TEST - Cannondale Moterra SL 1: ecco perché mi ha entusiasmato

Simone Lanciotti
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La Cannondale Moterra SL 1 è una e-Mtb coraggiosa e con una unicità che ricorda (seppur lontanamente) le gloriose Cannondale di qualche anno fa (ricordate la primissima Scalpel?).
Cosa ha di coraggioso questa e-Mtb?
Rispondo con un po' di dati che, da soli, dicono già molto:
- peso rilevato di 20,20 Kg in taglia M, senza pedali, con gomme tubeless, portaborraccia e un inserto nella gomma posteriore
- batteria Darfon da 601 Wh
- motore Shimano Ep801 da 85 Nm
- escursione posteriore di 150 mm
- sospensione con Flex Pivot
- ruote 29-27,5 pollici (il cosiddetto formato mullet)
- angolo di sterzo di 62,5°

Questi numeri e dati una volta sui sentieri si traducono in un risultato molto importante: l'agilità.

Cannondale Moterra SL 1

"Tutto bello, Simone, ma con una batteria così piccola quanto riesco a girare davvero?"

Questa è la domanda che i 601 Wh della batteria della Moterra SL suscita in moltissimi.
Ma non solo: aggiungo anche: a chi si addice davvero questa Moterra SL?
E, soprattutto, che cosa convince meno?
Vi rispondo iniziando con un video e poi vi invito a proseguire la lettura dell'articolo:

Cannondale Moterra SL 1: la geometria

La geometria mostra il preciso intento di Cannondale di esaltare il piacere di guida in discesa, grazie all'angolo di sterzo da 62,5° e ad un carro che varia di lunghezza a seconda della taglia.
L'altezza da terra di 33,5 cm (su tutte le taglie) avrebbe richiesto, a mio avviso, pedivelle da 160 mm anziché da 165 e un carro leggermente più lungo dei 44,9 cm (in taglia M) per avere maggiore controllo sulla ruota anteriore nelle salite più ripide e impervie.
Piccoli dettagli, sia chiaro, perché il risultato finale, sui sentieri, è molto valido.

Cannondale Moterra SL 1

Cannondale Moterra SL 1: la sospensione

Si chiama Flex Pivot (in stile Scalpel) la soluzione che permette a Cannondale di eliminare un vero giunto Horst e di sostituirlo con due elementi di carbonio capaci di flettere.
Nel complesso il risultato è ben riuscito e solo nel finale del travel (diciamo l'ultimo 15%) ho avvertito un comportamento troppo progressivo.
Mi è piaciuta la fluidità di funzionamento e la sensibilità con cui la sospensione risponde a sollecitazioni di piccola e media intensità, sebbene occorra dedicare del tempo alla scelta della pressione corretta dell'ammortizzatore Fox Float X Factory.
Questa unità ammortizzante contribuisce in modo netto ad incrementare il piacere di guida, innegabilmente.

In frenata l'assenza di un vero giunto Horst porta la sospensione ad irrigidirsi, ma lo fa, a mio avviso, in maniera non preoccupante, né facilmente avvertibile.
Nel complesso, invece, questa costruzione quasi monolitica del triangolo posteriore incrementa la precisione della ruota posteriore, fra l'altro da 27,5".

Cannondale Moterra SL 1: l'autonomia

E arriviamo al punto chiave: quanto dislivello si riesce a fare con una batteria da "soli" 601 Wh, un motore potente e un peso contenuto?
Risposta reale: con la premessa che il peso del biker e il livello di assistenza richiesto al motore fanno la differenza, nel mio caso, 85 Kg e livelli di assistenza abbastanza corposi, ho raggiunto 1012-1039 metri di dislivello con un 20-24% di carica residua.
Con "abbastanza corposi" intendo quanto segue:

Cannondale Moterra SL 1

Iniziando dall'alto, Profile 1 sono i 3 livelli classici di Shimano (Eco, Trail e Boost) impostati in maniera come vedete nel grafico (perciò ho scritto "abbastanza corposi"), mentre Ride - Fine Tune Mode sono i 4 livelli impostati da Cannondale con i quali la Moterra SL viene venduta.
Tutti possono essere modificati tramite l'app Shimano e-Tube, come vi ho mostrato in questo video.
Nelle immagini in basso vi mostro esattamente come ho impostato Eco, Trail e Boost:

Mentre di seguito vedete nel dettaglio le impostazioni del Fine Tune Mode scelte da Cannondale:

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FINE TUNE MODE by Cannondale

In particolare le due uscite di riferimento sono le seguenti:

