Il pacco pignoni Ingrid 48T10 (che vi avevamo mostrato in questo articolo) è sicuramente uno dei prodotti più interessanti presentati recentemente.
Parliamo di una cassetta a 12 velocità progettata e costruita interamente in Italia, nata dalle menti di Giulio Mancini e Giacomo Zenobi a Pesaro.
I ragazzi di Ingrid hanno lavorato con un obiettivo: proporre quell'anello mancante che chiudesse il gap tra la cassetta Sram Eagle (10-50) e quella Shimano Xtr (11-40 o 11-42).
Ovviamente, l'idea è nata molto prima dell'uscita sul mercato del gruppo Xtr a 12 velocità...
Il pacco pignoni Ingrid 48T10 ha una scala 10-48, quindi molto lineare ma allo stesso tempo anche versatile.
Questo prodotto è piaciuto subito agli atleti del team Trek-Selle San Marco e del team Dsb Comes Fristads Airoh Ion di Bruno Zanchi, ma anche a Riccardo Chiarini ed altri pro' che lo utilizzano già dallo scorso anno ed hanno contribuito allo sviluppo.
L'abbiamo provato a fondo anche noi, ora vi parliamo dei dettagli tecnici e delle sensazioni pratiche.
Caratteristiche tecniche
Il pacco pignoni a 12 velocità Ingrid 48T10 è realizzato in due parti lavorate interamente al CNC.
I pignoni più piccoli (10-12-14-16-18-21-24-28-32) sono realizzati in acciaio, mentre i tre pignoni più grandi (36-42-48) sono in alluminio 7075-T6 con trattamento di anodizzazione dura.
E' compatibile con il corpetto di tipo XD.
La cassetta Ingrid 48T10 è tra le più leggere, se non la più leggera sul mercato, parliamo infatti di 318 grammi dichiarati, ma sulla nostra bilancia il valore è stato ancora inferiore: 312 grammi.
Rispetto al pacco pignoni Sram XX1 Eagle, il rivale più diretto, l'Ingrid è più leggero di circa 50 grammi.
Il prezzo? Dopo un primo periodo di assestamento del listino, in questo momento si è arrivati al dato ufficiale di 359€.
Un dettaglio interessante è la possibilità di acquistare a parte e sostituire ogni singolo componente del pacco pignoni Ingrid 48T10.
Questa opportunità potrebbe essere preziosa per chi di solito non ha un'usura omogenea dei pignoni, come ad esempio chi pedala tanto in pianura, oppure chi privilegia le salite alpine.
Nello specifico, i tre pignoni più grandi di ricambio costano 119€, quelli più piccoli 260€.
Sono sostituibili anche le ghiere, in caso si rovinino in fase di montaggio o smontaggio...
Il pacco Ingrid 48T10 è garantito per due anni ma solo per difetti strutturali di fabbrica, in tal caso verrà sostituito gratuitamente.
Ovviamente la garanzia non copre i normali segni di usura.
Il montaggio
Non essendo realizzato in un unico pezzo, il sistema di chiusura è molto particolare: si incastrano per primi i tre pignoni grandi, che si bloccano in sede con una ghiera specifica per la quale occorre una chiave a bussola da 32.
Successivamente si posizionano i pignoni più piccoli facendo attenzione che l'insenatura interna coincida con il pallino e la freccetta di colore rosso.
Infine si chiude il tutto con l'altra ghiera classica, presente su tutti i pacchi pignoni.
Questo procedimento non è troppo complicato, ma serve molta attenzione e qualche accortezza in più rispetto agli altri pacchi pignoni.
Prima di tutto bisogna munirsi di grasso e frenafiletti medio (colore blu): il primo va applicato sulle filettature interna e esterna, il secondo sulle altre parti di contatto.
In fase di serraggio, inoltre, bisogna stringere con la chiave dinamometrica a 40Nm la ghiera interna e a 30Nm quella esterna.
Per capire meglio guardate l'immagine qui sotto, ma in ogni caso ecco il manuale d'uso, scaricabile anche sul sito Ingrid.
Nel mio caso, al primo montaggio non avevo letto le istruzioni (errore mio) e non ho applicato il frenafiletti.
Dopo un confronto con Giulio Mancini, per sicurezza ho deciso di applicarlo e quando ho smontato il tutto mi sono accorto che la ghiera interna si stava svitando...
Quindi consiglio vivamente di seguire per filo e per segno le istruzioni.
Per lo smontaggio si utilizza una normale frusta con estrattore, per le altre parti il procedimento è inverso ma identico.
Due parole vanno spese sulla regolazione del cambio, che è diversa rispetto al 10-50, per ovvi motivi.
