Il catalogo bici da cross country Rose è più ampio di quanto si possa immaginare. Fra hardtail e full, in carbonio e in lega, con ruote 27,5” e 29” c’è da scegliere fra 6 modelli di bici.
Qualche anno fa avevamo provato la Rose Thrill Hill, ovvero la prima biammortizzata da Xc in fibra di carbonio di Rose, e le scelte del costruttore tedesco in fatto di geometria e dettagli tecnici ci avevano stupito.
Soprattutto in relazione al prezzo della bici.
Questa volta abbiamo deciso di non optare per il carbonio e di restare sull’alluminio con la Rose Dr.Z 2 che appartiene di diritto al nuovo corso delle bici Rose: più cura nei dettagli e prestazioni dinamiche superiori. Pur con qualche piccola sbavatura...
1 - GEOMETRIA
- Angolo di sterzo: 70,5° in linea con le migliori bici marathon, adatti per avere una guida molto agile in discesa e controllo in salita
- Angolo piantone: 74° un valore ormai collaudato nelle migliori bici marathon
- Lunghezza tubo superiore: 588 mm leggermente più corta rispetto la media ma di pochi millimetri, comunque giusti per la taglia M
- Altezza manubrio da terra: il tubo di sterzo è abbastanza compatto (105 mm per la taglia M) e questo permette di gestire a piacimento il dislivello sella-manubrio. Nel mio caso l’altezza del manubrio da terra, con uno spessore da 5 mm sotto l’attacco manubrio, è di 100,5 cm.
- Altezza movimento centrale da terra: 33,2 cm con un BB Drop di -40 mm, cioè il movimento centrale si trova 40 mm più in basso rispetto all’asse delle ruote. Questo ti fa sentire dentro la bici e con il pieno controllo.
- Lunghezza carro: 450 mm non corto come le più blasonate 29 marathon, perde un po’ in agilità ma ne guadagna in trazione.
- Interasse: 1113 mm valore consolidato per bici da 100 mm 29” agile e stabile
- Assetto in sella: ho 70 cm di altezza sella e in taglia M ho meno fuori sella del solito. In ogni caso, sono ben dentro la bici
Voto finale (da 1 a 10): 8,0
2 - COMPORTAMENTO IN SALITA
- Tuning scelto per l’ammortizzatore: la parte ammortizzata affidata interamente a DT Swiss prevede per la compressione tre posizioni: aperta, media e chiusa, facilmente attuabili attraverso un comando remoto che azione forcella e ammortizzatore insieme.
- Efficienza sospensione posteriore nell’andatura regolare: su asfalto o su strada bianca ben battuta la posizione chiusa trasforma la Rose Dr.Z 2 in una hardtail efficientissima, mentre la posizione media è efficiente e al tempo stesso confortevole
- Efficienza sospensione posteriore nell’andatura fuorisella: in posizione aperta soffre gli sprint più intensi, ma nelle altre due posizioni è veramente efficiente.
- Efficienza sospensione posteriore in salita offroad: chiusa è troppo rigida assorbe poco e fa saltare la bici con continue perdite di aderenza; tanta trazione nella posizione aperta, ma l’optimum è nella posizione media.
- Commenti sui componenti montati sulla bici: il nuovo cambio Shimano Deore Xt 2x11 è veloce e preciso, mi è piaciuto moltissimo.
- Altro e/o eventuali sensazioni: ruote leggere (Dt Swiss X1700 Spline 2) e componentistica scelta per un compromesso qualità-prezzo-peso davvero notevole. Certo, rispetto alle bici con telaio in carbonio il peso è più alto, ma a questo prezzo (2767€) è difficile trovare una bici più scattante.
Voto finale (da 1 a 10): 8,0
3 - COMPORTAMENTO IN DISCESA
- Tuning scelto per l’ammortizzatore: avendo a disposizione le tre posizioni gestibili attraverso un comando remoto sia per ammortizzatore che per forcella in discesa mi sono trovato un po’ in difficoltà, perché il tuning delle due sospensioni andrebbe calibrato meglio. Ve lo spiego nei prossimi punti.
- Curva di compressione della sospensione: la sospensioni posteriore è sempre molto sostenuta e ha un chiaro orientamento cross country; non è molto sensibile ma è comunque efficiente e progressiva. Al contrario la forcella che è molto lineare in posizione aperta, ma poco sostenuta in quella intermedia.
- Impatti di piccola entità: a causa dell’unico comando per la gestione delle sospensioni, in alcune situazioni mi trovavo con la forcella perfettamente tarata per il sentiero, ma l’ammortizzatore è troppo rigido.
- Impatti di grande entità: ammortizzatore sostenuto e forcella troppo lineare. Selezionando la posizione intermedia la forcella era ben sostenuta ma l’ammortizzatore lo era troppo.
