RIVA DEL GARDA - Il Formula Cura 4 per chi non lo sapesse è il freno che ha vinto il mondiale Downhill 2017 nella categoria uomini élite, quando era ancora allo stadio prototipale.
Quella è stata la base di partenza per poi affinare alcune caratteristiche e renderlo ancora più performante ed affidabile e adesso è finalmente pronto per tutti i rider…
Con il Formula Cura 4 l’azienda toscana si è posto un obiettivo molto ambizioso: realizzare un freno con ottime doti in termini di potenza e modulazione, realizzato con materiali di altissima qualità e che fosse allo stesso tempo accessibile a tutti.
I quattro pistoni da 18 mm di diametro del Cura 4 mettono a disposizione del rider tantissima potenza.
Le pasticche con una superficie di attrito più ampia e il loro spessore maggiorato garantiscono un’ottima modulabilità.
Il freno Formula Cura 4 eredita dal fratello minore (quello a doppio pistoncino, qui il test) la qualità dei materiali, si tratta infatti di un freno interamente forgiato e anodizzato con finitura Polished - Glossy Black - Gold, tramite un processo di produzione che garantisce qualità strutturale, affidabilità nel tempo e pesi contenuti.
Date un’occhiata al video nel quale Marco Montiglioni, responsabile ricerca e sviluppo per quanto riguarda freni e ruote Formula, ci spiega nel dettaglio tutte le novità dei nuovi Cura 4:
Il Formula Cura 4 condivide la stessa identica struttura del Cura.
La pompa con disegno assiale e l’utilizzo dell’olio minerale ad alte prestazioni, rendono il Cura 4 un freno potente e allo stesso tempo molto affidabile e costante nelle prestazioni.
Le novità invece risiedono nella pinza, come dicevamo, con quattro pistoni dal diametro di 18 mm ciascuno che permettono una potenza frenante tra le maggiori di sempre.
La pinza è realizzata in due pezzi ricavati da una forgiatura di alluminio.
L’anodizzazione riduce al minimo gli attriti a beneficio del funzionamento e dell’affidabilità.
Non manca la possibilità di sfruttare la tecnologia Speed Lock (foto in basso), cioè uno sgancio rapido dell’innesto tubo-pinza, che facilita enormemente il montaggio dell’impianto freno su tutti i telai dotati di passaggio cavi interno.
Il rapporto peso/potenza del Formula Cura 4 è a dir poco sorprendente: a fronte di un design che lo rende ideale per un utilizzo gravity o e-Mtb, il Cura 4 pesa circa 379 g per singolo impianto (con tubo da 85 cm, disco da 160 mm e viti comprese).
Come il predecessore anche il Formula Cura 4 continua il corso intrapreso di recente da Formula per quanto riguarda l’utilizzo di olio minerale in luogo del DOT.
L’olio minerale Formula ha un punto di ebollizione più alto rispetto agli altri olii minerali in commercio e questo garantisce una prestazione elevata in caso di alte temperature.
Alle basse temperature l’olio minerale Formula ha invece un punto di congelamento inferiore rispetto ad altri olii minerali in commercio e questo assicura ai freni Formula prestazioni più costanti anche con notevoli sbalzi termici.
Insieme al Cura 4 viene introdotto anche il nuovo disegno del disco.
Dopo più di tre anni di sviluppo Formula è arrivata ad un disegno che combina le caratteristiche che un disco deve avere:
- rigidezza laterale per la resistenza agli urti proteggendo il disco da deformazioni indesiderate;
- pista frenante di dimensioni maggiorate e ottimizzata per ridurre i rumori indesiderati provocati dall’attrito;
- acciaio con elevata frequenza di risonanza per diminuire il rischio di vibrazioni in fase di frenata.
Saranno disponibili da metà settembre ad un prezzo che varia a seconda dell’anodizzazione scelta, ossia dai 174€ per la finitura Glossy Black ai 183€ per la Polished e la Gold.
I dischi, invece, costeranno 22 €, 24€ e 29€ rispettivamente da 160, 180, 203 mm di diametro.
Noi abbiamo avuto l'opportunità di provarli in anteprima e li abbiamo maltrattati a dovere.
Ecco come si sono comportati e le sensazioni che ci hanno dato…
1 - DETTAGLI TECNICI
- Ergonomia leva del freno: 9
La forma della pompa, proprio come il Cura a due pistoncini, è molto arrotondata e compatta, con ben 3 porte di spurgo sul serbatoio dell’olio.
La leva è in una lega di alluminio molto malleabile che anche in caso di caduta permette a detta dei tecnici Formula di essere raddrizzata anche più di una volta, senza incorrere in rotture.
L'azionamento della leva risulta comodo anche con un solo dito.
I Formula Cura 4 come gli altri modelli della casa di Prato, permettono la reversibilità delle leve freno, cioè il passaggio dal freno anteriore sulla leva sinistra al freno anteriore sulla leva destra richiede solo di allentare il collarino sul manubrio, senza aprire il circuito idraulico.
- Regolazioni consentite: 8
La distanza della leva del freno dal manubrio (reach) si regola tramite una piccola chiave a brugola da 2 mm ed è facile arrivare all’impostazione corretta. Non è consentita la regolazione del punto di contatto delle pasticche.
