RIVA DEL GARDA - Se ti chiedessero, su due piedi, “vuoi provare la nuova Stumpjumper Fsr Expert Carbon Evo 650b?” cosa risponderesti?
La risposta è scontata, dal momento che state leggendo questo articolo.
L'occasione l'abbiamo avuta al Bike Festival di Riva del Garda, dove, fra l'altro, è disponibile per test insieme a molti altri modelli della gamma Specialized 2014.
La curiosità di provare la prima 27,5” di casa Specialized è molto alta, ancor più se si considera che questa è Stumpjumper, quindi un pezzo storico del marchio di Morgan Hill.
A prima vista cattura lo sguardo nella colorazione giallo-verde acido (a voi la definizione esatta del colore…), ma sono soprattutto alcune caratteristiche della geometria ad attirare l’attenzione.
Come l’angolo di sterzo da 68 gradi abbinato a una forcella Pike da 150 mm.
Sì, 68° sembrano davvero troppi, quasi fuori moda se si considera che altri marchi californiani (vedi quelli di Santa Cruz…) si stanno spingendo verso nuove frontiere con sterzi da 65°.
Il perché di questa scelta, però, è piuttosto chiaro sin da subito: la Stumpjumper Fsr Expert Carbon Evo 650b non è una bici espressamente da enduro.
Sali in sella e ti trovi a casa
E’ così, con tutte le Specialized. Più o meno. E questa Stumpjumper 650b non fa eccezioni. E’ agile, rapida e dà la sensazione di compattezza. Lo sterzo è alto, ma perché il manubrio utilizzato ha un rise, secondo il sottoscritto, un po’ troppo accentuato. De gustibus, non aggiungo altro.
La sensazione in sella è quella di controllo e di facilità di guida.
Non è una bici per fare cose folli, ma per andare ovunque.
La scelta dell’angolo di sterzo da 68° risponde proprio a questa esigenza. In salita si ha modo di guidare meglio la bici senza alleggerire troppo la ruota anteriore.
Maggiore bilanciamento globale.
Più versatilità, senza spiccare troppo in un ambito particolare.
Eppure questi 150 mm…
Quanto è veloce in discesa?
La cosa che è piaciuta di più di questa bici è la sua agilità.
Che è una diretta conseguenza di un interasse compatto e di un angolo di sterzo da 68°, cioè un po’ più in piedi della media.
Per andare forte, qui, occorre scegliere bene le traiettorie.
Il divertimento sta proprio nello sfruttare l’agilità della bici piuttosto che tutti i mm di travel a disposizione.
Che, per inciso, sono 150, quindi, mica pochi.
La breve prova di questa bici è stata fatta sulla Speciale 6 dell’Enduro Series di Riva del Garda, ovvero su un percorso ripido, scivoloso e comunque veloce, a patto di azzeccare le traiettorie.
La confidenza è stata subito immediata, ma è chiaro che le valutazioni che si possono esprimere in questa circostanza sono piuttosto limitate.
La cosa che ha colpito di più, però, è stata ritrovare su questa Specialized 650b lo stesso feeling che si trova con gli altri modelli con ruote più grandi. Con qualche differenza.
Da un punto di vista della maneggevolezza è chiaramente superiore rispetto alla Stumpjumper Fsr Comp Carbon 29 provata qualche settimana fa.
Sotto il profilo della stabilità paga qualcosa, inevitabilmente.
Insomma, questo short test ha dato comunque una conferma importante: Specialized sa utilizzare bene il diametro 650b.
La Stumpjumper 650b è una bici divertente, dal primo momento che inizi a usarla, ma a prima vista, vedere quelle ruote così tanto più piccole rispetto alle 29”, sembra davvero strano.
Quasi non è più una Specialized.
Però ti dà la stessa confidenza di tutte le Specialized.
Insomma, qualcosa sta cambiando a Morgan Hill e il 27,5 pollici dovremo vederlo anche su altre bici a breve.
Forse sulla Enduro o forse sulla Demo?
Per informazioni Specialized.com
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Sull'autore
Simone Lanciotti
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.