La Mondraker F-Podium 2024 è una delle novità più interessanti della stagione in corso, per diversi motivi, ma il principale riguarda la sua originalità.
Rispetto alla maggior parte delle full da Xc/Marathon sul mercato, si distingue per il suo schema sospensivo ZERO, che è molto raffinato e sulla nuova F-Podium è stato modificato per renderlo ancora più efficiente.
Abbiamo iniziato a mostrarvelo in questo reel:
Ma uno schema sospensivo così particolare fa davvero la differenza?
Cosa cambia tra la Mondraker F-Podium 2024 e quella precedente?
A chi consigliamo questo tipo di Mtb?
Dopo aver provato la full da gara del marchio spagnolo per diverse settimane, cerchiamo di rispondere a queste ed altre domande che ci avete fatto.
Ma prima facciamo un recap sui dettagli tecnici...
DETTAGLI TECNICI
- Telaio
La Mondraker F-Podium 2024 ha un telaio in fibra di carbonio, progettato e costruito sfruttando la tecnologia proprietaria Stealth Air Carbon. Il triangolo principale, il carro posteriore e anche il link dell'ammortizzatore sono realizzati con lo stesso materiale.
Tutti i modelli in gamma, dal più economico al più costoso, utilizzano lo stesso telaio di alta gamma: un dettaglio interessante per chi vuole partire con un allestimento meno oneroso e fare degli upgrade in futuro.
Il passaggio dei cavi è completamente integrato nel telaio, con l'entrata nella zona della serie sterzo, ormai presente su tutti i telai di ultima generazione.
Anche il cavo per il comando remoto dell'ammortizzatore è cablato, grazie ad un piccolo foro posizionato sul tubo obliquo in prossimità della sospensione posteriore.
La posizione dell'ammortizzatore ha obbligato i tecnici Mondraker a trovare un'altra collocazione per il secondo portaborraccia, i cui fori sono stati realizzati sotto al top tube, vicino alla zona di incrocio con il piantone.
Oggettivamente, però, lo spazio è veramente poco (almeno sul telaio taglia M in test) e sufficiente solo per una borraccia piccola, magari ottimizzando gli spazi utilizzando un attacco magnetico tipo Fidlock, oppure un portaborraccia ad estrazione laterale e poco ingombrante.
La serie sterzo è munita di un limitatore di corsa, che evita impatti della piega sul telaio in caso di caduta oppure quando si carica la bici in macchina.
Tra gli altri dettagli interessanti del telaio troviamo il forcellino UDH, il movimento centrale con sede filettata, che facilita non poco le operazioni di manutenzione ed evita problemi di scricchiolii vari, ma anche le protezioni generose in plastica gommata, posizionate nella zona del batticatena, sotto al movimento centrale e dietro all'ammortizzatore con un parafango in plastica dura che copre tutto lo stelo.
Mondraker, da questo punto di vista è sempre stata molto attenta.
- Geometria
Con la Forward Geometry, Mondraker ha anticipato i tempi circa 10 anni fa, ma mentre all'epoca in molti pensavano che le teorie del brand spagnolo fossero assurde, oggi rappresentano la normalità.
Tuttavia, la Mondraker F-Podium 2024 ha delle geometrie molto attuali, con uno sterzo di 66,5 gradi, un piantone di 76,2 gradi ed un reach in taglia M di 455 mm, abbinato ad un attacco manubrio molto corto (55 mm sulla taglia M).
Il tubo di sterzo è compatto per evitare di utilizzare stem troppo negativi, il carro misura 435 mm e il BB Drop di 40 mm permette di avere un movimento centrale basso, quindi più stabilità.
Qui sotto la tabella completa di tutte le taglie:
- Sospensioni
La Mondraker F-Podium 2024 ha 110 mm di escursione al posteriore e 120 mm all'anteriore.
Sul telaio troviamo uno schema ZERO Suspension System, segno distintivo delle Mtb Mondraker, che è stato rivisitato per essere più efficiente in pedalata, quindi più specifico per un uso Xc racing, ma anche più progressivo nella parte finale della corsa.
Nello specifico, l'ammortizzatore è posizionato più in basso ed è più proiettato verso il posteriore, con il punto di infulcro fissato direttamente sul carro.
Cambia quindi il design, ma lo ZERO Suspension System mantiene le sue caratteristiche di schema a punto d’infulcro virtuale con doppio collegamento. L’ammortizzatore “galleggia” tra i due link ed è compresso da entrambe le estremità.
I principali vantaggi di questo sistema è la capacità di isolare la pedalata, la frenata e il lavoro delle sospensioni in modo efficiente, ottimizzando il grip senza disperdere watt sul sentiero.
