Il futuro è adesso.
E' ciò che a guardare l'austriaca Simplon Rapcon PMAX Pinion verrebbe da dire, grazie all'adozione della rivoluzionaria trasmissione Pinion MGU che combina un motore elettrico con trasmissione a cinghia e cambio sequenziale in un unico alloggiamento, rendendo obsoleto il classico deragliatore posteriore.
Almeno sulla carta, però.
Questo test, infatti, ha anche lo scopo di rivelare come va il motore Pinion MGU e quanto ha di rivoluzionario nell'utilizzo reale.
Le premesse per un'esperienza d'uso diversa dal solito ci sono tutte.
Senza dimenticare un altro aspetto molto interessante, ovvero la possibilità proposta da Simplon di aumentare la capacità della batteria fino a ben 1495 Wh.
Questa opzione è realizzabile optando per la più grande delle batterie integrate, quella da 960 Wh disponibile solo per le taglie L ed XL, in abbinamento al range extender da 535 Wh.
La Simplon trasforma questa e-Mtb in un'autentica maratoneta delle arrampicate in montagna.
Ma questa Simplon Rapcon è davvero una bici così rivoluzionaria?
E come va il motore Pinion MGU?
Andiamolo a scoprire assieme in questo video.
DETTAGLI TECNICI
- Telaio
Prima di addentrarci negli aspetti più tecnici di questa e-Mtb austriaca, diciamo subito che al momento dell'acquisto possiamo scegliere nel configuratore on-line, se ordinarla con formato 29 pollici o "mullet". A noi è arrivata nel classico formato da 29".
Il telaio in fibra di carbonio è disponibile in quattro taglie, dalla S alla XL, con sezioni particolarmente "generose", come vogliono le ultime tendenze in tema di progettazione.
Si caratterizza per le ampie feritoie poste ai lati della serie sterzo per raffreddare la batteria.
Il carro, anch'esso in carbonio, è un tradizionale quadrilatero deformabile con giunto Horst e ammortizzatore collocato in posizione verticale, con un fodero relativamente corto da 447 mm, reso possibile grazie alle dimensioni compatte del motore.
- Geometria
La Pinion Rapcon Pmax Pinion nella taglia M della prova combina un angolo di sterzo piuttosto aperto di 64,2° con un reach non eccessivamente lungo di 455 mm; il valore di 78,7° del tubo piantone è piuttosto in piedi e promette tanta spinta sui pedali in fase di pedalata.
Geometrie moderne, ma non "estreme", che mettono subito tutti d'accordo, compreso il sottoscritto che con un altezza di 1,78 metri si è subito sentito "a casa".
- Il motore Pinion MGU E1.12
E veniamo al cuore di questo progetto, il motore Pinion MGU E1.12, acronimo di Motor Gearbox Unit, ossia unità motrice con cambio a ingranaggi integrato a 12 velocità.
Si tratta di un vero e proprio cambio sequenziale, esattamente come quelli che troviamo sulle auto o sulle moto di ultima generazione, utilizzabile in modalità automatica, o manuale, tramite gli appositi comandi a manubrio.
Il motore elettrico eroga 85 Nm di coppia e ha una potenza di picco di 600 watt.
- Zero manutenzione
Un altro dato importante che Simplon dichiara è la quasi totale assenza di manutenzione: essendo il cambio sequenziale a ingranaggi collocato in una vasca a bagno d'olio (un'altra similitudine con il mondo moto), è richiesto il cambio olio ogni 10.000 Km.
E, soprattutto, spariscono catena, cambio e pacco pignoni, a favore della trasmissione a cinghia, che va sostituita mediamente ogni 8.000 km.
Quindi niente più lubrificazione della catena, registrazione del cambio e pulizia delle pulegge.
Troviamo poi un tensionatore automatico della cinghia (foto in basso) che elimina qualunque problema di manutenzione della stessa.
- Software evoluto
Il Pinion MGU E1.12 prevede 4 livelli di assistenza: Eco, Flow, Flex e Fly.
Eco dà un supporto lineare alla spinta sui pedali, mentre Flow e Flex variano l’assistenza in base alla spinta sui pedali e sono in grado, quindi, di rispondere in maniera più rapida ad eventuali richieste di accelerazione durante la guida; Fly è equiparabile alla modalità turbo e ha una risposta fin troppo decisa nelle salite.
Naturalmente possono essere modificati tramite l’app FIT e-Bike.
Si comandano da un "controller" a manubrio, decisamente ingombrante su una bici da enduro, e tutte le info vengono visualizzate sul grosso display colorato a manubrio.
