Ha senso una hardtail elettrica? Abbiamo provato la Trek Marlin+ 8 e...

Francesco Savona
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Ha senso una hardtail elettrica?
Ovvero, chi ha detto che le e-Mtb debbano avere per forza la doppia sospensione?
Il test della Trek Marlin+ 8 ci ha sorpreso: questa e-Mtb con motore Bosch Active Line Plus (con "soli" 50 Nm) e 400 Wh di batteria ci ha fatto scoprire una tipologia di bici che ha almeno 4 punti di assoluto interesse.
Ve li elenco:
1 - prezzo contenuto (3299€ ma c'è anche una versione più economica)
2 - versatilità di utilizzo: dai trail all'uso quotidiano in città
3 - manutenzione ridotta
4 - facilità d'uso

ha senso una hardtail elettrica
Le due varianti di colore disponibili per la Trek Marlin+ 8
ha senso una hardtail elettrica

Questo test, condotto da Francesco Savona, è rivolto soprattutto ai biker che stanno iniziando con il mondo offroad e che vedono la bici come un mezzo da utilizzare tutti i giorni, non solo nei fine settimana.
Offre i vantaggi di un'elettrica (il peso, però, non è il suo forte) e la facilità d'uso di una bici classica.
Insomma, la combo perfetta per tantissimi utenti.
Cedo la parola a Francesco e fateci sapere cosa ne pensate.
Simone Lanciotti


Sempre più case costruttrici stanno introducendo, o meglio, reintroducendo a catalogo il tanto amato e divertente frontino da trail.
Se fino a qualche anno fa le front (cioè le Mtb con la sola sospensione anteriore) a lunga escursione sembravano sparite o quasi dimenticate, ultimamente sono tornate a far gola per i prezzi contenuti rispetto a una full, bassi costi di manutenzione e polivalenza nel loro utilizzo.

ha senso una hardtail elettrica

Ha senso una hardtail elettrica?

L'ultima è l'americana Trek che ha appena presentato la Marlin+ 8, versione a pedalata assistita della sua hardtail più venduta, la Marlin appunto.
Si tratta di una e-bike light (cioè con motore meno potente) con forcella da 120 mm, ruote da 29",  telaio in alluminio e motorizzazione Bosch, ma prima di entrare nei dettagli vi lasciamo al nostro video che va online in Premiere oggi alle 20:00:

DETTAGLI TECNICI

- Telaio

Le hardtail moderne non hanno niente a che fare con quelle di una decina di anni fa: i materiali e le tecniche costruttive sono migliorate e questo ha permesso di ottimizzare la rigidità nei punti in cui serve, ma anche di rendere i telai più facili da guidare grazie a geometrie moderne, con sterzo più “slackerato” (cioè più aperto), piantone più in piedi e reach più abbondante.
Il telaio delle Trek Marlin+ 8 non sfugge a questa evoluzione.

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È realizzato la lega d'alluminio Alpha Platinum tipica di Trek, ha geometrie da trail bike ed è predisposto per ospitare una serie di accessori, come portapacchi, cavalletto laterale e parafanghi, che consente di personalizzarla per affrontare anche gli spostamenti quotidiani.
Perché una bici come questa, volendo, è anche un'eccellente proposta per il commuting di tutti i giorni.
Tra le chicche, la predisposizione per alloggiare due portaborracce, una sul tubo obliquo e una sul tubo piantone.
Furba, infine, l'idea di dotare i telai Small ed Extra Small di ruote da 27,5 pollici, più proporzionate alle dimensioni del telaio.

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- Geometria

La Trek Marlin+ 8 che abbiamo avuto in test in taglia L sfoggia un angolo sterzo aperto di 66,5° (in relazione al valore di escursione della forcella), un tubo piantone inclinato di 74° e un reach di 470 mm.
Geometrie pensate per il trail raiding moderno, in grado di garantire un'ottima maneggevolezza e una buona padronanza di guida su tutti i percorsi.

