Come va il motore Shimano EP801?
Ve lo abbiamo presentato lo scorso anno, insieme al sistema di cambiata automatica Auto Shift e Free Shift, ma solo di recente ha iniziato a fare la sua comparsa sulle bici test.
Rispetto al precedente EP8 i cambiamenti non sono tantissimi, ma interessanti:
- - accesso alla modalità di personalizzazione Fine Tune nell’app E-Tube Project;
- - assistenza elettrica estesa a valori di cadenza di pedalata maggiori (fino a 100 rpm);
- - porte CAN per migliore compatibilità con accessori;
- - compatibilità con Auto Shift e Free Shift
- - compatibilità con le nuove trasmissioni Deore XT DI2 e Cues DI2.
Le prime due sono senza dubbio quelle che più facilmente si riescono apprezzare e sono il soggetto del video che trovate di seguito:
Quanto consuma lo Shimano EP801?
Nel video, come avrete notato, non parlo dei consumi che di fatto sono strettamente dipendenti dai parametri di assistenza che si impostano tramite l’app.
E’ questo vale per tutte le drive unit.
Diciamo che ora con la grande gamma di personalizzazioni concesse è possibile davvero ottenere risultati di autonomia migliori rispetto al passato (a patto di prendere confidenza con l’app Shimano) oppure impostare una sola modalità per fare un po’ di tutto.
E chiaramente il risultato in termini di autonomia cambia tantissimo.
La batteria sulla Yeti 160E (qui il primo test) è quella Shimano di seconda generazione da 630 Wh, ovvero un taglio che la colloca vicino al valore che oggi potremmo definire canonico, ovvero 700 Wh (se non addirittura 750 Wh), ma comunque un gradino sotto.
Al momento per Shimano la finalità di restituire un’esperienza d’uso quanto più vicina a quella di una Mtb tradizionale rimane prioritaria e una batteria più grande aumenterebbe il peso complessivo (di un chilo abbondante), andando proprio contro questa finalità.
Ma magari le cose potrebbero cambiare.
Per il momento, però, la capacità ridotta della batteria non è, a mio avviso, una così grande limitazione, dato che, comunque, permette di effettuare uscite con dislivelli ben superiori ai 1000-1200 metri (con un peso di 87 Kg).
Come va il motore Shimano EP801?
Il motore in sé non è cambiato rispetto all’EP8 e mantiene una fluidità di erogazione davvero molto buona.
Anzi, senza dubbio è uno dei punti di forza di questa drive unit.
A stupire è la fluidità con la quale il motore reagisce agli input sui pedali: rapidissimo.
E rapidissima è anche la riattivazione dell’assistenza appena si smette e un istante dopo si torna a pedalare, al punto da non far rimpiangere troppo l’over-ride del motore Bosch (chiamata Extended Boost) sulle salite più ripide e tecniche.
Rispetto al suo rivale, però, a mio avviso, all’EP801 manca un funzionamento predittivo, al quale ci si avvicina un po’ di più abbinando il cambio automatico Auto Shift.
Ve ne ho parlato in questo video:
Da segnalare che, ora, l’app permette di ampliare la gamma di risposte del motore e di individuare, volendo, il livello di assistenza più consono alle condizioni di utilizzo: ora è possibile ottimizzare ancora meglio l’autonomia della batteria.
Cosa convince di più?
- - fluidità di erogazione
- - rapidità di risposta del motore agli input sui pedali
- - ampia gamma di personalizzazione dell’assistenza (fino a 15 livelli)
- - funzione over-ride ben bilanciata
- - solidità, compattezza e precisione del comando remoto
- - il “biiip” del comando remoto è ben avvertibile (volendo è disattivatile)
- - leggibilità e interfaccia utente del display SC-EM800 (foto in basso)
Cosa convince meno?
- - lentezza di avvio dell’app E-Tube Project
- - manca la trasmissione via Ant+ della potenza del ciclista
- - il comando remoto sul manubrio è di tipo cablato
- - la batteria da 630 Wh è ok, ma un po’ più grande darebbe maggiore serenità…
- - il comportamento non è ancora predittivo e prevedibile al livello del Bosch Smart System
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Per informazioni Bike.Shimano.com/it
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Sull'autore
Simone Lanciotti
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.