TEST - Gore BW Fusion Cosmo: schermo contro il freddo

Simone Lanciotti
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TEST - Gore BW Fusion Cosmo: schermo contro il freddo

Simone Lanciotti
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Quando fa caldo l’abbigliamento si riduce a pochi strati di tessuto tecnico.
Uno o due strati al massimo.
E quando arriva il freddo gli strati aumentano, ma non in maniera così evidente. Certo, aumentano gli spessori, cambiano i materiali, ma il freddo, là fuori, è così tanto e viene da pensare che una barriera così esigua e sottile possa non bastare.
Eppure…
Da quando è arrivato il Windstopper (e poi tutte le membrane traspiranti antivento) il modo di andare in bici e, in generale, di fare sport d’inverno è cambiato radicalmente.
Questa membrana permette ciò che un tempo non era nemmeno pensabile: protezione dal vento e dal fenomeno del windchill (ossia l’abbassamento della temperatura percepita al crescere della velocità), un isolamento termico efficace e una traspirazione adeguata.
Insomma, una svolta epocale.

Ecco la giacca in test, la Fusion Cosmo con membrana in Windstopper.

Ecco la giacca in test, la Fusion Cosmo con membrana in Windstopper. E' disponibile in tre varianti di colore.

L’evoluzione della tecnologia applicata all’abbigliamento, però, nel frattempo ha continuato a evolversi e oltre al Windstopper, oggi, esistono sul mercato un gran numero di varianti alcune delle quali molto valide pur se meno note.
Partiamo però dal Windstopper e da una delle ultime novità del marchio Gore Bike Wear, la giacca Fusion Cosmo Ws.

Taglio per il comfort
Questo modello di giacca appartiene alla linea Fusion che è studiata appositamente per chi va in Mtb. Insieme alla Path, alla Countdown e all’Alp-X, rappresenta la proposta di Gore Bike Wear per l’offroad.
La calzata è comoda, non troppo aderente e abbastanza regolabile con interni rivestiti in fleece, quindi massimo comfort al tatto.
Le taglie disponibili sono 5 (dalla S alla XXL) e aiutano a trovare il giusto comfort una volta indossata. Non ha un taglio specifico per la guida in bici, nel senso che la si può indossare, volendo, anche per altre attività all’aria aperta e questo, secondo noi, è un piccolo valore aggiunto.
Lo conferma anche la presenza di due tasche laterali con chiusura a zip che permettono di contenere agevolmente le mani.
La tasca frontale superiore, invece, è studiata per riporre oggetti come il cellulare e al suo interno è presente un panno di microfibra estraibile per pulire le lenti degli occhiali.
Da segnalare che anche il rivestimento interno del collo è in fleece per dare subito una sensazione piacevole al tatto, utile soprattutto quando fa più freddo.

La tasca alta contiene un panno in microfibra che serve proprio a pulire gli occhiali. La tasca è piuttosto capiente è può ospitare oggetti come smartphone.

La tasca alta contiene un panno in microfibra che serve proprio a pulire gli occhiali. La tasca è piuttosto capiente è può ospitare oggetti come smartphone.

Ventilata e protetta dal vento
La Fusion Cosmo non è una giacca pensata solo per proteggere dal vento, ma ha anche doti di ventilazione inaspettate. Sulla giunzione fra la manica e la parte frontale della giacca è prevista una feritoia apribile con zip. Pedalando in salita la differenza fra avere la feritoia aperta o chiusa è ben avvertibile e molto utile. In quel modo lì l’aria più fresca può entrare, ma senza colpire il petto direttamente, bensì diffondendosi all’interno della giacca.
Il polsino può essere utilizzato in due modi: infilando il pollice nella manichetta per assicurarsi la massima protezione dal freddo e dal vento oppure può essere utilizzato come un normale polsino. In entrambi i casi, però, sarà difficile avvertire spifferi d’aria dentro le maniche.

All'altezza delle ascelle Gore ha previsto due feritoie di ventilazione apribili con zip. Molto efficaci in salita o nel caso in cui la temperatura fosse inaspettatamente troppo alta.

All'altezza delle ascelle Gore ha previsto due feritoie di ventilazione apribili con zip. Molto efficaci in salita o nel caso in cui la temperatura diventasse inaspettatamente troppo alta.