Uscita con salita tecnica
2 ore, 41 km, 1012 metri, 20% carica residua, 85% modalità di assistenza 2 e 15% modalità 3, salita molto ripida e tecnica, batteria con carica iniziale al 93%

Uscita più lunga
2 ore e mezza, 39,6 km, 1039 metri, 24% di carica residua, 80% in Eco e 20% in Trail, batteria con carica iniziale al 95%

Nel video l'ho mostrato nell'infografica ma non l'ho detto: la batteria al momento di iniziare le uscite non era mai al 100%,secondo quanto mostrato sul Garmin, sebbene avessi terminato la ricarica qualche ora prima di partire.
Vi segnalo però che l'esemplare di Moterra SL 1 che ho ricevuto in test era un modello pre-serie, per cui è possibile che la batteria avesse bisogno di qualche aggiornamento firmware.

Cannondale Moterra SL 1

Cannondale Moterra SL 1: la guida

Mi è piaciuta molto, perché una full power da 20 Kg effettivi e così invitante nella guida è una rarità.
Il raffronto con le rivali di pari escursione, in termini di agilità, è imbarazzante e se a ciò aggiungiamo questa geometria del telaio e la ruota posteriore da 27,5" è facile immaginare quanto la Moterra SL 1 sia avvantaggiata nella guida.
A mio avviso questa dote è talmente evidente da far passare in secondo piano un comportamento della sospensione posteriore non proprio da 4 bar linkage, ma in fin dei conti quanto importa davvero se in discesa ci si diverte comunque così tanto?

Cannondale Moterra SL 1: a chi la consiglio?

Non è una e-Mtb per tutti ed è molto indicata per chi sa bene come usare una e-Mtb, ha padronanza con le regolazioni dell'assistenza tramite app, è mediamente allenato e ha un peso non superiore ai 70-75 Kg.
Questo profilo di rider può riuscire a sfruttare la Moterra SL in maniera più ampia e con dislivelli che possono superare i 1500-1700 metri di dislivello.
Per chi è fuori dai parametri suddetti può ancora divertirsi con questa e-Mtb (è pur sempre una full-power), ma deve fare bene i conti l'autonomia della batteria.

Cannondale Moterra SL 1: cosa convince meno?

A convincere meno non è tanto la batteria "piccola", quanto l'impossibilità di montare una batteria aggiuntiva (o chiamatelo range extender se preferite).
Secondo Cannondale è una scelta dettata dall'esigenza di non stravolgere la distribuzione dei pesi e la dinamica di guida della Moterra SL, ma a mio avviso questa opzione avrebbe reso la Moterra più appetibile a un numero maggiore di utenti.
E' anche vero che una Moterra con batteria più capace c'è già in catalogo, ovvero la versione LT (foto in basso), che però deve fare a meno delle doti di leggerezza.

C22 C25452U Moterra Neo Crb LT 1 QSD PD

A convincere meno è anche la cover della presa di ricarica che, almeno sull'esemplare che mi è arrivato in test, non permetteva una protezione ottimale dei contatti elettrici, tanto che sono ricorso al nastro adesivo per chiuderlo bene.
La sospensione posteriore, come già detto, ha un comportamento molto progressivo verso il fondocorsa, sebbene non rappresenti né un limite, né tanto meno un difetto.

Cannondale Moterra SL 1

Quanto costa?

Il prezzo è alto, 9999€, ma non altissimo e, se andiamo a guardare bene, ha un allestimento ben fatto e curato in relazione al prezzo, senza dimenticare la garanzia a vita, da sempre una prerogativa dei telai Cannondale.
Sopra di lei c'è la Moterra SL Lab 71 che migliora ulteriormente la dotazione sul fronte telaio (leggermente più leggero), ruote, freni, trasmissione e reggisella, ma il prezzo sale a 13999€.
Sotto la SL 1, invece, troviamo la SL 2 che ha un costo di 7999€.

Cannondale Moterra SL 1

In conclusione...

Con la premessa che la Cannondale Moterra SL 1 non è una e-Mtb per tutti, l'idea di una e-Mtb full power da 20 Kg è molto intrigante.
A mio avviso la scelta coraggiosa di Cannondale può creare un certo apprezzamento fra gli appassionati e un certo seguito fra i brand concorrenti, perché a tutti gli effetti è un ibrido interessante fra le full power pesanti e le e-Mtb light, il cui peso, a ben guardare, molto spesso si avvicina ai 20 Kg.
Staremo a vedere quali saranno le reazioni del pubblico e, anzi, vi invito a farmi sapere cosa ne pensate voi della Moterra SL.

Per informazioni Cannondale.com

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Sull'autore
Simone Lanciotti

Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.

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