MADRID - Per la presentazione e il test della nuova Santa Cruz Megatower (qui tutti i dettagli e i prezzi) il brand californiano ha organizzato le cose in grande, invitando una cerchia molto ristretta di media a provare in anteprima (e in esclusiva per l'Italia) questo nuovo mostro da enduro.
Il primo giorno, nel parco cittadino, due collinette di circa 80 metri di dislivello e una dozzina di trails che si incrociano: perfetti per prendere confidenza e testare le doti in salita e in discesa sullo scorrevole non troppo pendente…
Il secondo giorno, poco fuori Madrid, risalite meccanizzate sulle piste downhill dove Iago Garay, il pro' di Santa Cruz che partecipa all’EWS, è cresciuto e dove abbiamo potuto constatare l’indole ereditata dal V10…
I due restanti giorni ci siamo trasferiti in un paesino in mezzo alle montagne dove abbiamo utilizzato la bici al completo, su salite tecniche, lunghe e discese interminabili.
In alcuni casi siamo stati aiutati anche da qualche trasferimento in furgone, che ci ha permesso di simulare una vera EWS per dislivello, tecnicità e fatica…
Un modo un po’ insolito di provare una bici in anteprima, ma che ci ha dato la possibilità di scoprire molte più cose della nuova belva di Santa Cruz, la Megatower.
Date un'occhiata al video:
IN SELLA
Quello che si nota immediatamente è la solidità.
La taglia M, per il sottoscritto che è alto 170 cm è perfetta.
Ho preferito tagliare il manubrio a 76 cm di larghezza e una volta aggiustate le leve e il Sag mi sono sentito a casa.
Ho trovato adeguata l’altezza del manubrio da terra e mi sono sentito ben dentro la bici, anche perché il dislivello tra movimento centrale e manubrio è ben marcato.
Freni Sram Code Rsc, allestimento misto per le sospensioni con forcella Fox 36 Grip2, ammortizzatore RockShox Super Deluxe, anche in versione Coil, e ruote Santa Cruz Reserve.
Gomme da 2.5” di sezione e ci prepariamo per un primo contatto.
IN SALITA
L’angolo sella di 76° permette di pedalare in una posizione ottimale sia in pianura che sui tratti più ripidi.
Anzi, a dispetto di quello che possa far presagire una enduro race come la Megatower, la nuova di casa Santa Cruz si pedala bene sulle lunghe salite con andatura costante.
La sospensione è molto sensibile, quindi sempre meglio chiudere la compressione per rendere la pedalata più efficace sui lunghi trasferimenti.
L’angolo piantone così verticale (76,7° oppure 76,4°) permette una posizione più bilanciata, ottimizzando la trazione e la guidabilità, aiutando ad arrampicarsi sui tratti più tecnici e ripidi.
Arriviamo al punto dolente: la sospensione è molto sensibile e indirizzata alla discesa rendendo i rilanci sui pedali poco efficaci confrontandola alla “sorellina” Hightower Lt.
Abbiamo avuto modo di utilizzare diverse configurazioni, oltre che della geometria, anche dell'ammortizzatore.
Con l’ammortizzatore a molla la sensazione rispetto a quello ad aria, con la compressione libera, risulta essere migliore in questa fase.
Leggermente più sostenuta a metà corsa, anche se ancora più sensibile sull’inizio del travel.
Modificando la geometria non si sente molto la differenza in pedalata, anche se poi risulta più facile urtare a terra con i pedali, vista l'altezza ridotta del movimento centrale.
Però la situazione cambia in discesa, perché la geometria Low aiuta ad avere una guida ancora più stabile e sicura…
IN DISCESA
Si riesce a percorrere ogni genere di sentiero, perché trasmette sicurezza e onnipotenza.
Inizialmente bisogna prendere confidenza con l’anteriore perché abbiamo un angolo di sterzo piuttosto aperto (65° High - 64.7° Low).
Fidandosi, si riesce a mantenere una posizione più centrale e diventa tutto più facile.
E’ incredibilmente solida e rende quasi tutto facile, basta indirizzare l’anteriore in curva e l’insieme dei componenti, la sospensione posteriore e il telaio fanno quasi tutto il resto.
Devo dire grazie a Iago Garay, perché da solo probabilmente non mi sarei mai accorto di quali fossero le reali potenzialità della Santa Cruz Megatower.
