SHORT TEST - Provata in anteprima la nuova forcella Öhlins DH Race Fork
Carlo De Santis
SHORT TEST - Provata in anteprima la nuova forcella Öhlins DH Race Fork
Carlo De Santis
UPPLANDS VÄSBY – Siamo stati in Svezia per assistere alla presentazione ufficiale della nuova Öhlins DH Race Fork, ossia la nuova forcella da downhill del celebre marchio di sospensioni svedese.
Un prodotto del quale si era parlato tanto, ma che ancora non era in produzione: ora è arrivato il momento!
La fase di progettazione della Öhlins DH Race Fork è iniziata due anni fa, con il primo prototipo testato a Whistler in Canada.
Da quel momento sono cambiate molte cose, durante il primo anno Öhlins è riuscita a portare a casa due, quasi tre titoli mondiali Dh.
Il secondo anno, invece, i tecnici hanno deciso di mettersi a tavolino per iniziare un miglioramento con la collaborazione dei riders e dei colleghi di Specialized: ecco il risultato.
Caratteristiche tecniche
Le caratteristiche principali della Öhlins DH Race Fork sono tre: 3 Chamber Air Spring, il sistema TTX18 ed il DH Specific Chaissis.
Con un peso di 2825 grammi sia per la 29” che per la 27,5”, la forcella si divide in diversi componenti:
- Travel da 200 mm e steli da 38mm.
- Paraoli Custom SKF per migliorare la performance anche sul bagnato.
- Un interasse da 20x110 DH Boost per migliorare la stabilità.
- Due tipologie di foderi, modello 29” e modello 27,5” con possibilità di montare delle gomme da 29” con larghezza massima di 2,6” e da 27,5” con larghezza massima 3,2”.
- La doppia piastra con quattro “offsets” differenti sia per la 29” che per la 27,5”.
Presentate le parti principali, soffermiamoci sul sistema Air Spring presente nella Öhlins DH38.
Questo è composto da tre camere: camera positiva (la camera principale), camera negativa e la Ramp Up Chamber (ovvero camera di progressività).
Per quanto riguarda la camera negativa, si regola indipendentemente attraverso il transfer port.
Si può anche cambiare il volume di questa camera, ma i rider durante i test hanno preferito che il volume della camera negativa rimanesse quello standard.
È fondamentale sottolineare, che nel primo utilizzo al momento del setting, bisogna caricare per prima la Ramp Up Chamber, la cui valvola si trova sotto il fodero destro, successivamente si carica la camera principale per ottenere un sag raccomandato al 15%.
Se non si esegue questo procedimento, il setting sarà totalmente sballato.
Spostiamoci ora sul TTX18 System (parte idraulica): il primo aspetto è la semplicità del suo design che permette un facile “service”.
Sono state diverse le migliorie, ma quella principale è sicuramente l’isolamento tra la cartuccia e lo stelo che ha portato ad un notevole miglioramento per quanto riguarda il surriscaldamento della cartuccia ed ha risolto anche il problema della possibile flessibilità tra steli e foderi.
Il sistema TTX18 permette ai rider di intervenire su diverse regolazioni:
- High Speed Compressions (HSC), ossia compressioni ad alte velocità, 4 click a disposizione.
- Low Speed Compressions (LSC), compressioni a basse velocità,15 click.
- Low Speed Rebound (LSR), 15 click.
Sul campo
Dopo aver visitato la sede Öhlins ci siamo spostati al JB Park, situato a circa tre ore di distanza, per testare in anteprima la nuova forcella Öhlins DH Race Fork.
Per il test abbiamo utilizzato una Santa Cruz V10 27,5” montata in modo molto raffinato, come vedete dalle foto e anche in questo video...
Grazie al supporto dei tecnici, abbiamo ricevuto un setting (buono) comunicandogli soltanto il nostro peso.
Si sale in seggiovia, e via, si parte: la prima sensazione è favolosa si trova subito un giusto feeling con la bici: tanta stabilità sull’anteriore, sicuramente dovuta anche al DH Boost 20x110 e allo stesso tempo un'ottima precisone in curva.
