Dopo un "primo contatto" con la nuova Rise LT (con 150 mm di corsa al posteriore) avvenuto a maggio, in occasione della presentazione stampa che si è svolta sugli splendidi trail di Aìnsa, in Spagna (qui il test), abbiamo chiesto ad Orbea di provare la versione SL (con 140 mm di escursione sui due assi), ma senza salire troppo di allestimento (e di prezzo).
Abbiamo però chiesto di averla con batteria da 630 Wh ed eccoci qui, pronti a raccontarvi come va.
Iniziamo subito con il dirvi che questo test ha anche lo scopo di mostrare le potenzialità della combinazione motore Shimano EP600 RS e batteria Orbea ad alta densità energetica.
Precisiamo inoltre che fra EP600 ed EP801 i valori di coppia e potenza massima non cambiano.
Abbiamo accennato ad un allestimento non troppo impegnativo e vi diciamo, infatti, che la Orbea Rise SL M20 costa 6599 euro ed è la Rise SL con telaio in fibra di carbonio di primo prezzo.
Il prezzo di listino prevede però una batteria da 420 Wh e per avere quella da 630 Wh occorre aggiungere solo 200€.
A nostro avviso questa differenza di prezzo è decisamente contenuta e la intendiamo come un occhio di riguardo di Orbea nei confronti degli acquirenti.
Orbea Rise SL M20: l'allestimento
L'allestimento è particolarmente azzeccato e, come vedremo dopo, si è rivelato all'altezza della situazione, soprattutto dove serve di più, ossia sospensioni, freni e ruote. In particolare parliamo di una forcella Fox 34 Float Performance da 140 di corsa, ammortizzatore Fox Float Performance, freni Shimano M6100 con dischi da 180 mm, gomme Schwalbe Wicked Will Evo da 2.4", mentre le ruote sono Race Face AR 30c Tubeless Ready e la trasmissione Shimano SLX M7100.
Il motore è lo Shimano EP600 RS con due profili di assistenza: RS con 54 Nm e RS+ con 85 Nm.
La batteria di serie, come detto, è da 420 Wh, ma sulla bici in prova era da 630 Wh: questa batteria adotta celle di maggiore densità energetica (e i risultati del test ne danno conferma).
Per i fanatici del peso, ricordiamo che la batteria da 420 Wh permette di risparmiare circa un chilogrammo nell'allestimento finale: si parla di circa 1.960 grammi contro 2.880 grammi.
Le batterie, come detto, hanno una densità energetica maggiore del 16% e questo significa che il range extender (opzionale) da 210 Wh, pur avendo una capacità nominale inferiore rispetto a quella precedente (252 Wh), in realtà ha una capacità effettiva del tutto paragonabile.
Orbea Rise SL M20: quanto pesa?
La Orbea Rise SL M20 in prova pesa 19,96 Kg, in taglia L, senza pedali, con gomme tubeless e portaborraccia: niente male per una e-bike che vuole essere light nel peso, ma non nell'assistenza del motore.
La nostra valutazione tiene conto anche dei componenti montati di serie, decisamente poco attenti alle leggerezza come il manubrio in lega leggera OC Mountain Control da 800 mm di larghezza o le ruote Race Face AR30 C.
Orbea Rise SL M20: perché è così innovativa?
La nuova Orbea Rise cambia nuovamente le carte in tavola nel mondo delle e-bike e lo fa esattamente come fece quattro anni fa, quando nel 2020 stravolse le regole del gioco, presentando la prima Rise con un peso "piuma" di appena 16,5 Kg, in taglia L, creando definitivamente il filone delle "light" e-bike.
Tutto questo però andava a discapito della potenza del motore e dell'autonomia: la Rise, infatti, montava un motore Shimano EP8 "depotenziato" da 60 Nm e una batteria da 360 Wh.
La nuova Rise, invece, è "leggera", ma non più per l'assistenza fornita dal motore, che adesso è un'unità full power a tutti gli effetti (e per l'autonomia della batteria), bensì per la leggerezza sulla bilancia.
L'obiettivo di questo video pertanto è mostrarvi quali sono i vantaggi che scaturiscono da questa nuova piattaforma che va a colmare il divario esistente tra il mondo delle full power e quello delle light e-bike, strapazzandola sui sentieri "di casa".
Per cui mettetevi comodi e salite in bici con me...
