Quanto consuma il nuovo Bosch SX?
Quanto è personalizzabile l’erogazione?
A chi lo consigliamo e, soprattutto, su quali e-Mtb riesce a dare il suo meglio?
Nel primo articolo-video vi avevo parlato dell’erogazione e del comportamento sui sentieri, mentre oggi mi concentrerò su uno dei parametri più importanti in ambito drive unit, ovvero l’autonomia.
Questa voce, nel caso del Bosch SX, è fortemente influenzata da un altro parametro, ovvero la cadenza di pedalata, che, alzandola, permette di fatto al motore di arrivare ad una potenza di picco di 600 W.
Quindi, prestazioni molto elevate e, almeno per ora, senza eguali.
Prima di tutto cominciamo con il video (in Premiere oggi alle 20:30) e poi proseguiamo con il resto dell’articolo:
Quanto consuma il nuovo Bosch SX?
Stando alle percentuali di carica residua al termine dei giri test non posso dire che questa drive unit sia parca.
Ma ci sono diversi motivi da considerare.
Prima di tutto la tipologia di bici e, quindi, il peso, 21,30 Kg, di certo non aiutano a contenere il consumo di batteria.
La M1 Sporttechbik EN 400 SX è di fatto una e-Mtb da enduro con componenti adeguati a questa tipologia di mezzi.
Comprese le gomme Schwalbe Eddy Current, fantastiche per grip e solidità, ma di certo non leggere, né scorrevoli.
Essendo un motore “leggero” (55 Nm e potenza di picco di 600 W), quando gli si chiede più assistenza il consumo di batteria aumenta in modo significativo.
Ciò vuol dire che questo motore, come tutti gli altri “leggeri”, dà il meglio di sé su Mtb con meno escursione e/o con biker più leggeri (65-70 Kg al max).
Nel mio caso, pur essendo abbastanza allenato, gli 87 Kg hanno un forte impatto sull’autonomia della batteria da 400 Wh (estendibile a 650 Wh con il PowerMore 250 di Bosch), motivo per cui, come detto nel video, avrei preferito provare questo motore su una e-Mtb da 120-130 mm di corsa.
Di seguito vi riporto le statistiche delle tre uscite più significative che ho effettuato con questo motore:
Uscita primo video
18,23 Km
584 m di dislivello
38% carica residua
80% Tour+
15% eMtb
5% Sprint
Impostazioni assistenza di default
Sterrato e single track con pendenze anche da e-Mtb
Seconda uscita
48,17 Km
1134 m di dislivello
11% carica residua
35% Eco a +5
65% Tour+ a -4
Asfalto, sterrati e sentieri con pendenza da Mtb
Terza uscita
19,58 Km
361 m di dislivello
61% di carica residua
15% Eco a +4
85% Tour+ a -2
Sterrato battuto con pendenze da Mtb
A chi consiglio il Bosch SX?
E’ un motore molto prestante, ha un comportamento intuitivo (è uno SmartSystem e si sente) ed è adatto ad utenti sportivi, ovvero a coloro che hanno già una certa condizione fisica.
La modalità Sprint, sebbene molto esigente in termini di energia, è davvero un portento e lo è in generale questo motore quando si aumenta la cadenza di pedalata: è lì che si sentono i 600 W, ma servono le gambe.
E anche sentieri che permettano di pedalare a cadenze elevate senza interruzioni.
Anche molto ripidi, purché non troppo tecnici.
Sui sentieri tecnici, invece, si sente la coppia ridotta, perché, soprattutto nel caso di biker non proprio leggeri come me, ogni ripartenza pesa parecchio al motore in termini energetici.
Il Bosch Performance Line Sx è per chi è già ciclista (o comunque allenato) e ha un peso non superiore ai 65-70 Kg.
Oppure è particolarmente indicato per e-Mtb con escursione ridotta, in modo da arrivare più facilmente ad un peso intorno ai 18 Kg.
