TEST - Garmin Edge 25: piccolo, leggero e ispirato ai più grandi
Simone Lanciotti
TEST - Garmin Edge 25: piccolo, leggero e ispirato ai più grandi
Simone Lanciotti
Inizio subito dalla dote più interessante del Garmin Edge 25: le dimensioni.
E’ praticamente un quadrato di 4 cm con uno spessore di 1,7 cm.
L’Edge 25 sembra sia stato pensato per essere posizionato con facilità su qualunque manubrio, dal più stretto di una bici da strada al più largo di una Mtb.
Non sporge dal manubrio, è leggerissimo (25 gr) e quasi ti scordi di averlo sul manubrio.
Questo ciclocomputer Gps è stato costruito da Garmin con un indirizzo molto chiaro: semplicità, facilità, ingombri ridotti e una certa dotazione tecnica.
Con l’Edge 25 la casa americana ha voluto allargare la propria fascia di prodotti verso quegli utenti che sono poco inclini all’analisi dettagliata della propria uscita o della prestazione e che magari preferiscono un dispositivo facile da usare, con le informazioni tipiche di un ciclocomputer e semplice da configurare.
Poi, volendo, è possibile ricavare una serie di informazioni utili anche in ambito performance utilizzando sensori Ant+ opzionali (fascia cardio, sensore di velocità e sensore di cadenza).
A tutti gli effetti, quindi, l’Edge 25 è molto più “smart” di quanto si creda e le piccole dimensioni non devono trarvi in inganno.
Il test di questo dispositivo è avvenuto sia su strada che fuoristrada e l’ho utilizzato impiegandone tutte le funzioni a disposizione.
Il confronto più immediato è con il Garmin Edge 1000, l’ultimo testato di casa Garmin, ma è anche vero che è un paragone possibile solo a livello teorico.
Diciamo che ho preso l’Edge 1000 come punto di riferimento per le valutazioni nella scheda che state per leggere, tenendo ben presente che l’Edge 1000 è il modello di punta e che l’Edge 25 è l’entry-level.
1 - DETTAGLI TECNICI
- Dimensioni: qui è davvero formidabile. E’ poco più grande di una moneta da 2 euro.
- Interazione smartphone e Web: come tutti i dispositivi Gps di Garmin di ultima generazione, anche l’Edge 25 è dotato di connettività Ant+ (per collegare i vari sensori opzionali) e Bluetooth (per connettersi con uno smartphone tramite l’applicazione gratuita Garmin Connect Mobile). L’Edge 25 ha anche l’opzione LiveTracking che permette di mostrare ad altri utenti (tramite la piattaforma web Garmin Connect) la propria posizione e le proprie prestazioni.
Da questo punto di vista è molto vicino all’Edge 1000, nonostante le dimensioni.
- Display e pulsanti: il display non è tattile e per gestire l’Edge 25 ci sono 4 pulsanti. Da sinistra in alto in senso orario: accensione/regolazione luminosità; start/stop/conferma; cambio pagina/selezione; lap/indietro.
Raggiungere i 4 pulsanti è abbastanza agevole a patto di posizionare l’Edge 25 in modo opportuno sul manubrio, cioè sempre vicino all’attacco manubrio, di modo che anche in marcia risulti agevole “toccare” l’Edge 25 e mantenere una certa presa con il manubrio.
- Funzioni: ci sono tutte le funzioni di un ciclocomputer classico, le informazioni derivanti dal sensore Gps (senza altimetro barometrico) come dislivello coperto e quota, allarmi (soglie cardiache, soglie distanza/tempo) e notifiche dallo smartphone (chiamate ed Sms in arrivo). Molto interessante anche la funzione che permette di seguire un percorso creato su Garmin Connect. Ne parlo più avanti.
Nel complesso, per essere un dispositivo entry-level, ha tutto quello che serve e anche qualcosa in più.
- Personalizzazione menu-display: durante l’uso dell’Edge 25 si possono visualizzare fino a un massimo di 4 schermate: la prima mostra 3 parametri (configurabili), la seconda ne mostra 2, la terza 2 informazioni sulla frequenza cardiaca (se è abbinata una fascia cardio) e la quarta mostra l’ora e lo stato di carica della batteria residua.
