Abbiamo testato la versione Trail della BH iLynx+, nell'allestimento 8.9 con ruote da 29 pollici, escursione da 140 mm, motore Shimano EP801 e allestimento Pro.
Una trail bike elettrica molto capace e un po' fuori dal coro, ma che ci ha convinti per l’originale combinazione di leggerezza e manovrabilità unite a potenza e reattività. Una scelta che la colloca a metà strada tra le cosiddette elettriche "leggere" e le e-Mtb "full power", con un comportamento decisamente interessante.
DETTAGLI TECNICI BH iLYNX+
-Telaio
Il telaio in carbonio è realizzato con la tecnologia Hollow Core Internal Moulding (HCIM), che in fase di costruzione sfrutta un nucleo interno attorno al quale viene costruito il corpo del telaio (che ovviamente sarà comunque cavo al termine del processo).
Questo consente di minimizzare i rischi di pieghe, vuoti e imperfezioni nella struttura. Il telaio risulta così più solido e resistente anche se leggero. Le fibre leggere degli strati interni (le stesse utilizzate per le bici da Xc) sono inoltre rinforzate con l’aggiunta di uno strato esterno per conferire maggiore durezza all’insieme (Ballistic Carbon Layup).
Rispetto alla maggioranza delle bici elettriche il telaio della BH iLynx+ presenta un tubo inferiore curvo, grazie al particolare sviluppo della batteria semi-integrata.
Con questa caratteristica il marchio iberico ha voluto riprendere un elemento frequente sulle bici da enduro non elettriche. In effetti la vista a primo impatto è più vicina a quella di una bici tradizionale, sensazione a cui contribuisce anche la sezione ridotta del tubo obliquo rispetto ad una normale elettrica.
La caratteristica forma curva e la lavorazione del tubo superiore lo rendono visivamente leggero riprendendo al tempo stesso l’ampiezza del tubo obliquo. Dipende principalmente da questo un’estetica armoniosa e riconoscibile della bici che a noi è piaciuta molto.
Decisamente apprezzabile l’attenzione ai dettagli.
Dall'inserto in gomma per la protezione dal fango all’integrazione del reggisella, il cui sistema di regolazione resta completamente nascosto, fino alla presa di ricarica integrata nel pivot principale.
Anche il passaggio cavi è totalmente integrato.
All’interno del tubo sterzo è possibile alloggiare il sistema FIT (Fast Intervention Toolkit), il multi-tool cilindrico con tutti gli attrezzi essenziali per le riparazioni di emergenza.
Lo sterzo è inoltre dotato di blocklock che blocca la rotazione a 120° per evitare urti e danni sul telaio in caso di impatto.
Da segnalare che la bici ricevuta in test ha un blocklock (foto sopra) diverso rispetto a quello che effettivamente si trova nelle bici vendute. Nella foto in basso trovate la versione ufficiale.
Molto bello anche il colore della bici che abbiamo testato, un nero “glitterato” che si accende di riflessi colorati sotto la luce del sole. Non sono solita farmi condizionare troppo dall’aspetto di una bici rispetto al feeling in sella, ma in questa BH l’estetica è davvero un punto forte.
- Geometria
La BH iLynx+ si avvale di un schema di sospensione Split Pivot con asse posteriore SuperBoost da 157x12 che aumenta la rigidità complessiva del sistema.
La geometria è piuttosto tradizionale: in taglia MD, quella da noi provata, ha un reach di 458 mm e uno stack di 600.
Con un carro lungo 440 mm è una bici agile e facilmente manovrabile che, come vedremo, dà il suo meglio nel guidato. L’angolo sterzo di 66° non ne compromette la risposta in discesa, grazie anche alla componentistica di livello sul modello da noi provato.
Qui sotto riportiamo la tabella delle geometrie.
- Motore e batteria
La particolarità della BH iLynx+ è quella di essere dotata di una batteria da 540 Wh realizzata sulle forme del telaio così da essere alloggiata all’interno del tubo obliquo della bici.
Come si vede dalle foto in basso si tratta dunque di una batteria curva che può essere estratta e caricata direttamente. È sufficiente aprire lo sportellino posto sul tubo (tramite chiave o brugola a seconda del modello) e sfilare la batteria tirandola dalla maniglia posta in alto.
In alternativa si può caricare la bici attraverso la porta di ricarica integrata nel telaio, posta in corrispondenza del pivot principale della sospensione posteriore (foto in basso).
