SHORT TEST - Ancillotti Scarab Evo 29: estrema e personalizzabile...

Stefano Chiri
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SHORT TEST - Ancillotti Scarab Evo 29: estrema e personalizzabile...

Stefano Chiri
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Gualdo Tadino (PG) - Ci troviamo per la prima gara del 2017 del Superenduro e vista l’occasione avevamo chiesto a Tomaso Ancillotti se il venerdì si poteva fare un test con la sua ultimissima creazione, l’Ancillotti Scarab Evo 29.
Per chi non conosce il marchio toscano, Ancillotti è stato un grande marchio agli inizi del 20esimo secolo per quanto riguarda le moto. Non a caso, a rendere famoso il marchio, fu proprio lo schema di sospensione brevettato Pull Shock su Ancillotti Scarab, solo che quest'ultima aveva un motore.
Nella foto sotto l'Ancillotti Scarab che ebbe tanto successo tra gli anni '60 e '80.

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Ancillotti Scarab anni '60

Negli anni ’90 la casa Ancillotti si reinventa nel mondo delle Mtb ed esordisce nella discesa la Scarab. Ha anche il Pull Shock rivisto per i loro telai da downhill. Inizialmente nasce come bici da discesa per poi diventare il telaio più leggero e più adatto ad essere pedalato. Mentre nel downhill verrà progettata l'Ancillotti Dhp, con la quale Brook McDonald nel 2009 vinse il Mondiale Junior poi succeduta dalla Dhy attuale.

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Tomaso Ancillotti e McDonald con la medaglia d'oro del 2009 a Canberra

La Scarab invece è stata ridisegnata proprio quest'anno introducendo un po' più di escursione (prima 140 mm, ora 160 mm) e 27,5”. Ma a noi interessava provare la 29”, anch'essa disponibile, visto che ultimamente le “ruotone” stanno tornando in auge.

ancillotti scarab evo 29

Si perché stanno uscendo varie bici nel Dh e nell’enduro molte case ci stanno credendo, vedi la comparativa Enduro vs Slash, la Evil, la Norco e altre… Così la Evo 29 vuole inserirsi tra queste con ben 160 mm di escursione avanti e dietro e geometrie piuttosto aggressive in classico stile Ancillotti.
Come si può notare il telaio in alluminio è molto snello e con saldature a vista, un po’ grezzo in alcuni punti ma anche questo caratterizza il prodotto artigianale.

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Il carro non è cortissimo a causa dei leveraggi del sistema Pull Shock che sono stati comunque riposizionati più avanti per fare spazio al diametro ruota da 29 pollici e per centralizzare il più possibile i pesi.

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Si intravede anche il pomello di regolazione per la velocità di estensione.

Un particolare degno di nota dell'Ancillotti Scarab Evo 29 è il leveraggio regolabile, che permette di alzare o abbassare il movimento centrale e conseguentemente cambiare il valore dell'angolo di sterzo fino a 1,5°.

ancillotti scarab evo 29

Il leveraggio inferiore permette di variare l'angolo di sterzo fino a 1,5° oltre che la distribuzione dei pesi. Il secondo foro in basso dove si ancora il leveraggio sfrutta una diversa curva di compressione dell'ammortizzatore rendendolo più sostenuto.

Il carro è molto rigido e adotta lo standard Boost che favorisce anche la rigidità delle ruote da 29”. Come dicevamo 160 mm anteriori e 160 mm posteriori, assistiti dall’ammortizzatore specifico a molla Ancillotti con misura metrica e bloccabile.

ancillotti scarab evo 29

L'ammortizzatore a seconda del peso e dello stile del rider ha 2 varianti di molle, 2 differenti leveraggi e la completa personalizzazione dell'idraulica. Il mix di questi elementi permette ad Ancillotti di trovare le migliori performance per ogni rider. In alternativa si può montare anche un ammortizzatore ad aria standard.

ancillotti scarab evo 29

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ancillotti scarab evo 29

Il peso della bici così allestita con i pedali si attesta poco sopra i 13 kg. Prezzo del telaio €2.900.
Parlando al telefono con Tomaso, gli avevamo spiegato un po’ le geometrie che ci sarebbero piaciute su una bici da enduro molto aggressiva, così il venerdì arrivato a Gualdo Tadino ci ha messo a disposizione proprio la sua.

ancillotti scarab evo 29

Tomaso è alto come il sottoscritto solo che, guidando molto avanzato, la sua Scarab è molto lunga, utilizzando circa mezza taglia in più rispetto quelle che sono le dimensioni comuni per una taglia M. Tuttavia in sella mi sento bene. Sistemo forcella, freni e altezza sella e parto per il test lungo le Prove Speciali della Superenduro di Gualdo Tadino.

In sella
Salendo sulla Ancillotti Scarab Evo 29, noto subito l’angolo sella molto verticale, ci si sente sopra il movimento centrale. La bici è un pelo lunga per me, anche se il manubrio molto alto mi avvicina un po’ il punto di contatto con le mani. Si percepisce subito una sensazione: la ruota anteriore è veramente lontana…

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Il tubo sella è molto verticale, aiuta a mantenere una posizione comoda anche sulle salite più ripide.

