Negli ultimi anni ci sono stati tanti cambiamenti nel reparto trasmissione della Mtb.
Si è cercato nel corso del tempo di semplificarne l’utilizzo, di aumentarne l’affidabilità e soprattutto di estendere il range di rapporti possibili, ovvero l’estensione di sviluppo metrico consentito dal pacco pignoni.
Proprio su quest’ultimo punto l’arrivo dello Sram XX1 nel 2012 con il pacco pignoni 10-42 a 11 velocità ha aperto nuove frontiere: il monocorona è diventato, da quel momento in poi, la scelta più utilizzata in campo Xc (almeno fra gli atleti maschi) e in campo enduro.
Molti fra coloro che hanno fatto il passaggio alla corona singola si sono trovati però a fare i conti con un problema: il range dei rapporti disponibili, talvolta, era troppo ristretto, perché fortemente influenzato dalla grandezza della corona anteriore.
Quindi, rapporti troppo agili (con una corona più piccola) oppure rapporti duri (con una corona più grande) e questo ha portato al proliferare di numerose proposte alternative al pacco pignoni 10-42 di Sram nel tentativo di ampliare il range dei rapporti a disposizione.
Non sempre con successo, però.
Sul mercato della Mtb si è affacciato di recente un nuovo marchio, Ingrid, fondato dall’ingegnere Giulio Mancini le cui competenze tecniche sono state impiegate già più volte in ambito Mtb (ad esempio da Leonardi Factory e da Torpado).
La proposta di Ingrid per ampliare il range dei rapporti è costituita da un blocco di tre pignoni, chiamato Ingrid 4T6, ricavato da un pezzo unico in lega leggera e pesante 157 gr (contro i 227 degli ultimi 3 pignoni Shimano originali), da 33-39-46 denti che va a sostituire gli ultimi tre (32-37-42 denti) del pacco pignoni Shimano Deore Xt 11v di ultima generazione (il Cs-M8000, per intenderci).
Per il test ho utilizzato una corona da 34 con profilo dei denti “narrow-wide” in stile Sram X-Sync, realizzata sempre da Ingrid, una catena Sram Pc-XX1 nuova (da Ingrid abbiamo ricevuto la raccomandazione di usare una catena nuova per il test) e installato il tutto su una Giant Reign Advanced equipaggiata con trasmissione Sram mista XX1-Gx.
Siccome ho dovuto utilizzare un pacco pignoni Shimano, ho rimosso l’adattatore Sram Xd dalla ruota libera del mozzo posteriore.
Una corona da 34 denti, penserete, è impegnativa da spingere (e certamente lo è se non avete un minimo di allenamento), ma in realtà è una scelta sensata perché dovete ricordarvi che dietro il pignone più grande è da 46 denti e il più piccolo è da 11 denti.
Facciamo due conti, utilizzando la formula dello sviluppo metrico spiegata in questo articolo:
(M/P) x C = sviluppo metrico del rapporto M:P
con
M = numero di denti della corona
P = numero di denti del pignone
C = circonferenza della ruota (copertone compreso!)
Il test è stato condotto su una Giant Reign Advanced e quindi con ruote da 27,5” e gomme da 2,3” di sezione, quindi la circonferenza della ruota è di 2,205 m.
sviluppo metrico rapporto 34x46 = 1,629 m
sviluppo metrico rapporto 34x11 = 6,815 m
e confrontiamo questi risultati con quelli ottenibili da un sistema Sram 1x11 sia con corona da 34 denti che da 32 denti:
sviluppo metrico rapporto 34x42 = 1,785 m
sviluppo metrico rapporto 34x10 = 7,497 m
sviluppo metrico rapporto 32x42 = 1,68 m
sviluppo metrico rapporto 32x10 = 7,056 m
ne ricaviamo che il range dei rapporti nel caso del sistema Ingrid 4T6 è del 418%, mentre quello del sistema Sram 1x11 è del 420%.
Da notare però che il sistema Sram con corona da 32 denti porta a un range di sviluppi metrici anche più esteso, merito del pignone da 10 denti, ed è per questo che con il sistema Ingrid abbiamo utilizzato una corona da 34 denti.
Altri punti interessanti del sistema Ingrid 4T6 sono il prezzo, 129€, e la possibilità di montare questo kit anche su pignoni Shimano Xtr Cs-M9000 11-40 e su pignoni Sunrace Mx-8 da 11-40 e da 11-42.
In entrambi i casi il range dei rapporti diventa del 418%.
Una volta montato
La fattura dei componenti è di alto livello, hanno una finitura superficiale raffinata e anche piacevole a vedersi (de gustibus, ovviamente) e, dopo il test di circa 3 mesi, posso aggiungere che la lega di alluminio utilizzata è molto ma molto più duratura di tanti altri marchi in commercio.
Sin dalle prime cambiate mi sono accorto che questa soluzione è stata ben pensata e ben realizzata, perché il fatto di non avere un solo pignone più grande degli altri bensì un intero blocco di tre, fa sì che i pignoni soffrano molto meno le flessioni indotte dalla pedalata.
Inoltre, la scala dei rapporti è di poco differente da quella originale, ovvero 32-37-42 contro 33-39-46, e questo permette al cambio di continuare a funzionare in maniera fluida.
Non ho mai avvertito alcuna esitazione da parte del cambio, né nel salire, né nello scendere.
Inoltre, il fatto di non aver tolto il pignone da 15 o da 17 denti (come richiesto ad esempio da OneUp Components) per far posto a quello da 46, evita al sistema Ingrid quella tipica imprecisione del cambio che è difficilmente risolvibile.
Il test che state leggendo l’ho svolto principalmente utilizzando il pacco pignoni Shimano Cs-M8000 abbinato a un cambio Sram XX1-Gx, ma per scrupolo ho provato a montarlo anche su una Santa Cruz 5010 equipaggiata con trasmissione Shimano Deore Xt 1x11 e le prestazioni della cambiata sono rimaste invariate.
In conclusione…
A chi consiglio l’Ingrid 4T6?
A chiunque voglia ampliare il proprio range di rapporti sulla propria trasmissione Shimano a 11 velocità oppure anche Sram, sulla quale però dovrà apportare una serie di modifiche (acquistare un pacco pignoni Shimano Cs-M8000 e sostituire l’adattatore Sram Xd con uno tradizionale).
Il funzionamento è di alto livello, la precisione non viene intaccata, la qualità dei materiali è ottima e la durata, da quello che ho potuto notare, è anche superiore rispetto ad altri sistemi in commercio.
Il prezzo di 129€, quindi, è del tutto ragionevole ed è una proposta da considerare nel caso in cui il pacco pignoni 11-42 di Shimano risultasse un po’ troppo stretto.
Per informazioni Ingrid.bike oppure info@ingrid.bike
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Sull'autore
Stefano Chiri
Mi piace la guida off-road, in sella alla bici e alla moto, ho una vocazione gravity-fun e per me lo stile in sella è tutto. Se non riesco ad essere velocissimo, cerco di essere stiloso... Su MtbCult mi occupo di Mtb da enduro e da trail riding