A nostro parere poter scegliere fra le due modalità a seconda della situazione in cui ci si trova è una grande comodità. Va segnalato che sebbene il caricamento della batteria sia decisamente più rapido rispetto ad altri marchi abbiamo notato un certo surriscaldamento del caricabatterie stesso.
La BH iLynx+ dà la possibilità di aggiungere ulteriori 180 Wh di autonomia grazie alla batteria XPro Extender, che è possibile fissare all’interno del triangolo del telaio senza sacrificare il portaborraccia.
Si raggiungeranno così 720 Wh in tutto, ovvero quello che, all'incirca, è lo standard attuale delle e-bike “full power”.
Il motore è l'ultimo arrivato di casa Shimano, ossia l'EP801, di cui vi abbiamo raccontato caratteristiche e novità in questo articolo.
Con una coppia massima di 85 Nm e le tante possibilità di personalizzazione offerte da Shimano attraverso l’app e-Tube, l’EP801 conferisce alla iLynx+, in abbinamento con il suo peso contenuto, delle capacità veramente sorprendenti.
- Sospensioni
Nella versione Trail Pro 8.9 che abbiamo provato la BH iLynx+ monta una Fox 36 Float Factory Kashima da 140 mm all’anteriore. Al posteriore troviamo una Fox Float X Factory, che consente la massima personalizzazione del feeling in modo veloce grazie ai molteplici livelli di regolazione.
- Componentistica utilizzata
Oltre agli ammortizzatori di alta gamma anche gli altri componenti montati su questa versione sono scelti con una certa cura per un risultato finale che sicuramente ci ha convinti.
Il cambio è uno Shimano Deore XT, così come i freni a 4 pistoni. Le ruote da 29’’ sono delle Race Face Turbine montate con copertoni Maxxis Minion DHR. Il reggisella è un RaceFace Aeffect (da 150 mm in taglia M), mentre la sella è una Prologo Proxim W450 pensata appositamente per uso su e-Mtb.
Sulla BH iLynx+ non è presente il display per il controllo del motore Shimano, ma soltanto il comando remoto a manubrio Shimano SW-EN 600 (foto in basso).
Di dimensioni ridotte, consente di accendere/spegnere l’assistenza e di muoversi fra i diversi livelli grazie a due pulsanti facilmente raggiungibili e dalla buona sensibilità.
Due led indicano se l’assistenza è accesa o spenta, quando la batteria è scarica e il livello di assistenza impostato. L’indicazione è limitata tuttavia dal fatto che la spia che indica il livello di batteria passa dal verde al rosso direttamente (indicativamente attorno al 20% da quello che siamo riusciti a capire guardando i consumi) e poi al rosso lampeggiante quando la batteria è in esaurimento.
Per quanto riguarda i livelli di assistenza, in assenza del display Shimano, non può esserci il "bip" sonoro che indichi il passaggio dall’uno all’altro.
Questo rende difficile capire su che livello di assistenza ci si trova quando si utilizza la funzione Fine Tune di Shimano che prevede la possibilità di impostare molteplici livelli di assistenza per la modalità intermedia (Trail).
Tali livelli saranno infatti tutti identificati con lo stesso colore del Led (il verde) e, per quanto semplice ed intuitivo possa essere, avere a disposizione il solo comando remoto (lo dico da amante della pulizia sulle bici) può rivelarsi anche un limite.
Per quanto riguarda il livello di batteria e anche la modalità di assistenza è possibile visualizzare entrambi i valori su ciclocomputer compatibili Ant+.
Tuttavia, nel caso di questo test, ho avuto diversi problemi di connessione con il mio Garmin, che di fatto hanno reso impossibile avere a portata di mano un’indicazione più precisa.
- Peso bici
Nella versione Trail Pro 8.9 con allestimento top di gamma il peso dichiarato della bici in versione tubeless è di 19,80 kg.
Un peso molto contenuto per una bici così capace e con un motore potente.
Questa leggerezza si sente, come vedremo, nell'eccezionale maneggevolezza di guida e nella buona pedalabilità a motore spento. Grazie al peso contenuto.
- Prezzo bici
La versione che abbiamo avuto in test è una BH iLynx+ 8.9 Trail Pro.
Il prezzo è di 9.799,90€, certamente non popolare, ma considerando la componentistica utilizzata e la qualità costruttiva complessiva si tratta comunque di un costo allineato alla concorrenza.