Orbea Rise SL: le caratteristiche principali
Continuiamo con la spiegazione della nuova Rise SL M20:
- motore Shimano EP600 RS di nuova generazione
- due profili di assistenza: RS (max 54 Nm) ed RS+ (max 85 Nm)
- due opzioni di batterie, 420 Wh e 630 Wh, selezionabili al momento dell’ordine della bici
- range extender opzionale da 210 Wh, più piccolo del precedente come capacità nominale, ma non come capacità effettiva
- telaio e carro ridisegnati in fibra di carbonio
- travel posteriore: 140 mm (e forcella da 140 mm)
- diametro ruote: 29 pollici
Orbea Rise SL M20: la geometria
Il telaio, tutto nuovo, beneficia di un rigidità che è stata incrementata dove effettivamente necessario. Ai più attenti, per esempio, non sarà sfuggito il traversino di rinforzo, in stile Occam (alla quale si ispira in maniera palese), presente sul triangolo anteriore, e il carro, irrobustito in maniera generosa, con una lunghezza di 44 cm.
Parlando di angoli, in taglia L troviamo un angolo sterzo di 65,5° e un piantone seduta bello in piedi di 78°. Il reach è abbondante, si parla di 490 cm, ma, come vedremo dopo, grazie a un eccellente bilanciamento generale, contribuisce alla guida divertente e redditizia di questa trail bike.
L'assetto in sella
Passiamo alla posizione di guida.
In sella ci si trova subito a proprio agio, ben inseriti nella bici, una posizione che da subito ispira confidenza e invita a giocare con tutti gli ostacoli che si incontrano sul sentiero. Nonostante io preferisca la giocosità e l'agilità delle bici in taglia M, quindi con un reach attorno ai 450 mm, più adatto alla mia statura di 178 cm, su questa Rise in taglia L, con un reach bello abbondante, mi sono subito sentito "a casa" e questo la dice lunga sul carattere "giocoso" e "divertente" di questa trail bike.
Una bici facile, dove agilità e maneggevolezza le fanno da padrona. Merito del nuovo telaio, che amalgama sapientemente tra loro ingredienti fondamentali come il corretto bilanciamento dei pesi, rigidità torsionale e leggerezza.
Orbea Rise SL: quanto consuma?
Ma il punto di forza della nuova Rise è il motore Shimano EP600 RS, con i due profili di assistenza. Questo significa disporre di un'unità motrice estremamente versatile, a suo agio in una miriade di situazioni.
Avete in programma un'uscita con le full power? C'è la modalità RS+ con 85 Nm.
I vostri amici hanno le light e-bike o la Mtb tradizionale? Usate il profilo RS con 54 Nm.
Ma c'è di più: grazie all'app Shimano E-Tube Project, è possibile accedere alle modalità di personalizzazione Fine Tune Mode che, oltre ai classici profili di assistenza Eco, Trail e Boost permette aggiungere altri 12 livelli, per un totale di 15.
In particolare il profilo Trail della modalità full power è impostato dalla casa con un livello di assistenza di 5 (foto in basso a sinistra). Io dopo un certo numero di uscite, l'ho portato sul livello 7 (foto a in basso a destra), ritenendolo un buon compromesso tra la risposta offerta dal motore agli input in fase di pedalata e la durata della batteria.
Ed è con questa configurazione che ho affrontato i circa 1200 metri di dislivello necessari per raggiungere il pizzo Pernice, nella zona della Val Grande, situata in Piemonte alle spalle del lago Maggiore, come vi ho raccontato nel video.
Si tratta di una classica uscita all mountain della zona che prevede i primi 1060 metri di dislivello pedalati e gli ultimi 140 metri di dislivello a spinta o effettuando del portage.
Ebbene, durante i primi 1.058 metri di dislivello tutti pedalati in modalità full power e con l'assistenza Trail (quelli più significativi per analizzare il consumo della batteria, visto che gli ultimi 142 metri di dislivello li ho praticamente fatti con la bici in spalla... ), il computerino di bordo mostrava una durata residua della batteria del 60%!
Alla fine ritorno al parcheggio da dove ero partito dopo avere percorso 25,31 Km, 1282 metri di dislivello e una carica residua della batteria del 54%.
Piccola parentesi: non dimentichiamo di sottolineare che il motore Shimano è compatibile coi ciclo computer Garmin (foto in alto a sinistra) e con tutti gli altri dispositivi GPS dotati di connettività ANT+.
Questo permette di visualizzare sul display molte informazioni utili (come il livello di carica della batteria) durante l'uscita.
Per dovere di cronaca, essendo il consumo della batteria un dato facilmente influenzabile da tanti parametri, il sottoscritto tutto vestito pesa 80 Kg e le gomme di serie Schwalbe Wicked Will Evo sono piuttosto scorrevoli.
E sempre nell'ottica di mettere "alla frusta" la batteria della Orbea Rise e darvi un quadro dettagliato della combo batteria-motore, durante il periodo di utilizzo della bici ho effettuato un altro giro, sempre in stile "all mountain", che prevedeva una risalita di circa 872 metri di dislivello, ripetendolo per ben due volte, ma con una modalità particolare: la prima risalita, con ancora le gambe fresche e riposate, l'ho fatta impostando il motore sul profilo RS e in modalità Trail; la seconda, quando le energie cominciavano a venire meno e volevo più assistenza, ho utilizzato il profilo RS+, sempre in modalità Trail.