Insomma, al primo impatto la forcella Öhlins DH Race Fork risponde benissimo sui trail, sia nelle parti flow che in quelle scassate, quello che il bike park ci offre.
Tornato alla base chiedo dei piccoli cambiamenti sulle regolazioni in base alle mie preferenze: chiudo di 2 click il rebound alle basse velocità per renderla più “flow” e cambio anche la pressione della camera principale da 110 psi a 105 psi, per sfruttare a pieno tutta la l’escursione della forcella.
Riparto immediatamente ed è sorprendente come con questi due piccoli cambiamenti riesca a trovare una maggiore confidenza con la bici, acquisendo ancora più sicurezza e riuscendo a guidare in modo più aggressivo e caricato sull’anteriore.
Non ho mai avvertito segnali di cedimento, la ruota è sempre incollata a terra.
Cerco di forzare sempre di più, ma niente, non si trova mai un limite.
O meglio, posso tranquillamente dire che il limite trovato riguarda le mie capacità di guida, non le caratteristiche della forcella.
Altre qualità notevoli e veramente importanti sono la stabilità e la precisione sui tratti in contropendenza leggermente scassati, dove si riesce e si può mantenere una buona velocità.
In questi casi, la fluidità della corsa non varia, cioè non tende ad irrigidirsi (effetto notato su altre forcelle) la sua scorrevolezza rimane completamente invariata.
A mio pare ciò può essere frutto di vari componenti della forcella, ma in questo caso penso che sia principalmente merito della cartuccia 2x 2018 UCI DH Word Championship Winning Performance.
Chiudiamo cosi il primo giorno di test, totalmente soddisfatti per quest’ottimo lavoro svolto da casa Öhlins, ma soprattutto per avere testato un prodotto che può adattarsi alle esigenze di ogni tipo di rider.
Nel secondo giorno di test, purtroppo il tempo non gioca a nostro favore, abbiamo soltanto un’ora prima di ripartire, decidiamo quindi di cambiare bici, passiamo ad una 29”, cioè al futuro.
La bici utilizzata è la Commencal Supreme DH 29”.
Anche in questo caso il setting è totalmente impostato dai tecnici, seguendo soltanto il riferimento del mio peso (78 kg).
Bastano pochi metri per capire che mi trovo su un mezzo “da guerra”, le mie sensazioni sulla forcella non subiscono cambiamenti, ma stabilità, velocità e sicurezza aumentano.
La 29” offre parecchi vantaggi e l'abbinamento con la forcella Öhlins DH Race Fork è fantastico.
Al rider non resta che cambiare quelle piccole accortezze nel proprio stile di guida, come, allargare bene l’ingresso in curva per mantenere una buona velocità e poi... e poi aprire il gas!
Purtroppo ho avuto veramente poco tempo per testare bene il comportamento della forcella modello 29”, ma è bastato il primo impatto per capirne le potenzialità.
In conclusione
La forcella Öhlins DH Race Fork è un ottimo prodotto realizzato con tantissima cura.
La cartuccia è semplice ed efficace, con le giuste regolazioni.
Eccellente anche la prima impressione, soprattutto sulla sua scorrevolezza in ogni tipo di percorso.
A mio parere il suo punto di forza principale è la possibilità di adattarsi alle esigenze di ogni rider, senza escludere il supporto che viene offerto dall'azienda al momento dell'acquisto per effettuare il primo e personale setting di base.
Insomma, la Öhlins DH Race Fork va bene già di serie, ma le possibilità di personalizzazione sono tante e portarla al limite non è per niente facile
Per quanto riguarda i prezzi, la forcella Öhlins DH Race Fork costa 1520,00€ + Iva, ma è possibile acquistare a parte le piastre con offset diversi al costo di piastre 330,00€ + Iva.
Disponibile anche la cartuccia pneumatica+idraulica Ohlins per le forcelle Fox 40 e RockShox Boxxer al costo 710,00€ + Iva.
La forcella Öhlins DH Race Fork ed i ricambi saranno in commercio da agosto, il distributore italiano è Andreani Group International.
Per informazioni ohlins.com oppure andreanigroup.com