lo scopo di attenuare l’intensità delle sollecitazioni trasmesse al biker.
In discesa, però, questo è ben poco avvertibile perché la Oraklo è pur sempre una hardtail.
- Commenti sui componenti montati sulla bici: 9,5
La forcella Fox 32 Float Step Cast da 100 mm si conferma, pur nella versione Performance, una gran forcella per l’ambito Xc.

Scapin oraklo

La parte inferiore delle gambe della forcella è lavorata in modo da contenere il peso senza intaccare la solidità.

Scapin oraklo

Scapin oraklo

Molto valide anche le ruote allestite con cerchi Ztr Crest di ultima generazione (con cerchio da 23 mm di larghezza interna), 32 raggi e mozzi Miche 966 compatibili Boost.
Ennesima conferma di affidabilità, potenza (per l’uso Xc) e modulabilità da parte dei freni Shimano Deore Xt.

Voto finale (da 1 a 10): 8,7

Scapin oraklo

4 - COMPORTAMENTO SUL PEDALATO
- Rigidità torsionale del carro: 10
Stando seduti sulla sella si avverte la facilità con cui la potenza impressa sui pedali si trasforma in velocità. La Scapin Oraklo è una bici pensata per le prestazioni.
- Assorbimento asperità: 7,5
Non è il suo forte e basta guardare alcuni dettagli per avere la conferma di ciò che si avverte in sella. I foderi alti, seppure di dimensioni più piccole rispetto a quelli bassi, hanno una sezione esagonale non proprio sottile; quelli bassi, invece, sono di sezione rettangolare e con lo scopo di flettere (poco) solo in prossimità della curvatura.
Il risultato è che se ci si aspetta del comfort in sella si potrebbe rimanere delusi con l’allestimento di serie, a meno di non montare gomme tubeless e magari anche di sezione maggiore rispetto alle 2,1” di serie.

Scapin oraklo
- Comfort lunghe distanze: 7,5
Oltre a quanto detto sopra occorre segnalare anche l’adozione di un cannotto reggisella di sezione abbondante, 31,6 mm. Questa misura, oltre al materiale (lega d’alluminio) con cui è realizzato il Ritchey Wcs Trail di serie, non permette un livello di assorbimento delle vibrazioni tale da rendere la bici confortevole sulle lunghe distanze.
Un miglioramento si può avere utilizzando un reggisella in fibra di carbonio e gomme di sezione maggiorata.
- Agilità della bici: 9
Nulla da eccepire: anche se, come detto sopra, l’interasse non è dei più contenuti, la Scapin Oraklo si riesce a guidare con molta rapidità. Il merito, qui, è soprattutto dell’angolo di sterzo da 71°.

Scapin oraklo
- Commenti sui componenti montati sulla bici: 7
Un reggisella “più tollerante” alle sollecitazioni provenienti dalla ruota posteriore e delle gomme da 2,25” (come ad esempio le Vittoria Mezcal provate) renderebbero questa bici molto più indicata per le lunghe percorrenze.

Voto finale (da 1 a 10): 8,2

5 - DETTAGLI TECNICI TELAIO
- Spazio fra gomma posteriore e carro (in caso di fango): 10
In caso di fango la ruota posteriore non patisce più di tanto, anche con una gomma più panciuta.
- Cura del passaggio cavi: 10
Tutti i cavi passano all’interno del telaio: il cavo del freno posteriore passa dentro al tubo obliquo, fuoriesce nella parte inferiore della scatola del movimento centrale e rientra nel fodero basso sinistro.

Scapin oraklo

Il passaggio sotto la scatola del movimento centrale del cavo del freno posteriore.

Scapin oraklo

Il tubo obliquo è predisposto per il passaggio interno del cavo per deragliatore Shimano SideSwing

Quello del cambio, invece, scorre nel tubo superiore e poi nel fodero alto destro. Una soluzione, quest’ultima, insolita, ma molto efficace perché il cavo del cambio ha un percorso molto più rettilineo, a tutto vantaggio della precisione di cambiata.
- Attacco portaborraccia: 10
Ce ne sono due, dove ci si aspetterebbe che fossero.
- Compatibilità deragliatore: 7
Scapin ha previsto la compatibilità solo con il deragliatore di tipo SideSwing con attacco directmount.
- Protezioni sul telaio e sul carro: 6,5
La Scapin Oraklo è fornita di serie di una protezione per il fodero basso destro (il batticatena) in neoprene di tipo rimovibile. Difficile da applicare, però.

Scapin oraklo

La finitura del telaio Oraklo gioca sul mix di superfici opache e lucide.

- Peso telaio e bici: 8
La bici, in taglia L e senza pedali, ha un peso di 10,38 Kg, mentre il telaio, in taglia M, pesa 1290 gr. Considerato il montaggio di certo non al top è un risultato molto interessante.
- Prezzo telaio e/o bici: 9
La Scapin Oraklo con allestimento S3S ha un costo di 3035€, mentre non è venduto il frame set. Il rapporto qualità/prezzo è molto valido, perché la qualità Scapin (marchio acquisito da Olympia diversi anni fa) è molto alta.
Fra le bici vendute in negozio è una proposta sicuramente da considerare
- Garanzia: 6
Due anni, il minimo previsto dalla legge.

Voto finale (da 1 a 10): 8,3

VOTO COMPLESSIVO (da 1 a 10): 8,7

Scapin oraklo

In conclusione…
La Scapin Oraklo è una bici da competizione, pensata per cambi di traiettoria rapidi, salite di potenza e guida decisa in discesa.
Richiede un minimo di ambientamento, ma la base costituita da geometria e qualità costruttiva del telaio è di ottimo livello per cui trovare l’assetto ideale in sella è piuttosto facile.
Le manca la virtù del comfort, almeno nell’allestimento provato, ma anche a questo è possibile rimediare qualora se ne avvertisse la necessità.
E’ una Scapin vera, anche se non più in acciaio, e con tutti i crismi di una Mtb da competizione.
Se vi piace andare forte e vi piace lo stile italiano questa è un’opzione da considerare.

Per informazioni Scapin.com

Qui le altre hardtail da Xc testate da MtbCult

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Sull'autore
Simone Lanciotti

Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.

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