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Qui sotto la tabella delle geometrie complete sulle varie taglie:

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- Motore

E veniamo "al cuore" di questa e-bike, il motore Bosch Active Line Plus da 50 Nm, in grado di assicurare una sensazione di guida naturale e discreta, grazie alla notevole silenziosità meccanica.
I 50 Nm di coppia offrono una spinta sempre molto convincente e, tanto più forte pedalate, tanto più forte è l’assistenza.
Di fatto questa Marlin+ 8 è una e-Mtb light, perché il motore Bosch Active Line Plus ha il grande pregio di scomparire del tutto superati i 25-27 km/h.
In sostanza è un motore che, insieme al nuovo arrivato Performance Line SX, completa la proposta Bosch di drive unit per le assistite "leggere".

Questo motore offre 4 modalità di assistenza: Eco, Tour+, Turbo e Auto.
Quest'ultima è una modalità di assistenza molto interessante, perché "modula" automaticamente la potenza erogata dal motore in base alla forza esercitata dal biker sui pedali e alla tipologia di terreno che stiamo affrontando.
La modalità Auto di Bosch è molto interessante e merita un approfondimento che vi proporremo a breve.
Le 4 modalità di assistenza vengono selezionate tramite il nuovo display a colori Purion 200 di Bosch, che racchiude anche la funzione di comando remoto. 

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Da dove viene il nome Marlin? Il disegno su quella piccola cover di plastica dice tutto...

- Batteria

Si tratta della Compact Tube da 400 Wh, ben integrata nell'obliquo, la medesima che, insieme al Purion 200, troviamo sul Performance Line SX.
Per i più esigenti in fatto di autonomia è disponibile come optional un range extender, il Power More di Bosch da 250 Wh, in grado di fornire il 60% in più di carica.
Come di consuetudine si monta nel portaborraccia presente sul tubo obliquo, ma per chi usa la borraccia, come detto prima, c'è un secondo attacco sul tubo piantone. 

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Vi diamo un dato indicativo sul consumo della batteria, ricordandovi sempre che è un valore influenzato da numerosi fattori, come il peso del rider (io peso circa 80 Kg, tutto vestito), gli pneumatici montati, il tipo di fondo e la modalità di assistenza usate:  nel mio caso ho chiuso un giro "enduro", con due salite e due discese, per un totale di 24 km e 840 m di dislivello, con ancora il 30% di carica residua.
Ho usato per circa il 40% del percorso la modalità Auto e per il 60% la Tour+.

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- Sospensioni

Rock Shox firma la forcella Recon Silver RL da 120 mm di escursione, regolabile nel ritorno e nella compressione alle basse velocità.
È una forcella con un'idraulica basica che ha comunque dato buona prova di sé, offrendo una buona scorrevolezza e una inaspettata capacità di assorbire gli ostacoli sui trail che potremmo classificare come azzurri.
Chiaro, è sempre una forcella con 120 mm di escursione, quindi velocità e stile di guida devono essere sempre consone, avendo bene in mente che non stiamo guidando una bici da enduro con doppia sospensione.

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- Componentistica utilizzata

Quella da noi testata è la Trek Marlin+ 8, la versione top di gamma del marchio americano.
La trasmissione è Shimano Deore con pacco pignoni 10-51 a 12 velocità e la soluzione "furba" della corona da 32 denti che facilità le cose quando ci si vuole mettere del proprio per risparmiare la batteria. Anche i freni sono della giapponese Shimano e nello specifico troviamo i Deore con pinze a quattro pistoncini e rotori Shimano RT-64 da 203 mm su entrambe le ruote, che offrono concretezza quando c'è da fermarsi in poco spazio. 
Ciliegina sulla torta l'ormai immancabile reggisella telescopico, un TranzX da 150 mm di escursione per la taglia L.
Le ruote da 29", in alluminio e tubeless ready, sono le Bontrager Line TLR 30 con canale interno da 29  mm e montano grossi pneumatici da 2,6", i Bontrager Gunnison Pro XR.

- Peso bici

Il peso dichiarato dalla casa per questo allestimento è di 21,3 Kg in taglia M, senza pedali e gomme tubeless.
Noi abbiamo rilevato 22,08 Kg in taglia L coi pedali, un peso elevato trattandosi di una front elettrica, ma che in realtà, considerando il telaio in alluminio con una forte attenzione alla robustezza e l'assemblaggio economico, possiamo definirlo un discreto risultato.