In salita
Durante la salita la sella verticale e il tubo orizzontale così lungo offrono un’ottima distribuzione dei pesi per la salita, l’Ancillotti Scarab Evo 29 si pedala bene e si guida bene anche nelle salite più ripide. Non siamo riusciti a provarla in salite particolarmente tecniche e strette ma una cosa è certa: la ruota dietro resta incollata al terreno. La sospensione Pull Sock è sensibilissima ma anche sostenuta in pedalata quel che serve per affrontare i tratti con meno aderenza.

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Il reparto manubrio e attacco manubrio è affidato a Renthal, forcella Formula Selva e freni Formula Cura.

Quando invece c’è grip e si vuole spingere più forte la possibilità di bloccare l’ammortizzatore è qualcosa che si apprezza moltissimo. Inoltre davanti abbiamo la forcella Formula Selva, che una volta bloccata aiuta a salire facile e veloce anche su asfalto.

In curva
Qui si apre un capitolo. La bici è leggermente lunga ma non molto. Iniziamo a fare le prime curve e non si riesce a chiudere bene una curva, la ruota davanti scivola tanto. La bici è lunga già come geometrie figuriamoci con una taglia leggermente abbondante.

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Attacco della pinza Is.

Allora avanzando con il corpo migliora la situazione ma scappa dietro, come se a quel punto fossimo troppo avanti. Sulle curve veloci in percorrenza è stabile, le sospensioni filtrano benissimo e in questo caso l’Ancillotti Scarab Evo 29 è favolosa, ma manca confidenza quando è stretto.
A fine della discesa penso che mi piacerebbe avere più feeling con l’anteriore così decido di sfruttare il leveraggio sotto, lo avvito completamente, per cambiare l’altezza del movimento centrale e anche un po’ l’angolo di sterzo. Cambia così la distribuzione dei pesi oltre che le geometrie.

ancillotti scarab evo 29

Il leveraggio inferiore dell'Ancillotti Scarab Evo 29 che permette di variare l'altezza da terra e l'angolo di sterzo è molto sensibile, e mezzo giro basta già per sentire gli effetti nella guida.

Stesso percorso, la guida è completamente stravolta, l’anteriore è piantato in terra e acquista una rapidità impressionante nei cambi di direzione, la parte stretta del percorso è un piacere, sul veloce però adesso risulta essere meno stabile e precisa. Così al tentativo numero tre faccio una via di mezzo delle regolazioni e trovo un ottimo controllo e feeling sia per lo stretto che per il veloce. La possibilità di variare la distribuzione dei pesi e delle geometrie in maniera così netta ogni mezzo giro del leveraggio è uno dei valori aggiunti di questa bici. E ci vuole meno di 1 minuto!

ancillotti scarab evo 29

Il comando del telescopico Yep Uptimaizer, funziona bene ed è fluido.

In discesa
Quando si tratta di andare forte in discesa avere controllo sullo scassato Ancillotti ha sempre dato enormi conferme con la sospensione Pull Shock, e in questo caso la Ancillotti Scarab Evo 29 non è da meno, anzi ha anche le ruote da 29” che aiutano ancora di più in queste situazioni. Una autentica schiaccia sassi. Il carro non sarà cortissimo ma è super reattivo e viene via veloce dietro la linea scelta dalla ruota davanti.

ancillotti scarab evo 29

L'ammortizzatore specifico a molla Ancillotti è in misura metrica e può essere sostituito anche con uno ad aria standard.

In frenata a ruota bloccata soffre un po’, in quel caso bisogna affinare la regolazione del ritorno o anche provare una diversa risposta dell’ammortizzatore utilizzando una ulteriore regolazione che indurisce il comportamento della sospensione in compressione.

ancillotti scarab evo 29

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In conclusione
L’Ancillotti Scarab Evo 29 di Tomaso è un prototipo come piace lui, lunghissima e apertissima di sterzo. Come vuole la tradizione Ancillotti, le geometrie di questa Ancillotti Scarab Evo 29 sono estreme, ma la possibilità di personalizzazione e la costruzione del telaio si può interamente pianificare da zero. Può essere un vantaggio per chi sa quello che vuole e uno svantaggio per chi non lo sa, ma a disposizione c’è sempre l’enorme esperienza della famiglia Ancillotti.
Questo è quello che rende magica l’attesa della costruzione da zero di una bici su misura, capace di performance incredibili a patto di trovare il giusto connubio tra le capacità tecniche dal telaio e quelle del rider.

Per informazioni ancillotti.com

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Sull'autore
Stefano Chiri

Mi piace la guida off-road, in sella alla bici e alla moto, ho una vocazione gravity-fun e per me lo stile in sella è tutto. Se non riesco ad essere velocissimo, cerco di essere stiloso... Su MtbCult mi occupo di Mtb da enduro e da trail riding

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