L’avevamo definita polivalente e dopo averla riprovata con una forcella da 140 mm di corsa e steli da 34 mm di diametro è diventata anche poliedrica, cioè la Ibis Ripley è una Mtb capace di mutare volto con molta facilità.
Quando abbiamo pubblicato il test, in molti ci hanno fatto questa domanda:
«Come potrebbe andare la Ripley con una forcella da 140 mm di escursione e soprattutto con steli più grandi?».
Dato che anche il sottoscritto era molto curioso, MtbCult ha chiesto a 4Guimp (l’importatore italiano di Ibis) di fornirci una forcella più all mountain di quella in dotazione per verificare sul campo quanto effettivamente la Ripley potesse cambiare.
Abbiamo montato quindi una Fox 34 Float Ctd Factory da 140 mm e il risultato è stato notevole.
Iniziamo dai numeri…
Le cifre mettono in evidenza delle differenze non proprio trascurabili. Prima di tutto l’angolo di sterzo che passa da 70° a 68,5° e di conseguenza aumenta anche l’altezza da terra del manubrio in modo proporzionale all’aumento dell’altezza della forcella, ma non del suo valore di escursione.
Infatti, la 32 Float Ctd 120 da 29” è alta 52,6 cm, mentre la 34 Float Ctd 140 29” è alta 56,3 cm, cioè ben più dei 2 cm di differenza di travel fra le due forcelle.
Ne risulta quindi un manubrio che viene a trovarsi più alto da terra se si monta la forcella da 140 di un valore di circa 3 cm, cioè un’enormità.
In termini di angoli, anche il piantone muta l’inclinazione passando da 73° a 71,5°, rendendo quindi la Ripley molto più… intrigante in discesa.
Il montaggio della forcella da 140 ha richiesto un aggiustamento anche all’inclinazione della sella.
Un’ulteriore importante cambiamento riguarda l’altezza del movimento centrale: con la forcella maggiorata sale da 32,5 a 34,5 cm.
In base a quanto dichiara Ibis, invece, l’altezza dello standover aumenta di un solo centimetro (passa da 74 a 75 cm) come anche la misura del trail (da 80 a 90 mm).
E fin qui hanno parlato i numeri…
…e adesso passiamo alle sensazioni in sella
Con questa forcella la Ripley diventa molto più divertente da guidare in discesa, perché risulta in generale meno impegnativa.
Nel test avevamo ipotizzato come valore ideale di travel 130 mm, ma averne una decina in più non è affatto una scelta sbagliata.
Si sente il manubrio più alto che ispira più confidenza rispetto all’assetto con forcella da 120, ma soprattutto si avverte che finalmente il triangolo anteriore riesce ad esprimere la vera precisione di cui è capace.
Una forcella più leggera lo rende inevitabilmente più ballerino e impreciso.
Se volete una full capace di mangiarsi di tutto in discesa, allora mettete una forcella da 140 alla Ripley.
E, potendo, un ammortizzatore più propenso a sollecitazioni più intense, ovvero, perché no, un modello dotato di piggy back, anche a costo di non poter più utilizzare il portaborraccia.
Allora la differenza di 20 mm di travel fra la ruota anteriore e la posteriore diventa più gestibile.
Il tubo di sterzo di altezza molto contenuta (94 mm) diventa, specialmente con una forcella da 140 mm, una virtù davvero molto apprezzata, perché consente al biker di aggiustare al meglio l’altezza del manubrio da terra e il dislivello sella-manubrio.
Per il test il sottoscritto ha rimosso qualunque spessore fra l’attacco manubrio e la serie sterzo per cercare di compensare la maggiore altezza della forcella da 140.
Non basta però una forcella maggiorata
Infatti, passando da una forcella da 120 a una da 140, la Ripley richiede anche qualche altro adattamento. Se con un travel anteriore da 120 le ruote di serie si dimostrano sempre all’altezza, al crescere dell’escursione sulla ruota anteriore aumenta anche la velocità in discesa e di conseguenza potrebbero servire ruote di maggiore precisione (e purtroppo anche pesantezza).
Quindi in generale per avere una commutazione della Ripley da Xc-trail bike a bici da all mountain vera e propria sostituire solo la forcella potrebbe non essere sufficiente.
Da altro canto, però, con un paio di accorgimenti ad hoc (ruote, gomme, guidacatena inferiore e, per i casi più estremi, anche ammortizzatore) la Ripley conferma la grande versatilità che il suo ideatore, Scot Nicol, aveva richiesto su questa bici in fase di progetto.
Al pari della Mojo Hdr, quindi, la Ripley ha nel Dna il forte eclettismo delle Ibis.
Qui il test e le specifiche tecniche complete della Ibis Ripley.
Per informazioni Ibiscycles.com oppure 4Guimp.it
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Sull'autore
Simone Lanciotti
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.