- Opzioni diametro del disco: 9
Sono disponibili 3 opzioni per il diametro del disco: 160, 180 e 203 mm.
Inoltre utilizzano il nuovo disco Formula con una superficie frenante ancora maggiore e con un disegno tale da diminuire noiosi rumori dovuti al riscaldamento.
- Integrazione con altri comandi sul manubrio: 10
Le leve dei freni Formula Cura 4 prevedono l’integrazione tramite dei collarini dedicati denominati Mix Master con i comandi cambio più diffusi.
- Peso: 9,5
Il peso è uno dei punti di forza dei freni Formula Cura 4.
Se si considerano le dimensioni delle pasticche, della pinza e dei pistoni, i 379 grammi dichiarati per il singolo freno con disco da 160 mm e la viteria sono un ottimo valore.
- Prezzo: 10
Anche in questo caso, considerato il peso, la qualità delle finiture e, come vedremo, le prestazioni, il costo di 174€ ad impianto per il colore nero e di 183€ per la versione polished o gold sono un ottimo risultato.
- Garanzia: 9
2 anni di garanzia come per legge sono in linea con ciò che offre la maggior parte dei produttori di freni.
Voto finale (da 1 a 10): 9,08
2 - PRESTAZIONI
- Feeling ed erogazione potenza frenante: 10
Durante la prima uscita i Formula Cura 4 hanno richiesto un rodaggio delle pasticche, dei dischi e anche dell’olio minerale.
Finito il processo di rodaggio, la modulabilità e la potenza dell’impianto freno Cura a 4 pistoni impressionano per potenza.
E c’era da aspettarselo, ma ancora di più per la modulabilità considerata la superficie frenante delle pasticche.
Di fabbrica esce con le pasticche organiche, generalemente più silenziose e più pronte già dalla prima frenata anche se è sempre possibile scegliere il materiale di attrito preferito.
Io, utilizzando le sinterizzate, comunque non ho avuto problemi di rumori o frenate a vuoto.
- Resistenza al surriscaldamento: 10
Con l’utilizzo di pasticche metalliche, rigorosamente originali, il freno non ha alcuna flessione per quanto riguarda la potenza frenante.
Anzi, a proposito della potenza frenante c’è da dire che per la prima volta ho lasciato un freno anteriore da 180 mm in luogo del 203 sulla mia 29” di fiducia.
Quindi, la potenza non manca, garantito!
Non ho utilizzato le pasticche organiche, perciò riguardo questa mescola non posso darvi ulteriori dettagli.
- Usura pasticche: 10
Su discese lunghe, terreni sabbiosi, polverosi e fangosi le pasticche metalliche sono risultate eccellenti.
Si usurano con difficoltà, sì, io sono abbastanza leggero (68 Kg), ma in condizioni fangose e sabbiose mi è capitato di veder "mangiare" le pasticche dei dischi.
In questa occasione non è successo.
- Silenziosità: 9,5
Le pasticche le metalliche nei precedenti test dei freni Formula, ma anche dei rivali, sono inizialmente più rumorose, ma in questo caso anche alla prima frenata non ho riscontrato alcun fastidio sonoro.
Certo, in caso di bagnato nei primi metri "suonano", ma succede a quasi tutti i sistemi frenanti.
Quindi, assolutamente promosse e quando si riscaldano sparisce completamente qualsiasi tipo di fastidio “sonoro”.
- Usura disco: 9,5
Ad essere sincero ho utilizzato i Formula Cura 4 già in parecchie situazioni diverse di terreno e clima, ma non tanto da scalfirne la pista frenante.
Tutto mi sembra nella norma dell’altissimo standard qualitativo Formula.
- Facilità operazione di spurgo: 10
Lo spurgo dei Formula Cura è diventato ancora più semplice e facile grazie alle 3 porte di accesso e alla naturale inclinazione del serbatoio della pompa freno.
- Centratura della pinza: 10
Se entrambi i pistoni sono puliti e funzionanti, basta solo azionare la leva del freno per trovare la centratura ideale.
Voto finale (da 1 a 10): 9,86
VOTO COMPLESSIVO (da 1 a 10): 9,47
In conclusione…
Realmente l’unico appunto che possiamo fare è la mancanza della regolazione del punto di attacco delle pasticche.
I freni Formula Cura 4 rappresentano il perfezionamento di un freno che già prima era su livelli di performance molto elevati: ottimo prezzo, ottima qualità del prodotto, modulabiltà e potenza quasi senza limiti…
Se prima potevano essere montati su quasi tutte le bici, adesso i Formula Cura 4 possono essere montati effettivamente su tutte le bici... ?
Oltre che per le discipline più gravity sono un’ottima soluzione anche per chi cerca maggiore potenza sulle e-Mtb.
Qui tutti gli articoli e i test dei prodotti Formula
Per informazioni rideformula.com
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Sull'autore
Stefano Chiri
Mi piace la guida off-road, in sella alla bici e alla moto, ho una vocazione gravity-fun e per me lo stile in sella è tutto. Se non riesco ad essere velocissimo, cerco di essere stiloso... Su MtbCult mi occupo di Mtb da enduro e da trail riding