Forse pochi lo sanno, ma il marchio Ks produce anche ammortizzatori. Il nome stesso, Kind Shock Suspension, la dice lunga, ma se andiamo a guardare bene la gamma del produttore orientale sono i reggisella telescopici a occupare un ruolo predominante.
La linea è vastissima: parliamo di 45 modelli, ma in questo caso ci occuperemo del modello che si colloca al vertice della scala, ovvero il Lev.
Quando ha fatto il suo debutto, ossia nel 2011, ha apportato un gran numero di novità che ancora oggi rappresentano un riferimento per il settore.
Il Lev è stato il primo reggisella ad avere l’attacco del cavo sulla parte fissa del reggisella, evitando che il cavo stesso, quando il reggisella è compresso, possa interferire con le gambe del rider o peggio ancora con la sospensione posteriore.
Dettaglio banale? Chi usa i reggisella telescopici sa, invece, quanto questo sia molto importante, senza dimenticare che sul Lev è anche possibile decidere la posizione dell’attacco (nel caso delle foto è in posizione frontemarcia).
Questa caratteristica deve aver spinto la concorrenza (Rock Shox Reverb per primo) a reagire proponendo la versione con passaggio interno del cavo, che però richiede un telaio predisposto per l’internal routing.
Anche del Lev esiste la versione, chiamata Integra, con passaggio interno del cavo ma quella standard è di per sé molto “pulita” esteticamente da non far rimpiangere troppo la Integra.
Torna su con delicatezza
E’ una caratteristica del Lev: l’estensione non ha una velocità preoccupante e in base alla pressione di gonfiaggio si può modulare questa velocità. La regolazione della pressione è relativamente facile: occorre smontare il morsetto che fissa la sella al reggisella, svitare una vite e quindi si può accedere alla valvola dell’aria.
Il primo montaggio del cavo, invece, è piuttosto laborioso, perché occorre una certa precisione nel tagliare a misura il cavo d’acciaio. La tensione del cavo consente al reggisella di funzionare in modo ottimale, quindi è necessario essere precisi e questo richiede un po’ di pazienza. Rispetto al Reverb, il Lev ha un comando meccanico con guaina Jagwire che durante il corso del test ha garantito una scorrevolezza sempre adeguata.
Un ultimo dettaglio non proprio trascurabile per la manutenzione ordinaria: se si ha necessità di sostituire il reggisella (ad esempio per posizionare la bici su un cavalletto) o se si deve fare manutenzione è possibile scollegare e ricollegare il cavo dal reggisella senza alcun attrezzo. E’ necessario solo un minimo di perizia, nulla di più.
Il comando più piccolo del mercato
Il Lev ha introdotto anche la versione in carbonio della piccola leva di comando che può essere collocata facilmente su qualsiasi manubrio. O quasi, perché l’eccezione la rappresentano i comandi a manopola rotante di Sram di ultima generazione. Solo in questo caso il comando del Lev diventa troppo lontano per essere raggiunto agevolmente durante la guida.
Il comando, se si utilizzano manettini del cambio tipo push-push, è molto comodo da azionare perché richiede uno sforzo davvero minimo, ma la posizione non ha la migliore ergonomia. Il pollice, infatti, deve allontanarsi dalla posizione di presa sul manubrio per attivare il comando. In discesa questa operazione richiede attenzione.
Il Fox Doss, al momento, ha il comando remoto che, se posizionato in basso e senza il comando del deragliatore, permette un azionamento quasi perfetto.
In compenso però quello del Ks ha dimensioni piccolissime tanto che è possibile posizionarlo facilmente sul manubrio con un rischio basso di interferenza con leva del freno e comandi del cambio-deragliatore.
Non esagerate con la coppia di serraggio
Ks lo specifica in maniera chiara: il collarino del reggisella non deve essere serrato troppo e specifica un valore massimo di 7 Nm. Se non fossero sufficienti a tenere fermo il reggisella usate una pasta grippante ma evitate assolutamente il grasso che richiederebbe, invece, di aumentare la coppia di serraggio.
Se il morsetto è troppo stretto, infatti, il funzionamento della reggisella è compromesso: la sella non torna su del tutto o non torna su affatto.
Prima di arrabbiarsi per il cattivo funzionamento del Lev assicuratevi di aver seguito le istruzioni in maniera pedissequa.
Una volta sul sentiero poi…
Come va il Ks Lev?
Il funzionamento è fluido e preciso, ma per assicurarsi che funzioni sempre al meglio occorre rispettare un minimo gli step di manutenzione. C’è una boccola che garantisce la scorrevolezza del Lev ed è nascosta nell’anello superiore del reggisella. Ogni tanto è bene ispezionarla e l’operazione, fortunatamente, non è molto complicata. Durante il nostro test lo abbiamo fatto solo una volta, ovvero prima della prima uscita. Dopo oltre un anno di utilizzo (in condizioni molto varie) e zero manutenzione la scorrevolezza è solo leggermente inferiore. E la cosa positiva è che se volessimo ripristinarla basterebbe poco.
Durante l’utilizzo non ha mai dato problemi ed è sempre tornato su senza esitazioni, ma se rimane inutilizzato per una settimana, alla prima attivazione del comando il reggisella può non affondare (o non estendersi, a seconda di come l’abbiamo lasciato) al primo colpo. Le soste più lunghe, infatti, possono incrementare l’attrito statico fra la parte mobile del reggisella e le guarnizioni rendendo più difficile il primo affondamento o la prima estensione. Poi tutto torna come prima e una volta sul sentiero il Lev fa il suo dovere.
Se non fosse per questi attriti questo reggisella sarebbe davvero vicino alla perfezione.
La sella, in tutte le posizioni, non ha un gioco davvero minimo (dovuto perlopiù all’usura del materiale d’attrito interno) e in nessun modo ciò genera rumori.
Quindi, il Ks Lev funziona bene, ha un comando che si aziona facilmente e si possono scegliere tutte le altezze di sella fra i 125 mm di escursione.
Che cosa non ci ha convinto?
Il Lev ha tante frecce al suo arco e se vogliamo individuare una pecca possiamo menzionare un po' di attrito statico dopo circa una settimana di non utilizzo. E' difficile definirlo un difetto alla luce anche della lunga durata del test e della poca manutenzione effettuata, ma altri reggisella telescopici provati non hanno avuto problematiche di questo tipo.
Per il resto sono solo lodi.
Le specifiche tecniche
Il Lev è disponibile in varie misure e tutto con un arretramento nullo. Se cercate un reggisella con un minimo di arretramento (20 mm) potete optare per il Ks Dropzone.
La versione da noi provata ha 125 mm di travel, diametro di 31,6 mm e lunghezza di 385 mm.
Il peso, compreso il comando e il cavo, è di 580 gr, mentre il prezzo del Ks Lev è di 329€.
Non va dimenticato che il Lev è disponibile anche con escursione di 150 mm a un prezzo di 350€.
Per informazioni kssuspension.com oppure www.4guimp.it
Ps: è appena iniziato il test di uno dei rivali del Ks Lev: il Thomson Elite Dropper. Qui il test.
Ps2: Ks ha reso disponibili due video che illustrano le fasi di montaggio e di manutenzione del Lev. Eccoli di seguito:
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Sull'autore
Simone Lanciotti
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.