S-Works Evo, create per l'enduro

Redazione MtbCult
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S-Works Evo, create per l'enduro

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L'imprinting è quello delle S-Works Mtb pensate per l'Xc, ma le Evo hanno prima di tutto una versatilità maggiore.
Specialized le ha pensate per l'enduro agonistico e quindi per un utilizzo che comunque richiede svariate ore in sella al biker e soprattutto impone una valida efficienza nella pedalata.
Con una suola in fibra di carbonio Fact con indice di rigidità pari a 10 (molto alto considerato che il massimo per una scarpa da Mtb di casa Specialized è 11), le Evo sono decisamente attente a non disperdere energie nella pedalata.
Enduro agonistico, ma anche attività meno stressanti come una comune pedalata fra amici.
Sono state provate su sentieri molto rocciosi ovvero su un terreno che mette a dura prova non solo la bici, ma anche accessori cruciali come le scarpe.
Vediamo i dettagli.

Sulla soletta si notano il supporto metatarsale e quello sulla volta plantare.

Sulla soletta si notano il supporto metatarsale e quello sulla volta plantare.

La filosofia Body Geometry
Le scarpe sono da sempre un elemento al quale il marchio californiano presta attenzione. Tutto iniziò oltre 20 anni fa, quando la Mtb iniziò a richiedere delle calzature specifiche per l'uso offroad. Da quei primi modelli ad oggi di acqua sotto i ponti ne è passata tanta.
Quando hanno iniziato a fare capolino le prime suole in fibra di carbonio, le prime impressioni furono entusiastiche, almeno fintanto che si spingeva sui pedali. Una volta scesi di sella era davvero difficile riuscire a camminare con una suola così rigida.
Le Evo, arrivando al dunque, hanno una suola in fibra di carbonio, ma con una rigidità calibrata, ovvero è più rigida solo dove serve, cioè dove deve avvenire il trasferimento di potenza. In questo modo le Evo rimangono abbastanza comode anche per camminare.
E nell'enduro, come nell'all mountain, di tratti podistici non ne capitano pochi…
Fra le peculiarità di queste scarpe c'è anche lo studio Body Geometry che ha portato ad un disegno specifico della soletta e, in generale, del supporto dell'arco plantare.
Questa zona così delicata nella fase di spinta, secondo gli studi di Andrew Pruitt, deve avere una conformazione tale da favorire il corretto allineamento degli elementi che compongono la gamba a livello osseo. Meno stress per le articolazioni e per i tendini significa un rendimento maggiore e soprattutto un comfort maggiore.
In passato si è avuto modo di provare svariati modelli di scarpe Specialized e tutte con i livelli di applicazione della Body Geometry all'epoca più recenti. Queste Evo segnano un altro passo in avanti.

Un velcro e due Boa di ultima generazione. Il piede rimane fermo e si può allentare la tensione anche stando in bici. Basata ruotare la ghiera del Boa in direzione opposta a quella di chiusura.

Un velcro e due Boa di ultima generazione. Il piede rimane fermo e si può allentare la tensione anche stando in bici. Basata ruotare la ghiera del Boa in direzione opposta a quella di chiusura.

Chiusura regolabile
Al contrario di quanto accadeva in passato o con i sistemi adottati da altri marchi, la chiusura S2 Boa consente una regolazione costante della fermezza del piede. Infatti, oltre a permettere una chiusura rapida, se si ruota il pomello nella direzione opposta a quella di chiusura si ottiene un allentamento della tensione del cavetto d'acciaio. Questo permette anche stando in sella di adeguare la fermezza del piede nella scarpa a seconda delle circostanze e in pochissimo tempo.
Questa versione del Boa (con cartuccia sostituibile) è davvero efficace e sarà facilmente apprezzata dagli utenti.
La fasciatura del piede, quando si cerca la massima fermezza, è notevole e comunque mai scomoda. L'unica accortezza, come al solito, è quella di posizionare correttamente la linguetta della scarpa.
Infine c'è il velcro che permette un'extra regolazione della calzata.

Punta rinforzata e protetta: la parte nera in gomma assorbe una gran quantità di impatti. Quella laterale in materiale semi trasparente è una garanzia in più nell'uso enduro.

Punta rinforzata e protetta: la parte nera in gomma assorbe una gran quantità di impatti. Quella laterale in materiale semi trasparente è una garanzia in più nell'uso enduro.

Anche sul tallone troviamo la stessa protezione: qui il contatto con i foderi bassi a volte può essere problematico. La struttura del tallone non è troppo rigida per assecondare i movimenti del piede in discesa.

Anche sul tallone troviamo la stessa protezione: qui il contatto con i foderi bassi a volte può essere problematico. La struttura del tallone non è troppo rigida per assecondare i movimenti del piede in discesa.

Protezione anti urto
Il rivestimento in gomma sulla parte anteriore fa il suo "sporco" lavoro ed è una delle differenze estetiche maggiori rispetto al modello S-Works Mtb da Xc. La protezione però continua anche sulla parte laterale della punta del piede e riprende più indietro, sul tallone, sempre in materiale composito semi trasparente. Questi due accorgimenti permettono alla scarpa un livello di protezione molto valido, ma soprattutto non impediscono la ventilazione del piede, aspetto molto importante durante la stagione più calda. A tale scopo è da segnalare la linguetta realizzata in materiale molto traspirante e soprattutto molto morbido.

Linguetta ben ventilata e di grande comodità. In abbinamento al Boa è perfetta.

Linguetta ben ventilata e di grande comodità. In abbinamento al Boa è perfetta.

Camminata abbastanza facile
L'orientamento è verso l'efficienza di pedalata e una volta che si inizia a camminare ce ne si accorge subito. La suola è piuttosto rigida anche se in grado di flettere quanto basta per agevolare l'attività podistica, ma a rendere le cose un po' complicate è l'artigliatura della suola costruita con elementi in materiale composito il cui grip, dopo il test, è sembrato non sempre ottimale, in particolare nella punta della scarpa dove vediamo due artigli di basso profilo, l'attacco per i ramponi (consigliati su terreni molli) e più in basso l'attacco per la tacchetta. Questa scelta però agevola la facilità di ingaggio della scarpa sul pedale.
Da segnalare che la fibra di carbonio della suola è ben protetta da uno strato di materiale plastico che ne evita il danneggiamento nel corso del tempo. Un'accortezza, anche questa, che verrà apprezzata dagli utenti soprattutto a distanza di anni.

Artigliatura non eccessiva sulle S-Works Evo, ma a volte non adeguata per tratti a piedi in forte pendenza.

Artigliatura non eccessiva sulle S-Works Evo, ma a volte non adeguata per tratti a piedi in forte pendenza.

In conclusione
L'impressione ricavata dal test è di una calzatura studiata con un'attenzione superiore alla media a livello di comfort e di cura dell'ergonomia. Ogni volta che si infila il piede in una scarpa Specialized si deve essere pronti a saggiare gli ultimi ritrovati della Body Geometry. Le Evo, studiate per l'enduro, portano le calzature Specialized ad un livello superiore, ma senza farle sembrare ingombranti o pesanti (370 grammi per una scarpa di numero 42). Il Boa di ultima generazione convince molto ed è anche più facile di molti sistemi micrometrici tradizionali.
Convince meno invece la suola, o meglio, il disegno dell'artigliatura che rende le scarpe Evo ancora "Xc oriented". Sui pedali, però, hanno un rendimento notevole.
Il prezzo è di 295€, cioè di fascia alta come del resto lo sono le S-Works Evo: difficile immaginare un prezzo più a buon mercato.

Per informazioni Specialized.com

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