I parametri configurabili sono: durata, distanza, velocità media, calorie, cadenza (se abbinata l’apposito sensore), dislivello in salita e quota altimetrica.
Nel caso si stia seguendo un percorso con l’Edge 25 è prevista una schermata apposita.
La personalizzazione dei menu, però, è ben lontana da quella dell’Edge 1000.
- Accessori: è possibile abbinare solo sensori Ant+ fra i quali però non è previsto il misuratore di potenza Garmin Vector. Il Bluetooth a tutti gli effetti serve solo per l’abbinamento con lo smartphone via App Garmin Connect Mobile.
- Caratteristiche tecniche: l’Edge 25 ha un altimetro Gps e non barometrico, per cui la stima dell’effettivo dislivello in salita sarà meno precisa rispetto all’Edge 1000, ad esempio.
Oltre alla rete di satelliti Gps (cioè quella americana) il Garmin Edge 25 accede anche alla rete Glonass (cioè quella russa) come opzione attivabile dall’utente.
In questo modo si rende possibile la connessione con i satelliti anche in vallate strette, ad esempio, e migliorando di molto le prestazioni del dispositivo. Come detto, però, manca l’altimetro barometrico, per cui la quota che l’Edge 25 legge è ricavata tramite l’interpolazione con i satelliti.
Infine, è resistente alla pioggia (IPX7).
- Peso: 25 gr per il solo dispositivo ai quali va aggiunto il peso della basetta Garmin da manubrio. Il peso (insieme alle dimensioni) è uno dei suoi punti di forza.
- Prezzo: il Garmin Edge 25 costa 169€, ma la versione provata ha in dotazione anche la fascia cardio e il prezzo complessivo sale a 199€.
A tale proposito si ricorda che esiste anche l’Edge 20 (129€), privo delle smart notification (ovvero della connettività Bluetooth) e della connettività Ant+.
La serie Edge 20-25, quindi, rappresenta il primo prezzo della linea per ciclismo di Garmin e in assoluto il costo non è dei più bassi, ma si riesce ad accedere alle molteplici funzionalità della piattaforma Garmin Connect.
- Garanzia: 24 mesi dalla data d’acquisto, come previsto dalla legge.
Voto finale (da 1 a 10): 8,90
2 - PRESTAZIONI
- Fixing satelliti: al momento dell’accensione l’aggancio con la rete satellitare disponibile (il fixing dei satelliti) è davvero molto rapida, specie se lo si accende nello stesso punto in cui lo si è spento.
Diversamente, l’attesa è comunque molto contenuta. Durante l’uso non mi è mai capitato che l’Edge 25 perdesse contatto con i satelliti, gallerie a parte.
- Precisione: le due schermate in basso mostrano il profilo altimetrico di uno stesso percorso registrato con il Garmin Edge 1000 e con il Garmin Edge 25.
Si vede come il profilo altimetrico realizzato dall’Edge 1000 sia più lineare e più rispondente alla realtà. Mancando l’altimetro barometrico, il software della piattaforma Garmin Connect applica una sua correzione di quota (disattivabile) e il dato del dislivello complessivo è quasi paragonabile a quello ottenuto con l’Edge 1000.
- Durata batteria: Garmin dichiara 8 ore e nell’uso reale ci si avvicina al dato dichiarato. Però, se si attivano le smart notification (cioè se si abilita la connessione con lo smartphone) la durata della batteria cala in modo sensibile.
Usando la fascia cardio è possibile portare a compimento uscite di 6-7 ore.
Se si attivano anche le smart notification, la durata cala di un’ulteriore ora.
Qui si avverte maggiormente la differenza con i dispositivi di fascia alta se intendete usarlo per uscite molto lunghe (una giornata intera con la fascia cardio), ovvero per un utilizzo per il quale l’Edge 25 non è stato concepito.
In relazione alle dimensioni la durata della batteria è molto buona, ma tenete presente che dopo ogni uscita è bene ricaricarla.
La ricarica si fa tramite il cavetto Usb fornito e richiede circa un’ora e mezza per la carica completa.