Non avrei mai spinto così tanto, ma soprattuto ci ha dato modo di essere testimoni di cosa, in mano ad un professionista come Iago, la Megatower è in grado di “sopportare” ?
Si può esagerare in ogni situazione, perché ha delle geometrie studiate per andare forte e più si va forte e più aumenta il feeling.
Guidando a tutta dietro a Iago ti accorgi di essere al limite ma la bici non lo è affatto perché ad un certo punto in mezzo al trail lui, e ripeto lui, si inventa un doppio naturale di 10/12 metri semplicemente sfruttando una piccola pietra lanciato a 50 km/h…
L’ammortizzatore ad aria Rock Shox Super Deluxe ha una taratura veramente ottima, e insieme al nuovo batticatena rende la Santa Cruz Megatower silenziosissima.
Copia tutto mangiando ogni piccolo urto con grande sensibilità per poi avere un ottimo sostegno sugli impatti più duri.
Mi permetto di fare un confronto con un’altra enduro di casa Santa Cruz, la Hightower Lt:
la Megatower è una enduro con una sospensione e delle geometrie tali da essere molto più aggressiva e vicina ad una bici da downhill facile da guidare, rispetto a qualsiasi altra enduro il sottoscritto abbia mai provato.
La Hightower Lt, invece, è una enduro con un'indole più reattiva e agile.
Angolo di sterzo aperto e reach abbondante sono un’arma a doppio taglio per l’enduro, perché aiutano in discesa ad andare forte, ma impongono dei limiti nello stretto o nella ricerca della confidenza.
Eppure se si capisce come guidarla ci si accorge che i limiti sono veramente lontani, anzi, sinceramente non ho proprio idea di dove siano!
Utilizzando l’ammortizzatore a molla cambia un po’ il comportamento di questa Santa Cruz, e nonostante la molla da 450 lb fosse per me leggermente dura, si capisce che la versione Coil aiuta nelle discese lunghe ad avere un rendimento più costante, ma soprattuto si sente maggior sostegno a metà corsa con lo svantaggio rispetto all’aria di essere un po’ meno progressiva, causando qualche fine travel in più, che viene comunque digerito alla grande dal tampone di fine corsa.
Cambiando geometria, in discesa non si sente tanto la variazione degli angoli, ma si avverte, grazie al movimento centrale più basso, una maggiore stabilità su veloce e ripido, così come una diversa risposta da parte della sospensione.
Invertendo il FlipChip che regola la geometria tra High e Low si ha una riduzione della leva sul link inferiore, che causa una maggior progressività della sospensione oltre che una maggior sensibilità iniziale.
Utilizzando il Flip Chip sul carro e passando da 435 a 445 mm di lunghezza, invece, si avverte un netto cambiamento dell’agilità, della reattvità della bici a favore di maggior controllo e stabilità sul veloce.
Durante questi giorni Iago Garay ha alternato due telai Megatower, uno taglia Large e uno Medium (sotto le foto), così alla fine del quarto giorno gli ho chiesto quale preferisse, e mi ha risposto: «Preferisco la taglia Medium che per la mia statura mi permette di mantenere più reattività e agilità sui percorsi stretti e se ci sono percorsi più veloci sfrutterò il FlipChip sul carro per aumentare l’interasse ed avere una bici ancora più stabile».
La Santa Cruz Megatower è proprio questo: una Nomad 29” ancora più rifinita e con alcuni dettagli che la rendono ancora più orientata alle gare o al semplice affinamento del proprio stile di guida.
In conclusione…
Con la Santa Cruz Megatower la casa californiana ha prodotto una bici da easy downhill facile da guidare in discesa e pedalabile in salita.
Lo digerisce bene, però non si può dire che sia adatta al parco cittadino.
Arrampica bene su salite costanti senza troppi cambi di ritmo o anche su tratti particolarmente tecnici e ripidi, ma quello in cui eccelle è sicuramente la discesa.
Il limite di questa bici è veramente lontano, bisogna solo lasciare spazio all’immaginazione, avere la giusta preparazione fisica e la Megatower vi accontenterà…
Per ulteriori informazioni SantaCruzBicycles.com oppure FocusItaliaGroup.it
Condividi con
Tags
Sull'autore
Stefano Chiri
Mi piace la guida off-road, in sella alla bici e alla moto, ho una vocazione gravity-fun e per me lo stile in sella è tutto. Se non riesco ad essere velocissimo, cerco di essere stiloso... Su MtbCult mi occupo di Mtb da enduro e da trail riding