Innanzitutto, il B-Gap (distanza tra pignone grande e rotellina superiore della puleggia) non si può misurare con l'apposito attrezzo, ma va fatta in modo diverso: si parte da 1,5 cm e poi si controlla come lavora il cambio.
Stesso discorso per la lunghezza catena: questa si misura dal pignone piccolo, ma da quello che abbiamo notato è meglio una maglia in meno per lavorare bene dal 10 al 48.
La catena troppo lunga crea rumori e imprecisione nella cambiata.
Prestazioni
Dopo la regolazione di rito è arrivato il momento di analizzare le sensazioni pratiche.
Inizialmente ho montato il pacco pignoni Ingrid 48T10 con una catena semi-nuova (75% misurato con l'apposito attrezzo), ma nonostante ciò, a parte qualche attrito di assestamento, tutto è filato liscio.
Dopo qualche chilometro ho sostituito la catena, anche in questo caso senza particolari problemi o imprecisioni.
Un dettaglio del quale mi sono accorto sin da subito riguarda la ritenzione della catena sui pignoni grandi: girando le pedivelle all'indietro, questa usciva di sede praticamente subito.
Okay, di solito si pedala in avanti, ma in alcuni casi, come ad esempio salite ripide e tecniche dove si ricerca l'equilibrio facendo magari mezzo giro al contrario, questo creava qualche problema.
Analizzando la situazione ho capito che il problema è dovuto a due particolari: la linea catena e il profilo dei pignoni.
In quel momento montavo una guarnitura Fsa Powerbox Mtb Carbon, che rispetto alle altre ha una linea catena più esterna.
Successivamente ho montato una Sram Xx1 Eagle Dub con linea catena più interna e il problema è quasi scomparso del tutto.
Ciò significa che il pacco pignoni Ingrid 48T10 lavora al meglio se la catena è perfettamente in asse.
Un altro dettaglio che incide in parte sulla ritenzione della catena è il profilo dei pignoni grandi, che a differenza di quelli dello Sram Eagle non prevede la tecnologia X-Glide 2 (brevettata, quindi non riproducibile), che tiene fermamente in sede la catena, ma a volte crea anche qualche imprecisione in fase di cambiata dal 42 al 50 e viceversa.
Nel caso di Ingrid, quindi, parliamo quindi di un sistema meno raffinato ma pur sempre valido.
A prescindere da questo particolare, la cassetta Ingrid a 12 velocità si è comportata alla grande in ogni situazione.
La regolazione del cambio non è stata immediata, ho dovuto metterci le mani più di una volta, ma arrivato al giusto compromesso tutto ha funzionato al meglio.
Ho apprezzato la scala dei rapporti più regolare e l'immediatezza della cambiata.
Il salto minore tra i due pignoni grandi dona un feeling più naturale durante la pedalata e non interrompe l'azione nei passaggi in cui la pendenza cambia improvvisamente.
Inoltre, per via del minor divario di dentatura, la catena sale e scende dal 42 al 48 senza indecisione e con meno forzature.
Prima di montare il pacco pignoni Ingrid 48T10 mi era sorto solo il dubbio che il 48 non bastasse nelle salite più dure, ma in realtà ho constatato che nella maggior parte dei casi è sufficiente.
Ovviamente, in caso di marathon con salite lunghe e tanto dislivello, si può sempre montare una corona anteriore più piccola...
Ho utilizzato la cassetta Ingrid a 12 velocità per circa tre mesi e al momento è ancora in ottimo stato, ma ovviamente per valutare al meglio i consumi occorrerebbe aspettare un po' più di tempo.
L'unica “pecca” prettamente estetica è il fatto che dopo qualche uscita la finitura nera superficiale inizia a scolorirsi, ma in tal caso non preoccupatevi, è normale.
In conclusione...
Il pacco pignoni Ingrid 48T10 è un ottimo compromesso per chi volesse alleggerire e rendere la propria Mtb più esclusiva senza spendere cifre folli.
Il prezzo di 359€ non è basso, ma è pur sempre inferiore (e non di poco) rispetto a quello proposto dalla concorrenza sul top di gamma.
Inoltre, il guadagno di peso è reale, anche se non molto marcato.
Il funzionamento è impeccabile e la cambiata è meno forzata sui pignoni grandi rispetto ad altri sistemi a 12 velocità.
Per contro, bisogna prestare molta attenzione in fase di montaggio e di regolazione per far sì che renda al massimo: consigliamo di farvi aiutare da un meccanico esperto e munito di tutti gli attrezzi necessari.
Per informazioni Ingrid.bike
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Sull'autore
Daniele Concordia
Mi piacciono il cross country e le marathon, specialità per le quali ho un'esperienza decennale. Ho avuto un passato agonistico sin da giovanissimo, ho una laurea in scienze motorie e altri trascorsi professionali nell’ambito editoriale della bici.