- Batteria (quasi) infinita
La Simplon Rapcon Pmax Pinion standard è disponibile con una batteria da 720 Wh, che si può cambiare, sui telai in taglia L ed XL, con una più capiente batteria da 960 Wh, spendendo 200€ in più.
E se questa capacità non dovesse bastarvi, è possibile acquistare alla cifra di 780€, un range extender aggiuntivo da ben 535 Wh, per una ragguardevole capacità totale di 1.495 Wh.
Col range extender aggiuntivo, però, bisogna rimarcare un aggravio di peso non indifferente di quasi 3 Kg.
La porta di ricarica è posizionata sul lato sinistro del tubo obliquo, proprio sopra il motore (foto in basso), ed è sigillata contro acqua e polvere.
Nel caso della Simplon Rapcon ricevuta per il test la batteria era da 720 Wh e per darvi un'idea della sua autonomia vi segnalo che ho percorso 1.000 metri di dislivello, tutti in mappa Flex, la terza modalità di assistenza su quattro partendo dal basso, con una capacità residua del 42%.
Quindi, niente male, senza dimenticare che al posteriore c'è una Schwalbe Magic Mary con carcassa Super Gravity, non certo tra le più scorrevoli.
- Sospensioni
Come per il formato ruote, al momento dell'ordine possiamo scegliere se ordinarla con una corsa di 150 mm su entrambi gli assi oppure se privilegiare il divertimento in discesa optando per un'escursione da 170 all'anteriore e 165 al posteriore.
A noi è arrivata in configurazione enduro, in taglia M, con una forcella Rock Shox Zeb da 170 mm di escursione e un ammortizzatore Rock Shox Super Deluxe Select+ a gestire il travel posteriore di 165 mm.
- Componentistica
E visto che stiamo parlando di componentistica, diciamo subito che anche questa si può scegliere "À la cartè". La bici che abbiamo in prova è stata fornita con freni Shimano Deore XT a quattro pistoncini, con dischi da 220 mm all'anteriore e 200 mm al posteriore, e ruote DT Swiss 1900 con cerchi in alluminio, calzati da pneumatci Schwalbe Magic Mary con carcassa Super Gravity.
Insomma, un montaggio "a prova di bomba".
- Quanto pesa la Simplon Rapcon?
In questa configurazione, secondo la casa, la bici pesa 24,49 Kg, senza pedali e con camere d'aria.
Io ho rilevato 25,76 Kg con pedali e camere d'aria.
Non è certo un peso piuma, ma considerando il montaggio robusto e l'unità motrice col cambio integrato nel motore del peso di 4,1 kg, è un risultato di tutto rispetto.
- Quanto costa?
Il prezzo di partenza della Simplon Rapcon PMAX PINION è di 9.999€, che passa a 10.339€ per la configurazione in test. In assoluto non è un prezzo basso, ma considerando l'elevato contenuto tecnologico del motore con cambio sequenziale, è ancora un prezzo "competitivo", se così si può definire.
- Garanzia
La casa austriaca offre 6 anni di garanzia con registrazione o 4 anni senza registrazione sul telaio a partire dalla data di acquisto iniziale, per rotture del materiale ed errori di fabbricazione. Invece, come da normativa vigente, 2 anni sui componenti a partire dalla data di acquisto iniziale.
Come va il motore Pinion MGU?
E adesso veniamo all'aspetto dinamico, alle impressioni di guida, perché gli argomenti da affrontare sono tanti, a partire da come si comporta il cambio sequenziale in modalità automatica a come ne risente il tiro catena vista l'assenza del cambio e della catena.
Come funziona il cambio Pinion MGU?
Prima di addentrarci nel funzionamento del cambio sequenziale, è d'obbligo una breve premessa.
Per far sì che l'algoritmo di calcolo selezioni sempre la marcia più idonea è necessario, accedendo alle impostazioni sul cambio dal display di bordo, inserire la nostra cadenza di pedalata "tipo", per esempio 60 oppure 70 rpm.
E poi, quando in salita, si vuole attivare il cambio automatico per passare a un rapporto più agile, è necessario tenere i pedali allineati per un secondo.
Sulle strade bianche e sui tratti asfaltati non particolarmente pendenti, tipicamente i trasferimenti per raggiungere l'inizio delle discese, il cambio sequenziale risponde abbastanza bene e permette, all'occorrenza, di cambiare in modalità manuale anche sotto sforzo.
Quando invece nelle salite più ripide e tecniche si passa ai rapporti più agili - tipicamente gli ultimi quattro, quelli più adatti per "arrampicare" - la cambiata è meno precisa e richiede un tempo leggermente più lungo, a causa della logica interna del cambio e della disposizione dei pignoni, che si trovano su due alberi separati: uno copre gli ultimi 4 rapporti, quelli più agili, l’altro copre via via quelli più duri.
