Ebbene sì, la Santa Cruz Vala è ancora una Santa Cruz.
Il marchio americano ha cambiato il suo paradigma per fare spazio al motore Bosch CX di 5ª generazione e per presentare al pubblico un mezzo più in linea con le aspettative.
"Non ha il VPP quindi non è più una Santa Cruz"
"Così sembra una bici come tante altre"
Alzi la mano chi non l'ha pensato?
Compreso il sottoscritto quando per la prima volta l'ha vista.
Però, mi sono risposto che se Santa Cruz aveva fatto questa scelta doveva esserci un motivo preciso, sapendo bene che questo marchio difficilmente sbaglia.
Quando mi è stato proposto di provarla ho risposto con entusiasmo, perché ero curioso di conoscere il nuovo corso delle e-Mtb Santa Cruz, ammesso che effettivamente da ora in poi saranno tutte così.
Di sicuro la Vala risponde a delle necessità del mercato ben precise:
- - deve avere un motore Bosch CX 5ª generazione
- - deve avere un range extender
- - deve avere un reggisella telescopico di lunga escursione (200 mm e oltre)
- - deve ispirare confidenza a una fetta di utenti più ampia
Se mettete insieme questi (e altri ancora) requisiti la Vala è la risposta più ovvia.
Sebbene per alcuni suoni come un brutto rospo da ingoiare.
Io mi sono candidato per provarla e vedere se questo rospo è davvero così brutto, scoprendo che... non vi anticipo nulla e vi invito a premere play:
La Santa Cruz Vala è ancora una Santa Cruz
Il titolo di questo articolo dice tutto ed è la conclusione ultima della mia esperienza con la Vala.
Adesso passiamo alle argomentazioni (in sostanza quelle mostrate nel video) per
Se volete conoscere i dettagli della geometria, gli allestimenti e i prezzi vi invito a leggere l'articolo di presentazione pubblicato qualche settimana fa, mentre in questo articolo, essendo un test, mi concentrerò sugli ambiti dinamici e tecnici della Vala.
A mio avviso, come avrete capito dal video, la Santa Cruz Vala è ancora una Santa Cruz, perché il feeling con la guida, la confidenza e le prestazioni della sospensione posteriore sono degne di questo marchio.
In questo articolo mi concentrerò sulle risposte alle domande che più frequentemente ci sono state poste sui social riguardo la Vala, iniziando dall'autonomia della batteria Bosch PowerTube da 600 Wh.
Santa Cruz Vala: quale autonomia?
Le uscite test si sono svolte per lo più su terreni molto ripidi e tecnicamente impegnativi.
Ad essere onesto anche un po' più impegnativi del solito, visto il fondo più umido del previsto, che hanno portato ad un consumo maggiore di batteria.
Per conoscere il dettaglio delle uscite e i relativi consumi di batteria guardate i dati in basso e considerate il mio peso corporeo pari a 88 Kg:
Se i risultati possono sembrarvi non lusinghieri considerate un aspetto molto importante: il motore Bosch CX è stato impegnato seriamente sfruttando spesso la funzione Extended Boost (ossia quella breve extra assistenza che il motore fornisce quando si smette di pedalare) che, per chi non lo sapesse, comporta un incremento del consumo di batteria.
Grande fluidità di pedalata e grande supporto quando più serve, ma la batteria ne risente.
Questa funzione, però, viene chiamata in ballo solo sui sentieri più ripidi e tecnici, mentre è pressoché esclusa sulle salite anche molto ripide, ma con fondo regolare.
Nel mio caso l'ho chiamata in causa in tutte le uscite e a fine giro se n'è sentito l'effetto sulla carica residua.
Quindi, per incrementare l'autonomia della batteria e il dislivello percorribile con una singola carica è possibile optare per salite più scorrevoli, calibrare con precisione il livello di assistenza ottimale tramite l'app di Bosch oppure ancora (sebbene meno consigliabile) utilizzare una gomma più scorrevole al posteriore.
Quest'ultimo consiglio, infatti, non vi permetterebbe di apprezzare le grandi qualità delle nuove gomme Schwalbe con struttura radiale.
Ma di questo dettaglio ne riparleremo in un altro articolo.
Range extender: a chi lo consiglio?
Batteria "piccola", ma anche batteria aggiuntiva opzionale per incrementarne l'autonomia solo quando serve.
Consiglio maggiormente il Bosch PowerMore ai biker di peso superiore ai 75 Kg, soprattutto nel caso in cui volessero cimentarsi in uscite con dislivelli superiori ai 1200-1500 metri.
