Vi abbiamo mostrato la nuova Devinci Django Carbon 29 in questo articolo.
Una trail bike con 120 mm di escursione al posteriore, ma con battuta Super Boost 12x157 mm, forcella da 140 mm e una geometria che la rende piuttosto cattiva, anche quando la pendenza del terreno diventa favorevole…
1 – DETTAGLI TECNICI TELAIO
– Geometria: 9
Le prime nota che vengono all’occhio della nuova Devinci Django Carbon 29 sono il Reach di 450 mm, ben 10 mm in più rispetto alla precedente, e l’angolo di sterzo di 66,5 gradi, 1,5 più aperto di prima, con forcella Fox 34 da 140 mm di escursione.
Piantone verticale da 77,4 gradi, che offre un assetto ottimale anche per la salita, unito a un tubo orizzontale di 590 mm (tg M) che aiuta a mantenere contenuto l’interasse.
Equilibrata per certi versi, ma che cerca di essere più discesistica rispetto al passato.
– Assetto in sella: 9
E’ chiaro sin da subito che la dominante è il divertimento.
Manubrio largo, telaio di generose dimensioni e gomme da ben 2.5” Maxxis imprimono nella mente “brutte” intenzioni…
Sono alto 170 cm e pedalo con circa 70 cm di altezza sella, con il telescopico da 150 mm mi trovo perfettamente a mio agio.
Avrei preferito solo un manubrio leggermente più stretto.
– Cura costruttiva: 10
La nuova Devinci Django Carbon 29 ha linee molto particolari, con accorgimenti tecnici e di design che la rendono veramente unica, basta dare un’occhiata all’ancoraggio dei link.
Lo schema sospensivo è lo Split Pivot adattato, come curva di compressione, per un utilizzo trail a tutto tondo.
Passaggio dei cavi molto curato così come anche il posizionamento della protezione per il batticatena e del tubo obliquo.
– Tuning ammortizzatore: 9
Il Fox Float Dps Factory permette alla Devinci Django Carbon 29 di avere 120 mm, con una taratura che cerca di ottenere il massimo tra salita e discesa.
Oltre al registro della velocità di estensione (rebound) e delle tre posizioni in compressione, c’è anche un "fine tuning" della compressione con sospensione aperta in altre 3 posizioni (1 la più soft, 3 la più hard).
– Posizionamento ammortizzatore: 9
La posizione dell’ammortizzatore permette di montare il portaborraccia e di raggiungere la levetta per aprire o “chiudere” la compressione in modo agevole senza doversi sporgere troppo.
– Peso telaio e/o bici: 8
La Devinci Django Carbon 29 in versione X01 (quella ricevuta in test) pesa poco più di 13 kg reali in taglia M, senza pedali e gomme tubeless con liquido antiforatura.
Considerando le gomme così generose e la solidità in discesa è un buon peso, ma se pensiamo ai 120 mm di travel forse siamo un po’ oltre…
– Prezzo telaio e/o bici: 8
La Django in test costa 8699€, un prezzo per pochi, ma in parte giustificato dai componenti di primissimo livello, dai dettagli curati e dalla tecnologia presente sul telaio.
– Garanzia sul telaio: 10
Devinci, prevede garanzia a vita sul telaio.
Voto finale (da 1 a 10): 9
2 – COMPORTAMENTO IN SALITA: 8,5
Come abbiamo detto più volte, la Devinci Django Carbon 29 è un mezzo per chi non vuole avere grossi limiti. Capace in salita, quanto in discesa.
E in effetti in salita, nonostante non sia aiutata dalle gomme piuttosto voluminose, questa una bici si pedala bene.
Il blocco dell’ammortizzatore la rende rigida, stesso discorso per quello della forcella Fox con cartuccia Fit4.
Lasciando la sospensione più libera, si percepisce in maniera decisamente migliore l’efficienza della sospensione Split Pivot con lo snodo coassiale al perno ruota.
Così la gomma posteriore ha grip e sedendosi poco in fase di pedalata riesce a mantenere l’anteriore ben a contatto con il terreno, anche nelle fasi più ripide e tecniche della salita, a tutto vantaggio della guidabilità e della posizione in sella.
– COMPORTAMENTO IN DISCESA: 9
In alcune situazioni sembra di guidare una bici ben più portata per la discesa che per il trail riding…
La sensazione è stata quella di avere un telaio veramente solido e stabile, nonostante la “poca” escursione, sia nei sentierini stretti, sia sul veloce, sullo scassato e sui salti.
Ci si sente supportati dal telaio.
L’altro lato della medaglia è che ha pur sempre 120 mm e una taratura che coniuga salita e discesa senza far prevalere una delle due.
Il feeling è ottimo, così come si sente anche la rigidità dell’insieme ruote in carbonio Race Face, battuta Super Boost e carro da 435 mm.
Che il sentiero sia lento o veloce, scorrevole o scassato, la Devinci Django Carbon 29 risulta essere una bici scattante e sempre facilmente controllabile, nonostante la rigidità generale.
4 – COMPORTAMENTO SUL PEDALATO: 9
Dovrebbe essere il momento più favorevole ad una trail bike, ed in effetti è forse quello più piacevole, anche se in questo caso, come anche per la salita, delle gomme da 2.3” sarebbero state più adeguate.
La sospensione "non si siede" in modo eccessivo, neanche quando ci si alza sui pedali, a tutto vantaggio dei rilanci e della velocità di uscita da curve e compressioni.
VOTO COMPLESSIVO (da 1 a 10): 8,9
In conclusione…
La Devinci Django Carbon 29 è una trail bike a tutti gli effetti.
I 140mm all’anteriore, i 120 al posteriore e le geometrie equilibrate rendono questa bici particolarmente adatta all’all-mountain.
E' bilanciata, si pedala bene e in questa configurazione con gomme da enduro bisogna forzare parecchio la mano per metterla in crisi in discesa.
Per un uso più all-round sarebbero più adatti dei cerchi un po’ più stretti e delle gomme da 2.3”, due upgrade che la renderebbero ancora più leggera e maneggevole!
Qui tutti gli altri articoli sulle trail bike.
Per ulteriori informazioni Devinci.com o 4Guimp.it
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Sull'autore
Stefano Chiri
Mi piace la guida off-road, in sella alla bici e alla moto, ho una vocazione gravity-fun e per me lo stile in sella è tutto. Se non riesco ad essere velocissimo, cerco di essere stiloso... Su MtbCult mi occupo di Mtb da enduro e da trail riding