In caso di pioggia
Il Windstopper garantisce una protezione dalla pioggia in realtà solo minima. Ovvero è in grado di schermare l’acqua solo in parte e quindi è ok se pioviggina. Se piove in maniera decisa è un tessuto che si bagna nel giro di 10 minuti e richiede l’utilizzo di un altro strato specifico contro la pioggia (chiamatela mantellina).
Gore Bike Wear, però, ha dotato questa giacca di un’estensione apribile sulla parte bassa per proteggere il fondoschiena dagli schizzi di acqua e di fango. Un’accortezza apprezzabile.

In caso di pioggia è possibile allungare la parte inferiore della giacca per proteggere il fondoschiena da schizzi di pioggia o di fango.

In caso di pioggia è possibile allungare la parte inferiore della giacca per proteggere il fondoschiena da schizzi di pioggia o di fango.

Come utilizzarla?
Questa giacca dà il meglio di sé nelle giornate più fredde. E’ uno scudo efficace che consente all’umidità interna generata dal calore del corpo di fuoriuscire.
A fine uscita la maglia intima rimane bagnata di sudore e se si indossa un secondo strato termico (consigliato) l’umidità raggiunge solo poche zone di questo strato.
Insomma, la traspirazione non è male, ma scordatevi di tornare a casa con l’abbigliamento intimo asciutto. Ovviamente dipende dalle condizioni climatiche in cui avete pedalato e dall’intensità dell’allenamento.
La cosa che più ci è piaciuta di questa giacca è la sua protezione dal freddo. E’ uno scudo efficace che non richiede l’uso di capi antivento in discesa, a patto che la discesa non sia lunga e non preveda velocità elevate.
Parliamo di discese in Mtb, per capirci.
Vi consigliamo di utilizzare questa giacca con un abbigliamento intimo specifico per l’inverno o quanto meno a manica lunga e di prevedere una maglia da interporre fra la giacca e l’intimo.
Questa seconda maglia può essere termica se la temperatura esterna è inferiore a 3-5 gradi centigradi oppure non termica se la temperatura esterna è superiore ai 5-7 gradi.
Sappiate inoltre che se preferite indossare una maglia termica piuttosto pesante la giacca Fusion Cosmo vi permetterà di indossarla perché non ha un taglio troppo aderente.

Il polsino prevede un foro per infilarvi il pollice e massimizzare la protezione da freddo e vento.

Il polsino prevede un foro per infilarvi il pollice e massimizzare la protezione da freddo e vento.

Resistenza all’abrasione
Non siamo ai livelli della Cordura, perché questa giacca punta soprattutto sulla traspirazione, quindi tenete presente che nell’uso offroad può riportare qualche "segno di lotta" con spine e rovi, immancabili quando si pedala su alcuni sentieri.
A nostro avviso questa giacca sarebbe perfetta se avesse una protezione antiabrasione migliore sulle maniche come Gore ha pensato per la Fusion Cross Ws, che però non è una giacca propriamente invernale.

Il posteriore della giacca riprende lo stile sobrio e poco appariscente del frontale. E' prevista anche una tasca posteriore e tutte le scritte sono riflettenti.

Il posteriore della giacca riprende lo stile sobrio e poco appariscente del frontale. E' prevista anche una tasca posteriore e tutte le scritte sono riflettenti.

Quanto costa?
Il prezzo a cui viene proposta, 199,95€, non è proprio economico, ma per essere una giacca Gore rappresenta un costo relativamente contenuto.
La qualità con cui è realizzata la Fusion Cosmo la si avverte subito.
Abbiamo avuto modo di testare altre giacche del marchio Gore in passato e tutte hanno resistito all’uso offroad anche a distanza di oltre 10 anni.
Non è un oggetto che si cambia ogni anno, ma è un piccolo investimento per la propria salute e per il proprio divertimento durante l'inverno.

Per informazioni www.goreapparel.it oppure per acquistarla direttamente online cliccate qui

Ps: se cercate consigli sull'abbigliamento invernale in Mtb, leggete questo articolo.



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Sull'autore
Simone Lanciotti

Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.

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