ASSETTO IN SELLA
Ho avuto a disposizione in prova la misura MD, la taglia media, nonostante per la mia statura fossi a cavallo fra questa e la taglia più piccola.
Sono alta 1.58 m e mi sono trovata a mio agio sulla bici che non ho mai percepito come troppo grande, anche se devo dire che sono ormai più abituata a usare taglie intermedie che la S.
L’angolo sterzo non troppo aperto e il reach abbastanza contenuto regalano un buon assetto in sella con una posizione piuttosto dritta. Per questo motivo mi aspettavo minore confidenza in discesa, dove invece la bici si comporta molto bene.
COMPORTAMENTO IN PEDALATA
La BH iLynx+ è una bici “facile” ma che va al tempo stesso capita.
La leggerezza e la manovrabilità che la caratterizzano non devono trarre in inganno. Si tratta di una bici estremamente potente, capace di arrampicarsi sui terreni più tecnici e ripidi.
Attenzione però a governarne la potenza. Su una bici così leggera, con un angolo sterzo abbastanza “dritto” per una bici trail bisogna essere reattivi nella guida almeno quanto lei.
Personalmente ho apprezzato la possibilità di modificare i livelli di assistenza e la velocità di risposta dell’assistenza attraverso l'app Shimano e-Tube per rendere la bici più docile in salita, dove a volte l'anteriore tende ad alleggerirsi con troppa facilità.
Una volta presa la mano la iLynx+ regala sicuramente soddisfazione da questo punto di vista, ma resta una bici che non perdona troppo in salita e che non va d’accordo con una guida troppo rilassata.
COMPORTAMENTO NEL GUIDATO
È sicuramente qui che la iLynx+ dà il suo meglio.
Leggera e maneggevole, risulta particolarmente agile e veloce nei tratti guidati, con una reattività sorprendente in un’elettrica così potente. La leggerezza abbinata ad un motore potente e reattivo come lo Shimano EP801 la rendono decisamente molto divertente nei rilanci e nei sentieri da sottobosco con variazioni di pendenza frequenti.
Divertente in discesa, i freni potenti abbinati ancora una volta al peso contenuto e alle ottime sospensioni danno una grande confidenza di guida, permettendo di affrontare anche i tratti più ripidi e tecnici con facilità.
Nel mio caso con un peso e una forza inferiori a quelli di un uomo ho apprezzato moltissimo questa sensazione di maggiore controllo rispetto ad una e-bike tradizionale. Questa sensazione infatti è una prerogativa delle e-Mtb “leggere”, mentre qui aggiungiamo il divertimento di una elettrica full power.
IN CONCLUSIONE...
La BH iLynx+ è sicuramente una bici con una forte personalità, sia dal punto di vista estetico sia soprattutto dal punto di vista del comportamento e della fruibilità.
Nonostante il peso molto contenuto non è da considerarsi una e-Mtb “leggera”, data la potenza del motore e le prestazioni in generale. Al tempo stesso non si tratta sicuramente di una elettrica pensata per un uso escursionistico. Oltre all’aspetto della limitazione imposta dalla batteria da 540 Wh, facilmente aggirabile con l’utilizzo dell’extender, è il carattere della iLynx+ a suggerire un utilizzo differente.
A suo agio sul guidato veloce, capace di arrampicarsi in salita ma non facile a causa del motore potente e reattivo, ottima discesista, si tratta di una bici più scattante e giocosa che confortevole e facile. A noi è piaciuta molto, ma non è una delle e-Mtb più versatili sul mercato.
Tutti i dettagli e le informazioni sui vari modelli della gamma BH iLynx+ sul sito bhbikes.com.
Qui sotto invece vi spieghiamo tutte le caratteristiche e le opzioni di personalizzazione dello Shimano EP801 che trovate montato sulla iLynx+.
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Sull'autore
Silvia Marcozzi
Vivo da sempre in equilibrio tra l’amore per lo studio e le parole - ho due lauree in lettere e un dottorato in lingue - e il bisogno di vivere e fare sport all’aperto. Mi sono occupata a lungo di libri e di eventi. Dieci anni fa sono salita su una bici da corsa e non sono più scesa, divertendomi ogni tanto a correre qualche granfondo. Da poco ho scoperto il vasto mondo dell’off-road, dal gravel alla Mtb passando per le e-Mtb, e ho definitivamente capito che la mia sarà sempre più una vita a pedali.
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