KIRCHBERG - La Uncle Jimbo è l’arma da enduro racing di Rose. In quel di Kirchberg, in Austria, abbiamo avuto l’occasione di testarla su un sentiero lungo 7 km con 1000m di dislivello negativo.
La bici
Come abbiamo accennato in questo articolo la gamma Rose si è completamente rinnovata per il 2015. Nello specifico la Uncle Jimbo passa dalle ruote da 26” a quelle da 27,5”.
I tubi in alluminio Hydroforming conferiscono a questa bici un look completamente nuovo, molto più accattivante e in linea con i canoni estetici che oggi vanno per la maggiore. Il fulcro dell’ammortizzatore è stato spostato dal tubo orizzontale al tubo piantone, in questo modo sono state migliorate le proprietà della sospensione, in salita si sente meno l’effetto “bobbing” e in discesa la sospensione è più reattiva e copia in maniera più efficace le asperità del terreno.
La corsa all’anteriore e al posteriore è di 160mm, un’escursione che, abbinata alle ruote da 27,5”, permette di poter affrontare di tutto (in ambito enduro).
Le geometrie sono moderne: 66° di angolo di sterzo, 75° di tubo sella, movimento centrale a 353mm da terra e un carro compatto da 431mm. Sulla carta tutti numeri che dovrebbero regalare emozioni forti una volta in sella.
Il passaggio cavi è interno sia per cambio e freni, sia per il reggisella telescopico, ma, dato che non tutti hanno un reggisella con cavo interno, Rose ha pensato di rendere leggermente concava la parte inferiore del tubo orizzontale, in modo da ospitare il cavo del dropper post senza metterlo eccessivamente in mostra. Un attenzione ai dettagli davvero notevole da parte del marchio tedesco.
Il test
Il sentiero sul quale abbiamo provato la Uncle Jimbo si sviluppava su una lunghezza di 7km, in verità non abbastanza per testare a fondo una bici, ma sufficienti per farsene un’idea.
Il tracciato si sviluppava per una prima parte su single track in aperta montagna per poi entrare in un bosco ricco di radici e contropendenze per finire su un tratto guidato ma veloce.
La bici sin da subito ci ha ispirato tanta confidenza, dopo appena poche centinaia di metri ci siamo ritrovati ad anticipare curve e cercare linee “racing” senza preoccuparci più di tanto delle conseguenze. La risposta ai comandi è immediata, la velocità nei cambi di direzione fulminea, la bici chiede di essere portata al limite, merito delle geometrie azzeccate.
Nei tratti molto veloci e sconnessi abbiamo notato che il mezzo diventa un po’ nervoso da guidare, il carro ha cominciato a scalciare e per riportare la situazione sotto controllo abbiamo dovuto adottare una guida molto attiva su gambe e braccia per assecondare il terreno e non perdere velocità. Un comportamento che esalta le doti di guida del pilota, a patto di avere un certo pelo.
Nello stretto la Uncle Jimbo rimane molto agile, le dimensioni del carro e l’assetto raccolto che si ha in sella aiutano a chiudere anche i tornanti più stretti.
Anche sulle insidiosissime radici bagnate del trail austriaco questa bici ha saputo sorprenderci. Una volta impostata la traiettoria e mollati i freni la bici è in grado di scorrere senza troppi problemi e scavalcare ostacoli anche di notevoli dimensioni senza sbilanciare troppo il rider.
160mm di corsa in queste situazioni tornano molto utili.
In conclusione…
La Rose Uncle Jimbo ci ha dato l’impressione di essere una bici da enduro race (guardate anche l’allestimento), pronta per affrontare qualsiasi tipo di sentiero e gara. Sul veloce non è una bici facilissima da guidare (almeno da quanto ci è sembrato in questo brevissimo test), perché più acquista velocità più mette alla prova il biker, ma una volta capito come domarla è davvero esaltante e divertente da condurre, sopratutto in sezioni molto tecniche.
Per i montaggi, i prezzi e le colorazioni ufficiali dovremo aspettare Eurobike, occasione in cui Rose svelerà i dettagli finali della gamma 2015.
A breve altri short test delle bici Rose 2015.