- Rigidità torsionale del carro: è buona, il telaio in alluminio si comporta bene e mantiene bene le traiettorie scelte
- Agilità della bici: agile anche e soprattutto grazie alle ottime ruote Dt Swiss (con gomme Schwalbe Racing Ralph con lattice) anche se uno scalino sotto rispetto ai modelli in carbonio. Con un manubrio leggermente più largo si riuscirebbe ad applicare più forza e a rendere la Rose Dr.Z 2 un pizzico più veloce nei cambi di direzione.
- Efficienza sospensione posteriore in frenata: diciamo il suo punto dolente, perché l’ammortizzatore ha un tuning molto frenato (cioè sostenuto) e si scalda molto. Questo si ripercuote anche sul comportamento della sospensione in frenata offroad.
- Commenti sui componenti montati sulla bici: per quanto riguarda la discesa avrei preferito una diversa taratura oppure la possibilità di una gestione separata della compressione per le due unità ammortizzanti.
Voto finale (da 1 a 10): 7,0
4 - COMPORTAMENTO SUL PEDALATO
- Tuning scelto per l’ammortizzatore: la posizione intermedia della compressione è quella assolutamente da prediligere.
- Efficienza sospensione posteriore nei rilanci: in posizione intermedia è perfetta nei saliscendi. Tra rilanci e tratti in discesa veloci è ben sostenuta e reattiva.
- Agilità della bici: buona, ma come dicevo prima, avrei preferito utilizzare un manubrio più largo dei 72 cm di quello di serie per avere più controllo.
Voto finale (da 1 a 10): 9,5
5 - DETTAGLI TECNICI TELAIO
- Regolazioni consentite sulla geometria: non ci sono possibilità di variare la geometria.
- Spazio fra gomma posteriore e carro (in caso di fango): l’ho utilizzata anche nel fango e sotto la pioggia ma non ho avuto modo di provarla in condizioni veramente critiche, quindi non ho avuto problemi di nessun intasamento del passaggio ruota.
- Cura del passaggio cavi: se pensate a quanti cavi ci sono è veramente difficile fare di meglio. Volendo c’è anche la predisposizione per il cavo del reggisella telescopico, il che rende l'idea delle potenzialità di questa bici.
- Attacco portaborraccia: c’è ed è anche ben posizionato
- Attacco guidacatena: non è previsto quello Iscg05, ovviamente, ma nel caso di montaggio 1x11 o 1x10 è possibile utilizzare l’attacco del deragliatore per montarne uno.
- Compatibilità deragliatore: sì, e il modello in prova ne era provvisto
- Protezioni sul telaio e sul carro: sul modello in test c’era solo una pellicola trasparente sul fodero basso destro, ma di serie la Dr.Z esce con un batticatena in neoprene. Volendo, prima dell’acquisto, tramite il configuratore online è possibile aggiungere anche una pellicola protettiva per il tubo obliquo.
- Posizionamento dell’ammortizzatore: c’è il comando remoto, quindi nessun problema. E anche se non ci fosse, l’ammortizzatore sarebbe facilmente raggiungibile stando in sella.
- Peso telaio e bici: 12,16 in taglia M, senza pedali. Il solo telaio pesa 2,4 Kg.
- Prezzo telaio e/o bici: 2767,05€ (+32€ di spedizione), cioè un prezzo veramente ottimo per le prestazioni generali che la bici offre. Il rapporto qualità/prezzo è senza dubbio uno dei punti di forza delle bici Rose.
Senza dimenticare la garanzia di 6 anni sul telaio, 2 anni sui componenti e il servizio di crash replacement valido per 5 anni (cioè sconto del 50% per l’acquisto di un telaio nuovo in caso di incidente).
- Altro e/o eventuali sensazioni: componentistica ed efficienza generale della bici ottime per il prezzo della bici. Perfetta per chi vuole allenarsi, presentarsi a una gara o per fare delle uscite molto lunghe (per le quali consigliamo di aggiungere un reggisella telescopico).
Voto finale (da 1 a 10): 9,0
VOTO COMPLESSIVO (da 1 a 10): 8,3
In conclusione…
Tanta sostanza, efficienza, componenti indovinati, taratura delle sospensioni perfezionabile, ma nel complesso la Rose Dr.Z 2 è una delle full (con una sospensione posteriore dallo schema più che collaudato) più abbordabili che esistano in commercio.
Tramite il configuratore è possibile selezionare componenti più o meno raffinati e cucirsi la bici a misura delle proprie tasche e preferenze.
Il marchio Rose non ha il peso (in termini di immagine) dei marchi più blasonati, ma ha tutti i contenuti tecnici necessari per divertirsi in Mtb.
E anche molto a lungo.
Per informazioni Rosebikes.it mentre qui trovate le altre novità Rose 2016.
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Sull'autore
Stefano Chiri
Mi piace la guida off-road, in sella alla bici e alla moto, ho una vocazione gravity-fun e per me lo stile in sella è tutto. Se non riesco ad essere velocissimo, cerco di essere stiloso... Su MtbCult mi occupo di Mtb da enduro e da trail riding