Come detto nel capitolo precedente, se si chiama in ballo l'Extended Boost, cioè se si fanno salite molto impegnative e con fondo irregolare, la batteria dura di meno.
L'incremento di peso è di circa un chilogrammo.
Come va la sospensione a quadrilatero?
Ecco uno dei punti chiave: la Vala non ha il VPP, bensì un classico schema a 4 pivot (o 4 Bar) con giunto Horst.
Non è nulla di diverso rispetto a un classico schema che troviamo sulle e-Mtb Specialized, Cube, Orbea, Trek e tanti tanti altri marchi, ma Santa Cruz ha lavorato di fino sul set-up dell’ammortizzatore e sui parametri caratteristici, come l'anti-squat (che vi spiego più avanti) che, per inciso, è più basso rispetto a quello della Heckler, ma più costante su tutta la corsa rispetto a un VPP.
Il comportamento in frenata è più attivo ed è quello tipico di un 4 Bar e questo aumenta la confidenza di guida.
Parliamo di solidità del carro: lo schema VPP ha la tipica struttura monolitica e leveraggi di lunghezza ridotta, cioè un insieme che garantisce elevata rigidità torsionale e grande precisione di guida.
E rispetto al 4 Bar della Vala?
Le differenze non sono così evidenti, perché gli elementi che compongono la sospensione posteriore della Vala sono di dimensioni massicce, allineate, in tutta franchezza, a quelle delle più recenti e-Mtb di pari categoria (Turbo Levo G3 o trek Rail+, per intenderci).
Senza dimenticare l'aiuto delle superbe ruote Reserve...
Ho provato la Vala per lo più in posizione LO dello Shock Rate Chip e ho trovato necessario ridurre la pressione di ben 15 Psi rispetto a quella suggerita da Santa Cruz per il mio peso, complice anche l'umidità dei sentieri durante il test.
In questo modo il Fox Float X è diventato ancora più sensibile e più propenso ad usare la corsa a disposizione e ad essere meno brusco.
Quali differenze fra VPP e 4 Bar nella guida?
Le differenze di comportamento tra VPP e 4 Bar ci sono e si avvertono da subito: il VPP della Heckler ha più anti-squat ed è meno sensibile all'inizio, poi tende ad usare più facilmente la corsa a disposizione, sebbene siano dettagli che soprattutto i più esperti riescono a percepire e a valutare.
Tenete presente che oltre all'anti-squat sono chiamati in ballo anche fattori come il rapporto di leveraggio, il pedal kick-back, l'anti-rise e il tuning idraulico dell'ammortizzatore che completano il quadro tecnico della sospensione posteriore.
Inoltre, non dimenticate che la nuova Bronson ha un VPP con un livello di anti-squat più basso, proprio per stemperare questa caratteristica tipica del VPP.
Ma cos'è l'anti-squat?
L'anti-squat è quel fenomeno che tende a inibire la sospensione durante la pedalata.
Le Mtb full da Xc, per esempio, hanno generalmente un livello di anti-squat più alto rispetto alle trail bike, dovendo garantire maggiore efficienza di pedalata.
In frenata il 4 Bar è tipicamente più attivo del VPP e questo, unito al basso livello di anti-rise della Vala (rispetto alla Heckler), incrementa la confidenza di guida in discesa.
Ma cos'è l'anti-rise?
Qui occorre entrare un po' più nel tecnico: le sospensioni posteriori sotto l'azione del freno posteriore tendono, alcune più e alcune meno, ad estendersi e ciò favorisce uno spostamento del baricentro verso la ruota anteriore.
Ma in discesa questo è un evento da scongiurare, perché aumenta il rischio di ribaltamento.
Semmai è necessario il contrario, ovvero la sospensione posteriore non deve estendersi sotto l'azione del freno posteriore.
Ed ecco quindi che l'anti-rise assume un ruolo chiave, perché minore è il livello di anti-rise e maggiore è la tendenza della sospensione posteriore a non estendersi, riducendo lo spostamento del baricentro verso la ruota anteriore in discesa.
Ovvero, maggiore confidenza di guida.
Il grafico di seguito (fornito da Santa Cruz) mostra la netta differenza fra Vala (4 Bar) e Heckler (VPP) e ci dice anche che il livello di anti-rise della Vala resta più costante al variare della corsa rispetto al VPP della Heckler.
Che poi il VPP sia lo schema di sospensione per quelli che vanno forte ci può stare, anche perché... chi va forte frena poco!