Meglio in questo caso ricorrere alla cambiata manuale che, comunque, permette di gestire cambiate sottosforzo in modo abbastanza fluido.
La rumorosità, soprattutto quando si utilizzano i rapporti più agili, è davvero notevole; poi si riduce man mano che si passa ai rapporti più duri.
Bisogna anche dire che questo cambio sequenziale ha un rapporto di demoltiplicazione più alto rispetto ai tradizionali cambi a 12 velocità, per cui si possono tranquillamente usare dei rapporti meno agili, rispetto a quelli usati tradizionalmente, per avere la stessa cadenza in fase di pedalata.
Nello specifico qui abbiamo un rapporto di demoltiplicazione del 600%, superiore a ciò che la concorrenza tradizionale è in grado di proporre, ossia 520% per Sram e 510% per Shimano.
Come va in discesa?
Quando la forza di gravità prende il sopravvento, la Simplon mette tutti d'accordo e fa sentire a proprio agio, con una posizione di guida abbastanza centrale, che non richiede molto tempo per abituarsi.
Qui è interessante dire che, grazie all'assenza della catena e del cambio posteriore, si ha un ulteriore accentramento delle masse nella zona del motore, la ruota sembra "più leggera", e si avverte una certa riduzione del pedal kickback, ossia quella spinta all'indietro provocata appunto dal tiro catena che si avverte sui pedali quando la sospensione si comprime e poi si estende.
In parole povere è come se si guidasse "chain less", cioè senza catena, ma con la possibilità di utilizzare la trasmissione.
Questo si traduce in una sospensione posteriore estremamente plush che inghiotte le piccole asperità del sentiero, generando un'eccellente trazione sulla ruota posteriore.
Ottimo il comportamento delle sospensioni, che digeriscono davvero di tutto.
Non è però una bici che ama essere "strapazzata", perché l'agilità non è delle migliori.
Nei percorsi molto tecnici, magari con discese che si alternano a tratti in salita dove bisogna rilanciare, il meccanismo sequenziale non è dei più precisi e spesso ci si ritrova con un rapporto troppo duro per ripartire.
Ancora una volta, meglio intervenire manualmente.
Se, invece, il trail si snoda prevalentemente in discesa, quasi sempre il cambio sequenziale è in grado di tenere il rapporto più adatto, per non far "mulinare" le gambe a vuoto.
Come va il motore Pinion MGU in pedalata?
Il motore Pinion MGU E1.12 non spicca per la grinta in fase di pedalata.
Ho affrontato una risalita su asfalto che percorro abitualmente per raggiungere l'inizio dei sentieri e nella modalità di assistenza Flex, quella che precede la Fly e che potremmo paragonare alle modalità Trail o Tour di drive unite concorrenti, non salivo oltre i 14 km/h, quando con altri motori, utilizzando la stessa modalità di assistenza, salgo regolarmente a 18 km/h.
A chi consigliamo questa e-Mtb?
Luci e ombre per una e-Mtb che ha sicuramente il pregio di aver realizzato quella combinazione di motore elettrico e cambio a ingranaggi di tipo sequenziale che in tanti aspettavano.
La Simplon Rapcon Pmax Pinion è una scelta azzeccata per chi cerca una e-Mtb che potremmo definire confortevole sia per le lunghe escursioni in salita, sia per le discese tecniche fatte senza l'assillo del cronometro.
Questa Simplon non ama essere strapazzata in discesa e pertanto si adatta meglio a chi ha uno stile di guida più tranquillo e/o richiede un mezzo con sospensioni capaci.
La possibilità di avere una batteria così capace la rende idonea per epici giri esplorativi in montagna, scenario nel quale non ha praticamente rivali, grazie anche all'estrema affidabilità di una trasmissione senza componenti "esterni" come cambio, pignoni e catena.
Ai riders più aggressivi e dalla guida attiva, invece, consigliamo di guardare altrove o di attendere i prossimi step evolutivi di questo sistema sul quale, ne siamo certi, Pinion sta già lavorando.
Quindi, può non convincere i più smaliziati nella guida per via di una velocità di risposta del cambio non fulminea, ma il sistema Pinion sulla Simplon Rapcon è sicuramente da tenere d'occhio.
Vi terremo aggiornati...
Per informazioni Simplon.com
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Sull'autore
Francesco Savona
Mi affascina il mondo delle e-bike, soprattutto quello legato alle bici da trail e da enduro, specialità nella quale ho corso per qualche anno, quando ancora l'elettrico non esisteva. Ma sono anche un amante dei lunghissimi giri alpini, per intenderci quelli epici, da bici in spalla... Ho anche un trascorso professionale ventennale nell'ambito editoriale delle moto