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- Prezzo bici

Il prezzo di listino della Trek Marlin+ 8 è il pezzo forte di questa bici: per portarvela a casa servono 3.299€, mentre se volete risparmiare ancora qualcosina c'è la Marlin+ 6, con un allestimento più semplice, che di euro ne fa 2.799

- Garanzia

La casa americana offre la garanzia a vita sul telaio al primo proprietario, mentre il motore Bosch e i componenti sono garantiti per due anni.

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ASSETTO IN SELLA

La posizione di guida ricorda a tutti gli effetti quelli di una vera bici da trail, grazie al manubrio da 760 mm di larghezza (largo, ma non larghissimo) e all'attacco manubrio compatto da 50 mm.
Una volta insella non è stato difficile trovare il giusto feeling: la sensazione è quella di guidarla da sempre. Unico appunto alla seduta di primo equipaggiamento è sulla sella Bontrager Arvada, di sicuro non tra le scelte più confortevoli per questo tipo di utilizzo.
Ma trattandosi di un aspetto fortemente soggettivo, prendetela a beneficio di inventario.

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COMPORTAMENTO IN PEDALATA

Il telaio rigido e senza snodi è più reattivo in pedalata, c'è poco da fare.
Questa caratteristica si apprezza tanto in salita quanto su asfalto, ma anche in alcune discese: per esempio, su quei sentieri non troppo sconnessi, magari spondati oppure lenti, in cui bisogna rilanciare spesso: qui la front ha ancora una marcia in più.
E poi abbiamo le gomme di sezione abbondante che, oltre a esaltarne le performance sui trail, anche in presenza di radici e fondo smosso, sono un accorgimento "furbo" per smorzare le vibrazioni trasmesse dal telaio rigido anche su tombini e pavé presenti nella giungla urbana, o semplicemente quando si percorre una strada bianca all'interno di un parco cittadino.

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COMPORTAMENTO NEL GUIDATO

L'adozione del formato ruota 29”, al posto del precedente formato da 27,5", ha aiutato a rendere le Hardtail, e quindi anche la Marlin+ 8, più “facili” nello scassato poco impegnativo, dettaglio che conferma la volontà di far divertire chi monta in sella a un “frontino” da trail.
La Trek è una ebike giocosa, ma che richiede una guida ancora più "attiva" rispetto a una full: il grosso "lavoro" per assorbire gli ostacoli lo fanno braccia e gambe.
Il telaio risulta abbastanza agile e reattivo e ben bilanciato allo stesso tempo: lo abbiamo messo alla prova su un paio di discese "enduro style" e ci ha sorpreso per la confidenza e la sicurezza che offre nei sentieri di solito riservati alle più performanti bici full.  

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IN CONCLUSIONE…

La Trek Marlin+ 8 ripropone un po' il tema della vera mountainbBike, ossia quello di una bici buona per fare un po' di tutto, dal commuting urbano ai sentieri dietro casa.
Ma il frontino da trail è, se vogliamo, anche la prima bici, quella con cui tutti noi abbiamo affrontato le prime sfide sui sentieri più impervi.
Nel mio personale caso ricordo che il mio battesimo del fuoco avvenne proprio con un frontino da 100 mm di escursione, sugli impegnativi sentieri di Finale Ligure...
Ma il vero punto di forza della Marlin+ 8 è la manutenzione ridotta all'osso: niente snodi, perni, viti, boccole o cuscinetti da ingrassare o sostituire.
Questo vuol dire che la manutenzione va fatta solo sui componenti tradizionali, con un risparmio di tempo e costi che potete immaginare.
E poi c'è il capitolo prezzo, perché questa Trek Marlin+ 8 permette di portarvi a casa una vera bici da trail senza spendere una fortuna.
Complimenti a Trek.

Per informazioni TrekBikes.com

Qui tutti i nostri articoli sulle e-Mtb da trail riding e qui tutta la gamma Trek Marlin+

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Sull'autore
Francesco Savona

Mi affascina il mondo delle e-bike, soprattutto quello legato alle bici da trail e da enduro, specialità nella quale ho corso per qualche anno, quando ancora l'elettrico non esisteva. Ma sono anche un amante dei lunghissimi giri alpini, per intenderci quelli epici, da bici in spalla... Ho anche un trascorso professionale ventennale nell'ambito editoriale delle moto

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