Nel complesso, quindi, Santa Cruz ha allestito una sospensione che dall'esterno sembra una sospensione qualunque e che non ha lo "spirito di appartenenza" di un VPP, ma a conti fatti è uno dei migliori 4 Bar mai provati.
Semplice, solido, ben calibrato e molto efficace.
Mi chiedo, a questo punto, se vedremo anche altra e-Mtb Santa Cruz con questo schema di sospensione...
Santa Cruz Vala: cosa piace di più?
In sostanza è il pacchetto complessivo che è ben armonizzato, in puro stile Sant Cruz.
A spiccare sono:
- - l’assetto in sella e la geometria ispirano subito confidenza
- - essendo il modello di punta, ovviamente, l’allestimento, fra cui le ruote Reserve di serie: io non trovo eguali su questa tipologia di Mtb ed e-Mtb
- - la sospensione a quadrilatero: efficace, solida e di grande precisione
- - l’attenzione ai dettagli
- - la leggerezza: 21,30 Kg in taglia L, considerando la forcella Fox 38 da 160 mm
E cosa convince di meno?
La batteria da “soli” 600 Wh può essere un elemento che non convince subito, soprattutto chi da una e-Mtb cerca grandi autonomie e pochi pensieri.
Santa Cruz ha preferito optare per la combinata 600+250 Wh, sebbene quei 250 Wh aggiuntivi siano a pagamento.
Forse, almeno sui modelli di punta, il PowerMore andava fornito di serie.
Non ha più il VPP e quindi non è più una Santa Cruz?
A mio avviso, dopo averla provata, è ancora una Santa Cruz.
Ogni marchio evolve e questa decisione in particolare è stata presa per rendere le e-Mtb Santa Cruz ancora più appetibili, grazie anche al motore Bosch.
Due anni e mezzo fa, infatti, vi parlai proprio del livello pazzesco raggiunto da Bosch con lo Smart System. E il nuovo CX va ancora oltre.
Oggi, questo motore, è un elemento cruciale nell’acquisto di una Mtb elettrica.
Un commento sul prezzo della Vala
La versione che vedete in queste immagini è la più raffinata e il prezzo è di 12999€.
Sebbene la gamma preveda anche allestimenti più abbordabili l'esborso per portarsi a casa una Santa Cruz Vala è alto.
Ma non è più alto rispetto al passato, né tanto diverso rispetto al prezzo dei modelli top di altri marchi "premium".
Il punto, come detto nel video, è che a mio avviso, oggi, sono pochi i marchi a potersi fregiare dell'appellativo "premium" e, quindi, avere un listino prezzi di quel livello.
In ambito Mtb ed e-Mtb ne elenco due: Santa Cruz e Yeti.
Per le ragioni che vi ho spiegato nel video.
Poi ci sono tutti gli altri.
La Vala ha perso i tratti caratteristici delle Santa Cruz, ma è solo provandola che si può capire che è ancora una Santa Cruz.
E che la scritta Santa Cruz sul tubo obliquo non è un adesivo messo su un telaio a caso "purché abbia il motore Bosch".
E' ben altra faccenda.
Il prezzo è alto, ma l'appeal e anche la rivendibilità dell'usato Santa Cruz sono un extra valore da non dimenticare.
Santa Cruz Vala: a chi la consiglio?
E’ davvero una e-Mtb che, potendosela permettere, mette d’accordo tutti i tipi di rider, dal meno esperto al più esperto.
La sospensione posteriore non è un VPP e il look è da e-Mtb qualsiasi, ok, ma parliamo comunque di un 4 Bar che lavora davvero molto bene ed è molto preciso nel seguire gli input di chi guida e anche personalizzabile nella progressività.
E' una delle migliori sulla piazza e, a mio avviso, diventerebbe la migliore solo con una batteria da almeno 700 Wh.
Ma chissà cosa ha in serbo Santa Cruz per il prossimo futuro...
Qui tutti i nostri articoli, test e approfondimenti sulle bici Santa Cruz
Per informazioni SantaCruzBicycles.com
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Sull'autore
Simone Lanciotti
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.
Ciao, se le bici devono essere fatte in base al motore/batteria, è ovvio che alla fine escono tutte uguali. Cambiera' qualche dettaglio, ma alla fine si assomiglieranno tutte. Qui è eclatante abbandoni un sistema per adottare un altro in base al motore. Tra le righe, lo dice anche l'autore dell'articolo. Non necessariamente è negativo magari cambiando sistema migliora, ma puoi trovare scuse tipo per essere adatta a tutti ecc... ma la realtà è per adattarsi al nuovo motore. Non so alla fine forse sarebbe meglio che la bici la costruisse direttamente la BOSCH.