E magari anche con gomme un po’ più scorrevoli.
Cosa convince meno?
Non ci sono aspetti o comportamenti che siano vistosamente non convincenti, però posso segnalare il comando remoto Purion 200 con display integrato che, sebbene molto leggibile anche sotto il sole battente, ha un ingombro non proprio trascurabile e può interfererire con il comando del reggisella telescopico.
Un altro aspetto meno convincente è la mancanza della connettività ANT+, tipica delle drive unit di casa Bosch: gli utenti più esperti quasi certamente utilizzano un ciclocomputer (Garmin, Bryton, Wahoo, Hammerhead...) durante le uscite, mentre il sistema Bosch permette solo la connettività Bluetooth LE, tramite la quale interfacciare l'app Bosch o una fascia cardio.
In questa maniera è possibile accedere a molte informazioni, fra le quali anche la potenza applicata sui pedali, ma è necessario utilizzare il proprio smartphone.
Montandolo sul manubrio per visualizzare in tempo reale le informazioni oppure tenendolo in tasca per registrare i dati dell'uscita ed analizzarli in seguito.
Inoltre, l'app Bosch Flow permette di collegare solo una e-Mtb alla volta. Avendo io a che fare con molte bici test, ogni volta devo eliminare l'abbinamento con quella attuale e abbinare quella nuova.
Certamente questa è uno scenario da addetti ai lavori piuttosto che da utente finale, ma è comunque da segnalare.
In conclusione…
Il nuovo Bosch Performance Line SX è un gran bel motore ed è, a mio avviso, il più prestante e versatile nella sua categoria.
Ha il comportamento intuitivo e fluido tipico dei nuovi Bosch Smart System e sebbene non spicchi per silenziosità, né per compattezza, è però capace di una potenza di picco altissima e, se siete leggeri ed allenati, rappresenta una valida alternativa al fratellone CX da 85 Nm.
Per informazioni Bosch-ebike.com
Qui tutti i nostri contenuti e approfondimenti sui motori Bosch.
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Sull'autore
Simone Lanciotti
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.
come sempre molto interessante. Concordo sia una grande stronzata il fatto che la app non gestisca più di una Bosch alla volta, ho una Cube montata Bosch e pensavo di farmi anche una gravel sempre col Bosch ma il fatto che con la stessa app non si possano gestire due motori è una grande stronzata.
Per il discorso consumi in effetti con questa bici non vai da nessuna parte, ho una Creo Specy 1° serie e ci faccio tranquillamente 1600/1700 d+ e anche oltre se mi impegno con la batteria da 320wh, pur con potenza e coppia minori. C'è da dire però che con la gravel non ho mai avuto la necessità di più potenza di quella che ho a disposizione, anzi quasi mai utilizzo la piena potenza.
Pensavo di passare ad una gravel con l' SX ma a questo punto resto dove sono.
saluti
Ciao Simone, sono due le cose che più di tutte "pesano" sull'autonomia in questo caso: il mio peso, il peso della bici (21,30 Kg sono troppi per un motore "light" a meno di non essere allenati e leggeri) e l'enorme grip delle gomme.
Se riduciamo il peso della bici e miglioriamo la scorrevolezza delle gomme, l'autonomia della batteria da 400 Wh, in realtà, non è così diversa rispetto a quella di altri motore "light" di ultima generazione.
E' chiaro che un motore così prestante non può essere anche parco nei consumi, ma semmai il contrario.
E comunque sta all'utente decidere quanta potenza-coppia richiedere al motore e quindi modulare l'autonomia complessiva.
Quindi, come detto nel video e in questo articolo, il Bosch SX non è parco nei consumi se gli si chiedono prestazioni elevate.
E per generare 600 Watt serve energia...
sarebbe MOLTO interessante leggere qualche cosa di simile anche con l'utilizzo su una bici gravel, fatti sognare..
Appena possibile...