Naturalmente tra la modalità Trail del profilo RS e quella del profilo RS+ c'è una bella differenza di spinta. Per farvi capire, diciamo che la modalità Trail del profilo RS è molto simile alla modalità Eco del profilo RS+.
Ma la cosa più interessante (e certamente ovvia per i più esperti) è che in questo modo si incrementa ulteriormente l'autonomia della batteria: nella prima risalita di circa 872 metri di dislivello, effettuata in modalità RS, ho utilizzato solo il 25% della batteria, consumo che è salito al 35% per ripercorrere nuovamente gli 872 metri di dislivello col motore, questa vota, impostato in modalità RS+.
Alla fine ho chiuso un giro di circa 1.744 metri di dislivello e 33 km, con una carica residua di ben il 40%... senza range extender!
Orbea Rise SL M20: animo da enduro
La Orbea Rise SL M20, come già detto, sorprende subito per la facilità con cui si lascia guidare, sia che abbiate un livello di guida avanzato, sia che siate un biker alle prime armi, e nella guida in generale dà grandi soddisfazioni, ovviamente senza spingersi troppo oltre i limiti di una e-Mtb con 140 mm di escursione.
A mio avviso è questa la dote più importante di questo mezzo.
Diciamo subito che non nasce per i percorsi enduro più tecnici: per quello la casa propone la endurona Wild, anch'essa appena rinnovata (la proveremo a breve, restate sintonizzati), e la Rise in versione LT.
Per vedere come va, l'ho messa alla prova sui sentieri della Crosa Natural Trail, ubicati sulla sponda occidentale del lago Maggiore, in Piemonte.
Si tratta di percorsi sia da all mountain (come la salita al Pizzo pernice raccontata nel video) sia da enduro, non particolarmente tecnici e che privilegiano il flow e il divertimento di guida.
Nonostante sia una trail bike con 140 mm di escursione, sui trail flow e veloci della Val Grande non ci ha fatto rimpiangere bici con escursioni più generose, grazie a una geometria ben bilanciata fra capacità sul ripido e facilità di guida.
Il carro, malgrado l'escursione dell'ammortizzatore di 140 mm, ha una risposta "plush" sugli ostacoli e l'anteriore, nonostante la forcella con steli da 34, offre una buona precisione di guida.
Solo la gomma anteriore, la Schwalbe Wicked Will Evo, ha prestato il fianco a qualche critica nelle entrate in curve più decise, "scappandomi" un paio di volte.
Una trail bike che non disdegna di affrontare tratti ripidi e scassati, a patto di non esagerare con la velocità, altrimenti vi ritroverete "a giocare" sulla difensiva, come è giusto che sia con una bici appartenente a questa categoria.
Cosa convince meno?
Nessuno è perfetto e naturalmente non lo è nemmeno lei.
Diciamo che sono differenze di cui si accorge soprattutto chi ha già un livello di guida avanzato e "apre il gas" sui trails.
Le capacità discesistiche della Rise SL M20 sono di tutto rispetto e non ci sarebbe spiaciuto un disco anteriore da 200 mm di diametro, accoppiato magari a una gomma più aggressiva: in un paio di volte mi è successo "di perdere" l'anteriore.
Per restare nel catalogo della casa tedesca, due valide alternative potrebbero essere la Magic Mary o, in alternativa, la nuova Albert Gravity, provata qualche mese fa sui trail di Finale Ligure (qui trovate il test). Piccoli "difetti", facilmente risolvibili al momento dell'acquisto passando per il configuratore MyO nel sito ufficiale, che vi permetterà di selezionare la componentistica più adatta alle vostre esigenze.
In conclusione
Perché, secondo il sottoscritto, questa Orbea Rise continua ad essere un riferimento fra le e-Mtb? Perché con un motore full power da 85 Nm, un peso di 20 Kg (ma anche più contenuto sui modelli più raffinati) e una batteria "infinita", colma il divario che esisteva tra le light e-bike, leggere sì, ma con motori ed autonomie non sempre all'altezza delle aspettative, e le performanti full power, con pesi abbondantemente oltre i 24 Kg.
Ancora una volta Orbea fa strada.
Per conoscere e configurare la nuova Orbea Rise, cliccate qui
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Sull'autore
Francesco Savona
Mi affascina il mondo delle e-bike, soprattutto quello legato alle bici da trail e da enduro, specialità nella quale ho corso per qualche anno, quando ancora l'elettrico non esisteva. Ma sono anche un amante dei lunghissimi giri alpini, per intenderci quelli epici, da bici in spalla... Ho anche un trascorso professionale ventennale nell'ambito editoriale delle moto