Le sospensioni sono marchiate RockShox, con una forcella SID Ultimate all'anteriore (steli da 35 mm e travel di 120 mm) e un ammortizzatore SIDLuxe Ultimate da 165x45 mm con fissaggio Trunnion.
Entrambe le sospensioni hanno una regolazione della compressione a tre posizioni (Open, Pedal e Lock), attivabili dal comando rotante Twistloc: questo dettaglio rende la Mondraker F-Podium ancora più adatta al contesto agonistico.
Regolare le sospensioni è stato piuttosto facile: per il mio peso di circa 64 kg ho settato la forcella a 70 psi (senza token), con rebound a 12 click dal tutto chiuso, mentre sull'ammortizzatore ho impostato un sag del 25% con una pressione di circa 150 psi ed un rebound a 5 click dal tutto chiuso.
Guardando la tabella di configurazione delle sospensioni fornita da Mondraker, probabilmente avrei potuto gonfiare anche di più, ma potendo contare sul freno in compressione della posizione Pedal, ho preferito utilizzare meno aria ed avere un ammortizzatore più morbido da tutto aperto.
- Componentistica utilizzata
Abbiamo provato la Mondraker F-Podium RR SL, ovvero il modello più pregiato della gamma 2024, che ovviamente è montato con dei componenti di primissima fascia.
Il gruppo è uno Sram XX Eagle Transmission completo, con corona da 32 mm (forse un po' piccola per una bici da gara) e pacco pignoni 10-52.
I freni sono Sram Level Ultimate Stealth a 2 pistoncini, con dischi Sram HS2 da 160 mm al posteriore e 180 mm all'anteriore.
Anche il reggisella telescopico è di casa Sram, ovvero un RockShox Reverb AXS con travel di 125 mm sulla taglia M. L'escursione varia in base alla taglia del telaio: un dettaglio degno di nota.
Le ruote sono delle Mavic CrossMax Carbon SL Ultimate con cerchi dal canale interno di 30 mm, sui quali sono montate delle gomme Maxxis Rekon Race da 29x2.4” WT.
Il cockpit integrato in carbonio è marchiato OnOff, è largo 760 mm, ha un backsweep di 8° ed un upsweep di 0°.
La lunghezza dell'attacco e la sua inclinazione cambiano in base alla taglia del telaio: sulle taglie S e M è da 55 mm con un'inclinazione di -12°, sulla L è da 65 mm/-14° e sulla XL è da 75 mm/-15 gradi.
Chiudiamo con la sella, che è una fi'zi:k Vento Argo X5 larga 140 mm.
- Peso telaio e/o bici
Il peso dichiarato del telaio è inferiore ai 2 kg, ma non sappiamo darvi un valore preciso.
La bici completa nella versione RR SL, in taglia M, senza pedali e con gomme tubeless è di 11,2 kg.
Non è tra le full da gara più leggere, ma c'è ampio margine di miglioramento: per intenderci, solo le gomme pesano 800 grammi l'una, sostituendole si può scendere intorno agli 11 kg senza problemi.
E anche il reggisella Reverb AXS, sebbene sia super pratico e preciso, non è tra i più leggeri sul mercato...
- Prezzo telaio e/o bici
La Mondraker F-Podium RR SL in test costa 10999€: tanto, ma è comunque più economica di alcune bici della concorrenza montate in modo simile.
Tuttavia, la gamma 2024 include anche altri tre modelli meno costosi, ma con lo stesso telaio top di gamma, che partono dai 4999€ ed arrivano agli 7999€. Li trovate QUI.
A mio avviso, quello con miglior rapporto qualità-prezzo è il modello F-Podium R da 6999€, montato con sospensioni FOX Performance, ruote Mavic con cerchi in carbonio, gruppo GX Eagle e reggisella telescopico di serie:
Ed è disponibile anche il kit telaio, comprensivo di ammortizzatore RockShox SIDLuxe Ultimate e serie sterzo, che costa 3999€: un prezzo molto interessante, sia in termini assoluti, sia se messo a confronto con i frameset top di gamma della concorrenza.
- Garanzia
Mondraker offre una garanzia a vita su tutti i suoi telai contro i difetti di materiale o di lavorazione, a patto di registrare la propria bici entro tre mesi dall'acquisto nell'apposita area del sito ufficiale Mondraker.
Per altre informazioni sulle condizioni di garanzia cliccate QUI.
ASSETTO IN SELLA
Trovare l'assetto giusto è stato molto facile, come accade con la maggior parte delle Mtb da Xc di ultima generazione.
Il merito principale è del piantone molto in piedi, che va d'accordo con il reach lungo e l'attacco manubrio corto.
In questo modo, da seduto si ha una posizione racing, raccolta quanto basta, mentre alzandosi sui pedali in posizione da discesa con talloni bassi, si ha tutto lo spazio per distendersi e abbassarsi sull'anteriore.
