TEST - GasGas ECC 4 e il motore Sram Eagle Powertrain: pro e contro

Simone Lanciotti
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Il test della GasGas ECC 4 mi ha capire come un marchio storico del moto mondo si sia avvicinato al mondo Mtb e lo abbia interpretato secondo i suoi criteri.
GasGas, per chi non lo sapesse, è un produttore di moto per il fuoristrada con una forte vocazione agonistica e la ECC 4 non poteva che essere così: una e-Mtb di grandi capacità.
Veniamo ai dati principali:

- telaio in fibra di carbonio
- travel di 160 mm al posteriore e 170 mm all'anteriore
- ruote da 29 pollici
- angolo di sterzo di 64°
- angolo piantone di 75°
- lunghezza carro: 46,1 cm
- reach: 47,5 cm (tg M)
- lunghezza pedivelle: 160 mm
- motore Sram Eagle Powertrain
- batteria da 630 Wh (più range extender opzionale da 250 Wh)
- sospensioni DVO
- peso: 25,23 Kg, in taglia M, senza pedali

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La bici del test è un esemplare che combina componenti e colorazioni delle versioni ECC 4, 5 e 6.

Per capire come va, di quale autonomia è capace, quanto costa, cosa convince meno e a chi la consiglio vi invito a guardare il video in basso che andrà in Premiere oggi alle 20:30:

GasGas ECC 4: la geometria

Questa e-Mtb è stata presentata lo scorso ottobre, subito dopo l'annuncio da parte di Sram del nuovo motore, e ha destato subito un certo interesse. Le soluzioni tecniche adottate sono di tutto rispetto e sebbene non spicchi per dettagli di particolare originalità, la GasGas ECC 4 è davvero prestante nella guida.
La sospensione posteriore è un quadrilatero deformabile con giusto Horst e sebbene il modello fornitoci per il test fosse una combinazione di componenti fra gli allestimenti ECC 4, 5 e 6, il pacchetto nel complesso ha messo in luce un assetto ben bilanciato.

Il merito è della geometria, i cui dettagli potete trovare in basso, ma anche dell'ottimo bilanciamento delle sospensioni DVO.
In generale, quindi, la ciclistica di questa e-Mtb è ben fatta.
Vi segnalo che sono disponibili solo 3 taglie e che la taglia M si è rilevata abbondante. Solitamente, infatti, prediligo la taglia L (sono alto 180 cm), ma in questo caso mi sono trovato bene con la M, proprio perché ogni singola taglia deve coprire un range di stature più ampio.

geometria ECC

GasGas ECC 4: la guida

E' la parte più appagante e richiede solo un rapido adattamento iniziale al suo peso e alla lunga escursione della forcella.
E' una bici che invita a rivedere le traiettorie in virtù della grande confidenza di guida che ispira.
Sì, pesa 25,23 Kg, ma questo peso, unito alla solidità della struttura e dei componenti e alla geometria, diventa a tutti gli effetti una spinta verso il basso.
La GasGas ECC 4 guadagna velocità con rapidità e se si è bravi ad usare poco i freni diventa un missile.
Le sospensioni DVO mi sono piaciute molto come anche il paramotore in acciaio, robusto, massiccio e, sì, pesante, ma davvero in grado di proteggere il motore.
Un piccolo dettaglio che in realtà dona molta più tranquillità nella guida, tanto in salita quanto in discesa.

La scheda della geometria dice anche che l'interasse è piuttosto generoso, 128,9 cm, ma su un mezzo del genere non deve stupire. Così come non deve stupire quel pizzico di impegno in più che richiede nella guida nello stretto e a velocità più basse.

GasGas ECC 4: il motore Sram

Il motore Sram Eagle Powertrain è una delle peculiarità di questa GasGas e di base è una "vecchia conoscenza".
Infatti è "powered by Brose" e anche la silenziosità è quella tipica del Brose.
Punti di forza? Ha solo due livelli di assistenza, Range (regolabile fra 70 e 540 Watt) e Rally (regolabile fra 550 e 680 Watt), configurabili tramite l'app Sram AXS, che non fanno rimpiangere un terzo o un quarto livello, quanto piuttosto una gestione più ampiamente configurabile dall'utente.

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Come detto nel video manca il parametro che gestisca la risposta in accelerazione, ossia la quantità di forza che occorre imprimere sul pedale per attivare l'assistenza elettrica.
Questa cosa mi ha richiesto di impostare i livelli di assistenza molto vicini al massimo, proprio per avere maggiore rapidità di risposta specialmente su salite molto tecniche.
Una volta poi che l'assistenza elettrica entra in gioco il motore Sram spinge e anche molto.