- Leggibilità display: in questo caso le dimensioni giocano a sfavore del Garmin Edge 25. Nel senso che, per quanto il display abbia una buona risoluzione, i caratteri sono inevitabilmente di piccole dimensioni e non facilitano la leggibilità del display. Durante il test ho sempre tenuto la velocità istantanea come parametro principale nella prima schermata in modo che fosse visualizzato con dimensioni maggiori.
Aggiungo però che il Garmin Edge 25 su una bici da ciclocross-strada è più facile da leggere perché la testa, di solito, è più vicina al manubrio.
Sulla Mtb, invece, stando con il busto generalmente più eretto, la distanza testa-manubrio può aumentare.
Le smart notification hanno una loro utilità, a mio avviso, soprattutto per chi pedala su strada, quando i rumori del traffico possono coprire la suoneria dello smartphone, soprattutto d’inverno quando le orecchie sono di solito coperte.
Il segnale acustico dell’Edge 25, invece, è ben avvertibile: un unico beep che ti avvisa della chiamata o dell’Sms in arrivo.
Da segnalare, infine, che l’Edge 25 può mostrare anche le informazioni provenienti dai radar della serie Varia di Garmin (come mostrato in questo articolo).
- Ergonomia display-pulsanti: ovviamente così piccolo non poteva avere un display touch e devo dire che i pulsanti disposti sui lati verticali del dispositivo permettono un uso agevole dei menu, soprattutto con il manubrio di una bici da strada.
- Funzionamento: oltre alle funzioni classiche di un ciclocomputer Gps basico con fascio cardio, ce n’è anche una che su un dispositivo così piccolo non ci si aspetta di trovare, ovvero quella che permette di creare un percorso sulla piattaforma Garmin Connect, importarlo nel dispositivo (tramite l’applicazione gratuita Garmin Express) e quindi farsi guidare dall’Edge 25 durante l’uscita.
Ora, parlando di un Gps non cartografico, non aspettatevi di vedere una mappa, con strade, nomi e toponimi vari, ma sappiate che l’Edge 25 è in grado di farvi fare il giro che avete disegnato sul computer.
I cambi di direzione vengono persino indicati nel caso in cui si tratti di svolte a 90° e oltre.
Diversamente occorre interpretare l’indicazione mostrata sullo schermo.
E se si sbaglia? L’Edge 25 ve lo segnala, si torna indietro e ci si rimette sul percorso.
Quando si torna sul percorso l’Edge 25 ve lo conferma con un messaggio e un avviso acustico.
Quindi, nel caso in cui ci si trovi davanti una svolta stretta o un tornante, l’Edge 25 vi segnala l’imminenza della curva e i metri mancanti, un po’ come fosse un navigatore di un auto da rally.
Nel momento in cui si sta seguendo un percorso il display mostra una schermata nuova, con una barra che, km dopo km, si va a riempire.
Onestamente ho trovato questa funzione molto utile.
Un suggerimento: quando state creando un nuovo percorso, puntate il mouse per creare il punto di partenza e subito dopo quello di arrivo. A quel punto il sistema vi mostra uno degli itinerari possibili, passando anche offroad.
Niente paura: mettete il puntatore del mouse sul percorso disegnato dal sistema e spostatelo sulla strada che invece vi interessa (come mostra l'animazione qui sopra).
Procedete così punto per punto fino a disegnare l’itinerario che più vi piace.
A quel punto basta rifare la sincronizzazione tramite Garmin Express per caricare l’itinerario sull’Edge 25.
Voto finale (da 1 a 10): 8,41
VOTO COMPLESSIVO (da 1 a 10): 8,65
In conclusione…
Il Garmin Edge 25 si fa apprezzare per le sue dimensioni, la sua leggerezza e per le funzioni tipiche di un ciclocomputer Gps. Ma non sottovalutatelo, perché in Garmin hanno ben pensato a dargli una dotazione “da grande” e se non avete ambizioni agonistiche di un certo livello, se non vi serve un Gps cartografico (cioè se non siete dei cicloturisti esperti o degli avventurieri della Patagonia) e se siete in cerca di un dispositivo facile da mettere sul manubrio (cioè che ingombra pochissimo), intuitivo e che vi registri le uscite, allora l’Edge 25 fa per voi.
Per informazioni e per acquistarlo cliccate qui.
Condividi con
Tags
Sull'autore
Simone Lanciotti
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.