Da questo punto di vista aiuta anche la scatola di sterzo molto compatta (90 mm sulla taglia M), che permette di non estremizzare l'inclinazione dell'attacco manubrio.
Ma c'è una cosa che cambierei, ovvero le pedivelle da 175 mm: a mio avviso, sulla taglia M le 170 mm sarebbero più apprezzate dalla maggior parte dei riders. Non a caso, altri marchi hanno fatto già questa modifica sugli allestimenti.
COMPORTAMENTO IN PEDALATA
Già dalle prime pedalate si avvertono le velleità agonistiche della bici.
Il piantone molto verticale garantisce una spinta ottimale, sia in salita, sia in pianura quando bisogna spingere a tutta abbassandosi sul manubrio.
Questo carattere racing è amplificato dal nuovo schema sospensivo ZERO ottimizzato, che si abbina alla grande con le sospensioni a tre posizioni.
Anche con ammortizzatore tutto aperto, lo schema sospensivo è piuttosto stabile e non influenza troppo la pedalata, ma è nella posizione intermedia (Pedal), che dà il meglio di sé.
Il freno in compressione del nuovo ammortizzatore SIDLuxe è finalmente efficace e rende ancora più performante la Mondraker F-Podium 2024 sulle salite sconnesse e sui sentieri in cui serve una sospensione che lavori un minimo, ma non affondi troppo.
Con lockout attivato, infine, la bici è completamente rigida e permette di dare il massimo sulle salite asfaltate o sugli sterrati battuti.
I miglioramenti maggiori si avvertono soprattutto nella fase pedalata: a mio avviso è più performante anche della F-Podium da 100 mm che provai qualche anno fa e che era più leggera ma meno reattiva.
A proposito di peso: gli oltre 11 kg si avvertono in salita?
Devo essere sincero, dopo la pesata la F-Podium mi aveva deluso. Ma utilizzandola non ho mai avuto quella sensazione di bici pesante che ti penalizza in determinate situazioni.
Penso che il merito sia del bilanciamento dei pesi, che è ben studiato e compensa anche quei grammi in più misurati staticamente sulla bilancia.
Provare per credere.
COMPORTAMENTO NEL GUIDATO
Se la “vecchia” F-Podium da 100 mm sembrava già una 120 moderna (nel 2019), questa in determinate situazioni assomiglia a una “mini trail”.
Lo sterzo molto aperto invita a caricare di più l'anteriore in curva e a fidarsi della bici anche sui drop e sui salti. Come sulla maggior parte delle Mtb moderne, non è necessario arretrare troppo con il peso del corpo.
Ci ho messo qualche minuto in più del solito per capire come sfruttare al meglio le geometrie, ma poi ho trovato tanta sicurezza e una stabilità fuori dal comune.
Ho apprezzato in particolar modo le prestazioni dello schema sospensivo ZERO, che rispetto ai classici “single pivot” utilizzati sulla maggior parte delle full attuali permette di mantenere il carro più incollato a terra, con meno sobbalzi della ruota posteriore e offrendo di conseguenza un maggior controllo nelle situazioni critiche.
Un ultimo e doveroso cenno voglio farlo sulle sospensioni RockShox, che sono migliorate tanto anche sul comportamento in discesa: in passato le ho criticate, perché avevano perso l'affidabilità, il sostegno e la fluidità, ma devo ammettere che i nuovi modelli hanno fatto un bel passo avanti.
MONDRAKER F-PODIUM 2024: IN CONCLUSIONE
La Mondraker F-Podium 2024 è una Mtb davvero completa, pensata per le gare ma anche per le uscite divertenti da fare su ogni tipo di sentiero.
Rispetto alle full da Xc della concorrenza spicca per uno schema sospensivo più evoluto e raffinato, che sulla bilancia pesa di più, ma offre dei vantaggi evidenti in discesa e in generale sui fondi sconnessi.
A chi la consiglio?
Sicuramente a chi cerca un prodotto esclusivo e riconoscibile, a prescindere dal livello tecnico o atletico. Ma anche ai riders più smaliziati in discesa, che cercano quella stabilità e quell'extra grip in grado di rendere la bici più divertente quando si arriva vicino al proprio limite.
Per altre informazioni Mondraker.com
Qui gli altri articoli e test sulle Mtb Mondraker.
Qui gli altri articoli e test sulle full da Xc.
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Sull'autore
Daniele Concordia
Mi piacciono il cross country e le marathon, specialità per le quali ho un'esperienza decennale. Ho avuto un passato agonistico sin da giovanissimo, ho una laurea in scienze motorie e altri trascorsi professionali nell’ambito editoriale della bici.