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Conoscendo le prestazioni delle altre drive unit basate sul Brose concludo dicendo che a questo motore serve un'implementazione software, ossia un aggiornamento del firmware che tenga conto di questi parametri.

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Nella foto spiccano, di colore rosso, le protezioni di plastica applicate sul tubo obliquo e sul tubo superiore, di chiara ispirazione motociclistica.

GasGas ECC 4: l'autonomia

La batteria da 630 Wh è l'elemento che più di tutti paga pegno in questo contesto.
Il peso della bici non aiuta di certo, ma soprattutto è una gestione dell'erogazione che, sulle salite tecniche, richiede un afflusso di corrente elettrica maggiore al motore.
I risultati ottenuti non sono lusinghieri, ma va detto che le salite non sono nemmeno facili, né per pendenza, né per irregolarità del terreno.
A conti fatti, con la batteria da 630 Wh sono riuscito a coprire non più di 863 metri di dislivello, utilizzando per l'80% del tempo la modalità Range (impostata in maniera molto energica, come vedete nello screenshot in basso), con una carica residua del 23%:

Ci tengo a precisare che la ECC 4 del test, non avendo un cambio Sram Eagle AXS (ovvero non avendo un cambio che si interfacciasse con il motore), non era in grado di attivare la cambiata automatica, ovvero un controllo migliore dell'erogazione del motore.
E' possibile, quindi, che il consumo di batteria sia stata inficiato dalla presenza di un cambio Sram Eagle meccanico.

A chi volesse maggiore autonomia ricordo che è possibile acquistare il range extender Sram da 250 Wh.

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GasGas ECC 4: a chi la consiglio?

Alla luce dei risultati ottenuti sul fronte autonomia consiglio questa e-Mtb a chi un peso corporeo non superiore ai 70-75 Kg e ha una certa propensione alla guida "disinibita", tanto in discesa quanto in salita.
Le capacità dinamiche di questo mezzo sono indiscutibili.

cover
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La piastra paramotore è di una solidità che rende giustizia all'origine motociclistica di GasGas: durante il test ha riparato il motore da diversi impatti.

Allo stesso tempo l'escursione da 170 mm all'anteriore e le ruote da 29 pollici la rendono capace di ispirare confidenza e sicurezza all'istante in chi, magari, ne ha più bisogno nelle proprie uscite.
Se il peso corporeo sale in quel caso è da considerare con maggiore attenzione il range extender opzionale.

GasGas ECC 4: quanto costa?

I prezzi di listino non sono proprio concorrenziali, considerando che GasGas è un marchio che si è avvicinato da poco al mondo e-Mtb.
La versione ECC 4 (foto in basso) che, vi ricordo, non è quella che vedete nel video e in queste foto, ha un prezzo di 6999€, ma c'è da considerare lo sconto del rivenditore.

PHO BIKE 90 RE GAS 24 ECC4 anthracite Render SALL AEPI V3

A mio avviso la versione ECC 5 (foto in basso) costa, sì, di più (8999€), ma ha anche componenti di maggiore pregio, compreso il cambio Sram Eagle GX Transmission che permetterebbe la cambiata automatica.

PHO BIKE 90 RE GAS 24 ECC 5 black SALL AEPI V1

In conclusione...

Le prestazioni in sella della GasGas ECC 4 sono di tutto rispetto e si conferma una e-Mtb molto capace.
L'ispirazione al mondo moto ha portato a protezioni sul telaio e al motore che non si vedono molto frequentemente nel nostro settore e a queste ha aggiunto doti dinamiche davvero interessanti.
Il motore Sram ha, a mio avviso, una grande potenzialità sulla quale Sram stessa sta lavorando, come su tutti i suoi prodotti.
Se cercate una e-Mtb per lunghe uscite e con una batteria di grande autonomia non è lei la e-Mtb da considerare (specialmente con un peso corporeo superiore ai 70-75 Kg); se invece cercate un mezzo per sentieri molto tecnici (soprattutto in discesa) e uscite non superiori alle 3 ore allora questo oggetto vi farà divertire.

Per informazioni GasGas.com

Qui tutti i nostri articoli, test e approfondimenti sulle e-Mtb

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Sull'autore
Simone Lanciotti

Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.

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