TEST - Dirty Ed Carbon Fx: pensata per guidare in discesa

Simone Lanciotti
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TEST - Dirty Ed Carbon Fx: pensata per guidare in discesa

Simone Lanciotti
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Selle San Marco ha profondamente rinnovato la gamma Mtb nel corso della passata stagione (qui i dettagli sulla nuova gamma Dirty) e la Dirty Ed Carbon Fx oggetto di questo test ne è un chiaro esempio.
Rispetto alla gamma Dirty precedente (qui il test della Dirty Native Pro) il cambio di passo, di qualità e di affidabilità è notevole e quindi uno degli obiettivi di Selle San Marco è stato centrato: rendere la gamma Dirty un po’ più in linea con gli standard della casa madre.
Dirty inizialmente, infatti, era un marchio che, pur essendo sempre stato di proprietà di Selle San Marco, ha viaggiato su canali differenti e separati, raccogliendo anche discreti consensi, ma il ritorno in termini di progettazione, produzione e controllo qualità in seno a Selle San Marco ne ha modificato di molto il profilo.
Migliorandolo.

dirty ed carbon fx

Infatti la Dirty Ed Carbon Fx è una sella che rispetto ai modelli precedenti ha ben poco.
Lo stile innanzitutto: la cura dei dettagli e la qualità delle finiture è migliore e più in linea con la gamma Selle San Marco da strada.
Entriamo più nei dettagli della sella, ricordandovi però che i nostri test delle selle non prevedono il giudizio finale perché fortemente condizionato da fattori soggettivi.
La Dirty Ed Carbon Fx è pensata per Mtb a lunga escursione e per tale ragione la larghezza è piuttosto contenuta (per favorire gli spostamenti del bacino).

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Questo modello porta al debutto su una sella il D3O, ossia quel polimero speciale impiegato sulle protezioni e capace di filtrare e assorbire gli impatti.
Il test di questa sella è stato condotto, perlopiù, su una Haibike Xduro Nduro Pro, ossia una e-bike con tanto travel (180 mm) sulla quale abbiamo fatto anche escursioni molto lunghe…

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1 - DETTAGLI TECNICI
- Materiali utilizzati: sono tutti di prim’ordine e si va dalla fibra di carbonio del telaio (con un incrocio a X a mo’ di rinforzo e con binari di sezione ovale e non tonda), al rivestimento in Silkfeel Plus con inserti antiscivolo Protek (realizzati in silicone) e allo scafo in fibre di vetro rinforzate, senza dimenticare la presenza del D3O. La robustezza del telaio e del rivestimento è stata notevole dopo quasi un anno di test.

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L'intreccio a X del telaio in fibra di carbonio

- Profilo e forma della sella: il profilo della sella è tendenzialmente piatto e solo nella parte superiore diventa leggermente rialzato. Questo ha favorito il corretto posizionamento della sella sul reggisella.

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Il profilo della sella è rialzato solo nella parte posteriore della sella.

La forma della sella prevede un canale centrale piuttosto evidente che funge da canale di alleggerimento della pressione sulla zona iliaca, migliorando la circolazione del sangue.

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Nella parte centrale della sella è stato ricavato un canale che allevia la pressione nella zona prostatica.

- Dimensioni: come detto la Dirty Ed Carbon Fx è una sella piuttosto compatta, tanto in lunghezza (260 mm) quanto in larghezza (134 mm). Questo però la rende indicata nella guida offroad, soprattutto su sentieri molto ripidi sui quali poter arretrare il bacino con facilità è un vantaggio.
Anche l’altezza è molto contenuta: 45 mm nella parte più alta.
- Peso: 190 gr rilevati contro i 150 dichiarati sono comunque un bel risultato per una sella che, in pratica, è destinata a un uso molto gravoso.

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Sulla punta della sella...

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...e sui lati sono stati inseriti degli inserti in silicone che permettono un compromesso ottimale fra grip e scivolosità per i pantaloncini.

- Prezzo: 169€ è il prezzo ufficiale, di certo non contenuto, ma vista la qualità dei materiali è difficile aspettarsi un costo più basso, ma sui negozi online i prezzi scendono anche di molto, come ad esempio su Alltricks.it, attualmente in saldo a 109,90€, oppure su ProbikeShop.it, venduta attualmente a 153,99€.
- Garanzia: 2 anni di garanzia come previsto per legge.

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2 - PRESTAZIONI
- Comfort nella pedalata: il D3O svolge un buon lavoro, considerando che la sella, in sé, ha un’altezza molto contenuta e che quindi il telaio e lo scafo concorrono poco all’assorbimento. Il risultato è buono, anche se da una sella per utilizzi enduro ci si aspettava qualcosa di più.

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Il D3O è di colore arancio ed è ben visibile nella foto

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L’imbottitura sulla punta della sella, “assaggiata” sulle salite più ripide, è piuttosto, diciamo, sostenuta: assorbe, ma potrebbe essere un pelo più soffice.
- Supporto nella pedalata: la curvatura verso l’alto dello scafo permette al bacino un discreto supporto quando si pedala soprattutto in salita. Di base la Dirty Ed Carbon Fx è una sella piatta, per cui è l’inclinazione della sella a decidere il grado di supporto alla pedalata.

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La larghezza e la lunghezza ridotte però possono diventare un limite quando si pedala, perché, specie le prime volte, trovare la posizione ottimale è stato impegnativo. Il bacino, infatti, tendeva ad arretrare di continuo proprio a causa di una larghezza posteriore contenuta.
Qui però subentra anche un aspetto anatomico molto soggettivo.

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Questa sella ha un range di regolazione molto ampio per avanzamento e arretramento, compensando in parte la sua lunghezza più contenuta.

- Comfort nella guida: qui eccelle proprio, essendo così stretta e corta facilita i movimenti e gli spostamenti intorno alla sella. Inoltre, il rivestimento Silkfeel Plus ha il giusto (almeno per i gusti del sottoscritto) grado di grip con i pantaloncini per cui i movimenti del bacino risultano agevoli.
- Facilità di regolazione: un aspetto molto importante di questa sella e che in parte compensa la sua ridotta lunghezza è l’ampiezza delle regolazioni in avanzamento e arretramento consentite dal telaio della sella.
Montarla su un reggisella a testa dritta e ottenere un certo arretramento è stato comunque possibile, senza incorrere in problemi di affidabilità.

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Sui lati della sella, nei punti di maggiore sporgenza, sono stati posizionati dei dumper, sostituibili in caso di necessità.

- Resistenza alle abrasioni: i due tamponi laterali, per altro sostituibili, sono molto prominenti e fungono da bumper in caso di impatto o di caduta. Nel nostro caso sono rimasti intatti…
- Grip: gli inserti in silicone Protek attenuano un po’ la piacevole scivolosità del rivestimento Silkfeel Plus della sella e nel complesso il grip offerto dalla sella ai pantaloncini è quanto ci si aspetta da una sella per questo tipo di utilizzi.

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In conclusione…
Il cambio di rotta rispetto al passato è evidente e apprezzabile.
La Dirty Ed Carbon Fx è una sella da enduro, pensata per chi ha la necessità di andare forte in discesa e “sentire” sempre il terreno e le reazioni della ruota posteriore, senza troppi filtri.
E’ solida, leggera, raffinata e purtroppo anche un po’ costosa, ma del resto questo livello di qualità deve pur avere un prezzo (169€ di listino).
Se però la qualità dei materiali e la leggerezza non sono una priorità vi invitiamo a considerare gli altri modelli della gamma Dirty Ed.

Per informazioni SelleSanMarco.it

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Sull'autore
Simone Lanciotti

Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.

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